NASCAR | Weekly News – #22

NASCAR
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di Gabriele Dri @NascarLiveITA
2 Gennaio 2022 - 20:30
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Mercato ancora attivo in Nascar, specialmente in Xfinity e Truck Series. La stagione dei dirt track vede lo spettacolo del Tulsa Shootout e si prepara al Chili Bowl


Cup Series

Si sono svolti due settimane fa altri due giorni di test Next Gen a Charlotte. Da questa sessione è derivata la decisione della Nascar di adottare su tutte le piste, tranne Daytona, Talladega ed Atlanta, il pacchetto che prevede un motore con il tapered spacer tarato in modo da produrre 670 CV ed uno spoiler da 4″.


I lavori di riasfaltatura e cambio di layout in curva1-2 ad Atlanta sono ufficialmente finiti prima di Natale. E sarà proprio l’ovale della Georgia ad inaugurare in maniera non ufficiale il 2022 della Nascar: la Goodyear svolgerà dei test per decidere la mescola degli pneumatici, martedì 4 e mercoledì 5 con Xfinity e Truck Series, giovedì 6 invece con la Cup Series (Chastain per la Chevrolet, Buescher per la Ford, Kurt Busch per la Toyota). I feedback di questi tre piloti determineranno anche il pacchetto aerodinamico che la Nascar adotterà per questa pista rinnovata.


Con un divertente video che ricorda un recente acceso diverbio fra i due in Xfinity Series, il Kaulig Racing ha annunciato che a completare il lineup della vettura #16 al fianco di AJ Allmendinger ci saranno Daniel Hemric e Noah Gragson. Se la prima appare una scelta logica dopo l’ingaggio del neocampione della Xfinity Series, la seconda appare decisamente più una sorpresa visto che Gragson nella categoria cadetta corre per un team rivale di quello di Matt Kaulig.


Con un annuncio a sorpresa Drew Blickensderfer ha reso noto che il prossimo anno non sarà più il crew chief della vettura #34 di Michael McDowell; i due insieme lo scorso febbraio avevano vinto la Daytona 500. Blickensderfer ha dichiarato di voler cercare altre opportunità nell’ambiente del motorsport.


La multinazionale Mars ha reso noto che il 2022 sarà l’ultimo anno in cui sponsorizzerà la vettura #18 di Kyle Busch. Dal 2023, dunque, il bicampione – soprannominato in questi anni anche “Candy Man” – non avrà più vetture passate alla storia con i marchi M&M’s, Skittles, Snickers ed altri.

Xfinity Series

L’Our Motorsports ha svelato il suo lineup per il 2022 ed i nomi sono di tutto rilievo: al fianco del confermato Brett Moffitt ci saranno due “scaricati”, uno dalla Cup Series ed è Anthony Alfredo (che non ha rinnovato con il Front Row Motorsports), l’altro mollato dallo sponsor ed è Jeb Burton, proveniente dal Kaulig Racing. Moffitt guiderà la Chevrolet #02, Alfredo la #23 e Burton la #27.


Joey Gase non si è fermato dopo la fondazione di un proprio team. La squadra schiererà una seconda vettura – la #35 – con la collaborazione di Patrick Emerling. I piloti che si alterneranno al volante saranno gli stessi Gase ed Emerling oltre a Shane Lee, a piedi dal fallimento dell’H2 Motorsports, squadra in cui Lee e la sua famiglia avevano anche investito diversi dollari prima di venire truffati dal team owner Matt Hurley.


Mason Massey lascia il team di BJ McLeod per passare al DGM Racing. Massey disputerà la maggior parte delle gare al volante della vettura #91.


Bayley Currey è stato confermato dal JD Motorsports dopo aver disputato con il team la parte finale della stagione 2021. Currey sarà al volante di una delle vetture della squadra di Johnny Davis per tutto il campionato.


L’ex pilota JC Stout (nove gare in Xfinity Series e 35 nei Truck con scarsi risultati) ha annunciato che nel 2022 schiererà una Toyota – con telai ex Joe Gibbs Racing – nella categoria cadetta per 10-12 gare sotto le insegne del suo team SQR Development. Mentre il pilota non è ancora stato reso noto, Stout ha annunciato che si candiderà nelle prossime elezioni per diventare governatore dello stato di New York.


Mike Harmon ed il suo team hanno reso noto che il ricorso per la penalità subita dopo il test illegale a Rockingham è stato perso. Harmon ed il suo team, dunque, inizieranno la stagione con 75 punti meno in classifica. Inoltre, la multa non è stata più comminata al crew chief Ryan Bell bensì direttamente al team owner Mike Harmon.

Truck Series

Come da previsioni Corey Heim salirà di categoria e sarà presente in Truck Series nel 2022. Per il vicecampione della ARCA Series – dietro al solo Ty Gibbs – ci saranno 15 gare (sulle 23 in calendario) al volante della vettura #51 del Kyle Busch Motorsports. Delle restanti otto corse cinque saranno disputate dal titolare Kyle Busch.


Dopo settimane di voci quasi ufficiali, ora è arrivata la conferma: Hailie Deegan disputerà un’altra stagione nella Truck Series con il David Gilliland Racing. La figlia d’arte, con il papà Brian funambolo del motocross, ha chiuso una stagione via via sempre più convincente al 17° posto in classifica.


A cinque anni dall’ultima gara in carriera (e nove dall’ultima nella Truck Series), Todd Bodine torna clamorosamente al volante. Per il due volte campione della categoria (2006 e 2010) ed attuale commentatore tecnico della FOX ci sarà la possibilità di disputare sei gare (Las Vegas, Darlington, Texas, Sonoma, Nashville e Pocono) con l’Halmar Friesen Racing su una seconda vettura del team con il solo scopo di toccare quota 800 corse in carriera; al momento il tabellino recita 241 gare in Cup Series, 333 in Xfinity e 220 nei Truck.


Chris Hacker disputerà alcune gare con il Reaume Brothers Racing. Per il pilota affetto da brachialgia e che nonostante le difficoltà di movimento al braccio sinistro è arrivato fino a questi risultati sarà un’altra occasione per mettersi in mostra e dimostrare che nonostante le limitazioni fisiche si possono raggiungere risultati di rilievo anche in Nascar.


Jesse Little sostituirà Tate Fogleman allo Young’s Motorsports. Per il figlio d’arte, papà Chad a lungo ha militato in Cup Series, sarà un rilancio della carriera dopo due anni in Xfinity Series.


Blane Perkins disputerà la prossima stagione a tempo pieno sulla vettura #9 del CR7 Motorsports fondato da Codie Rohrbaugh.

Altre categorie

Si è chiusa a Tulsa sabato 1° gennaio la 37esima edizione del “Tulsa Shootout”, l’evento che apre il mese di gennaio sotto il tetto dell’Expo Center. È stata un’edizione da record con addirittura quasi 1700 vetture iscritte nelle sei categorie in programma: Junior Sprint, Restricted A-Class, A-Class Winged, Stock Non-Wing, Outlaw Non-Wing e Outlaw Winged.

Partendo dai risultati finali, la Junior Sprint è stata vinta da Lucas Mauldin per il secondo anno di fila, la Restricted A-Class da Jett Nunley, la Stock Non-Wing da Emerson Axsom, la Winged A-Class da Jake Hagopian, la Non-Wing Outlaw da Jeffrey Newell ed infine la Winged Outlaw, la gara più prestigiosa dell’evento, da Craig Ronk. Dunque, sei vincitori diversi per sei Golden Driller malgrado la nutrita presenza di big in molte delle quattro categorie più prestigiose.

Il pilota migliore del weekend è sicuramente stato Emerson Axsom; il 16enne di Franklin, Indiana infatti ha vinto la Stock Non-Wing battendo per 0.052″ Alex Bright, è arrivato secondo per 0.058″ nella Non-Wing Outlaw dietro a Newell, settimo nella A-Class dopo aver vinto il ripescaggio ed aver recuperato 10 posizioni in finale ed infine ottavo nella Winged Outlaw dopo il +8 nella Finale-A. C’è grande attesa sul suo nome, ma al momento Axsom non è ancora fra gli iscritti al Chili Bowl.

Fra i rappresentanti Nascar, Christopher Bell è arrivato sesto nelle Non-Wing Outlaw e secondo nella Winged A-Class, categoria in cui Sheldon Creed è stato il primo escluso dalla Finale-A. Nessuna finale nemmeno per Brett Moffitt e per la presenza a sorpresa dell’evento, ovvero Kyle Busch, il quale ha pareggiato il risultato (quarto posto nella finale-B, seppur in categorie diverse) del figlio Brexton, al debutto in un grande evento nazionale.

Fra le curiosità statistiche, da notare che i sei Golden Driller sono stati spartiti equamente fra i tre stati in cui i dirt track sono venerati: Oklahoma (Newell e Nunley), Indiana (Ronk ed Axsom) e California (Hagopian e Mauldin).

Nel complesso è stata una edizione che col passare delle batterie e delle gare (ben 359 alla fine) è diventata sempre più nervosa, con i piloti che – a dire di molti – in certe occasioni hanno osato troppo ed in maniera pericolosa pur di farsi vedere e notare su un palcoscenico notevole. Non sono mancati i momenti di tensione ed anche una mezza rissa nel garage con un pilota espulso dall’evento.


Terminato il Tulsa Shootout è tempo di Chili Bowl che inizierà sempre all’Expo Center il prossimo lunedì 10 gennaio. Gli ultimi aggiornamenti riportano 370 iscritti nella entry list, a sole cinque vetture dal record storico, anche se la lista non è aggiornata dal 21 dicembre e dunque è possibile che in queste due settimane ci siano stati ulteriori arrivi. Il Grand Marshal della 36edizione sarà Jeff Gordon, il quattro volte campione della Cup Series che nel 1990 disputò il suo unico Chili Bowl arrivando alla Finale-A e chiudendo 16°.


Il 20 dicembre sono iniziati i lavori di realizzazione della pista all’interno del LA Coliseum dove il 6 febbraio si svolgerà il Busch Clash. La pista avrà una lunghezza di un quarto di miglio e il banking sarà di 2.5°.


Anche a Rockingham stanno per cominciare i lavori di rinnovamento possibili grazie ai fondi federali. Il progetto da 9 milioni di dollari prevede la riasfaltatura della pista e l’installazione di un impianto di illuminazione.


Si è completato il processo di acquisizione da parte di Speedway Motorsports, LLC (ex SMI) della Dover Motorsports, Inc., la società proprietaria delle piste di Dover e Nashville (Superspeedway). A seguito di questa operazione, per uniformità aziendale, il Dover International Speedway da quest’anno si chiamerà Dover Motor Speedway.


Dopo la prima edizione del 2021 torna la “eNASCAR International iRacing Series”, competizione online in cui si sfideranno i piloti di Whelen Euro Series, Peak Mexico Series, (Canada) Pinty’s Series e alcuni piloti della classe 2022 del programma Drive for Diversity. Le cinque gare, trasmesse su eNASCAR.com/live alle 18:00 italiane, si svolgeranno a Homestead (8/1), Mosport (15/1), Zolder (22/1), Daytona Road Course (29/1) e Phoenix (5/2).


Due lutti hanno colpito il mondo della Nascar nel periodo delle feste. Il 22 dicembre ha perso la battaglia contro il cancro Bob Keselowski, campione della ARCA Series nel 1989 e vincitore di una gara nella Truck Series a Richmond nel 1997, nonché team owner e papà di Brad e Brian. Il giorno di Natale, invece, è mancata Martha Earnhardt, la matriarca della famiglia in quanto moglie di Ralph, papà di Dale Sr., nonna di Dale Jr. e Kerry e bisnonna di Jeffrey. Dalla redazione di p300.it le più sentite condoglianze ad entrambe le famiglie.


Kasey Kahne, ritiratosi dall’attività in Nascar dopo il 2018 a causa di problemi fisici (eccessiva disidratazione che portava a colpi di calore nella parte finale di gara), ha annunciato il suo ritorno a tempo pieno, stavolta però nelle World of Outlaws dove disputerà l’intero – e lunghissimo, dato che ci sono circa 90 tappe – calendario. Kahne, 42 anni nel prossimo aprile, ha da tempo ripreso l’attività sui dirt track.


Immagine: media.nascar.com

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