NASCAR | Truck Series: Nemechek cala il pokerissimo a Pocono

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
27 Giugno 2021 - 16:10
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Nemechek approfitta della caution finale per battere alla ripartenza Kyle Busch, il quale così chiude il 2021 nei Truck battuto per 3-2 da John Hunter


Ogni tanto serve anche la buona sorte: John Hunter Nemechek sembrava destinato ad una distante terza posizione dietro a Kyle Busch e Sheldon Creed. E invece una caution a 10 giri dalla fine ha raggruppato tutti e gli ha concesso una chance alla ripartenza, chance che ha sfruttato alla perfezione balzando al primo posto, difendendosi poi dal titolare e re dei Truck Kyle Busch. E sono cinque ora le vittorie di Nemechek in stagione in appena 13 gare, un dominio che sembra inarrestabile.

La gara

Sotto un cielo con parecchi nuvoloni estivi prende il via la terzultima gara della regular season della Truck Series, corsa critica perché sempre più piloti hanno l’acqua alla gola e le occasioni per conquistare i playoff sono sempre meno, dato che all’orizzonte ci sono lo sterrato di Knoxville con le sue incognite e lo stradale del Watkins Glen. Inoltre qui a Pocono il KBM ha dominato negli ultimi anni e la presenza oltre di Nemechek e di Kyle Busch (malgrado la partenza dal 22° posto) mette paura di tutti.

Alla bandiera verde dalla pole position, dopo un algoritmo molto equilibrato, scatta Todd Gilliland con al fianco Zane Smith. Pronti via e Jack Wood manca una marcia, Chandler Smith continua a spingerlo e lo manda in testacoda verso il muro dove nel rimbalzo centra Johnny Sauter; per fortuna sono solo questi i piloti coinvolti e non si crea un big one. Per Wood la gara si chiude qua, per Sauter ci sono molti giri persi, per Chandler Smith una corsa travagliata.

Si riparte con 11 giri da disputare in una prima stage (e una gara) molto rapida: Todd scatta bene, tuttavia Rhodes spinge Zane Smith al comando. Gilliland prova a scavalcare di nuovo Ben in curva2 ma non ce la fa; sarà la prima di una interminabile serie di attacchi di Todd in cui gli manca sempre l’ultimo metro decisivo in frenata per completare il sorpasso. Al giro successivo Rhodes prende anche la scia di Zane e si porta momentaneamente al primo posto, poi due tornate più tardi c’è il nuovo scambio di posizioni, con Ben che finisce sul PJ1 e si deve accodare anche a Creed.

Ai -6 Kyle Busch entra nella top5 e per i primi quattro (Zane Smith, Creed, Rhodes e Gilliland) c’è la sensazione che la festa sia finita. Ben viene passato ai -4, Todd ai -2 perché viene rimbalzato dopo un tentativo di sorpasso su Creed, Sheldon infine all’ultimo giro. Zane Smith invece ha guadagnato quei decimi preziosi che gli permettono di vincere la prima stage davanti a Kyle Busch, Creed, Gilliland, Chandler Smith, Rhodes, Friesen, Austin Hill, Eckes e Crafton, mentre Nemechek è solo 12° dietro a Preece.

Al primo break il gruppo si spacca e Rhodes (sottosterzo) guida un folto gruppo ai box e ne fanno parte anche Hill, Nemechek, Hocevar, Gray, Ankrum (penalità per eccesso di velocità) ed Enfinger. Si riparte ai -11 nella seconda stage, Zane Smith non scatta bene e lo scarto sulla sinistra non è un buon segnale, tuttavia il 3-wide creato da Creed e Kraus lo salva e così la #21 rimane davanti a tutti per quel mezzo giro, poi arriva Kyle Busch a mettere le cose in chiaro in curva2. Almeno questa è l’apparenza, e invece Rowdy finisce loose e così il gruppo lo acchiappa di nuovo con Smith che cerca la fuga.

Al giro successivo in curva1 Busch finisce largo sul PJ1 e viene passato anche da Gilliland e Creed, ma l’impressione migliore la regala il suo compagno di squadra Nemechek che dopo la sosta è già quinto. A completare due giri dell’orrore per Busch c’è anche una leggera toccata col muro in curva3 e così da un potenziale primo posto Rowdy si ritrova quinto anche dietro a John Hunter.

In testa intanto Gilliland tenta e allo stesso tempo manca il sorpasso a Zane e viene passato così anche da Creed e Nemechek. A Sheldon, invece, la manovra riesce e così Creed ai -5 si porta al comando davanti al compagno di squadra. Gli ultimi giri regalano la bandiera nera (ignorata, con conseguente convocazione in direzione gara) della Cobb per perdita di fluidi e la sosta anticipata di Gilliland, Busch, Chandler Smith, Kraus ed altri.

Ai -2 si fermano anche i leader Creed e Zane Smith, tuttavia il distacco accumulato da quest’ultimo nei confronti di Sheldon è tale che fra i due ingressi in pit lane Nemechek passi al comando e tagli il traguardo chiudendo automaticamente la corsia dei box; Smith dunque dovrà ripartire dal fondo nella stage finale. Le ultime due tornate sono di controllo e Nemechek vince con margine la seconda stage su Rhodes, Friesen, Hill, Crafton, Berry, Majeski, Purdy, Enfinger e Wright.

La gara è ufficiale e inizia a cadere qualche goccia di pioggia, al punto che mentre si completa il giro di soste (penalità per Rhodes), Todd Peck decide di rischiare il tutto e per tutto rimanendo in pista e prendendo il comando. La pioggia però smette subito e così quando i commissari iniziano le procedure per la ripartenza Peck va ai box per evitare guai lasciando la prima posizione a Kyle Busch davanti a Creed. Si riparte ai -25 ed il tandem fra questi due va in fuga subito su un Hocevar che ha gomme usurate.

Creed ci prova su Busch, tuttavia finisce loose (non sarà la prima volta) e dunque deve riaccodarsi al leader; staccati invece Hocevar, Preece e Gilliland mentre Nemechek è finito in fondo alla top10 nella confusione delle varie strategie. Il duello in vetta è entusiasmante, Busch fatica sullo short run e non riesce a scrollarsi dalla scia un Creed combattivo dopo un ultimo mese complicato, poi però col passare dei giri emerge tutta l’esperienza di Kyle.

Dietro si combatte anche per le differenze di gomme a disposizione: la lotta più intensa è quella fra Ankrum, Gray, Hill e Nemechek con quest’ultimo che fatica a rimontare all’inizio, poi invece indovina la sequenza di sorpassi giusti (a differenza del solito Gilliland) e rientra nella top5. Ai -10 la gara sembra in ghiaccio, Busch ha 1.5″ su Creed, 7″ su Nemechek risalito in terza posizione, 7.5″ su Preece alla ricerca del bis dopo Nashville, 9″ su Gilliland ed Ankrum, 10″ su Hill, 12″ su Hocevar, 13″ su Enfinger, Crafton e Zane Smith.

Poi però arriva la caution che riapre la corsa: Friesen, in quel momento 14°, finisce a muro in circostanze non chiarite e dunque il gruppo si ricompatta. Ai box ci vanno Hocevar (che aveva gomme finite praticamente), Zane Smith, Enfinger (che rompe il motore alla sosta e perde una potenziale top10), Kraus, Majeski ed un Chandler Smith che poco prima era già stato in pit lane. Che i leader non si siano fermati non è una sorpresa, lo è invece il fatto che al choose cone Creed si accodi a Busch lasciando la prima fila a Nemechek.

E Nemechek alla ripartenza dei -6 approfitta della fatica di Busch sullo short run e della spinta di Gilliland per volare al comando; Creed cercava il tandem con Kyle Busch e invece sfiora il muro in curva1, il suo rallentamento crea un 4-wide alle spalle che però riesce a tenersi dietro.

Il duello fra Nemechek e Busch sembra una di quelli da one for the ages, e invece John tiene bene la prima posizione senza troppi drammi, Kyle sì si avvicina ma il tentativo di sorpasso, al punto che anche Creed si riavvicina. Ai -3 Sheldon tenta il sorpasso a Busch, ma finisce ancora più loose di prima, i due si toccano riuscendo a proseguire a posizioni invariate. Nemechek ne approfitta e i 2″ che ha di vantaggio ai -2 gli bastano e avanzano.

Nemechek vince così la quinta gara stagionale davanti a Busch, Creed, Ankrum, Austin Hill (che con questo risultato si qualifica matematicamente per i playoff malgrado non abbia ancora vinto una gara), Crafton, Gilliland, Zane Smith (buona rimonta dopo la penalità), Preece e Kraus; Hocevar 13°, Gray 16°, Rhodes 16°, Chandler Smith solo 25° ma approfitta dei guai di Sauter solo 35°.

In victory lane c’è un Nemechek quasi spavaldo e ne ha ben donde: Kyle Busch ha chiuso la sua stagione 2021 nei Truck con una sconfitta per 3-2 con il giovane compagno di squadra. Sarà felice per i due successi, ma i tre secondi posti dietro a Nemechek bruciano di sicuro e potranno essere allietati solo dal titolo a fine stagione per il suo team. Un titolo verso il quale JHN sembra sempre più lanciato.

I risultati odierni

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Immagine: media.nascar.com

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