NASCAR | Truck Series, Texas: prima vittoria di Hocevar dopo un caotico finale

NASCAR
Tempo di lettura: 11 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
2 Aprile 2023 - 20:30
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Nick Sanchez domina guidando per 168 dei 172 giri, tuttavia alla bandiera bianca si tocca con Zane Smith, perde il controllo e Carson Hocevar non può evitarlo e innesca la carambola che lo premia al traguardo. Paura in precedenza per Dean Thompson, trasportato in ospedale e già dimesso, dopo un big one


Finalmente Hocevar, ma che beffa per Sanchez. La NASCAR purtroppo è anche questo, un pilota che domina per tutta la gara tranne quattro giri ed uno di questi è l’ultimo in cui viene coinvolto in una carambola che lo costringe al ritiro. Carson festeggia ma sa che, a differenza di altre occasioni, non avrebbe meritato il successo. L’importante per lui è però che la prima vittoria in carriera sia finalmente arrivata e quindi la sua mente ora sia più libera.

La gara

La NASCAR Truck Series torna a disputare il weekend combinato con la NTT IndyCar Series, solo che nell’edizione 2023 è stato anticipato da giugno ad aprile. 36 i Truck iscritti, lo stretto necessario, ma solo 34 quelli al via in quanto sia Tyler Hill che Kayden Honeycutt (quest’ultimo per una foratura) finiscono a muro nelle libere e in assenza di muletti sono costretti a tornare a casa in anticipo.

La pole position, la seconda in cinque gare, è di Nick Sanchez che precede il quasi compagno di squadra del Kyle Busch Motorsports Jack Wood. Male invece il leader del campionato Zane Smith, solo 18°. Partono dal fondo invece DiBenedetto e Boyd per problemi meccanici (per Matt alla sospensione e si ripresenteranno in gara).

Alla bandiera verde di una giornata assolata i presagi non sono dei migliori perché, mentre Wood e Dye finiscono larghi in curva2 e si salvano, non ha sorte migliore Chad Chastain che finisce a muro per una immediata caution. Malgrado questo la corsa, invece, scorrerà via bene e sarà piacevole da guardare, almeno fino alle fasi finali.

Con una classifica quasi invariata, se non per Wood sceso in settima posizione e Majeski che ha guadagnato la seconda, si riparte ai -30 alla competition caution prevista perché le pit crew titolari sono a Richmond ed i pit stop in Texas sono congelati con team abbozzati (alcuni spotter presi in prestito dalla IndyCar) o anche crew chief ad intervenire in prima persona.

Sanchez al choose cone sceglie l’interno, lo farà per tutta la corsa resistendo agli attacchi dalla sua destra. Majeski spinge Nick ma la scelta al cono di lasciare Eckes in prima fila non va a buon fine, dunque Christian passa al secondo posto seguito da Rhodes. Le prime vetture si mettono in fila indiana ed i sorpassi sono difficili, il sovrasterzo di moltissime vetture causa parecchi errori come quelli, di nuovo, di Wood che scende addirittura al 17° posto e di Wright che bacia il muro.

Ogni occasione di sorpasso è buona per guadagnare qualcosa, ma il rischio di perdere tutto è grande. Zane Smith ad esempio è a un passo dalla top10, ma l’attacco su Ankrum lo fa tornare dietro a Purdy. Nel trioval, invece, né DiBenedetto, né Deegan vogliono mollare un centimetro (mossa poco intelligente al giro 12 di 167) e solo un miracolo non scatena un incidente notevole con l’erba che si solleva.

Pian piano Sanchez davanti allunga su Eckes, mette un margine che raggiunge i 2″ e poi Nick gestisce oppure perde dato che in coda c’è già un gruppetto di doppiati che è difficile da aggirare, anche per quanto lento va. Ai -15 altra caution: stessa curva, stesso pilota, stessa dinamica, ma stavolta Chad Chastain è costretto al ritiro. Ai box ci vanno (non si possono cambiare gomme o rifornire) Mills, Vargas e soprattutto Crafton, partito molto indietro e che soffre di tanto sovrasterzo e di problemi al cruscotto elettronico.

Si riparte ai -10 e la scena tipica si ripropone: Sanchez all’interno e l’avversario di turno alla sua destra che resiste per uno o due giri prima di arrendersi. In questa fase guadagnano terreno Heim che balza al terzo posto e Zane Smith, sesto dal nulla. Eckes è uno dei più in forma e prova un attacco al leader, tuttavia Sanchez restituisce il favore e torna davanti.

Più indietro c’è movimento. Tanner Gray attacca Purdy, la manovra non riesce e allora Hocevar prova ad aggirare la #15 che però in curva1 perde la linea ed i due finiscono larghi e di traverso. Il rallentamento provoca confusione anche dietro di loro, Ankrum non vede Howard dietro di lui che arriva di gran carriera verso curva3 e Tyler rimedia un tire rub, l’inizio della fine della gara di casa.

Alla competition caution (con tecnicamente anche la bandiera rossa per congelare il gruppo) del giro 35 Sanchez (che dice che stava andando solo al 90% e questo è grave per gli altri) precede Eckes, Rhodes, Majeski, Heim, Zane Smith, Friesen, Purdy, Taylor Gray e Thompson.

Si riparte a posizioni invariate (solo Tanner Gray rischia una penalità con i meccanici che scambiano le gomme sui due lati e concludono il pit con qualche secondo di margine sui 3′ concessi) con 42 giri da disputare ancora nella prima stage e stavolta a seguire Sanchez è Rhodes che infila Eckes. Quarto è Zane Smith davanti a Thompson che sta facendo la gara della vita.

Più dietro Hocevar perde la vettura in curva4 in un 3-wide e allarga non volendo Ankrum fino al muro e Tyler comincia ad accusare altri guai. Dye invece va ai box con problemi di surriscaldamento. Rimonta invece, dopo aver perso alla ripartenza precedente, Majeski che scavalca Friesen ed Heim tornando sesto.

Sanchez come in precedenza stacca una doppia coppia alle sue spalle di 2-2.5″, poi inizia a gestire e il gruppo di testa si ricompatta sulla spinta di un incredibile Thompson. Recupera ancora Majeski che, ai -10, a sorpresa riprende e scavalca proprio Dean entrando nella top5. Nel finale solo un sorpasso degno di nota, sempre di Ty su uno Zane Smith stranamente anonimo.

Sanchez in completa gestione – malgrado un detrito sulla griglia – vince la prima stage davanti a Rhodes, Eckes, Majeski, Zane Smith, Thompson, Heim, Purdy, Friesen ed Enfinger. 24 i Truck a pieni giri più il lucky dog Massey. Dopo il secondo giro di soste controllate si riparte.

Come a inizio gara green e subito caution: mentre Rhodes ci prova su Sanchez, nella solita curva2 c’è un 360° di Alan che finisce in coda; Vargas è il lucky dog. Va ai box anche Majeski che era finito largo ed aveva baciato il muro in curva4. Ripartenza ai -41 e stavolta Rhodes scatta male permettendo ad Eckes di tornargli davanti (con Thompson quarto) e mandando in fuga Sanchez.

Il pilota più in forma ora però è Heim che in un attimo, mentre pure Caruth bacia il muro (anche se il team dice che è finito nell’erba) “vittima” di un altro largo di Hocevar in curva4, passa Zane Smith e Thompson che però reagisce. La lotta nelle posizioni seguenti è vivace, tuttavia è proprio Dean a spezzare il gruppo e a ricompattare di nuovo la top4 mentre Zane Smith si stacca. La sosta di Ankrum per problemi meccanici gli fa perdere molti giri ed è quasi bandiera bianca per lui.

Sanchez vince anche la seconda stage su Eckes, Rhodes, Thompson (e Dean ci ha provato su Ben, ma ha desistito per il traffico dei doppiati), Zane Smith, Tanner Gray, Heim, Purdy, Taylor Gray (che ha perso la lotta con il fratello perché loose) e Crafton che ha passato all’ultimo Friesen. Lucky dog di nuovo per Massey al 22° posto.

Terzo giro di pit stop congelati con un’unica defezione, quella di DiBenedetto che prima accusa una vibrazione e poi si ritira con la sospensione ko. Si riparte a 45 giri dal traguardo e come prima Sanchez resta al comando, stavolta ad approfittarne alle sue spalle però è Zane Smith che, in una gara che lui stesso definisce brutta, è comunque secondo seguito da Rhodes, Eckes ed un Hocevar che si infila in curva1 spuntando fuori dal nulla.

La giornata di gloria per il Tricon Garage (in precedenza tutte e quattro le auto nella top8) inizia ad incrinarsi. Tanner Gray bacia il muro in curva4 mentre Thompson finisce due volte largo e precipita in 19esima posizione, poi la stessa sorte contro le barriere coinvolge anche Taylor Gray. E così rimane solo Heim là davanti al sesto posto mentre i fratelli, trovatisi vicini, quasi si toccano.

Davanti intanto c’è una fuga a quattro con Rhodes che ci prova con Zane Smith (che ha lo spotter di Romain Grosjean), il campione in carica resiste e così Eckes tenta di passare Ben.

Questa fase interessante di gara viene interrotta ai -30 da una caution che apre il finale di gara in cui regneranno, purtroppo, gli incidenti. Il motivo è Wood che perdendo il controllo in curva4 ha tagliato sull’erba portando lo sporco in pista. Alan è il lucky dog mentre solo Vargas (prima rimasto quasi a secco) va ai box oltre a Jack in versione teiera fumante.

Si riparte ai -25 e Sanchez controlla la coppia Zane-Eckes mentre Rhodes perde terreno, poi il big one.

Thompson perde il controllo in curva4 quando è 12°, va a muro e poi rimbalza verso la pista in una nuvola di fumo toccando pure il doppiato Ankrum. Molti piloti per evitarlo vanno a sinistra nell’erba e alzano ulteriore polvere. In coda nessuno vede nulla e la #5 viene centrata da Mills (che dice di essere rimasto senza freni), Armani Williams e Hutchens.

Questi ultimi due stanno bene, Mills è un po’ ammaccato ma esce subito dal centro medico, Dean invece viene trasportato in ospedale, cosciente ma dolorante. Verrà dimesso in serata senza alcun trauma di rilievo.

Dopo una lunga bandiera rossa di 15′ per la pulizia della pista, il lucky dog di Vargas e le soste degli ammaccati (inclusi i fratelli Gray) si riparte ai -17 con Sanchez che stavolta deve controllare uno Zane Smith arrembante che quasi riesce a completare il sorpasso e pure Eckes ci prova ad infilarsi nella lotta, tuttavia finisce largo in curva1 e scivola al nono posto.

Paga dazio invece Rhodes che bacia il muro in curva2, fora e deve andare ai box. Nasce così una fuga a quattro con Sanchez, Zane Smith, Friesen ed Hocevar con Carson che approfitta di un errore di Stewart in curva2 e così lo passa spezzando però il gruppetto in due coppie.

La bella fase di gara viene però interrotta di nuovo ai -11: Taylor Gray viene stretto a muro in curva2, perde il controllo e mentre va verso la barriera interna stringe a sua volta Dye.

Green ai -7 e altra caution al giro successivo: mentre Sanchez si era difeso (per appena un millesimo sul traguardo) da Zane Smith, Howard finisce loose in curva3 e travolge prima Crafton e poi Tannery Gray coinvolgendo anche Enfinger.

Si va all’overtime con Sanchez davanti a Zane Smith, Friesen, Eckes, Majeski, Hocevar, Heim, Deegan, Purdy e Garcia ed appena 17 auto, tra intere e danneggiate, a pieni giri. Come prima Zane prova a restare alla pari di Sanchez, stavolta però praticamente non vengono aiutati dalla seconda fila.

Alan rovina tutto finendo nei guai di nuovo in curva2 perdendo il controllo all’interno della Deegan e quindi si va ad un secondo OT. Ancora una volta Sanchez e Zane Smith sono alla pari per tutto il primo giro, sul traguardo Nick è davanti di 0.009″, ma il patatrac è già successo.

Stavolta Zane Smith sembra avere più slancio e Sanchez sta provando un side draft, tuttavia Nick rimbalza sulla fiancata della #38, finisce nell’erba e perde il controllo. Dietro di lui Hocevar sicuramente sta provando a rallentare, ma la differenza di velocità è notevole e Carson tocca la #2. Sanchez scarta verso destra e travolge sia Zane Smith, sia Eckes che seguiva la #38.

La botta è violenta (tutti stanno bene per fortuna), la caution immediata, la moviola prolungata, ma alla fine l’esito è scontato: Carson Hocevar, dopo tante beffe subite negli ultimi due anni, vince (forse non nel modo desiderato anche se non ha colpa) la sua prima gara in carriera.

A seguirlo sul traguardo ci sono poche vetture: Purdy, Friesen, Majeski, Garcia, Deegan, Heim, Vargas (alla prima top10 nel Truck ad appena la seconda gara con un ottavo posto, esattamente come gli era successo sempre qui in Xfinity), Wood e Rhodes; a pieni giri solo ancora Massey, Wright, Crafton, Zane Smith ed Eckes che si trascinano sul traguardo a differenza di Sanchez che trasforma suo malgrado i 168 giri in testa su 172 in un 16° posto, ma il futuro è suo.

Carson finalmente può festeggiare, anche una probabile qualificazione ai playoff, ma la gara del Texas ha confermato molti dei valori in campo: Zane Smith c’è anche quando non convince ed Eckes è una mina vagante (in senso buono) a sorpresa. A Bristol qualcuno cercherà di sparigliare le carte in vista dei playoff.

I risultati odierni

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La classifica generale

Così in campionato dopo 5 delle 23 gare della NASCAR Truck Series 2023

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:30 (diretta Mola con commento di Daniele La Spina e Giovanni Esposito) ci sarà a Richmond la gara della NASCAR Cup Series. I Truck torneranno in pista nel prossimo weekend sullo sterrato di Bristol nella notte fra sabato e la domenica di Pasqua.


Immagine: Media NASCAR

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