NASCAR | Truck Series: Zane Smith raddoppia a Daytona in una gara accorciata per pioggia

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di Francesco Gritti @franz_house_vg
18 Febbraio 2023 - 10:25
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Zane Smith vince a Daytona per la seconda volta in carriera. Il campione in carica di Truck Series inaugura la sua quarta stagione a tempo pieno con un trionfo in grado di proiettarlo direttamente nei playoff


Zane Smith si porta a casa la prima vittoria stagionale dopo 79 giri sui 100 in programma. Certo, è stato fortunato. Quando piove, soprattutto in uno superspeedway, bisogna trovarsi nel posto giusto al momento giusto per fare la differenza. Nonostante le critiche, tuttavia, la direzione gara della NASCAR sta migliorando. Dopo le esperienze negative dell’anno scorso, l’organizzazione ha cercato di completare la gara, facendo scendere in pista i piloti senza esagerare. Le cattive condizioni del manto non hanno permesso di vedere la solita Daytona. Un peccato, anche se comunque non si può negare sia stata una gara avvincente.

La NASCAR Craftsman Truck Series torna nel 2023 in grande spolvero. Il ritorno del main sponsor più amato dai fan della serie minore è solo una delle novità che ci aspetta nella stagione oramai alle porte.

Il primo dei 23 appuntamenti stagionali si tiene al Daytona International Speedway, uno dei due superspeedway presenti nel calendario. Il circuito, costruito nel 1959, non è mai cambiato radicalmente, rimanendo sempre un ovale a 4 curve dalla lunghezza di 2,5 miglia (o 4 km), da percorrere sempre a pedale destro abbassato.

La NextEra Energy 250 è la tradizionale gara di apertura del campionato. Tenutasi fin dal 2000, la prova di Daytona ha sempre regalato spettacolo: un esempio è datato 2006, quando è stato registrato il record di velocità media in gara per la serie minore (ben 146mph, circa 235 km/h). Anche la lunghezza, di 100 giri, è tradizione, visto che non è mai cambiata negli anni. I primi due stage saranno lunghi 20 tornate ciascuno, l’ultimo 60.

In qualifica, come da regolamento superspeedway, i piloti dovranno affrontare un giro cronometrato, che determinerà la posizione di partenza dei piloti classificati tra l’undicesima e la trentaseiesima posizione. I migliori 10 dovranno inoltre affrontare un secondo tentativo, che permetterà di decidere in via definitiva le prime 5 file sullo schieramento.

Visti i 42 iscritti, ben 6 di loro dovranno salutare la Florida prima dell’inizio della gara. La pole position viene siglata dal rookie (alla prima apparizione effettiva in Truck Series) Nick Sanchez, a bordo dello Chevy Silverado #2 del debuttante Rev Racing, con un tempo di 49.478″; un trionfo. Il fresco campione ARCA partirà di fianco a Ty Majeski (5 volte campione della serie semiprofessionistica nel Midwest), rinnovato da ThorSport, quest’anno però sul Ford #98. Il tempo fatto segnare dal ventunenne di Miami è straordinario, visto che ha distaccato il principale inseguitore di 3 decimi. Alan (e per Niece Motorsports) è una delusione), Dauzat, Peck, Boyd, Honeycutt e Benning non sono riusciti a qualificarsi.

La gara

In partenza Sanchez prende subito la leadership, ma Majeski, all’esterno, riesce a portarsi davanti sul backstretch nella corsia esterna, spinto da Christian Eckes. Entrambi riusciranno a terminare il primo giro davanti al poleman. Majeski si sposta all’interno e, sfruttando il banking prima del rettilineo, Eckes e Crafton, esterni a lui, gli si portano davanti.

La leadership dello Chevy #19 in regime di bandiera verde dura molto poco: passano pochi secondi e la direzione gara fa entrare in pista il pace truck: piove leggermente in curva 1. Si sperava che le nuvole in avvicinamento fossero passeggere e invece il clima della Florida colpisce subito Dopo qualche giro si decide di ripartire, ma a quanto pare il problema non sarà risolto prima del giro 11 dopo un’altra caution. Qualche pilota approfitta della lunga neutralizzazione per uno splash rapido.

Al restart, Eckes, nella corsia interna, viene spinto da DiBenedetto e gli permette di portarsi in testa alla corsa davanti al compagno di fila Crafton, il quale verrà passato anche da Sanchez a fine giro. Bastano pochi metri e Majeski è già attaccato al retro del compagno di squadra in difficoltà. La spinta dell’ex #66 si rivela fondamentale per il veterano, portando il truck #88 davanti a tutti. Nonostante la volontà di immettersi in corsia interna, Eckes, di strategia, non glielo permette, riuscendo quindi a concludere un altro giro in testa al plotone di vetture.

Al giro 14 Crafton ci riprova, usando sempre la spinta di Majeski. Questa volta la strategia funziona e il veterano alla guida del #88 si porta davanti allo Chevy #19. La sua leadership, però, dura poco, visto che il pilota ThorSport si riporta all’esterno, lasciando in vantaggio i piloti in inner lane. Eckes, DiBenedetto e Sanchez lo superano senza timori reverenziali.

Matt Crafton ci mette 3 giri per risalire la china e tornare di fianco ad Eckes. Il vero problema è solo uno: manca solo un giro al termine del primo stage. Le vetture si muovono in modo caotico e fra tutti spicca in modo particolare Ty Majeski che, con una mossa spettacolare, si porta si porta in nella corsia interna. In curva 4, però, perde il controllo del mezzo. Nonostante abbia miracolosamente tenuto in pista il truck #66, il quarto classificato nel 2022 perde molte posizioni e il trioval è immerso nel caos seppur senza incidenti.

Christian Eckes sfrutta la situazione a suo vantaggio e la spunta su tutti, vincendo il primo stage dell’anno. Il pilota McAnally viene seguito da Crafton, DiBenedetto, Majeski, Deegan, Sanchez, Hocevar, Tanner Gray, Wood ed Enfinger, che prendono i primi punti del 2023. Prima del ritorno in green, diversi piloti optano per un pit stop.

A guidare il plotone di vetture alla ripartenza è una piccola schiera di “eletti”, fermatisi durante le caution causate dalla pioggia. Ankrum prende subito la testa, Friesen parte male. Il pilota-owner, però, viene aiutato dal pilota-giornalista Kligerman che lo spinge, permettendogli di terminare il primo giro in green dello stage 2 davanti a tutti. Tyler, però, non vuole mollare di un millimetro. Il pilota Hattori rimane all’interno e ruba la testa della corsa al canadese. La pace a Daytona è destinata, però, a durare molto poco.

Nel gruppo di testa si creano 3 corsie, restringendo lo spazio di manovra permesso ad ogni truck. Un minimo errore di calcolo e c’è il rischio di un big one. A concretizzare le preoccupazioni di molti è Clay Greenfield: al termine del giro 28, il part timer ha stretto verso l’interno nel trioval, arrivando a toccare Tanner Gray. Il truck #84 si ritrova senza controllo e innesca una carambola in cui rimangono coinvolti Deegan, Thompson (entrambi costretti al ritiro assieme al part timer che ha innescato tutto), DiBenedetto, Dye, Holmes e Reaume.

I detriti sono molti, obbligando a chiamare la bandiera rossa dopo un paio di giri sotto caution. Nonostante si provi a ripartire, uno scroscio torna a bagnare Daytona. Il ritorno dei truck in pista si rivela essere una tigre di carta, visto che sono subito richiamati in pit lane, anche se solo per un paio di minuti, il tempo necessario allo spruzzo per esaurirsi.

Dopo una decina scarsa di giri trascorsi tra bandiere gialle e rosse, i piloti sono carichi per la ripartenza. Ankrum viene spinto da Purdy, suo ex compagno di squadra, e rende la corsia interna quella dominante. Howard, all’esterno, non si arrende e, aiutato da Friesen, riesce non solo a recuperare terreno, ma anche a portarsi davanti ai rivali, tagliando il giro 38 in testa a tutti, persino alla famigerata inner lane.

Il pilota, in forza a CR7 (team non legato in alcun modo al calciatore porteghese) vuole mantenere la testa della gara e, per farlo, cerca una mossa disperata. Il truck #9 si sposta all’esterno, lasciando passare Ankrum, per poi accodarsi a quest’ultimo. Lungo il backstretch, Howard spinge il truck #16 violentemente, facendogli quasi perdere il controllo. La scelta, rischiosa di suo, si rivela controproducente, visto che il mandante si ritrova inghiottito dall’intero gruppo di truck, ora guidato da Stewart Friesen.

All’inizio dell’ultimo giro dello stage 2 (il quarantesimo), si sono formate tre file di vetture. Friesen si trova all’esterno, davanti a tutti, ma inseguito dai più veloci Eckes e Rhodes. Una spinta da parte del pilota McAnally all’ex compagno nella parte centrale del backstretch porta quest’ultimo a colpire con una brutta angolazione il pilota-owner canadese, che si scontra contro le barriere. Nel caos generato dall’incidente subiscono danni anche Holmes, Rohrbaugh, Kligerman e Howard. Degli ultimi 4 nomi citati, ben 3, presto o tardi, abbasseranno la rete protettiva nei giri successivi. Anche Friesen ha subito danni ingenti ma, nonostante diversi giri di riparazioni, decide di rimanere in pista.

Come da prassi, allo sventolare delle bandiere gialle da parte degli steward, viene concluso lo stage. Tyler Ankrum si porta a casa il secondo stage dell’anno, seguito da Purdy, Crafton, Sanchez, Eckes, Enfinger, Rhodes, Majeski, Hocevar e Wood. Matt Crafton, grazie ai 17 punti conquistati finora, è il leader provvisorio della serie. Dopo il pit generale e il primo lucky dog dell’anno (Tanner Gray), il pace truck resta in pista qualche tornata in più del previsto, visto che è tornato a piovigginare.

Le danze dello stage 3 si aprono al giro 48. Zane Smith, aiutato dalla spinta di DiBenedetto, si accaparra la testa della gara. Nonostante fosse partito in corsia esterna, il campione in carica riesce, già nel rettilineo opposto, a guidare il plotone dall’inner lane, seguito dal già citato DiBenedetto e dal pilota Cup LaJoie, al suo fianco allo sventolare della bandiera verde. Il pilota FRM non ha fatto i conti, però, con Christian Eckes, in formissima, in grado di sfruttare le spinte dell’outer lane. Sarà lui in testa a fine giro.

La corsia esterna si sgretola in fretta. Ne approfittano LaJoie e Heim, ora davanti a tutti. Smith avanza piano piano, ma per il momento non costituisce una minaccia. Al giro 52 il pilota Spire comincia a zigzagare, visto che il campione in carica e il suo seguito avanzano con fare minaccioso, ma tutto ciò è inutile. Sul trioval, durante la cinquantatreesima tornata, Zane Smith si impone su Corey LaJoie. Il californiano ha preso la testa della corsa per la prima volta sulla linea del traguardo.

Le corsie si mischiano, e ad approfittarne è Ankrum, che riesce a prendere la leadership per qualche metro, prima di venire risucchiato da Corey LaJoie nel backstretch. Chi invece, perde terreno, è tutta la corsia esterna. Zane Smith guida ancora la schiera di piloti, ma è distante dallo Chevy #7 guidato dal figlio d’arte.

Al giro 58 c’è un altro grande scambio di corsie. Vittima di questo cambiamento è il rookie Rajah Caruth che, forse per inesperienza, si ritrova a perdere il controllo dopo un leggero contatto con Zane Smith. Il truck #24 attraversa diagonalmente la pista, venendo centrato da DiBenedetto. Nella carambola viene coinvolto anche Dye che tocca Majeski e Tanner Gray mentre cerca di evitare il compagno di squadra. Durante la caution conseguente a questo incidente si assiste al ritiro di entrambi i rookie GMS, alla sosta generale e al lucky dog di Friesen.

La ripartenza vede LaJoie scattante. Non si può dire lo stesso di Ankrum, partito male, che viene spinto da Crafton per evitare di perdere troppo terreno. Alla fine del giro, il truck #7 si sposta verso l’interno in cerca di uno spiraglio, ma si trova in mezzo alle due corsie. Zane Smith ne approfitta e torna in testa al plotone di vetture. La situazione sembra calma, quasi da inizio di una lunga fase di pack racing, ma non sarà così.

Passano solo 4 tornate (giro 68) e si entra di nuovo in regime di caution. Ha ripreso a piovere. Il volume di acqua in pista aumenta e, per questo, la direzione gara espone per la terza volta la bandiera rossa. I truck proveranno a solcare il superspeedway dopo un’ora di pausa, ma il tracciato umido viene giudicato troppo pericoloso. Al giro 79 viene comunicato quindi il termine anticipato della gara.

Il campione in carica Zane Smith vince la NextEra Energy 250. Dietro di lui concludono Gray, Eckes, Howard, Enfinger, Majeski, Ankrum, Heim, Crafton ed Elliott. Un successo fortunato per il pilota del Ford #38, già vincitore della prova inaugurale l’anno scorso. Zane è il secondo pilota in grado di vincere a Daytona per due anni consecutivi, l’unico assieme a Todd Bodine. Oltretutto, nelle due stagioni precedenti, il vincitore del round inaugurale ha poi trionfato in campionato. Che sia un buon auspicio per la difesa del titolo da parte del californiano?

I risultati odierni

La classifica della NextEra Energy 250

La classifica generale

Con questa vittoria, Zane Smith è il primo dei 10 piloti con la qualificazione ai playoff quasi confermata. A guidare, però, la classifica della regular season è Christian Eckes, forte di un terzo posto finale, oltre che di una stage win.

La classifica di NASCAR Craftsman Truck Series dopo Daytona

I prossimi appuntamenti

Il weekend di Daytona è appena cominciato. Ci sono altre 3 gare in programma questa settimana a Daytona. Oggi (Sabato 18 Febbraio), alle 19.30 si assisterà al round inaugurale di ARCA Menards Series, la Lucas Oil 200, lunga 80 giri. In seguito, alle 23.00, è previsto lo start della Beef. It’s what’s for Dinner. 300, primo appuntamento di NASCAR Xfinity Series, che percorrerà l’ovale in Florida per ben 120 volte.

La prova più importante, però, si terrà Domenica 19 Febbraio, alle 20.30: la Daytona 500, gara più importante del mondo stock car. La classe regina, la NASCAR Cup Series, esordirà nel superspeedway come da tradizione. Saranno 200 i giri da percorrere durante la “Great American Race”.

Per rivedere i truck di nuovo in pista bisogna aspettare due settimane. Venerdì 3 marzo (sabato 4 alle 3.00 ora italiana) si terrà il secondo dei 23 appuntamenti stagionali, a Las Vegas: la Victoria’s Voice Foundation 200, gara di 134 giri.


Immagine: Media NASCAR

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