Due settimane in ritardo rispetto a quanto voluto in origine, la Nascar ha confermato oggi come si concluderà la stagione 2020 sconvolta dall’emergenza coronavirus. Ormai il peggio dal punto di visto organizzativo è passato e dunque bisognava definire solo i dettagli. I problemi più importanti riguardavano Xfinity e Truck Series, le quali dovevano recuperare ancora rispettivamente quattro e due gare prime dei playoff, però è parso inevitabile aggiungere tali date ai weekend già esistenti della Cup Series che a Darlington inizierà la post season.
Andando in ordine di categoria, la Cup Series ha visto confermato tutto il suo programma previsto fin dall’anno scorso, dunque i playoff inizieranno il 6 settembre a Darlington con la storica Southern500 che ritorna nella post season per la prima (e unica) volta dal 2004, poi si andrà a Richmond e Bristol – per la prima volta nei playoff – chiuderà il “Round of 16”. Il “Round of 12” farà tappa a Las Vegas (dunque non ci sarà l’ipotizzato scambio di date col Texas), Talladega e infine il Roval di Charlotte. Proseguendo nel calendario il “Round of 8” si svolgerà fra Kansas, Texas e la suggestiva gara di Martinsville che deciderà i quattro piloti che l’8 novembre si contenderanno il titolo a Phoenix.
La Xfinity Series era quella che aveva più tappe da decidere. All’annuncio del mese scorso infatti si era arrivati soltanto alla quintultima gara della regular season e bisognava confermare le ultime 11 gare della stagione. Due delle ultime quattro gare della stagione regolare sono state confermate (Darlington e Richmond) mentre le altre due sono state decise in maniera diversa, una sarà una seconda corsa a Richmond, l’altra invece è l’anticipo di Bristol da gara di apertura dei playoff a chiusura della regular season stessa. A compensare questo spostamento ci sarà una tappa aggiuntiva a Talladega. Dunque il “Round of 12” della categoria cadetta anziché Bristol – Las Vegas – Charlotte Roval sarà Las Vegas – Talladega – Charlotte Roval, mentre il “Round of 8” (Kansas, Texas, Martinsville) e il gran finale di Phoenix non sono cambiati.
Infine la Truck Series doveva confermare le ultime due gare della regular season e le sette dei playoff. Viste le numerose cancellazioni dell’estate (Eldora e una delle due gare di St.Louis su tutte con Mosport spostata al Daytona Road Course) c’è stata una completa rivoluzione nel calendario. La regular season doveva concludersi fra Eldora e Michigan, invece al loro posto (la gara a Brooklyn è anticipata a questo weekend come quartultima corsa prima del taglio) si andrà nelle corse aggiunte a Darlington e Richmond. In seguito nel “Round of 10” al posto della sequenza Gateway – Mosport – Bristol si farà Bristol – Las Vegas – Talladega, il “Round of 8” anziché Las Vegas – Talladega – Martinsville sarà Kansas – Texas (la prima inserita ex novo, la seconda recuperata) – Martinsville prima del finale confermato ovviamente di Phoenix. La corsa però più suggestiva sarà sicuramente il ritorno dei Truck a Darlington per la prima volta dal 2011; magari mancherà il tempo per organizzare un “Throwback weekend” anche per loro, ma mai dire mai.
Facendo ordine, questi saranno i calendari da oggi fino a fine anno:
Cup Series:
- 8 e 9 agosto: Michigan (gare #21 e #22);
- 16 agosto: Daytona Road Course (gara #23);
- 22 e 23 agosto: Dover (gare #24 e #25, con quest’ultima in parziale sovrapposizione con la Indy500);
- 29 agosto: Daytona (gara #26 – termine regular season);
- 6 settembre: Darlington (gara #1 del “Round of 16”);
- 12 settembre: Richmond (gara #2 del “Round of 16”);
- 19 settembre: Bristol (gara #3 del “Round of 16”);
- 27 settembre: Las Vegas (gara #1 del “Round of 12”);
- 4 ottobre: Talladega (gara #2 del “Round of 12”);
- 11 ottobre: Charlotte Roval (gara #3 del “Round of 12”);
- 18 ottobre: Kansas (gara #1 del “Round of 8”);
- 25 ottobre: Texas (gara #2 del “Round of 8”);
- 1° novembre: Martinsville (gara #3 del “Round of 8”);
- 8 novembre: Phoenix (“Championship 4”).
Xfinity Series:
- 8 agosto: Road America (gara #18);
- 15 agosto: Daytona Road Course (gara #19);
- 22 e 23 agosto: Dover (gare #20 e #21);
- 28 agosto: Daytona (gara #22);
- 5 settembre: Dalington (gara #23);
- 11 e 12 settembre: Richmond (gare #24 e #25);
- 18 settembre: Bristol (gara #26 – termine regular season);
- 26 settembre: Las Vegas (gara #1 del “Round of 12”);
- 3 ottobre: Talladega (gara #2 del “Round of 12”);
- 10 ottobre: Charlotte Roval (gara #3 del “Round of 12”);
- 17 ottobre: Kansas (gara #1 del “Round of 8”);
- 24 ottobre: Texas (gara #2 del “Round of 8”);
- 31 ottobre: Martinsville (gara #3 del “Round of 8”);
- 7 novembre: Phoenix (“Championship 4”).
Truck Series:
- 8 agosto: Michigan (gara #11);
- 16 agosto: Daytona (gara #12);
- 21 agosto: Dover (gara #13);
- 30 agosto: Gateway (gara #14);
- 6 settembre: Dalington (gara #15);
- 10 settembre: Richmond (gara #16 – termine regular season);
- 17 settembre: Bristol (gara #1 del “Round of 10”);
- 25 settembre: Las Vegas (gara #2 del “Round of 10”);
- 3 ottobre: Talladega (gara #3 del “Round of 10”);
- 16 ottobre: Kansas (gara #1 del “Round of 8”);
- 25 ottobre: Texas (gara #2 del “Round of 8”);
- 30 ottobre: Martinsville (gara #3 del “Round of 8”);
- 6 novembre: Phoenix (“Championship 4”).
Dunque Richmond – rappresentata in copertina – sarà l’unica tappa (escludendo Dover a fine agosto dove le gare saranno addirittura cinque, sei includendo la ARCA Series) dove ci saranno quattro gare visto il double header della Xfinity Series mentre al Roval Charlotte ce ne saranno soltanto due per Cup e Xfinity; per il resto si svolgeranno solo weekend “completi” con una gara a testa per Truck, Xfinity e Cup Series.
Due settimane fa inoltre la Nascar aveva annunciato che fino alla fine della stagione non ci saranno in ogni gara né prove libere, né qualifiche. Il motivo è sempre legato alla limitazione delle attività in pista per squadre, commissari di gara, addetti alla sicurezza e altro personale dei circuiti allo stretto necessario nel mezzo di una pandemia che almeno negli USA non accenna a placarsi. Al riguardo Scott Miller, Senior Vice President of Competition della Nascar, ha dichiarato: “Dopo averne parlato con i team e l’industria nel complesso, la Nascar continuerà a programmare i weekend senza libere né qualifiche per il resto del 2020 in tutte e tre le categorie nazionali (Cup, Xfinity e Truck). Il format attuale ha risposto bene alle numerose sfide che abbiamo affrontato per tornare a correre. E, cosa più importante, abbiamo visto una bella competizione di settimana in settimana. La Nascar aggiusterà il procedimento per il sorteggio per le gare dei playoff e annuncerà un nuovo metodo nelle prossime settimane.”
Dunque è stato confermato ufficialmente che al Road Course di Daytona fra 10 giorni non ci sarà alcuna sessione di ambientamento su un layout che solo una piccola parte dei piloti ha già affrontato e solo in ambito endurance specialmente alla 24h di Daytona. Una decisione discutibile vista la criticità di tale gara verso la fine della regular season, però visto il programma denso di appuntamenti (Cup, Xfinity, Truck e ARCA Series tutte in pista) forse inevitabile e dunque i simulatori di iRacing saranno decisamente sovraccaricati in queste ore. Discutibili anche altri dettagli sulla gara di Daytona. Infatti non solo verrà realizzata un’altra chicane fra curva4 e linea del traguardo per rallentare le vetture, ma anche la Cup Series correrà con lo spoiler maggiorato che già l’anno scorso al Watkins Glen ha regalato una gara povera di emozioni. Infine per quanto riguarda i playoff, limitandoci all’esempio della Cup Series, è pronosticabile l’ampliamento della prima fascia di merito dalla top12 (in base agli owner points) alla top16, ovvero tutti i piloti qualificati ai playoff, almeno al primo turno.
Infine l’ormai consueto discorso riguardo al pubblico: la competenza in materia rimane soprattutto di piste e autorità locali, quindi nelle prossime settimane si scoprirà se le gare si disputeranno a porte chiuse (come in Michigan questo weekend) oppure a capienza limitata come successo in New Hampshire domenica scorsa con tribune aperte al 25%, con 19’000 spettatori teorici al massimo ma alla fine solo circa 12’000 presenti.
Immagine: nascarmedia.com
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