Corey Heim vince la nona gara stagionale e vola al Round of 8 a quote mai viste in NASCAR. Eliminati Chandler Smith (secondo) e Garcia
Sembra proprio che non ci sia niente da fare. Corey Heim nel corso della regular season e anche a Bristol sembrava un po’ in difficoltà sugli short track. E invece, sulla pista probabilmente più simile a Phoenix, ha dominato ancora una volta (124 giri in testa su 175) conquistando la nona vittoria stagionale, record assoluto di Greg Biffle (1999) pareggiato per quanto riguarda la NASCAR Truck Series. Ed ora il pilota di Tricon Garage può addirittura giocarsi una gara intera di bonus a sua scelta fra Roval e Talladega; in ogni caso Corey può anche respirare con più calma sapendo che uno dei possibili avversari per il titolo, ovvero Chandler Smith, è stato precocemente eliminato.
La gara
Dopo ben otto anni, la NASCAR Truck Series torna a Loudon in New Hampshire e l’occasione è quella dell’ultima gara del Round of 10 al termine della quale due piloti saluteranno la compagnia. E i candidati, dopo i problemi di Darlington e Bristol, sembrano essere Jake Garcia e Chandler Smith, chiamati quasi all’impresa nel New England per proseguire la caccia al titolo. Ben 36 auto iscritte, e il fatto di esaltare questo dato fa riflettere sullo stato di salute della categoria.
Per l’occasione, dunque, al venerdì maxi sessione da 50′ di prove libere, tuttavia con un solo set di gomme a disposizione e con assetto già bloccato in vista delle conseguenti qualifiche. Una sessione relativamente tranquilla (solo Derek White e Tanner Gray che pizzicano il muro in curva2, mentre Tomassi si ferma momentaneamente in curva3) va a Corey Heim che fa capire chi comanda; a seguire Honeycutt, Smith, Riggs e Majeski.
Le qualifiche vedono pochi cambiamenti: Heim si prende pure la pole position (28.946″, unico sotto i 29″) precedendo Smith, Majeski, Riggs e Gray; Garcia nono, Ankrum decimo, Caruth 12°, Hemric 13°, Honeycutt 15°, Enfinger (con nuovo crew chief dopo un cambio di vertice tecnico arrivato forse troppo tardi) 16°, Emerling (sulla #7 ancora in corsa per il titolo owner) 22°. Senza tempo White, Costner e Tomassi.
Sabato tutto è pronto per una insolita gara all’ora di pranzo e, dopo aver retrocesso in fondo Eckes, White e Tomassi per modifiche in parco chiuso, si può partire per 175 giri (55+55+65). Alla bandiera verde Heim scatta bene, poi Majeski sospinge Chandler Smith che in curva1 ci prova, ma scivola ed apre la porta allo stesso Ty, ma la classifica non cambia, anche perché arriva una caution immediata. Dietro di loro, Tanner Gray arriva molto impiccato, perde il controllo all’interno di LaJoie e finisce in testacoda con Mosack e Crews che non riescono ad evitarlo. Per Connor troppi danni alla anteriore destra e ritiro, per Brent solo problemi di carrozzeria, Tanner invece andrà a più riprese ai box prima del getto della spugna.
La classifica aggiornata in quei pochi metri vede Heim davanti a Majeski, C.Smith, Riggs, Crafton, LaJoie, Ankrum, Caruth, Garcia e Ruggiero e così si riparte ai -50 nella prima stage. Smith stavolta sceglie l’esterno e cerca di seguire Heim, tuttavia si deve riaccodare a Majeski. Se davanti fila tutto liscio, la battaglia è in fondo alla top10 con Caruth che cerca la rimonta mentre Ankrum perde terreno e viene infilato anche da Hemric e Garcia. Gruppone dietro a Sutton in lotta per un posto in top15. Mallozzi torna nel garage per il suo start&park.
Chandler Smith si stacca leggermente mentre Majeski cerca di tenere il ritmo di Heim, inutilmente. La direzione gara è impegnata fin da subito, visto che Benning e Costner girano (almeno) 3″ più lenti dei leader e i commissari invitano i due (ma anche Gray) ad alzare il ritmo.
Chi è in difficoltà fra i big è Ankrum, raggiunto da Honeycutt e Rhodes in battaglia reciproca (al giro 16 sono alla pari sul traguardo). Nemmeno il doppiaggio di Benning sblocca la situazione prima che Norm venga costretto a tornare ai box dalla bandiera nera. Alla fine posizioni invariate. Intanto, se il doppiaggio di White pare prevedibile, il fatto che Breidinger finisca a -1 in 20 giri pare sempre più preoccupante.
Dopo 30 giri Heim ha 1.1″ su Majeski, 5.0″ su Smith, 6.0″ su Riggs e 8.8″ su LaJoie con tutti gli altri ad oltre 11″ e il gruppo che si va sempre più allungando. Enfinger finalmente supera Emerling, ma è solo 14°. Poi però un’altra caution: il problema di avere auto che girano 3″ più lente è proprio nei doppiaggi: Hemric e Caruth stanno approcciando Costner (che va verso i -2 e non è stato ancora fermato nonostante tutto), alla loro sinistra c’è Alexander che invece ha appena perso il primo giro e, per togliersi dall’impiccio, si sposta a sinistra, troppo a sinistra, frena sullo sporco e perdendo il controllo fa strike, Costner è travolto, Hemric bacia il muro col retrotreno. Alexander si capisce che non è lucido quando via radio è quello più arrabbiato quando è il più colpevole di tutti. Lucky dog per Boyd.
Il gruppo si spacca strategicamente, ma a rimanere in pista sono praticamente i nove piloti playoff (tranne Hemric che deve subire delle riparazioni) e pochi altri. Green ai -14 con Heim davanti a Majeski, Smith, Riggs, LaJoie, Caruth, Garcia, Ankrum, Honeycutt ed Enfinger con Hemric 24°.
Majeski si pianta subito e ringraziano Smith e (quasi) LaJoie, ma la caution è immediata per un nuovo incidente: in curva3 Christopher (debutto per il figlio e nipote d’arte), Eckes e Conner Jones, ma a sbagliare è la #16 che stringe la traiettoria proprio lì dove c’è già il rookie. Quindi la #62 tocca Eckes che manda Jones a muro. Lucky dog per Lothian e un altro ritiro in gruppo. Ai box va Wood (ma anche LaJoie e Riggs a cercare di ribaltare la situazione) che ha danneggiato il muso trovandosi la strada bloccata.
Nuova ripartenza ai -7 con Heim davanti a Majeski, Caruth, Garcia, Honeycutt, Ruggiero, Ankrum, Perez ed Enfinger. Green e subito caution: White finisce dritto a muro con l’acceleratore bloccato (già problemi in precedenza per un guaio che a Loudon è molto molto pericoloso).
Curva3 è un mare di filler e non c’è tempo per ripartire: Heim vince la prima stage (l’ennesima) dietro la pace car ma davanti a Smith, Majeski, Caruth, Garcia, Honeycutt, Perez, Crews, Sutton ed Ankrum; Enfinger 11°, Hemric 16°, Riggs 18° per una classifica generale consolidata che non cambia molto lo status quo in ottica Round of 8. Il lucky dog va a Breidinger.
Al break si completa il primo giro di soste, dunque a prendere il comando è Perez davanti a Crews, Sutton, Ruggiero, Crafton, Emerling, Rhodes, Hemric, Eckes e Riggs con Honeycutt (due gomme) 13° davanti ad Heim, Majeski, Caruth, Smith, Enfinger, Garcia ed Ankrum ma dietro a Currey e LaJoie. E, su una pista in cui il degrado delle gomme è tutt’altro che elevato, la situazione potrebbe essere più complessa del previsto.
Bandiera verde ai -50 nella seconda stage e Perez, pur sbandando sulla spinta di Ruggiero, mantiene la prima posizione. Chi rimane invece invischiato nel gruppo è Heim che, malgrado rientri subito in top10, fatica a passare LaJoie ed Emerling, viene infilato nuovamente da un Honeycutt e molto combattivo e pure da Hemric e deve difendersi soprattutto da Riggs mentre Smith è in rimonta e solo dopo tornerà sotto.
Mentre davanti ci sono ancora Perez e Ruggiero, seguiti per il momento da un Crews che poi cederà sul long run, Heim ci mette un po’ a mettersi in riga e tornare quello di prima. Emerling e LaJoie cedono e Corey segue la coppia Hemric-Honeycutt in rimonta. La #11 torna sul suo ritmo quando il gruppo si allunga dai -35 in poi quando ripasserà in sequenza Kaden (che inizia a perdere terreno viste le due gomme) e poi anche Daniel. Ai -30 Heim respira, ma è a 3.5″ dalla vetta in sesta posizione. Chi invece è completamente perso nel traffico è Majeski, addirittura 18°.
Il basso degrado lo si nota dal fatto che Heim non recuperi molto terreno ai leader, Crews sì è passato e poi lo sarà anche Sutton, tuttavia il pilota Toyota guadagna solo quando Perez e Ruggiero sono in battaglia (qualche volta affiancati) per la prima posizione.
Ai -10 Perez e Ruggiero hanno 1.5″ su Sutton, 1.9″ su Heim, 2.8″ su Eckes, 3.7″ su Smith che ha passato Riggs (+4.2″), 4.9″ su LaJoie in ripresa, 7.0″ su Hemric e 8.2″ su Caruth, Enfinger 12° davanti a Majeski, Honeycutt ed Ankrum, Garcia perso al 20° posto.
Poi però una nuova caution a riaprire tutto: Emerling fora e finisce a muro in curva1; Patrick deve ritirarsi per i danni e la #7 esce dall’owners championship. Lucky dog ancora per Breidinger. In moltissimi anticipano la sosta del break, tutti tranne Caruth, Boyd e Lothian. Boyd poi pitterà mentre Lothian si sfilerà alla ripartenza lasciando Rajah solo davanti a Perez, Heim, Ruggiero, Riggs, Smith, Hemric, LaJoie, Honeycutt e Majeski.
Sprint di tre giri e Caruth scatta bene, poi però scivola in curva1 aprendo la porta a Perez ed Heim. Corey non aspettava altro e con un tuffo in curva3 si riprende subito la prima posizione. Rischio per Smith che in curva4 si stava girando sul muso di Ruggiero.
Heim vince pure la seconda stage davanti a Perez, Smith, Riggs, Ruggiero, LaJoie, Caruth, Hemric, Honeycutt ed Enfinger, Majeski 11°, Ankrum 14°, Garcia 17°, lucky dog per Massey. Con questi punti, sia Majeski che Caruth sono qualificati al Round of 8 mentre è praticamente ufficiale la must win di Chandler che deve recuperare 18 lunghezze a Caruth.
Al break solo poche soste (oltre Caruth solo Hemric che era fuori sequenza come Eckes ma anche un Garcia in modalità disperazione), poi si riparte con una classifica praticamente invariata a 57 giri dalla conclusione. Heim parte bene seguito da Chandler Smith, Ruggiero invece si infila nel mezzo e passa la coppia Perez-Riggs che si tocca fiancata contro fiancata sul rettilineo opposto. A pagare (ovviamente) è il messicano con un tire rub che diventerà poco dopo foratura e sosta ai box.
Chandler a questo punto è secondo ed è obbligato a vincere, ma Heim guadagna subito metri preziosi per difendersi da un attacco. L’obbligo è dovuto inoltre dal fatto che Caruth con gomme fresche rimonti velocemente verso la top15 e così guadagna punti preziosi. Una nuova caution (Boyd travolge Tomassi in curva1) frena di nuovo tutti; nessun lucky dog perché sarebbe stato proprio Tomassi e non Perez finito dietro di lui. Ancora poche soste (Crafton, Rhodes e Wood).
Nuova ripartenza ai -43 con Heim davanti a Smith, Ruggiero, Riggs, LaJoie, Honeycutt, Enfinger, Majeski, Currey ed Ankrum con Caruth 13°. Pronti via e in curva3 subito il botto più pauroso della giornata: in un 3-wide fra Breidinger, Rhodes e Crafton, Toni tira un po’ dritto, Matt forse stringe leggermente, Ben si trova nel panino e così tutti e tre finiscono a muro e ritirati. La selezione è stata talmente notevole che dei 36 partenti sono rimasti in gara in 23, tutti a pieni giri col lucky dog di Perez.
Dopo la lunga pulizia della pista e le soste di Hemric, Garcia e Massey, si riparte ai -33 con Heim stavolta davanti a Ruggiero, Smith, Honeycutt, Riggs, Enfinger, LaJoie, Majeski, Ankrum e Sutton.
Corey scatta bene, Ruggiero si perde nello slancio e poi viene aggirato in sequenza da Smith e Riggs, tuttavia la #11 è già andata. Penalità Currey (ripartenza irregolare, era balzato all’ottavo posto dal nulla) e problema per Mills a ridurre ulteriormente il gruppo.
Chandler ci prova a restare con il leader, ma non ce n’è e un finale tranquillo non scuote troppo la classifica. Nemmeno i doppiaggi impensieriscono Heim. Poco da notare anche nel gruppo: Ankrum ancora in difficoltà di assetto viene passato da Eckes e Caruth, Majeski supera LaJoie che perde tanto terreno nel finale.
Corey Heim vince la nona gara stagionale (record di Biffle eguagliato) precedendo di 0.8″ Smith (sconfitto ed eliminato, ma con onore), poi ben più lontani Riggs (+5.3″), Ruggiero (+6.5″), Majeski (+8.3″), Enfinger (+9.0″), Honeycutt (+10.6″), LaJoie (+12.1″), Eckes (+14.7″) e Caruth (+15.8″) che avanza al Round of 8 con 10 punti di margine sul taglio; Ankrum 11°, Hemric 12°, Garcia 16° e mai in gara, appena in 17 a pieni giri.
Un nuovo cappotto da 61 punti lancia Heim a quota 79 playoff point, ma a far paura agli avversari ora è la forma di Corey su un ovale piatto da un miglio. Le insicurezze in casa #11 potrebbero essere svanite in vista di Phoenix.
I risultati odierni
La classifica della “Team EJP 175”
La classifica generale
Così in campionato al termine del Round of 10 della NASCAR Truck Series 2025

La classifica all’inizio del Round of 8 dopo il reset del punteggio

I prossimi appuntamenti
Stasera alle 20:00 in New Hampshire inizia il Round of 12 per la NASCAR Cup Series; a partire dalla pole position a Loudon sarà Joey Logano. La Truck Series tornerà in pista, dopo un weekend di riposo, venerdì 3 ottobre debuttando sul Roval di Charlotte.
Immagine: Media NASCAR
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