Heim fora quando è al comando, Hocevar penalizzato e allora Layne Riggs non ha problemi a vincere a Pocono
Due cose sono infinite: il talento di Corey Heim e la sfortuna di Corey Heim. Anche a Pocono, infatti, il pilota Tricon era al comando e in controllo della corsa prima che la sorte (stavolta una gomma forata dietro la pace car) lo relegasse fuori dalla top20. Approfittando poi, pochi secondi più tardi, della mancata conoscenza del regolamento di Carson Hocevar (e del suo muretto), Layne Riggs ha preso il comando delle operazioni per gli ultimi 19 giri praticamente senza avversari, dato che il pilota della #34 era stato uno dei pochi, a inizio corsa, a girare sugli stessi tempi di Heim.
La gara
Dopo una settimana di pausa, la NASCAR Truck Series torna in pista per lo sprint finale verso i playoff. Mancano solo cinque gare al taglio, ma ci sono solo quattro posti liberi e quindi la questione per la qualificazione è ancora tutta aperta anche se Pocono è la tappa sulla carta con meno possibili sorprese per un ribaltone.
Quest’anno la gara dei Truck è prevista al venerdì anziché al sabato pomeriggio e quindi la giornata è dedicata interamente ai 35 pick up iscritti (fra le presenze diverse dal solito Brandon Jones sulla #1, Hocevar sulla #7 ed Emerling sulla #07).
Nelle prove libere il miglior tempo è di un Connor Mosack, che è alla ricerca di un buon risultato dopo una stagione in chiaroscuro, davanti a Chandler Smith, il grande favorito Heim, Riggs e Majeski; incidente immediato per Sutton che, al secondo giro lanciato, si appoggia al muro e torna nel garage.
Subito dopo si scende in pista in qualifica e la pole position (la prima in carriera) va a Layne Riggs (53.126″) davanti ad Honeycutt, Heim, Hocevar e Gray; nessun tempo per il citato Sutton e Rhodes (modifiche non autorizzate in un weekend movimentato per il tradizionale rimescolamento di capotecnici in casa ThorSport) mentre Clayton Green sulla #22 finisce contro le barriere.
Dopo aver retrocesso in fondo Sutton, C.Green e Dauzat per modifiche in parco chiuso, può avere inizio la gara di Pocono dei Truck sulla distanza inedita di 80 giri (stage da 20, 20 e 40) per 200 miglia totali dopo che nel 2010-2013 era stata di 50, nel 2014-23 di 60 e nel 2024 di 70.
Alla bandiera verde Riggs scatta bene, poi però in curva1 finisce in sottosterzo e viene infilato da Honeycutt ed Heim. La leadership di Kaden dura l’arco di un rettilineo, poi verso curva2 Corey resiste al 3-wide, si infila e vola al comando lasciando gli altri a lottare. Dopo il primo giro, dunque, Heim è in testa su Honeycutt, Riggs, Hocevar e Gray.
Mentre nelle prime posizioni il gruppo si allunga, la lotta prosegue al di fuori dalla top5 con Caruth che punta Ruggiero e Chandler Smith che supera Enfinger mentre Rhodes in rimonta entra in top20. Poco davanti a lui Hemric lancia un attacco, decisamente poco indovinato per la traiettoria d’approccio, in curva2 a Majeski e Ty rimedia un tire rub.
Ad accendere la miccia è il poleman Riggs che si lancia all’attacco di Honeycutt e, mancando il primo tentativo, permette il recupero di Hocevar. Alla fine Layne passa in curva3 al terzo giro e Carson lo segue innescando però, allo stesso tempo, la mini-fuga di Heim.
In coda, intanto Benning e Dauzat girano a ritmi da ARCA Series, ben oltre il 1’02”, quando il tempo minimo è stato fissato a 1’01.42″ e dunque dopo una manciata di giri arriva la bandiera nera per loro con un’ultima chance, dopo la sosta ai box, per prendere velocità. Il tentativo fallisce per entrambi e quindi i due sono costretti al ritiro.
Davanti l’unico che rischia è Gray che si trova sulla griglia un detrito, ma il surriscaldamento non causerà danni o perdite di velocità. Davanti a lui, Riggs tiene il ritmo di Heim ma ha ormai poco meno di 2″ di ritardo. Al nono giro, mentre il compagno di squadra Rhodes entra in top15, Crafton ha certamente un problema con un avversario perché prima perde posizioni e scivola al 23° posto, poi viene trasmesso un team radio che è più censurato che altro. Anche Cram, che corre con il rientrante team di Mike Harmon che ha acquistato i telai dal defunto G2G Racing (un abbinamento clamoroso) va ai box e, dopo un breve rientro in pista, si ritirerà con la frizione ko.
La situazione nel complesso è molto calma e dopo 15 giri, dunque ai -5 nella prima stage, Heim (che con queste tornate al comando entra nella top10 all time della NASCAR Truck Series a nemmeno 23 anni) guida con 2.45″ su Riggs, 4″ su Hocevar, 8.3″ su Honeycutt, 8.8″ su Gray, 11.5″ su Ruggiero, 11.7″ su Caruth, 13.1″ su Mosack, 14.9″ su Perez e 16.4″ su Garcia mentre, dietro a Jake, Friesen ha superato B.Jones.
Iniziano di lì a breve le strategie: ai -3 a pittare sono Hocevar, Gray, Ruggiero (sosta lenta), Caruth ed Enfinger (doppio pit perché alla prima occasione finisce ko la valvola di uno pneumatico appena montato), ai -2 il solo Heim mentre Layne tira dritto. La stage, tuttavia, finisce con qualche miglio di anticipo perché Dennison fora e finisce a muro in curva2. Riggs, dunque, vince dietro la pace car la prima stage davanti ad Honeycutt, Mosack, Perez, Garcia, Friesen, Jones, Smith, Ankrum e Rhodes, Heim 19°, lucky dog per Caruth mentre Ruggiero sarà costretto alla wave around che Enfinger, troppo indietro nel gruppo, non riesce a prendere.
Al break quasi tutti vanno ai box: Friesen tira dritto e alla ripartenza precede Heim, Hocevar, Gray, Mosack (solo pieno), Riggs, Perez, Honeycutt, Ankrum ed Emerling; penalità per Muniz per ruota fuori controllo. Dopo una lunga caution per pulire la pista, si riparte per una stage sprint da 14 giri netti. Hocevar spinge Friesen, Mosack si fa vedere 3-wide, ma Heim alla fine aggira il canadese in curva3 e torna al comando; in coda (ancora una volta), Breidinger finisce larghissima.
La strategia di Friesen può essere buona puntando solo alle due soste (il pieno dura una trentina di giri), tuttavia ora deve resistere su gomme più usurate. Stewart cede, ma con parsimonia, infatti sul momento viene infilato solamente anche da Hocevar e Garcia mentre Riggs è rimasto intrappolato nel traffico e perde due posizioni, da Mosack ed Honeycutt, che poi recupererà in un sol colpo ai -9 proprio mentre anche Gray (malgrado un altro detrito) scavalca Friesen. Nel gruppo ancora battaglia: Emerling ci prova su Wood, tuttavia arriva Rhodes a sostenere Jack, poi Ben scivola in curva3 e viene attaccato da Chandler Smith.
Davanti, intanto, Hocevar è rimasto incollato ad Heim e a -11 addirittura si fa vedere in curva1, tuttavia Corey ne ha di più e mantiene il controllo. Poco più dietro, ai -7 Riggs scavalca Friesen e torna in top5, poi, malgrado un largo, Honeycutt supera Mosack, Ankrum supera Perez e si porta al nono posto.
Ai -6 Friesen va ai box per la sua prima sosta e, non avendo problemi, torna in pista con margine sul leader; nello stesso giro uno scatenato Riggs supera anche Gray, poi verrà passato anche Garcia. Poche soste in questo caso: ai -4 pitta solo Chandler Smith.
Heim vince la seconda stage (e sono 12 in stagione) davanti ad Hocevar (+1.2″), Riggs (+5.5″), Garcia (+6.8″), Gray (+8.5″), Honeycutt (+10.0″), Ankrum (+11.3″), Rhodes (+12.2″, malgrado problemi di pescaggio quando il serbatoio si svuota), Perez (+14.7″) e Mosack (+16.0″); lucky dog per Enfinger.
Forse vista la lunga caution precedente, i team cambiano idea strategicamente: infatti, anziché tirare dritto fino ai -30 e pittare sotto green, praticamente tutti vanno ai box. L’unico che non si ferma è Caruth che, alla ripartenza, precede Heim, Riggs, Majeski (due gomme), Hocevar, Honeycutt, Gray, Garcia, Friesen (rabbocco) ed Emerling. Doppia sosta per fare il pieno fino all’orlo per Baldwin, C.Jones, Sutton, Breidinger, Muniz e Mills, ma alla fine ad avere ragione saranno i leader, dato che la bandiera verde arriva soltanto ai -34.
Riggs spinge Caruth, tuttavia Heim risale e si lascia alle spalle il 4-wide aperto da Mosack e Garcia. Corey si infila subito in curva1 e prova di nuovo la fuga seguito da un Riggs che, stavolta, non si perde nel momento buono. La caution arriva in curva2 al giro successivo: in un 3-wide Enfinger tenta l’attacco a Rhodes, tuttavia l’approccio è troppo stretto e storto e così la #9 scivola e colpisce Ben (anche se dal muretto sostengono che è stata la #99 a stringere) ed i due finiscono per travolgere Ankrum ed innescare anche un big one in cui finiscono ko Sutton, C.Jones e C.Green.
Mentre i tre big vanno ai box per riparazioni (Enfinger anteriore destra danneggiata più a livello di carrozzeria, Ankrum retrotreno compromesso, Rhodes varie ammaccature), a pista quasi pulita viene aperta ufficialmente la pit lane ai -29 e ci sono le soste di Caruth ed i rabbocchi di Mills, Tomassi, Breidinger e Boyd.
Dopo un’altra lunga ripartenza, green ai -25 con Heim al comando su Riggs, Hocevar, Honeycutt, Gray, Majeski, Garcia, B.Jones, Smith e Mosack. Pronti via e di nuovo caution: in curva1 la fila interna rischia di deragliare con Riggs, ma è Honeycutt che viene toccato leggermente da Garcia, Jack alza il piede e viene fagocitato dal gruppo e qui una prima fiancata leggera con Jones lo fa finire davanti al compagno di squadra Majeski che non può evitarlo, lo tocca da dietro, lo manda in testacoda (Perez viene sfiorato) e contro il muro interno. Incredibilmente solo Garcia viene coinvolto pesantemente nell’incidente.
Dopo il lucky dog di Enfinger (che lascia fra i doppiati solo Ankrum e l’incidentato Garcia mentre Perez e Majeski pittano per un controllo) si riparte ai -19 (con tutti ormai al sicuro con la benzina) con Heim al comando su Riggs, Hocevar, Gray, Honeycutt, Mosack, Friesen, Emerling, Jones ed Hemric.
E la gara si risolve in maniera clamorosa prima ancora della ripartenza: al choose cone Heim ed Hocevar hanno scelto l’esterno, Riggs l’interno. Nel giro prima della bandiera verde Corey via radio annuncia di avere bucato la posteriore destra: non è una falsa sensazione “alla SVG” , ma è tutto vero. La #11 prima di curva3 si sfila in coda, ma non rientra subito ai box, lo farà dopo un giro lanciato in cui la sensazione verrà confermata. Ed Heim perde così in maniera incredibile un’altra gara dominata.
Nelle centinaia di metri verso la linea del traguardo ci si deve riorganizzare, ma la prima fila va nel pallone: Hocevar prima rallenta al passo di Riggs, poi si convince col muretto di essere lui ora in controllo della ripartenza e quindi scatta a tutta alla nella restart zone. Nell’altra fila, invece, Layne è convinto di non essere lui in controllo e quindi prima si adegua, poi viene sorpreso da Carson. Ma il regolamento parla chiaro: con Heim che si è sfilato, il bandolo della matassa passa al secondo classificato (Riggs) e non a chi seguiva Corey nella fila (Hocevar). E quindi per la #7 arriva una penalità per ripartenza irregolare.
Mentre via radio Hocevar se la prende col direttore di corse dicendogli addirittura di non sapere il regolamento (ma in realtà a mancare di conoscenza sono lui col suo crew chief) e poi sconta il drive through, Riggs si trova così al comando con ampio margine (e si prende anche il giro più veloce) dato che i due principali avversari sono finiti in coda.
Gli ultimi 19 giri non vedono scossoni di rilievo, né caution ad aiutare Hocevar ed Heim. Ci sono solo assestamenti nella top10 e poco fuori: Mosack supera Emerling seguito poi da C.Smih, Friesen e Majeski, Crafton fora la anteriore destra, Caruth rientra in top10 e poco altro.
Layne Riggs vince dunque a Pocono, non demeritando ma comunque in maniera fortunosa, a Pocono precedendo Gray (+3.6″), Honeycutt (+6.4″), B.Jones (+7.2″), Hemric (+8.7″, anch’egli fortunato visto che a inizio corsa era ai margini della top20), Mosack (+11.9″), Smith (+12.3″), Friesen (+15.2″), Majeski (+16.8″) e Caruth (+17.1″); a seguire Ruggiero, Baldwin, Hocevar, Wood, Emerling, Perez, Enfinger, Rhodes, Muniz, Mills, Byrd, Breidinger, Heim (23° e deluso), Tomassi, e Boyd, Ankrum 26° a -2 come Crafton, Garcia 28° a -4.
Riggs conquista dunque matematicamente un posto ai playoff che, in ogni caso, non sembrava a rischio e allo stesso tempo mantiene aperti i giochi. Ora ai playoff mancano quattro gare e ci sono tre posti liberi. In programma due stradali e due short track, dunque le micce saranno decisamente accese.
I risultati odierni
La classifica della “MillerTech Battery 200”
La classifica generale
Così in campionato a 4 gare dalla fine della regular season della NASCAR Truck Series 2025
I prossimi appuntamenti
Stasera alle ore 21:30 a Pocono ci sarà la gara della Xfinity Series, mentre domani alle 20:00 quella della NASCAR Cup Series. Nel prossimo weekend, con la corsa programmata per sabato sera, la Truck Series sarà sullo stradale di Lime Rock, pista al debutto assoluto in NASCAR.
Immagine: Media NASCAR
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