Il riassunto della stagione 2024 guardando a tutte le categorie organizzate dalla NASCAR e premiate in occasione della cerimonia di Charlotte lo scorso mese
La NASCAR non vuol dire solo Cup Series e nemmeno Xfinity e Truck Series. La NASCAR è un mondo che comprende tante categorie, non soltanto negli USA ma anche in giro per il mondo. In questo articolo troverete un breve riassunto di quanto successo in tutta la NASCAR nel 2024, dando il giusto spazio ed il giusto onore a tanti campioni e tante storie che per mancanza di tempo non sono state raccontate in questi mesi su P300.
NASCAR Cup Series
Anno pari e tradizione rispettata per Joey Logano che sfrutta ancora una volta al meglio il format dei playoff ad eliminazione per conquistare il terzo titolo in carriera dopo quelli del 2018 e del 2022. Una vittoria del destino per come è arrivata, ma anche la vittoria delle polemiche dato che – secondo molti – Logano non meritava il titolo guardando all’andamento complessivo della stagione.
Quattro (+1) le vittorie di Logano nel 2024: la All-Star Race a North Wilkesboro, Nashville al quinto overtime sfruttando ogni goccia di carburante, Atlanta in apertura di Round of 16, Las Vegas subito nel Round of 8 ed infine il gran finale di Phoenix. Nel mezzo l’eliminazione al termine del Round of 12 ed il ripescaggio in seguito alla squalifica di Bowman che ha aperto le porte ad un finale, come detto, segnato forse più dal destino, come se il tutto fosse ineluttabile.
Per il Team Penske è stato il terzo titolo consecutivo (quinto totale), segno che con la Next Gen a Phoenix nel mese di novembre tutti gli altri devono trovare ancora quel qualcosa per battere la scuderia del Capitano. Anche perché il primo degli sconfitti è stato Ryan Blaney, campione 2023 e compagno di squadra di Logano mentre nel gran finale dell’Arizona sia Byron, sia Reddick sono stati raramente un pericolo per la coppia Penske.
Ma è stata anche l’autunno e l’inverno delle polemiche sul format del campionato che non premierebbe il pilota più forte della stagione e ovviamente della causa fra 23XI/FRM e la NASCAR. Questo tema sarà il leitmotiv di tutta la stagione 2025 in quanto, sulla carta, il processo andrà avanti per l’intero prossimo anno in seguito alla vittoria da parte dei team dell’ingiunzione preliminare.
La stagione 2025 prenderà il via il 2 febbraio per il tradizionale Busch Clash che si terrà tuttavia al Bowman Gray Stadium di Winston-Salem, dove la Cup Series non faceva tappa dal 1971.









NASCAR Xfinity Series
Al 14° tentativo Justin Allgaier è riuscito finalmente a vincere il titolo della Xfinity Series. Anche quest’anno ha provato di tutto per perderlo, soprattutto a Phoenix, ma si vede che anche nella categoria cadetta era la gara del destino. Nemmeno prendendo due penalità in successione (ripartenza irregolare e speeding scontando la prima) e finendo a quasi due giri di distacco hanno impedito al pilota della #7 di vincere gara e titolo.
Una caution al momento perfetto, infatti, ha permesso ad Allgaier di tornare a pieni giri e completare la rimonta (“rovinata” solo da un Riley Herbst che voleva assolutamente vincere la corsa) concretizzatasi nelle ripartenze finali dove Cole Custer, invece, non ha indovinato una singola mossa finendo all’ottavo posto ma comunque vicecampione vista la gara invisibile degli altri due contendenti al titolo, AJ Allmendinger ed Austin Hill.
Una stagione molto equilibrata quella della Xfinity Series, senza un vero dominatore o pilota che ha spiccato sugli altri, nemmeno Allgaier che ha vinto solo due volte, una stagione di transizione verso un 2025 che si prospetta invece molto interessanti per i rookie che saranno al via.
La stagione 2025 prenderà il via il 15 febbraio a Daytona.



NASCAR Camping World Truck Series
Il pilota migliore sugli short track ha sfruttato al meglio le sue abilità: Ty Majeski ha faticato a trovare la victory lane ma è sempre stato lì nelle prime posizioni. Poi in chiusura di regular season l’uno-due fra Indianapolis Raceway Park e Richmond che ha messo al sicuro qualche punto in più per i suoi playoff. A Phoenix tutti lo temevano e tutti si sono arresi al pilota del ThorSport Racing, prima di tutti Christian Eckes e Grant Enfinger, per ultimo anche Corey Heim che è stato uno dei pochi a lottare con la #98 in Arizona.
Un titolo meritato sì per Majeski anche se i dominatori della stagione erano stati proprio Heim (sei vittorie) ed Eckes (quattro), tuttavia entrambi gli alfieri della gioventù NASCAR durante i playoff non sono sembrati efficaci così come lo erano stati in precedenza, dunque prima Enfinger e poi proprio Majeski hanno avanzato le loro candidature al titolo con Ty che ha alla fine posto il sigillo ad una lunga rincorsa ad ostacoli nel corso della sua carriera.
Una stagione in pratica controllata da questi quattro piloti, con rari spunti da parte di altri giovani come Sanchez, Caruth e sorpresa dell’anno Layne Riggs (due vittorie consecutive ad inizio playoff quando ormai era tardi per il titolo). Ora il consueto rimescolamento fra promozioni, addii e nuovi arrivi; fra le conferme c’è Ty Majeski che difenderà attivamente il titolo appena conquistato.
La stagione 2025 prenderà il via il 14 febbraio a Daytona.



ARCA Menards Series
Difficile dire se il 2024 della ARCA Menards Series sia stato uno dei punti più alti o più bassi nella storia recente della categoria. Uno dei punti più alti perché di piloti talentuosi e di successo se ne sono visti e pure tanti. William Sawalich ha vinto nove delle 14 gare a cui ha partecipato, Connor Zilisch ha fatto 5/8 di cui quattro consecutive più il successo imbarazzante (per gli avversari) al Glen, Connor Mosack ha vinto in Kansas, Brent Crews sullo sterrato di Du Quoin, e fin qui tutto bene.
Il lato negativo è che nella stagione 2024 ci sono stati dieci piloti che hanno affrontato la stagione a tempo pieno. Ed il loro bottino assomma a zero vittorie. Zero su 200 tentativi possibili. Qualcosa che sicuramente non fa quadrare le cose nell’ottica della (presunta?) serie di sviluppo della NASCAR, la quarta in ordine di importanza sulla carta. E che fa decisamente pendere il lato della bilancia del giudizio complessivo, nonostante tutto, da questa parte.
Sia chiaro, il messicano Andrés Pérez de Lara (primo campione straniero della categoria) non ha demeritato il titolo, anzi. Tuttavia la sensazione che sia un talento pronto al grande salto non c’è ancora del tutto e la prima vittoria in carriera ancora manca, ma il buon debutto nella Truck Series (nono a Gateway con Spire) fa buon sperare.
Pérez ha battuto di 41 punti il rookie Lavar Scott e di 79 Kris Wright che ovviamente passerà a tempo pieno in Xfinity Series con Our Motorsports dopo essere sceso in ARCA Series in seguito a due licenziamenti consecutivi a stagione in corso nella Truck Series. Mah… Saliranno in Truck Series, invece, sia Toni Breidinger che Christian Rose e anche per loro bisognerà capire se il salto sia arrivato troppo presto o no. Per il resto nulla da dire, la ARCA Series avrebbe bisogno di essere rifondata da zero, ma in pochi sembrano davvero volerlo.
La stagione 2025 prenderà il via il 15 febbraio a Daytona.

ARCA Menards Series East
Una stagione drammatica quella della ARCA East 2024 con due piloti a lottare per il titolo fino all’ultima corsa. Due i momenti cruciali della sfida fra William Sawalich e Connor Zilisch, due dei rappresentanti della gioventù alla ribalta nel mondo della NASCAR.
Il primo episodio è stato quello di Dover alla seconda delle otto tappe in calendario quando nella lotta per la vittoria, dopo un contatto fra i due, Sawalich è finito a muro perdendo punti preziosi. In assenza di avversari diretti, se si esclude Gio Ruggiero vincitore a Pensacola, la sfida si è trascinata a suon di successi (quattro a due per Zilisch) fino all’ultima tappa di Bristol in cui, ovviamente, al pilota Trackhouse bastava controllare la corsa per vincere il titolo.
E invece l’imponderabile: proprio in una fase di controllo Zilisch è stato coinvolto in un incidente-faida fra due doppiate in cui era totalmente incolpevole e il ritiro unito al facile successo di Sawalich hanno regalato il titolo, il secondo consecutivo, al giovane pilota che il prossimo anno farà il doppio salto correndo direttamente in Xfinity Series con il Joe Gibbs Racing. E qui sarà terreno di sfida ancora una volta con Zilisch.
La stagione 2025 prenderà il via il 22 marzo al Five Flags Speedway di Pensacola, la pista dello Snowball Derby.

ARCA Menards Series West
Proprio come nella ARCA East, anche nella West il campione in carica si è riconfermato, ma non tutto è stato semplice per Sean Hingorani, il giovane pilota di origine indiana. Dopo le intemperanze del 2024 che a Mid-Ohio gli erano costate il posto in casa Venturini (il top team per distacco in ARCA Series), Hingorani ha dovuto ricominciare dal fondo andando di team in team. Sembrava tutto fatto con Hattori ma, stando a Sean, la squadra gli ha fregato lo sponsor per un altro brutto colpo.
Nonostante questo Hingorani è riuscito a disputare tutta la stagione, salvato alla fine dallo stesso Venturini che gli ha fatto disputare la seconda parte del campionato. La sfida con Tyler Reif si è risolta a Madera quando quest’ultimo si è dovuto ritirare per problemi meccanici e Sean ha messo la freccia verso il titolo. Terzo e più staccato Trevor Huddleston (vincitore della gara esibizione a Irwindale lo scorso 21/12 in occasione della triste chiusura della pista californiana) mentre un prospetto come Jack Wood ha confermato il suo status di pay driver (e infatti sarà ancora a tempo pieno in Truck Series) chiudendo al quarto posto senza risultati o spunti positivi di sorta.
La stagione 2025 prenderà il via il 25 gennaio (la categoria NASCAR più precoce) al Kevin Harvick’s Kern Raceway di Bakersfield.

NASCAR Whelen Euro Series
Per l’edizione del 2024 di questo articolo, il paragrafo dedicato all’EuroNASCAR sarà più breve in quanto la categoria è stata raccontata per la prima volta in maniera estesa su p300.it durante tutta la stagione.
Nella categoria PRO, quella principale, il titolo è restato in Italia ed è passato – malgrado qualche incomprensione fra i due nell’arco del campionato – da Gianmarco Ercoli a Vittorio Ghirelli. Il pilota di Fasano ha dominato la stagione conquistando tutte e sette le pole position disponibili e vincendo sette gare sulle 13 totali. Solo il format che prevedeva i playoff, una penalità per irregolarità tecnica a Vallelunga ed un incidente alla prima curva di gara2 a Zolder hanno costretto Ghirelli a soffrire fino agli ultimi metri, tuttavia anche in questo caso si è capito che era la stagione della #24 del PK Carsport perché la vettura è uscita quasi indenne dal groviglio belga e la breve rimonta ha messo al sicuro gli otto punti di margine per vincere il titolo.
Ghirelli ha messo margine sugli avversari soprattutto nella prima parte della stagione, poi ha controllato il ritorno in classifica della vettura dell’anno, la #3 del RDV Competition guidata in EuroNASCAR PRO dal giovane francese Paul Jouffreau, il quale negli ultimi giri di Zolder con un sorpasso proprio su Ercoli ha tolto (meritatamente se si guarda all’intera stagione) proprio all’italiano il titolo di vicecampione. Quarto l’unico altro pilota a vincere almeno una tappa, l’olandese Liam Hezemans.
Andamento simile anche in EuroNASCAR 2 dove il ceco Martin Doubek (protagonista anche in PRO) ha vinto il campionato grazie a sei vetture di tappa ottenute tutte nella stagione regolare, poi ha gestito il ritorno in classifica dell’austriaco Patrick Schober, alla guida della citata #3, il quale tuttavia nella rimonta ha visto perdere punti preziosi davanti all’assoluto protagonista del finale di stagione, l’italiano Claudio Remigio Cappelli che ha conquistato le prime tre vittorie in carriera tutte nei playoff lanciandosi al quinto posto in campionato dietro al greco Krasonis e allo svizzero Toffel. Da segnalare anche i successi di Jack Davidson in casa a Brands Hatch e del lussemburghese Gil Linster a Valencia e che fino all’estate sembrava il principale avversario di Doubek.
La stagione 2025 prenderà il via il 12 aprile a Valencia dopo il prologo sulla stessa pista del 10 aprile.












NASCAR Canada Series
Nella serie canadese della NASCAR, la costanza di rendimento ha battuto i successi di tappa. In assenza del campione in carica Treyten Lapcevich (trasferitosi con discreto successo negli USA, lato Late Model e CARS Tour), sul trono è tornato Marc-Antoine Camirand, già trionfatore nel 2022 e vicecampione nel 2023.
Nelle 13 gare disputate, Camirand ha portato a casa quattro successi di tappa contro i sei del principale rivale Kevin Lacroix, ma a quest’ultimo non è bastato nemmeno l’exploit di conquistare le ultime tre corse stagionali, Marc-Antoine ha gestito il vantaggio conquistato grazie ai due prematuri ritiri di Kevin a Mosport in apertura di campionato (trasmissione ko e 28° posto) e di Trois-Rivieres (semiasse rotto e 23° posto). Camirand, invece, ha accusato un solo ritiro che, per sua fortuna, è avvenuto nel finale di una gara già selettiva e che gli è valso un 11° posto. Terzo in campionato l’unico altro vincitore in stagione, Andrew Ranger.
La rimonta di Lacroix nel finale di stagione non è bastata e Kevin si è fermata a 10 punti dal titolo con Camirand che a Montmagny si è potuto accontentare di un sesto a posto per portare a casa il secondo titolo in carriera.
La stagione 2025 prenderà il via il 18 maggio a Mosport.

NASCAR México Series
Anche in Messico il campionato si è risolto con una Championship 4 molto intensa e dall’esito a sorpresa. A Città del Messico, sulla pista ovale dell’Autodromo Hermanos Rodriguez, a sfidarsi per il titolo si affrontavano con consueto format del winner takes all Xavi Razo, quattro volte vincitore in stagione, Ruben Garcia Jr., a segno tre volte, e gli outsider Abraham Calderon e Alex de Alba.
Eppure il pilota più in forma nella gara finale è stato Abraham Calderon, in controllo della situazione per tutta la corsa e con margine sui rivali diretti per il titolo seppur all’inseguimento del leader della corsa Julio Rejon. Poi però il colpo di scena: a soli tre giri dalla fine e dal titolo, l’auto di Calderon ha iniziato improvvisamente a rallentare, sul momento si pensava ad una foratura poi invece si è scoperto che era un surriscaldamento che aveva portato ad un principio di incendio.
A prendere in mano le redini del campionato è stato così Ruben Garcia Jr. che nel convulso finale è riuscito a tenere a bada Xavi Razo ed ha conquistato così il quinto titolo in carriera dopo quelli del 2015, 2018, 2019 e 2022.
Nella Challenger Series, malgrado il format analogo, nessuna sorpresa invece con il dominatore del campionato Eloy Sebastian (cinque vittorie sulle 12 tappe) che ha portato a casa il titolo battendo Koke De la Parra, Andrik Dimayuga e Marco Marin. Nella Truck Series, infine, successo finale per Alonso Salinas che ha approfittato di una penalizzazione nei controlli tecnici post gara di Gerardo Rodriguez che in un primo momento aveva vinto gara e campionato.
La stagione 2025 prenderà il via il 2 marzo a San Luis Potosì e vedrà due tappe in calendario in concomitanza con il debutto della Cup ed il ritorno della Xfinity Series a Città del Messico il 14-15 giugno; il finale di campionato viene dunque spostato a Puebla.

NASCAR Brasil Series
A cura di Francesco Gritti, commentatore della NASCAR Brasil Series su Parc Fermé TV
La seconda stagione della serie con questo nome è stata un terreno di sperimentazione importante, sia per quanto riguarda il roster di piloti, in continua evoluzione grazie anche alla presenza di numerosi talent, sia per quanto riguarda il calendario, estremamente vario sotto ogni aspetto.
Il titolo assoluto e quello riservato ai due eventi denominati Special Edition (quelli di Interlagos e Curvelo, formati da tre gare) sono stati vinti da Gabriel Casagrande e Alex Seid nella categoria principale e da Victor Andrade nella Challenge, riservata ai giovani piloti e agli amatori.
Il titolo brasiliano, invece, non è stato conquistato dai campioni assoluti. Le lunghe battaglie hanno visto prevalere Vitor Genz (decisamente più indietro nella Special Edition) in NASCAR Brasil e Jorge Martelli in NASCAR Challenge. Il pilota della Chevrolet #87 ha battuto il già citato Andrade solamente alla conta delle vittorie: entrambi, difatti, hanno terminato la stagione con 231 punti. Il giovanissimo si è dovuto accontentare del trofeo rookie che nella categoria principale è andato a Leo Reis.
La NASCAR Brasil Series è l’unica categoria a non aver ancora pubblicato il calendario 2025.

NASCAR Whelen Modified Tour
Dopo tre anni Justin Bonsignore è tornato sul trono delle Modified. Per il 36enne che quest’anno ha anche debuttato in Xfinity Series (22° in New Hampshire con JGR), è stata una cavalcata dal finale trionfale dato che con tre vittorie consecutive (cinque quelle totali sulle 16 in calendario) ha vinto la resistenza di Ron Silk e staccato definitivamente anche Patrick Emerling ed Austin Beers.
Il duello è stato soprattutto fra Bonsignore e Silk (il campione 2023) con quest’ultimo che ha iniziato forte (tre vittorie nelle prime cinque gare), ma non è mai riuscito a staccare Justin che ha avuto solo un passo falso con il ritiro in casa a Riverhead. Per il resto, come detto, cinque vittorie, 12 top5 e 15 top10 (anzi, top8) per un +30 finale che potrebbe anche stare stretto ma è segno di un titolo ampiamente meritato.
La stagione 2025 prenderà il via l’8 febbraio a New Smyrna in Florida nell’ambito delle Speedweeks di Daytona.

NASCAR Advance Auto Parts Weekly Series
La conferma ufficiale in una stagione dominata è arrivata addirittura il 24 settembre: grazie a 18 vittorie in 26 gare valide per il campionato, Connor Hall si è riconfermato campione delle Weekly Series della NASCAR, la graduatoria nazionale che mette insieme i risultati delle serie regionali e delle varie piste riconosciute dagli organizzatori.
Il suo dominio, tuttavia, era stato tale che nella gara conclusiva della sua stagione, il 7 settembre nella pista di casa di Langley, la situazione di classifica era talmente serena che prima della gara stava mangiando maiale grigliato (da papà Earle) e bevendo Diet Coke con gli amici. Probabilmente la cena gli è andata di traverso dopo un deludente quinto posto per un motore spompato e sospensioni non ottimali, ma tanto è bastato per sigillare – seppur non ancora ufficialmente – il secondo titolo consecutivo.
Per Hall sono arrivate vittorie nel corso dell’anno a Langley, South Boston, Florence, Hickory ed al Souther National Motorsports Park ed ha debuttato anche nella Truck Series a Richmond con McAnally (buon decimo posto). Tuttavia nulla sembra cambiato, la vita prosegue come sempre (di lavoro ogni giorno è un venditore di barche) proprio nel periodo in cui le porte del motorsport sembravano essersi chiuse. E invece gli si sono aperte anche quelle del CARS Tour, il campionato per Super Late Model, dove è stato vicecampione (due vittorie), staccato di soli nove punti da Brenden Queen. E chissà se nel 2025 il percorso in NASCAR lo vedrà ancora più impegnato fra Truck e Xfinity Series.

eNASCAR Coca-Cola iRacing Series
Se la Williams ha avuto una stagione difficile in F1, il suo team virtuale, invece, ha potuto festeggiare. Nella ormai tradizionale sede della Hall of Fame di Charlotte è andata in scena la Championship 4 (ambientata a Miami-Homestead) in cui Parker White della Williams Esports ha portato a casa il trofeo alzato insieme a Dale Earnhardt Jr. Battuta la concorrenza di Steven Wilson, Graham Bowlin e il veterano Bobby Zalenski.
Il tutto si è risolto all’ultimo giro, dopo una ripartenza, in maniera clamorosa proprio fra tre dei contendenti (White, Zalenski e Wilson), addirittura 4-wide insieme a Minter alla bandiera bianca in cui White andando tutto all’interno si è tuffato in curva1 prendendo il comando per la prima volta durante la serata. Mentre Wilson finisce largo, la battaglia si trasforma dunque in un duello fra White e Zalenski. Qui Bobby tenta una manovra disperata, secondo più di qualcuno esagerata al punto che fra i due arriva il contatto, White tocca il muro e sembra aver perso tutto, però Zalenski ha esagerato nell’ingresso, finisce prima in sottosterzo e poi perde il controllo della vettura toccando nuovamente White che, tuttavia, ne esce indenne e deve solo chiudere davanti a tutti i pochi metri fino alla bandiera a scacchi portando a casa campionato e premio da 100’000$.
Immagini: Media NASCAR; Media EuroNASCAR; nascar.com
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