Gara movimentata nella serata di Fort Worth, ma Heim la controlla sempre di più col passare dei giri. Solo le caution lo frenano prima della terza vittoria stagionale
Certe volte i numeri fanno degli scherzi clamorosi: nel giorno in cui Kyle Busch, il re della NASCAR Truck Series con le sue 67 vittorie, compie 40 anni tondi tondi, ecco che in Texas a Fort Worth Corey Heim con il 14° successo in carriera toglie proprio a Rowdy il “primato” di pilota più giovane a raggiungere questa quota nella categoria, e lo fa battendolo di ben due anni. Ormai il talento di Heim è sotto gli occhi di tutti, eppure nessun top team – pare più per i veti altrui che per altro – gli ha dato ancora un posto a tempo pieno nelle categorie superiori.
La gara
La NASCAR Truck Series torna in pista a Fort Worth dopo una settimana di pausa, ma il venerdì è disturbato da una perturbazione che poi si allontana nel corso della giornata. La pioggia, tuttavia, fa saltare sia le prove libere che le qualifiche. Dunque, gli appena 32 iscritti (d’altronde, con appena 782’900$ di montepremi in quanti possono essere disposti a fare una trasferta del genere?) vengono messi in griglia in base all’algoritmo e a partire dalla pole è Tyler Ankrum davanti al compagno di squadra Hemric. Tre i piloti fuori categoria presenti in Texas: Hocevar e Sanchez sulle due vetture all-star di Spire Motorsports e Brandon Jones sulla #1 di Tricon.
Nessun pilota deve andare in fondo alla griglia per motivi regolamentari (da segnalare solo Garcia senza car chief dopo aver fallito due volte i controlli tecnici), dunque a pista asciugata a rilento si può partire per una gara da 167 giri (40, 40 e 87 le stage) che però verrà fermata in anticipo da una competition caution al giro 20.
Alla bandiera verde Ankrum scatta molto bene e rimane al comando mentre Enfinger forza subito il 3-wide con Hemric e Garcia, finisce loose in curva1 e per poco non innesca un big one, tutti riescono ad aggirarlo mentre Grant precipita in classifica trascinando con sé all’esterno anche Heim ed Honeycutt. Si innesca così una fuga a due con Ankrum e Garcia a precedere Caruth ed Hemric con Chandler Smith a completare la top5.
Nei primi giri Garcia sembra averne di più, tuttavia non riesce ad attaccare il leader. Poco più dietro, al terzo passaggio, Hemric finisce largo in curva1-2 e viene sfilato da parecchie vetture reinserendosi nella fila addirittura davanti a Mosack fuori dalla top10 dato che nessuno gli lascia un centimetro di spazio, anzi Jones ne approfitta per attaccare Hocevar andando 3-wide. Curva2 è sempre quella più problematica e anche Garcia al sesto giro finisce in sovrasterzo e viene ripreso dagli inseguitori, Jake chiude la porta a Caruth in curva3 e così Riggs aggira entrambi salendo al secondo posto ma a 1.7″ da Ankrum.
Dopo il problema iniziale, quello più in difficoltà sembra essere Hemric che perde ulteriori posizioni da Mosack e Majeski, poi viene messo sotto pressione dal gruppetto di Sanchez, Friesen e Crafton (alla gara numero 575 in Truck Series). Nemmeno Heim sembra a posto con l’assetto (bisogna ricordare che questi sono i primissimi giri in pista per tutti) e perde la top5 a vantaggio del compagno di squadra Ruggiero.
Davanti, intanto, Riggs si lancia all’inseguimento del leader Ankrum e lo raggiunge al giro 12, tuttavia anche in questo caso il sorpasso si rivela complicato e Layne perde leggermente la vettura sempre in curva2 nella scia della #18. Anche Caruth nella turbolenza di Garcia deve alzare il piede e così viene attaccato da un Heim in ripresa dopo aver superato nuovamente Ruggiero che ha tagliato troppo il trioval e messo l’angolo del muso sull’erba portando anche un po’ di terra in pista.
Alla competition caution del giro 20 Ankrum (con problemi radio) precede di un nulla Riggs (che si intraversa nuovamente, ma in curva4), seguono Heim (+4.7″), Garcia (+5.6″), Ruggiero (+5.8″), Caruth (+7.0″), Honeycutt (+7.2″), C.Smith (+7.6″), Majeski (+8.1″) ed Hocevar (+8.2″), poi B.Jones, Friesen, Mosack, Sanchez, Crafton, Rhodes, Perez, Currey, Fenhaus ed Enfinger mentre Hemric è precipitato addirittura al 22° posto. Lucky dog per Reaume che lascia fra i doppiati anche Breidinger alle prese con gravi problemi elettrici (a fine gara saranno cambiate addirittura quattro batterie).
La cancellazione di libere e qualifiche ha “regalato” ai team un set di gomme in più per un totale di cinque, dunque c’è la possibilità di andare ai box per qualche aggiustamento di assetto. Il primo ad andare ai box è Chandler Smith (ripartirà 16°) seguito da molti piloti che erano fuori dalla top10 fra cui Crafton, Enfinger e Wood.
Si riparte con 15 giri da disputare nella prima stage e Riggs dall’esterno scatta meglio ed in curva4 stavolta completa il sorpasso per andare al primo posto. Ankrum prova a resistere in curva1 ma deve alzare il piede venendo ripreso da Garcia, Heim e Ruggiero; Jake e Corey riescono a passare mentre Majeski scavalca Ruggiero per la top5. Questa lotta lancia la fuga del leader, tuttavia la coppia Garcia-Heim si mette al suo inseguimento. Corey non perde tempo ed ai -10 si porta lui al secondo posto mentre Ankrum perde la posizione anche da Majeski.
Subito dopo ai -9 un clamoroso incidente con tre auto distrutte e una ruota addirittura che si stacca e rotola in pista: Ruggiero sbaglia ancora clamorosamente i conti sul trioval nella scia di Hocevar (mentre davanti a loro Majeski ed Ankrum sono di nuovo affiancati) e taglia troppo, solo che stavolta il muso si impunta, la #17 parte per la tangente e manda a muro Honeycutt e Jones che – appunto – perde la anteriore destra. Friesen viene marginalmente coinvolto e finisce in testacoda. Tutti e tre i piloti clamorosamente ne escono indenni mentre Byrd riceve il lucky dog.
Siamo nel finale di stage e questa è l’occasione per tutti i leader per anticipare il giro di soste; lungo pit per Riggs e così Heim diventa leader virtuale dietro a Dennison e Fenhaus che hanno solo rabboccato. Dopo una pulizia della pista incredibilmente rapida, si riparte per uno sprint di tre giri con Crafton al comando su Enfinger, Wood, Mills ed Hemric dopo questi cinque hanno deciso di tirare dritto in seguito alla sosta effettuata durante la caution precedente.
Crafton scatta bene all’esterno, poi però perde nello slancio e così Mills sospinge Enfinger davanti in curva1. Grant scappa via immediatamente e non verrà più ripreso. Enfinger vince la prima stage davanti a Mills, Crafton, Hemric, Heim, Majeski, Tanner Gray, Hocevar, C.Smith e Riggs. Lucky dog per Breidinger.
Durante il break ci sono alcune soste (Mills, Gray, Fenhaus), ma non quella di Enfinger che tira dritto e quindi rimane al comando alla ripartenza dei -33 nella seconda stage davanti a Crafton, Hemric, Heim e Majeski. Grant scatta bene e controlla gli inseguitori, l’esterno va meglio ed Heim segue Crafton. Dopo aver faticato nel traffico nel finale di stage, Corey può ora scatenarsi e, in seguito ad aver respinto il contrattacco di Hemric, aggira Crafton in curva2 al giro 50 e poi di slancio riprende e infila anche Enfinger due passaggi più tardi sempre in curva2.
Il sorpasso arriva giusto in tempo perché pochi istanti più tardi Riggs finisce in testacoda (appoggiandosi leggermente al muro) all’interno di Majeski mentre lotta per la terza posizione anche con Crafton, Hemric, Smith e Friesen. Nessun lucky dog in quanto tutti i superstiti sono a pieni giri. Nessuna sosta fra i leader (tranne Riggs, Majeski ed Hocevar per un cambio batteria), dunque si riparte ai -24 a posizioni sostanzialmente invariate. Green e subito altra caution perché Perez, scattato decimo, cerca di approfittare del mancato 3-wide del compagno di squadra Sanchez, si infila fra Garcia e Nick, tocca lo stesso Sanchez e finisce in testacoda e a muro. Per lui ritiro per i danni al retrotreno.
Nuova ripartenza ai -19 con Heim al comando e spinto davanti da Hemric mentre Crafton non aiuta Enfinger; in curva1 altro rischio con Sanchez che scivola e tocca leggermente Currey; questo spezza il gruppo in due tronconi, il primo composto da nove vetture, il secondo con Caruth che lancia l’inseguimento seguito da Ankrum. Heim, intanto, non scappa via, ma l’attacco di Hemric su Enfinger quello sì lancia la #11. Per poco però: sul trioval il 3-wide fra Riggs, Fenhaus e Currey non va a buon fine, Luke chiude la porta e così la #34 finisce sull’erba, il primo excursus fila via quasi liscio, il secondo devasta il muso. Per Riggs c’è il ritiro, poi arriverà anche quello di Fenhaus.
Una seconda stage praticamente non disputata si risolve così, dopo una lunga caution per pulire la pista, con una fase di nove giri sotto green con Heim che precede Enfinger, Hemric, Smith, Crafton, Friesen, Rhodes, Garcia, Sutton e Caruth. Stavolta è proprio Corey a scattare male e Grant, stavolta ben accoppiato con chi lo segue (Smith), aggira il leader e torna al comando. Heim deve persino cedere il posto a Chandler Smith, ma poi torna su in curva4 mentre è inseguito da Hemric, Friesen e Garcia.
Enfinger può dunque tentare la fuga mentre la #11 e la #38 sono ancora affiancate e spera in un’altra vittoria di stage, ma ai -7 Heim infila Smith che poi quasi bacia il muro in curva2 e si trova Friesen incollato al paraurti, troppo e così Hemric attacca il canadese. Ma alla fine, forse, le gomme di Enfinger accusano la differenza sui giri percorsi rispetto a quelle del pilota Toyota, ai -5 Grant è raggiunto e infilato immediatamente in curva2 con Chandler che lo imita al passaggio successivo.
Heim vince dunque la seconda stage davanti a Smith, Enfinger, Hemric, Friesen, Rhodes, Garcia, Ankrum, Majeski e Crafton; a seguire Caruth, un Hocevar in clamoroso recupero dopo i problemi elettrici, Mosack, Wood, Currey, Gray, Parsons, Sutton, Sanchez e Muniz. Lucky dog per la Breidinger.
Il secondo giro di soste premia ancora Heim che esce dai box davanti a Smith, Friesen, Crafton ed Enfinger (sosta complicatissima per Hemric), tuttavia a sorpresa Majeski ha tirato dritto (insieme ad Hocevar, Mosack, Gray e Parsons, tutti questi con 16 giri di differenza sulle gomme) e preso la prima posizione. Si riparte con 80 giri da disputare e, dopo una fase complicata, arriva finalmente uno stint sotto bandiera verde.
Majeski scatta bene seguito da Mosack mentre Friesen forza subito il 3-wide infilando Parsons e mandandolo nel mezzo. Dietro a Ty si piazza Hocevar seguito appunto da Mosack mentre Heim deve lottare con Enfinger per superare Gray. Garcia perde terreno finendo largo in curva1. Risolta la questione con Grant, Heim inizia a recuperare terreno e, uno alla volta, passa gli avversari che sono sulla strategia sfasata rispetto alla sua, facilitato anche da un Majeski che non scappa e fa da tappo ad Hocevar e Mosack che lo puntano. Connor è passato ai -77, Carson ai -76, Ty “solo” ai -72 aggirando la #98 in curva2.
La classifica si va quindi allungando e assestando: Caruth scivola largo e ben fuori dalla top10, Hocevar aggira Majeski in curva3 ai -70, ma Heim è già scappato via, girando anche tre decimi al giro meglio di tutti gli altri e favorito anche dal fatto che i piloti sulla sua stessa strategia non recuperino terreno così facilmente. Majeski fa un po’ da tappo, Gray non passa e ai -64 viene infilato da Friesen ma non da Rhodes. Ai -61 il canadese riesce a far saltare Majeski e sale così al terzo posto ma ad oltre 6″ dalla vetta. All’inseguimento di Ty si portano gli altri, Gray alla fine riesce a scavalcarlo, Enfinger invece cerca di stare attaccato a Chandler Smith e finisce largo in curva2 lanciando appunto il pilota Ford che ai -56 arriva su Majeski e sul rettilineo opposto l’incrocio di traiettorie quasi manda a muro la #98 che si appoggia alle barriere col retrotreno.
Ai -50 Heim guida con facilità ed ha 4.6″ su Hocevar, 9.5″ su Friesen, 11.5″ su Rhodes, 12.1″ su Gray, 13.1″ su Smith, 16.0″ su Crafton, 16.4″ su Sanchez, 16.6″ su Enfinger e 17.2″ su Parsons che precede Ankrum, Majeski, Mills, Caruth, Currey, Garcia, Hemric, Mosack, Wood e Sutton. Si entra così nella finestra per l’ultimo pieno, le soste sembrano ancora lontane per molti, non per un Majeski in difficoltà che va ai box subito ai -49 seguito, dato che erano su una strategia diversa, da Hocevar (che deve gestire ancora i problemi elettrici) e Gray ai -47, da Smith-Crafton ai -46 e da Enfinger ai -43. Questa selezione lascia appena 12 vetture ai pieni giri.
Heim decide di non rischiare troppo dato che ormai le strategie si sono mescolate e ai -40, dopo le soste anche per Rhodes e Currey e quando ha 13.6″ su Friesen, 23.1″ su Sanchez, 23.6″ su Ankrum, 25.1″ su Caruth, 25.6″ su Garcia e 26.5″ su Hemric (solo questi a pieni giri), va ai box. La sua sosta è tranquilla e può permettersi di non forzare. Friesen pitta al giro successivo con Sanchez (che si ferma storto nello stallo e quasi contro il muretto) lasciando il comando per cinque tornate a Caruth e poi per altre due a Garcia.
Heim torna al comando a 31 giri dalla fine e quando lo fa ha 5.2″ su Hocevar, 15.3″ su Smith, 16.7″ su Friesen, 18.0″ su Rhodes, 22.5″ su Enfinger, 25.2″ su Crafton e un giro meno una lunghezza (al netto 29.2″) su Ankrum che è esattamente davanti a lui. Gli otto piloti a pieni giri rimangono poco dopo in sei: Ankrum viene doppiato e la batteria di Hocevar si scarica nuovamente e quando riparte dallo stallo quasi centra la Breidinger che sta andando nel garage. Dopo la gara tutta la crew della #5 verrà chiamata in direzione gara per la manovra pericolosa.
Ma non tutto può filare liscio: quando ai -21 Heim ha addirittura 15.7″ su Smith, 16.8″ su Friesen, 20.1″ su Rhodes, 24.0″ su Enfinger e 29.6″ su Crafton in vista, arriva la caution con Muniz che fora (e via radio è parecchio arrabbiato) in curva2 e finisce a muro. Lucky dog per Ankrum (settimo, ma poi penalità anche per lui) il quale precedeva il gruppo che andava fino al 18° staccato di un giro. E qui si innesca un finale parecchio movimentato.
Heim, visti i pochi truck a pieni giri, decide di andare ai box e può permettersi un’altra sosta tranquilla visto che gli altri cinque sono ben staccati. Ovviamente questo apre la porta alle wave around che riportano il numero di auto a pieni giri appunto a 18 dietro ad Heim, Enfinger, Friesen, Crafton (penalità per rifornimento irregolare) e Smith (sosta lenta).
Green ai -14 e la tregua dura appena un giro: Enfinger scatta meglio, tuttavia Heim riesce mantenere il comando malgrado il solito Friesen tenti di infilare il muso per andare 3-wide. Stewart e Grant vanno affiancati per tutto il giro seguente, poi il canadese perde il controllo in curva3 e spedisce sé stesso (con una di quelle manovre che ama tanto criticare nei confronti dei giovani piloti) ed Enfinger a muro mentre nel mucchio ci finisce anche Chandler Smith. Lucky dog per Sanchez (che recupera in sequenza con la wave around un secondo giro in seguito ad una doppia sosta), ma anche bandiera rossa per circa 5′ per pulire la pista.
Nuova ripartenza ai -6 e stavolta Heim precede Rhodes, Caruth, Parsons, Hemric, Currey, Sutton, Mosack, Gray e Wood. Green anche stavolta dopo un giro e mezzo caution: Heim non ha problemi a restare primo mentre Rhodes perde metri e deve lottare con Caruth con Hemric che cerca di scavalcarli, tuttavia in curva2 ai -5 Mosack (che aveva perso posizioni per un contatto con Sutton quasi sull’erba del trioval) tocca da dietro Garcia mentre erano in lotta per la 12esima posizione e finiscono a muro. Lucky dog per Byrd.
Per la prima volta dopo 21 gare nella Truck Series (record) si va all’overtime con Heim sempre primo su Rhodes, Caruth, Hemric, Parsons, Gray, Currey, Crafton, Ankrum e Wood. Stavolta Corey scatta sì bene, ma in curva1 scivola subito largo mentre il gruppo si è sgranato in seguito alla sbandata di Parsons sul trioval sulla spinta di Currey.
Questa manovra apre la porta anche a Caruth che si infila e così Rajah, Corey e Ben sono 3-wide sul rettilineo opposto quando arriva un’altra caution per detriti in curva1 (ma in realtà è anche per Mills che ha forato davanti a Majeski) che fa arrabbiare tutti per lo spettacolo mancato e ancor di più Caruth che credeva di essere al comando e invece la classifica alla moviola vede Heim ancora primo su Rhodes, Caruth, Gray, Hemric, Ankrum, Crafton, Parsons (che però pitta), Wood, Currey e Sutton.
Secondo OT dunque e stavolta Heim parte peggio di Rhodes che viene spinto davanti da Hemric, Corey deve anche badare a Caruth che prova ad infilare il muso e così Ben da curva2 ha l’inerzia per guadagnare centimetri e rimanere lì per tutto il giro e presentarsi sul traguardo col muso davanti. Il loro duello ha permesso inoltre ad Hemric di farsi sotto e lanciarsi 3-wide all’inizio dell’ultimo giro.
In curva1 qualcuno deve alzare il piede e lo fa leggermente Rhodes mentre Hemric non riesce a completare il sorpasso. Ben scivola largo mentre Heim, senza più ostacoli all’esterno, può tenere giù il piede e tornare al comando, senza nemmeno dover pensare troppo all’ultima curva.
Corey Heim vince, ma deve sudare, la terza gara stagionale, la 14esima in carriera precedendo sul traguardo Hemric, Caruth, Ankrum, Gray, Rhodes, Crafton, Currey, Sutton e Majeski; a pieni giri anche Wood, Parsons, Sanchez, Byrd, Boyd e Smith, Hocevar 17° Hocevar a -2 come Reaume, Dennison 19° a tre giri e ultimo al traguardo mentre tutti gli altri sono ritirati. È tornato Heim Time, anche se forse non se n’era mai andato. Ora per lui è fuga clamorosa in ogni graduatoria analizzabile.
I risultati odierni
La classifica della “SpeedyCash.com 250”
La classifica generale
Così in campionato dopo 8 delle 25 gare della NASCAR Truck Series 2025
I prossimi appuntamenti
Stasera sempre a Fort Worth (ore 20:00, diretta pay-per-view su nascar.com/recast) ci sarà la gara della NASCAR Xfinity Series; anche per questa categoria prove libere e qualifiche cancellate, dunque in base all’algoritmo a partire dalla pole position ci sarà Austin Hill. Oggi anche libere e qualifiche della Cup Series in vista della corsa di domani (ore 21:30).
Immagine: Media NASCAR
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