Ultimo numero delle notizie invernali dal mondo della NASCAR. Dettagli finali sul mercato e sulla stagione 2024
A due settimane dall’inizio della stagione NASCAR è tempo dell’ultima serie di aggiornamenti dal mondo della NASCAR, il modo ideale per essere pronti in vista del Busch Clash del 4 febbraio al LA Coliseum. Perché nemmeno durante il Chili Bowl il mondo della NASCAR è stato completamente fermo.
Cup Series
Le feste per il 40° anniversario dell’Hendrick Motorsports sono iniziate in maniera non ufficiale con la cerimonia della Hall of Fame dato che ad essere introdotti, oltre a Donnie Allison, sono stati Jimmie Johnson (malgrado il ritorno consistente in gara) e Chad Knaus, la coppia pilota-crew chief capace di vincere sette titoli della NASCAR Cup Series. Premiata con il Landmark Award per i risultati straordinari o pionieristici Janet Guthrie.
Nella serata di Charlotte ovviamente a farla da padrone sono stati i tre protagonisti con i relativi discorsi, Allison a ricordare Cale Yarborough, recentemente scomparso, e la storica Daytona 500 del 1979, Chad Knaus a parlare di come è arrivato da Hendrick facendo tutta la gavetta, e Jimmie menzionando soprattutto la famiglia come valore fondante della propria persona e della propria carriera.
Durante il Chili Bowl, la NASCAR (in anticipo rispetto al consueto) ha pubblicato il primo aggiornamento al regolamento tecnico e sportivo (le altre modifiche sono minori e riguardano ad esempio le penalità in pit lane o l’algoritmo per i gruppi di qualifica) in cui la novità più attesa era il pacchetto da utilizzare per short track e stradali. Alla fine, dopo i test di Phoenix, si è deciso di semplificare il diffusore posteriore togliendo alcuni elementi, stessa soluzione sotto il cofano. Per compensare questa riduzione del carico aerodinamico da sotto la vettura, è stato deciso (ed è quello che ha fatto storcere il naso) di aumentare la dimensione dello spoiler al retrotreno da 2″ a 3″ per aggiungere downforce invece sopra l’auto.
Nessun intervento, come vociferato/temuto almeno nel modo in cui era circolato, sui rapporti del cambio per cercare di evitare scalate di marcia a salvare dagli errori. Il debutto di questo pacchetto sarà a Phoenix nel prossimo marzo; in questa occasione e sul primo stradale di Austin ci saranno sessioni allungate di prove libere.
È stato annunciato il format del prossimo Busch Clash del 3-4 febbraio al LA Coliseum, con piccole modifiche e cambi in corsa rispetto al 2023. Non ci saranno più le qualifiche, ma le griglie di partenza saranno decise dalla classifica combinata dei tempi registrati dalle vetture nella terza e ultima sessione di prove libere; bisogna ricordare che le auto saranno divise in tre gruppi che a rotazione si succederanno in pista. Le quattro batterie saranno da 25 giri sotto bandiera verde e senza overtime; le prime cinque auto andranno direttamente al Busch Clash.
Le rimanenti auto si sfideranno domenica, dopo la gara della Mexico Series, in un unico ripescaggio da 75 giri netti senza overtime da cui avanzeranno in tre, dunque al Busch Clash (150 giri netti con bandiera a scacchi obbligatoriamente sotto green) ci saranno 23 auto al via, una riduzione rispetto al 2022 per ridurre il caos. A metà gara ci sarà il break con il concerto di Machine Gun Kelly. La NASCAR ha risolto un grave errore sorto all’ultimo momento, infatti era trapelato che la giornata del sabato sarebbe stata senza pubblico; di fronte alle proteste dei tifosi, la NASCAR ha deciso di aprire le porte ai fan senza pagare il biglietto.
Questo il programma, pubblicato anch’esso nei giorni scorsi, del weekend inaugurale della stagione 2024:
Sabato 3 febbraio:
19:15 FP1 Mexico Series (-)
20:45 FP2 Mexico Series (-)
22:30 Qualifiche Mexico Series (FS1)
24:00 Prove libere Cup Series (FS1)
Domenica 4 febbraio:
2:30 Batteria Cup Series (FS1)
22:30 Gara Mexico Series (FS1)
Lunedì 5 febbraio:
0:30 Ripescaggio Cup Series (FOX)
2:00 Busch Clash (FOX)
La lineup si sta completando ed ha aggiunto un altro pezzettino: il Rick Ware Racing ha annunciato che Kaz Grala guiderà la #15 (con crew chief il confermato Billy Plourde) per 25 gare mentre il già annunciato Justin Haley (al muretto Chris Lawson, negli anni scorsi nei Truck con Zane Smith e quindi campione nel 2022) sarà con la #51. Dunque restano scoperte ufficialmente, Clash e All-Star Race esclusi, 11 gare per la #15 e 35 per la #16, anche se un rumor durante il primo weekend della 24 ore di Daytona ha visto protagonista Cody Ware, tornato al volante dopo la sospensione con una LMP3 del team di famiglia e a podio in gara1 malgrado un testacoda al primo giro. La voce, riferita durante la telecronaca, vedrebbe Cody sulla #15 per 10 gare, completando così (più meno) la lineup della vettura del RWR.
Aggiornamento: Cody Ware parlando con la stampa a Daytona dopo l’ottavo posto di gara2 della VP Challenge Series (podio perso per una penalità di 10″) ha dichiarato che, dopo le due gare di giovedì e venerdì con le Mazda MX-5, proseguirà nel VP Challenge dell’IMSA a St.Petersburg (in concomitanza con la IndyCar) e poi ad aprile dovrebbe tornare in Cup Series sulla #15 una volta ricostruita la rete di sponsor che era andata persa con l’arresto (accuse cadute come confermato da Ware) dello scorso anno.
Rimanendo in tema di crew chief, il rapporto fra Trackhouse e Kaulig prosegue, infatti si scambiano i capotecnici della #16 e della #99 con Travis Mack che lascia Suárez per andare con Kaulig mentre Matt Swiderski lascia Allmendinger per andare con Trackhouse. In casa Kaulig, invece, confermato Trent Owens sulla #31.
Parlando invece di sponsor, confermata la lineup della cosiddetta Coca-Cola Family con Joey Logano, Chase Elliott, Denny Hamlin, Austin Dillon e Daniel Suárez. Wendy’s lascia invece Legacy (che a sua volta ha preso Gearwrench da Stewart-Haas Racing) per Trackhouse, team che ha ampliato l’accordo con Quaker State che sarà sulla vettura di Suárez in Cup e Xfinity Series, ma soprattutto al LA Coliseum dove Daniel farà double duty con Busch Clash ed il suo ritorno per una gara nella NASCAR Mexico Series.
Legacy è stato molto sulla bocca di tutti in questo mese. Dopo il 1° gennaio, alla scadenza del contratto, il CEO ha effettuato un’intervista in cui, motivando il passaggio in Toyota, ha dichiarato che Chevrolet li aveva trattati “come un team di terza fascia”. Oltre a Gearwrench, Legacy vede il ritorno, dopo qualche mese difficile per la società, di Carvana a sostegno di Jimmie Johnson il quale ora disputerà ben nove gare nel 2024, Daytona 500 inclusa.
Con il 1° gennaio è diventato ufficiale il passaggio dello spotter campione in carica Josh Williams da Ryan Blaney a Zane Smith. Michael McDowell avrà come vedetta invece Michael Fischer, già secondo spotter sugli stradali di Brad Keselowski.
Il team manager del Front Row Motorsports ha annunciato in diretta radiofonica su Sirius XM di aver cambiato alleanza tecnica da Roush Fenway Keselowski a Penske.
Rimanendo in tema di team, pare sia stato firmato il rinnovo fra NASCAR e squadre in materia di charter e ripartizione del montepremi che scadeva a fine 2024. Secondo le indiscrezioni, i team, che ricevevano finora il 35% della torta, ora avranno il 42%, mentre secondo altre imprecisate metodologie di calcolo questa percentuale salirebbe al 49% rispetto al 39% ricavato con lo stesso metodo. In assenza di comunicazioni ufficiali, si rimane nel tema delle indiscrezioni.
La serie Netflix dedicata alla NASCAR e intitolata “NASCAR: Full Speed” debutterà sugli schermi americani il 30 gennaio, mentre per l’Italia non ci sono date ufficiali.
Xfinity Series
Dopo tanti dubbi, Kaulig Racing anziché ridursi addirittura aumenta la propria lineup. Infatti, per (almeno) dieci gare sarà schierata la #10 per Daniel Dye. Il debutto sarà già a Daytona.
Il Sam Hunt Racing, perso Kaz Grala, schiererà più piloti per la #26. Due di questi saranno Corey Heim e Jeffrey Earnhardt.
Lo Young’s Motorsports, dopo i Truck, sbarca anche nella categoria cadetta. A guidare la vettura #42 per tutta la stagione sarà Leland Honeyman Jr.
Notizie riguardanti piloti e vetture part time. La terza vettura – la #45 – dell’Alpha Prime Racing quest’anno non sarà schierata per tutto il campionato. A dividersela saranno al momento Caesar Bacarella e Brad Perez. Una riduzione dell’impegno comprensibile per un team che forse si era espanso troppo in fretta. Josh Bilicki sarà per alcune gare con la seconda auto (la #92) del DGM Racing a partire da Daytona. CJ McLaughlin, malgrado qualche difficoltà nel 2023, tornerà invece con la #38 del team di Ryan Sieg.
Un nuovo team si affaccia sulla griglia. Il Peterson Racing Group, dopo aver tentato la qualificazione per una cosa nella stagione scorsa, tornerà con l’intenzione di esserci in ben nove gare. Il pilota designato è Austin Green, attivo nella categoria TA2 della Trans-Am dove è stato quinto in campionato nel 2023.
JJ Yeley in occasione del Chili Bowl ha annunciato che non tornerà in Cup Series con il Rick Ware Racing, tuttavia spera di trovare un sedile a tempo pieno nella categoria cadetta.
Truck Series
La conferma era scontata ma ora è ufficiale: Nick Sanchez torna con il Rev Racing dopo la stagione in cui è diventato il rookie dell’anno. Cambio di crew chief tuttavia e l’alleanza tecnica con Spire Motorsports ha portato nel team niente meno che Kevin “Bono” Mannion. Rimanendo in casa Spire, il pilota della vettura #77 sarà Chase Purdy con Jason Trinchere (l’anno scorso in Xfinity Series con Kaulig).
Lawless Alan ha trovato posto e guiderà la #33 del Reaume Brothers Racing. Anche Bret Holmes tornerà per tutta la stagione per il suo team. Cambio di pilota invece per l’Henderson Motorsports: dopo tanti anni con Parker Kligerman, la #75 sarà guidata part time da Stefan Parsons.
Nuovo team anche in Xfinity Series: Spencer Boyd, vincitore a Talladega nel 2019 ma da allora sono più le DNQ che le top10, ha acquistato insieme ad altri collaboratori alcuni residui della chiusura del GMS Racing ed ha fondato il Freedom Racing Enterprises che gareggerà con il #76; Greg Ely sarà il crew chief. Rimanendo in tema, Shane Wilson, l’anno scorso per alcune gare con ThorSport nella rotazione di Crafton, sarà il crew chief di Ty Dillon al Rackley WAR.
Altre categorie
In occasione della consueta gara delle GT4 prima della 24 ore di Daytona, quest’anno ci sarà un equipaggio Toyota in cui, per fare esperienza sugli stradali, saranno presenti Bubba Wallace, John Hunter Nemechek e Corey Heim. Nessuna notizia invece da Ford.
Matt DiBenedetto, dopo aver annunciato poco prima di Capodanno in maniera poco criptica di aver firmato un contratto, nei giorni scorsi invece ha dichiarato di “aver rinunciato all’accordo con uno sponsor che avevamo firmato, ma tutto andrà secondo i piani (di Dio, nda)” e che “a questo punto il mio 2024 sarà di avventure part time, qualsiasi opportunità capiterà”. Un videoannuncio un po’ contraddittorio ma in linea con gli ultimi anni di DiBenedetto, molto sconclusionati e in cui è chiarissimo che l’assenza di un consulente o di un agente ha danneggiato pesantemente la sua carriera.
Si è svolta a Daytona la due giorni di test della ARCA Series in vista dell’inizio della stagione. In pista, sulla entry list, 38 auto e oltre 70 piloti. Nel primo giorno, rallentato dalla pioggia, il più veloce è stato Jake Finch (184.132 mi/h) su una delle vetture di Venturini, ma nelle fasi senza scia il più rapido era stato Marco Andretti, il quale ha annunciato che nel 2024 correrà ben 14 gare in questa categoria oltre a sette della Truck Series con il Cook Racing Technologies; 13° invece Shane van Gisbergen. Nel Day2, con meno auto in pista, primo posto per William Sawalich del Joe Gibbs Racing.
Rimanendo in tema ARCA Series, il McAnally-Hilgemann Racing si espande anche in questa categoria dove schiererà una vettura per Eric Johnson Jr. Triste la notizia, invece, della morte di Tim Steele, tre volte campione della ARCA Series nel 1993, 1996 e 1997, a soli 55 anni. Steele, nativo del Michigan era in rampa di lancio verso la NASCAR dopo i tre campionati vinti quando, proprio a fine 1997 un grave incidente gli provocò danni cerebrali. Un recupero relativamente rapido gli permise di chiudere terzo il campionato del 2000 prima di ridurre i suoi impegni.
Salvador de Alba, nello scorso anno campione della NASCAR Mexico Series e terzo nella USF Pro 2000, è stato promosso in Indy NXT dove nel 2024 guiderà per il team Andretti Cape e nel 2025 per la squadra ufficiale di Andretti.
Trackhouse continua ad espandersi ed ha messo sotto contratto Connor Zilisch, 17enne pilota in Trans-Am e Late Model che nel 2024 disputerà gare in ARCA (secondo al debutto nel 2023 al Watkins Glen), Truck e Xfinity Series nonché in IMSA (sarà il LMP2 con United Autosports), Trans-Am e CARS Tour.
Con un post su Facebook Derrike Cope ha annunciato il ritorno dello StarCom Racing, ma non è stato chiaro in che forma o in quale categoria, molto probabilmente non in NASCAR. Il team ha chiuso i battenti a fine 2021 vendendo il charter a 23XI Racing.
Pubblicai il calendario e il nuovo format del campionato ufficiale eNASCAR su iRacing. Si svilupperà su 18 gare dal 13 febbraio a Daytona al 1° ottobre a Miami. Regular season da 14 tappe al termine della quale 10 piloti accederanno ai playoff per poi selezionare la Championship 4, tuttavia la stagione regolare verrà divisa in cui tre parti che assegneranno (solamente) bonus economici a chi conquisterà i migliori risultati per ciascuna fase. Ci sarà anche una sorta di Busch Clash il 30 gennaio a Daytona.
Con un annuncio a sorpresa la SRX ha annunciato la sospensione delle operazioni dopo tre stagioni per “motivi di mercato”. L’annuncio è arrivato negli stessi giorni in cui Ray Evernham, che aveva aiutato a fondare la SRX prima di uscirne nel 2022, di aver rilevato lo storico marchio IROC.
Immagine: Media NASCAR
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