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NASCAR | Truck Series, Richmond 2025: Heim cala il settebello!

Autore: Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 17 Agosto 2025 - 09:00
Tempo di lettura: 14 minuti
NASCAR | Truck Series, Richmond 2025: Heim cala il settebello!
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Majeski domina, anche se non con una strategia perfetta, fino all’incidente con il compagno di squadra Crafton scivolato su una chiazza d’olio. Heim prende il comando e Ty non riesce più a riprenderlo. Garcia ultimo qualificato ai playoff


Quando non hai l’auto dominante e comunque vinci, allora vuol dire che davvero potrebbe essere l’anno magico. A Richmond a guidare con ampio margine per quattro quinti di gara era stato Ty Majeski, uno dei migliori sugli short track, prima che una improvvida chiazza d’olio spedisse il suo compagno di squadra Matt Crafton contro il retrotreno della #98. Con una classifica rimescolata dalla caution nel bel mezzo del giro di soste, Corey Heim ne ha approfittato conquistando la settima vittoria stagionale che consegna alla #11 un vantaggio mai visto all’inizio dei playoff.

La gara

La NASCAR Truck Series giunge alla sua prima resa dei conti, ovvero il taglio dei playoff, con il domino del mercato che prosegue ancora. Come già annunciato prima del Watkins Glen, Stewart Friesen aveva detto che sulla #52 avrebbe corso Kaden Honeycutt in seguito al suo infortunio.

Il domino è proseguito come detto: Niece Motorsports, al posto di Honeycutt, ha avuto l’ok di Spire Motorsports per prendere Andrés Pérez de Lara, il debuttante messicano che ha avuto una prima stagione senza troppi risultati di rilevo. In settimana Niece ha annunciato anche la riorganizzazione tecnica e dirigenziale del team con il fondatore Al Niece che ha fatto un passo di lato di fronte all’ingresso di nuovi investitori.

Spire Motorsports, a questo punto, ha deciso di ridurre il proprio impegno da quattro a tre vetture, chiudendo la #07 (a rotazione fra diversi piloti) e mettendo sulla #77 fino al termine del campionato Corey LaJoie (reduce dalla retromarcia imbarazzante delle scorse settimane in materia di gradimento personale sul correre nelle altre categorie che non siano la Cup Series).

Si, però si arriva a Richmond ancora con la grande incognita sulla decisione da prendere da parte di Friesen, se chiedere o no un waiver visto che, anche se la differenza economica fra un decimo posto in classifica generale assicurato o un piazzamento peggiore è meno rilevante del previsto, sarebbe stato suo diritto chiederne uno pur se dal punto di vista della sportività non sarebbe stato il massimo. La decisione del canadese è arrivata nel pomeriggio di giovedì: rinuncia al waiver con conseguente apertura di un ulteriore posto ai playoff.

La classifica aggiornata prima del via a Richmond vedeva dunque un Honeycutt (al debutto proprio sulla #52) a soli tre punti dalla matematica qualificazione e la lotta più intensa fra Garcia (+11), il compagno di squadra Rhodes (-11), Ruggiero (-21) ed un eventuale nuovo vincitore in Virginia.

La sorpresa principale però è una entry list da addirittura 37 auto, ma il sogno dura poco: prima viene ritirata l’iscrizione della #6 di Norm Benning (anche se non era a rischio di DNQ), poi anche quella della #91 di Jack Wood a causa delle conseguenze (non specificate) dell’incidente al Watkins Glen.

Il programma si svolge tutto di venerdì e la principale sorpresa è qualche rattoppo in curva che, dunque, crea delle zone ad aderenza diversa. In una sessione nel complesso tranquilla (testacoda di Mills escluso), il colpo di scena è il ritorno nel garage di Ruggiero per un problema al mozzo della ruota posteriore destra.

Le qualifiche non sono semplici, più di qualcuno sfiora o tocca il muro in uscita di curva4 (Rhodes invece addirittura in ingresso di curva1 per cercare l’arco migliore) e ci si aspetta un Ty Majeski molto veloce. E invece, da ultimo a scendere in pista, a Corey Heim basta il primo dei due giri lanciati per strappare un’altra pole position (23.095″) davanti a Majeski, Riggs, Enfinger, S.Smith (sulla #7 di Spire), C.Smith, Crafton, Garcia, Eckes (su una one-off di McAnally per onorare Shige Hattori) ed Hemric; Rhodes 17°, Ruggiero in fondo insieme a Clayton Green che ha avuto anch’egli problemi meccanici.

Dopo aver retrocesso – tecnicamente – solo Ruggiero per modifiche in parco chiuso, può avere inizio nella serata calda di Richmond la gara da 250 giri (70+70+110) che assegna i primi verdetti del 2025.

Alla bandiera verde dall’esterno Heim rimane al comando mentre Riggs prima rischia con Majeski, poi riesce a superare momentaneamente Enfinger. Mentre il gruppo è anche 4-wide, a finire subito largo è Hemric. La #19 procede a rilento per i giri successivi e si accoda in fondo con qualche scintilla. La anteriore destra di Hemric cede definitivamente qualche minuto più tardi, non si capisce se per un contatto al via oppure per un cedimento meccanico (più probabile). Per Hemric barra antirollio rotta (o nel giro di rientro su tre ruote, o in precedenza) e lunga sosta nel garage prima di tornare in pista a fine prima stage per racimolare qualche punto visto che è a rischio qualche posizione (con annessi playoff point) in classifica generale.

Non è l’unico ad andare ai box, infatti anche la coppia del Reaume Brothers composta da Clayton Green e Stephen Mallozzi va in pit lane prima e poi nel garage rispettivamente con due e cinque giri completati. Per le due auto, presentatesi in pista senza sponsor, il sospetto di un doppio start&park è molto, molto concreto, ma – d’altronde – con un montepremi complessivo di soli 782’900$ non è nemmeno condannabile.

Mentre Sammy Smith prova un recupero e supera Eckes, in vetta dopo 10 tornate Majeski raggiunge Heim, poi dopo qualche giro di studio lo aggira passando al comando al giro 18. Nel frattempo, nuovo controsorpasso di Riggs su Enfinger. Majeski allunga subito ed inizia qui una memorabile fuga.

Riggs ci prova all’inizio a recuperare qualcosa, tuttavia alla fine la rimonta sarà solo su Heim, anche con i doppiaggio di Majeski che fin dal giro 25 si fanno intensi e in successione. Il primo big a cadere è Perez, fuori dalla top20, ma in fretta sarà la volta della coppia Tricon di Gray e Crews. L’attenzione si sposta nelle posizioni in top10 per cercare qualche battaglia: Sammy Smith a metà stage aggira Crafton ed entra in top5 con Enfinger poco lontano, Rhodes cerca il recupero avvicinando Ankrum e la voglia di passare c’è perché Garcia è in top10 e quindi guadagnerebbe punti (anzi, punto) preziosi. Il sorpasso arriva poco più tardi, ma il distacco è notevole.

Uno dei più veloci in pista è proprio Sammy Smith che dopo un paio di minuti scavalca, sempre dall’esterno, anche Enfinger. Il suo problema, tuttavia, è che ai -30 ha accumulato addirittura 12″ di ritardo da Majeski. Sammy passa il testimone all’omonimo Chandler che in un paio di tornate, lui all’interno, infila sia Crafton che Enfinger. La stessa manovra la ripete Rhodes su Currey salendo all’11° posto, ma a 3″ da Garcia. Viene doppiato anche Ruggiero e per lui la strada verso i playoff torna in salita. Caruth supera Mosack, ma è tutto futile dato che il leader li raggiunge per il doppiaggio.

Ai -22 Riggs riprende e supera Heim di slancio salendo al secondo posto, ma a 3″ da Majeski. Il long run permette ancora movimenti: Rhodes recupera su Garcia bloccato dietro ad Eckes, Honeycutt scavalca al secondo tentativo Crafton che cede ulteriormente dato che poco più tardi passa anche Eckes. Matt viene raggiunto anche dal compagno di squadra Garcia che lo scavalcherà, per un sorpasso importante, giusto all’ultimo giro.

Anche poco più avanti c’è battaglia a tre fra Enfinger, Honeycutt ed Eckes che riprende i due, Kaden ci prova all’interno, Christian sul momento supporta Grant, poi si infila pure lui dopo un incrocio e così Enfinger perde due posizioni.

Majeski domina la prima stage con 5.0″ su Riggs (loose in ingresso e tight alla corda), 5.7″ su Heim (poco feeling sull’anteriore), 12.9″ su Sammy Smith, 14.2″ su Chandler Smith, 20.5″ su Honeycutt, 20.9″ su Eckes, 21.7″ su Enfinger, 23.4″ su Garcia, 23.7″ su Crafton e 24.0″ su Rhodes. E basta, solamente 11 auto a pieni giri su una pista da circa 24-26″, dunque anche il trio ThorSport era a rischio. Ankrum è il lucky dog, a -1 una lunga sfilza di vetture quali Caruth, Kvapil, Mosack, Ruggiero, Sutton, LaJoie, Currey, Gray, Fenhaus, Mills, Crews e Perez.

Grazie a questo risultato, Honeycutt è ufficialmente il nono qualificato ai playoff lasciando in lotta Garcia che guadagna e va a +13 su Rhodes e +23 su Ruggiero.

Tutti vanno ai box per il primo giro di soste, tuttavia Rhodes sbaglia clamorosamente, manca lo stallo e finisce in coda. Majeski rimane al comando su Heim, Riggs, S.Smith, Eckes, Garcia, Crafton, Honeycutt, Enfinger, C.Smith, Rhodes ed Ankrum; nessuna wave around mentre Hemric torna in corsa.

Bandiera verde ai -60 nella seconda stage ed Heim scatta al meglio dalla corsia interna e, con la spinta di Sammy Smith, torna al comando. Sammy scivola leggermente in curva1, allarga leggermente la #38 e conquista così il terzo posto. Riggs perde anche una ulteriore posizione al giro successivo quando viene aggirato da Eckes. Molto bene Garcia che consolida i virtuali playoff salendo al sesto posto, approfittando di Rhodes imbrigliato nel traffico dei doppiati. Honeycutt ripassa Crafton salendo al settimo e poco più tardi viene imitato da Enfinger.

Le difficoltà di Riggs sono solo momentanee e nell’arco di poche tornate ripassa Eckes, poi approfitta di Smith che scivola ancora leggermente in curva1-2 per infilarlo alla piega successiva.

Ai -50, tuttavia, poco dopo il sorpasso di Garcia su Eckes, arriva una caution con Boyd che travolge Fenhaus in una manovra poco comprensibile perché Spencer è un giro dietro alla #66. Caruth è il lucky dog, dunque a pieni giri ci sono 13 auto. Il fatto di avere un set di gomme in più a disposizione rispetto al solito permette qualche strategia alternativa e ai box ci vanno C.Smith, Rhodes, Caruth e gli incidentati.

Bandiera verde ai -44 con Heim al comando su Majeski, Riggs, S.Smith, Garcia, Eckes, Honeycutt, Enfinger, Crafton, Ankrum, Rhodes, Caruth e C.Smith. Corey dall’esterno scatta ancora bene, Riggs prova a seguirlo, ma si deve accodare a Majeski. Tuttavia, con gomme fresche, a volare è Rhodes che in un attimo è già in top5 e poi, con un po’ più di fatica, passa anche Honeycutt salendo al quarto posto per quello che potrebbe essere il momento decisivo per i playoff. Non lo sarà perché, malgrado tutto, Ben non ha il passo dei primi tre (Heim, Majeski e Riggs) e Garcia, che aveva perso qualcosa alla ripartenza, supera Sammy Smith (che perde terreno al momento buono) ed Eckes e si riporta al sesto posto.

In questa occasione Majeski è più rapido nel riprendere Heim e già al giro 103, dunque ai -37, torna al comando passando dall’interno. E, anche in questo caso, allunga sugli inseguitori con Corey che deve guardarsi da Riggs. Poco dopo il sorpasso di S.Smith su Eckes, arriva tuttavia una nuova caution ai -32 con Sutton che, a causa di un principio di incendio elettrico, si appoggia contro il muro interno all’ingresso dei box e scende frettolosamente dalla vettura. Incredibilmente, però, la sua corsa non è finita e dopo una breve sosta nel garage tornerà in pista. Ruggiero è il lucky dog e le sue speranze di playoff tornano a vivere.

La strategia di Rhodes, intanto, è saltata ma le tattiche si dividono con Majeski che va ai box con Honeycutt, Garcia, Eckes, Enfinger ed Ankrum. Si riparte ai -23 con Heim tornato dunque al comando su Riggs, Rhodes, S.Smith, Crafton, C.Smith, Caruth (i sette che non si sono fermati), Majeski, Honeycutt, Eckes, Garcia, Ankrum, Enfinger e Ruggiero.

Lo scatto di Heim è ancora molto buono e a seguirlo è Rhodes che approfitta della situazione, tuttavia Majeski si tuffa all’interno di un 4-wide con Crafton, Caruth ed Eckes per rientrare in poco tempo in top5. Riggs, invece, è finito all’esterno e si spegne quasi in maniera inspiegabile perdendo numerose posizioni. Chi non recupera subito è Garcia che opta per un atteggiamento più prudente. A Majeski bastano cinque giri per riprendere in sequenza Rhodes ed Heim e tornare al comando scappando subito.

La battaglia per gli ultimi giri della stage è fra quattro auto: C.Smith, Honeycutt, Eckes e Garcia, prima disposte in doppia coppia, poi 3-wide con Jake ad osservare. A rompere l’equilibrio è Eckes che passa i due davanti e Garcia ne approfitta seguendo la #16 lasciando sul posto Enfinger che era arrivato sul gruppetto.

Le gomme usurate iniziano a farsi sentire e Rhodes cede, viene ripreso e superato da Eckes e ai -10 pure dal compagno di squadra Garcia, ma Jake non si ferma qui dato che poi salta anche Christian. Ben alza bandiera bianca e viene scavalcato pure dal rimontante Enfinger. Garcia sogna in grande dato che riprende pure Heim e completa il sorpasso ai -4.

Majeski vince pure la seconda stage con 0.9″ su Garcia, 2.3″ su Heim, 2.6″ su Eckes, 2.9″ su Enfinger, 3.3″ su Honeycutt, 5.1″ su Rhodes, 5.9″ su C.Smith, 6.4″ su Ankrum e 9.7″ su Riggs; a pieni giri anche Ruggiero (+10.6″), S.Smith (crollato a 17.1″), Crafton (+17.9″) e Caruth (+19.2″). Lucky dog per LaJoie dopo una dura battaglia – non inquadrata – con Mosack. In classifica generale Garcia vola a +18 su Rhodes e +32 su Ruggiero praticamente obbligato a vincere pure lui.

Nuovo giro di soste e si fermano tutti ai box: Majeski rimane al comando su Heim, Honeycutt, Enfinger, Rhodes, Ankrum, Garcia, Eckes, Ruggiero, C.Smith, Riggs, Crafton, S.Smith, Caruth, LaJoie e le wave around Mosack, Perez, Currey, Gray e Leitz.

Bandiera verde ad esattamente 100 giri dal traguardo e lo scatto di Heim è ancora buono al punto che dall’esterno torna al comando. Non è una ripartenza lineare dato che Honeycutt va 3-wide ma non riesce a passare Majeski, Enfinger finisce largo, esce dalla top10 e (evidentemente con danni non riportati in telecronaca) perderà ritmo e posizioni così come Garcia che va in estrema prudenza e scende al 15° posto. In coda, invece, Perez viene toccato e mandato in testacoda nella restart zone, tuttavia non arriva la caution perché la #44 riparte subito.

Anche in questo caso Majeski non perde tempo e già ai -94 torna al comando aggirando un Heim ancora non al meglio con l’assetto e poi allunga però gestendo le gomme essendo in deficit di un set rispetto ai principali avversari. La classifica dietro di loro si va assestando con C.Smith che supera Rhodes venendo seguito da Riggs. Layne ai -90 passa in sequenza anche Chandler ed Ankrum salendo in top5 dietro ad Honeycutt ed Eckes.

In fretta le wave around vengono raggiunte e così si torna alla situazione generale pre caution, ma prosegue l’assestamento: Riggs torna davanti ad Eckes, tuttavia il treno è andato ed è a 6″ da Majeski. Ai -75 Ty guida con 3.4″ su Heim, 5.8″ su Honeycutt, 7.5″ su Riggs, 9.3″ su Eckes, 11.8″ su Ankrum, 12.0″ su C.Smith, 12.7″ su Rhodes, 13.3″ su Crafton e 14.5″ su S.Smith con Caruth, Ruggiero, Garcia, LaJoie ed Enfinger a pieni giri.

Mosack, appena ridoppiato, è il primo ad andare ai box ai -75 aprendo l’ultimo giro di soste. Seguono poi in sequenza Perez, Gray e Currey. Nel frattempo, Enfinger viene doppiato, Chandler Smith riesce a passare Ankrum, ma ormai il treno buono è andato, Riggs riprende Honeycutt e lo supera ai -65 quando Sammy Smith passa Crafton e Rhodes in rapida successione.

Majeski, a questo punto, deve iniziare a gestire anche i piloti che dopo la sosta hanno gomme fresche e possono andare più veloci e sdoppiarsi. Ai -60 ai box va il primo dei leader, ovvero Crafton che ha anche qualche problemino ai freni. La #88 torna in pista come prima delle auto a -2. Dopo il pit di Caruth ai -57 (speeding), al passaggio successivo è la volta di Heim con Riggs. I due vengono seguiti poco più tardi da Honeycutt, C.Smith ed Ankrum. Majeski invece prosegue anche dopo la sosta di Rhodes ai -53 e Garcia ai -52 al punto che a pieni giri sono rimasti in quattro: Majeski, S.Smith (a 17″), Ruggiero (a 23″) e LaJoie (a 25″).

Poi però il patatrac: ad oggi non si sa ancora chi è che abbia perso olio in curva3, se la #42 di Mills che sta entrando ai box, se la #45 di Currey (che dopo un check della NASCAR viene esclusa dagli indagati) o la #33 di Muniz che, dopo qualche giro, andrà dritta nel garage e si ritirerà per motivi sconosciuti, tuttavia in curva3 c’è olio, è questo che conta e nessuno se n’è accorto. Tutti capiscono che qualcosa che non va quando Crafton, mentre cerca di sdoppiarsi da Majeski per tornare a -1, scivola largo, tampona il compagno di squadra sul retrotreno e poi si appoggia contro il muro riaprendo completamente la corsa.

https://twitter.com/NASCARONFOX/status/1956530582789460079

La classifica viene sconvolta perché Majeski, dopo il testacoda in cui riporta più danni aerodinamici di quanto sembri ad una prima impressione, fatica a ripartire sul banking e quindi viene passato da Sammy Smith, ma riescono a sdoppiarsi anche Heim e Riggs. Non solo, dopo lunga analisi il lucky dog viene dato a Garcia che in quel momento era in uscita dai box, ma in classifica era finito più dietro. Poi ci si accorge anche che, nel parapiglia per evitare i due, Mosack si è toccato con Boyd ed è tornato ai box per le riparazioni.

La pit lane, dopo lunga attesa, si riapre e i sei a pieni giri (anche Heim e Riggs) vanno ai box con Ruggiero che ha una grande occasione per riaprire tutto. Fra pit e wave around, la nuova classifica vede Sammy Smith al comando su Majeski, Ruggiero, Heim, LaJoie, Riggs, Garcia, Eckes, C.Smith, Honeycutt, Ankrum, Enfinger, Gray e Mosack.

Con una classifica sconvolta, si riparte con 35 giri alla conclusione. Che Majeski non sia più a posto lo si capisce subito quando scivola due volte allargandosi, lanciando l’allungo di Sammy ma anche aprendo la porta a Ruggiero che inizia a sognare. Heim invece si trova all’esterno di Ty e viene portato verso involontariamente verso le barriere, ma tiene la vettura e si lancia all’inseguimento di Gio mentre Majeski scende al quinto posto, momentaneamente, dietro anche a LaJoie che ha sfruttato al meglio ogni caution della serata.

Il sorpasso di Heim sul compagno di squadra sembra cosa fatta in breve, tuttavia – come detto – Ruggiero può solo vincere per qualificarsi ai playoff e non vuole mollare. I due sono affiancati a lungo, poi Corey sembra chiudere la manovra, ma scivola pure lui e riapre la porta per qualche ulteriore giro alla pari. Heim si piazza al secondo posto ai -27 e a tirare il sospiro di sollievo è soprattutto Garcia.

Sammy Smith, intanto, ha provato l’allungo, ma Heim ne ha più di lui e in paio di tornate torna a mezzo secondo con Majeski che ha infilato pure lui Ruggiero seguito anche da Riggs e così Gio saluta i playoff. Garcia è salito al settimo posto e può anche non attaccare LaJoie davanti a lui. Il Sammy di inizio gara potrebbe averne nei confronti degli avversari, ma ora non più ed ai -22 sono clamorosamente in quattro racchiusi in meno di 1″.

Corey attacca all’esterno ai -20 e passa subito. Nei tre giri che intercorrono fra il suo sorpasso e quelli in sequenza di Majeski e Riggs sulla #7, Heim guadagna 1″ su Ty e 1.5″ su Layne. L’equilibrio regge, la #98 è danneggiata al retrotreno e non recupera. Majeski alza virtualmente bandiera bianca ai -8 quando il distacco schizza a 1.4″ e rimarrà costante fino alla bandiera bianca.

Corey Heim vince dunque a Richmond, ringraziando l’olio in pista, battendo per il settimo successo stagionale Majeski (+0.9″), Riggs (+1.5″), S.Smith (+6.4″), LaJoie (+6.8″), Ruggiero (+9.6″), Garcia (+13.5″), Rhodes (+14.2″), C.Smith (+14.9″) ed Honeycutt (+15.8″); a pieni giri anche Ankrum (+17.0″), Eckes (+17.9″) ed Enfinger (+24.0″), poi Gray, Kvapil, Crews, Mills, Mosack, Caruth e Currey.

Questo successo regala ad Heim ulteriori cinque playoff point che lo proiettano a numeri mai visti con questo format in NASCAR: quota 2065 per iniziare i playoff, +39 sul secondo in graduatoria (Riggs) e addirittura +62 sul taglio, più di una vittoria completa. Jake Garcia è, con merito, il decimo qualificato per i playoff con un margine di 19 punti su Rhodes e 32 su Ruggiero.

Ed ora si pensa ai playoff. O, nel caso di Heim, direttamente a Phoenix perché per il team #11 c’è ancora da lavorare sugli short track guardando alla prestazione maiuscola di Majeski fino all’incidente.

I risultati odierni

La classifica della “eero 250”

La classifica generale

Così in campionato al termine della regular season della NASCAR Truck Series 2025

La classifica all’inizio dei playoff dopo il reset del punteggio

I prossimi appuntamenti

I playoff della NASCAR Truck Series inizieranno fra due settimane a Darlington sabato 30 agosto alle ore 18:00.


Immagine: Media NASCAR

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