NASCAR | Truex ritorna alla vittoria a Pocono

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
4 Giugno 2018 - 11:30
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Solo una settimana fa un deluso Martin Truex Jr. lo aveva ammesso: “Abbiamo la velocità per essere nella top5, ma al momento sia Harvick che Kyle Busch sembrano imprendibili”. Ieri invece per il campione in carica della Cup Series è arrivato lo scatto d’orgoglio e la seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta a Fontana. Per il pilota del Furniture Row un successo ottenuto nonostante un imprevisto alla fine della prima stage e una sequenza di caution nel finale che poteva favorire chi aveva gomme fresche (soprattutto Kyle Busch).

La gara

Dalla pole parte Ryan Blaney, il vincitore dello scorso anno, ma la vera notizia è che per una volta nelle prime posizioni ci sono già tutti i protagonisti. Dopo i primi giri la top5 che cerca la fuga è Blaney, Harvick, Kyle Busch, Truex e Logano. La lunghezza di Pocono (50″ per percorrere le 2,5 miglia) permette a chi è abbastanza vicino ai leader di effettuare la sosta senza venire doppiati, creando così una varietà notevole di strategie. Il primo a fermarsi al giro 16 – appena si apre la finestra per poter chiudere la prima stage senza ulteriori pit stop – è proprio Blaney, il quale dopo un buon inizio era stato sorpassato dai tre inseguitori. Al giro seguente si ferma Logano; la sua sosta sembra normale, ma in realtà, come si scoprirà solo in seguito, è un calvario.

A metà della prima stage si fermano i tre leader. L’undercut di Kyle Busch su Harvick funziona ed è virtualmente in testa con Truex sempre terzo. In testa intanto (sulla strategia opposta a quella di Blaney e Logano) ci sono Johnson – primi giri al comando per lui in tutta la stagione! – prima e poi Keselowski. Le modifiche sulla #18 di Busch non migliorano la vettura e quindi Harvick lo risorpassa e poco dopo anche Truex gli si mette davanti. Per Harvick sembra fatta, ma Truex lo raggiunge e si porta in testa a 6 giri dalla fine della stage. La #78 conquista così il traguardo intermedio davanti a Harvick, Ky.Busch, Bowyer e Hamlin; Blaney “solo” 7°. E Logano? Il team Penske ha scelto questa gara per sperimentare una pit crew diversa da quella collaudata e la loro prima sosta non va liscia: prima una ruota malfissata gli fa perdere velocità, poi rimane a secco nell’ultimo giro della stage dato che non gli era stato fatto il pieno. La sosta aggiuntiva e la penalità per averla fatta con la pit lane chiusa lo relegano al 31° posto a un giro e la sua gara sembra finita qui.

Keselowski prosegue ancora sulla strategia alternativa e grazie a sole due gomme fresche è in testa all’inizio della seconda stage, ma passa una sola curva dopo la ripartenza e al comando ci torna Harvick. Kyle Busch invece ci mette ben 4 giri a sorpassare la #2 e quando lo fa Harvick è già 2.4″ più avanti. Il pilota del JGR non riesce a colmare il distacco che raggiunge i 4″ prima della loro sosta che arriva a metà stage. Ancora una volta l’undercut di Busch funziona e il distacco scende sotto i 2″, ma è soltanto un’illusione. Dietro di loro rimonta Truex, il quale aveva iniziato la stage in 13esima posizione a causa di una sosta lenta, ma è troppo tardi. Harvick vince così la seconda stage davanti a Ky,Busch, Bowyer, Truex e Elliott. 

Due stage relativamente tranquille vengono animate all’improvviso in due giri da una serie di fatti completamente indipendenti fra di loro: Stenhouse va ai box ma quando non poteva farlo (aveva preso la wave-around) e riceve una penalità, Wallace – anche in testa per qualche giro a causa della strategia diversa – sbaglia il cambio fra terza e quarta e rompe il motore, Bowman va ai box dopo un contatto con il compagno di squadra Elliott, DiBenedetto rimane senza freni e si ritira con una ruota in fiamme; poco dopo anche Kahne si ritira per la rottura della trasmissione.

Nel frattempo davanti Larson completa la rimonta (era partito 13°) e in testa a 50 giri dalla fine ci sono i quattro big: Harvick, Kyle Busch, Truex e appunto Larson. Ed è ancora il pilota della #42 il protagonista di questa fase di gara. A 36 giri dalla fine Larson manda in testacoda in curva 3 il pluridoppiato Derrike Cope (alla seconda gara in cui il suo giovane team schiera la seconda vettura) e arriva quindi la prima caution che ricompatta il gruppo. Tutti rientrano ai box e Kyle Busch sorpassa Harvick. Alla ripartenza anche Truex si mette davanti ad Harvick mentre un contatto danneggia la vettura di Suarez. Probabilmente è un suo detrito che causa dopo pochi giri un’altra caution.

A 19 giri dalla fine la (non-)sosta decisiva per la gara: Truex e Harvick non si fermano ai box così come Elliott e Larson mentre Busch sì ed è costretto a ripartire dall’ottava posizione. Alla ripartenza Larson sorpassa Harvick mentre Busch si riaccoda agli altri tre. Passa ancora qualche giro e Hamlin decide di resistere al tentativo di sorpasso di Bowman con l’unico effetto di perdere il controllo della sua Toyota in curva 1 travolgendo anche lo stesso Bowman. Non è la caution che Truex voleva, però gestirà al meglio il finale. Altra ripartenza, altro incidente: un Logano rientrato incredibilmente nella top15 spinge troppo e male Erik Jones mandandolo a muro; le scuse del pilota della #22 nei confronti di Jones sono immediate, ma la gara della #20 è compromesse, chiuderà 29°.

L’ultima ripartenza è a 7 giri dalla fine: Truex si deve difendere da Larson, ma alla fine riesce a rimanere in testa. Dietro di loro Busch passa Harvick ed è terzo, ma nonostante le gomme più fresche non riuscirà a sorpassare la #42 mentre la #78 là davanti diventa sempre più piccola all’orizzonte. Truex vince così la seconda gara stagionale davanti a Larson, Kyle Busch, Harvick e Keselowski. Chiudono la top10 Blaney, Almirola, Johnson, Logano ed Elliott. In campionato Harvick raggiunge Kyle Busch a quota 25 “playoff points”, ma il pilota della Toyota mantiene la testa della griglia playoff dato il +87 in classifica generale.

Le altre categorie

Nella gara della Xfinity Series ennesima vittoria tra le polemiche per Kyle Busch, dato che è la quinta negli ultimi quattro anni fra Xfinity e Truck che ottiene con una vettura risultata poi irregolare nei controlli tecnici. Nel regolamento Nascar la vittoria rimane e ci sono penalizzazioni in campionato solo per team e pilota, ma in quanto Busch non è iscritto alla serie, per lui rimane la gloria (vittoria n°92 nella categoria) e di conseguenze vere ce ne sono ben poche. 

La cronaca vede ben poche emozioni nonostante le alte aspettative vista la sperimentazione del pacchetto aerodinamico e meccanico in stile superspeedway. Busch domina la prima e l’ultima stage e nella seconda (vinta da Menard) è costretto a rimontare a causa di una penalità ai box. Brutta gara per il JR Motorsports: Annett si dimostra ancora una volta almeno due gradini al di sotto del materiale a disposizione e dei compagni di squadra e finisce due volte in testacoda, la seconda travolgendo l’incolpevole Briscoe. Poi Sadler spinge troppo il compagno di squadra Allgaier e lo manda a muro coinvolgendo anche Bell; sia Allgaier che Bell sono costretti al ritiro. 

Al traguardo Busch precede Elliott, Hemric e gli ottimi Cindric e Custer (ora secondo in campionato). Nella top10 anche Sadler, John Hunter Nemechek, Menard, Reddick e Ryan Truex. In campionato Sadler e Custer approfittano delle brutte prestazioni di Reddick, Allgaier e Bell e guadagnano punti, ma non avendo ancora vittorie inseguono nella griglia playoff. 

I risultati odierni

La classifica della “Pocono 400”

La classifica generale

Così il campionato a 12 gare dalla fine della regular season

I prossimi appuntamenti

Nel prossimo weekend Cup e Xfinity Series correranno sabato e domenica sull’ovale da 2 miglia del Michigan. In Texas invece scenderanno in pista – ovviamente in momenti diversi – la Truck Series (con la gara venerdì notte) e la IndyCar per l’ormai classico weekend crossover fra le due principali categorie del motorsport americano.

Immagine: GettyImages per nascar.com

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