NASCAR | Truck Series, Nashville: successo legittimatorio di Hocevar

NASCAR
Tempo di lettura: 15 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
24 Giugno 2023 - 15:25
Home  »  NASCAR

Dopo la prima vittoria in un caotico finale in Texas, Carson Hocevar legittima quanto visto finora prendendosi la vittoria a Nashville coronando un mese molto positivo fra Cup, Xfinity e Truck Series. Zane Smith si deve arrendere mentre Nick Sanchez conferma il grande talento visto finora


Giugno è stato il mese di Carson Hocevar. Dopo le buone prestazioni nelle prime corse in Xfinity Series ed il debutto più che positivo (malgrado il ritiro per la rottura di un freno) in Cup Series a Gateway, a Nashville è arrivato un successo prestigioso, unito ai 50k$ di bonus del Triple Truck Challenge, che mettono in chiaro la velocità del pilota del Niece Motorsports, ora anche quasi immune alla beffa della sfortuna che lo ha fermato con una caution a 10 giri dalla fine. Un successo che lo lancia anche in vista dei playoff e chissà quali destinazioni nel 2024.

La gara

Dopo la breve pausa torna in pista la NASCAR ed il programma di Nashville inizia con la Truck Series che con il consueto impegno tutto in un giorno occupa il venerdì sullo Superspeedway da 1.333 miglia, uno strano ibrido in cemento fra cookie cutter e short track.

Il format è quello tradizionale con libere da 20′ (Hocevar il più veloce e pure nettamente dato che rifila oltre un quarto di secondo a Zane Smith e la sorpresa Bayley Currey sulla seconda vettura del Niece Motorsports, anche se il migliore sul passo gara è Christian Eckes) e poi le qualifiche.

Qui nessuna sorpresa con la DNQ di Trey Hutchens e poi la pole position, la terza stagionale, di Nick Sanchez che precede Currey, Caruth, Heim (al ritorno dopo l’indisposizione di Gateway ma ancora leader della classifica generale) e Tanner Gray con Hocevar e Zane Smith sesto e settimo dietro ad Enfinger. Eckes è solo 14° e probabilmente qui si gioca una fetta di possibile vittoria dato che non riuscirà a rimontare.

Nashville è l’inizio dello sprint finale verso i playoff, mancano infatti solo quattro gare e probabilmente per molti c’è già la sensazione che l’occasione è andata persa. Quattro sono anche i posti ancora disponibili, ma se Majeski sembra essere al sicuro con un vantaggio di oltre 100 punti, l’attenzione è tutta su cinque piloti (tre virtualmente dentro) racchiusi in appena 25 punti: Crafton (+21), Friesen (+14), DiBenedetto (+7), Tanner Gray (-7) e Sanchez (-11).

Dopo aver mandato in fondo al gruppo Toni Breidinger e Dean Thompson (già ultimo, qualifiche saltate dopo le ottime libere per problemi all’accensione) per modifiche in parco chiuso, la corsa nella serata di Nashville, con rischio pioggia che non si verificherà, in cui in palio ci sono anche gli ultimi 50k$ del Triple Truck Challenge (con possibile bonus ulteriore di 150k$ per Rhodes ed Enfinger) può partire.

Alla bandiera verde Sanchez difende all’interno la prima posizione da Caruth che lo segue passando Currey mentre Hocevar è già 3-wide e cerca di recuperare posizioni.

Al quarto giro la prima caution. Un attacco decisamente poco intelligente di Hailie Deegan in curva3, con la vettura #13 che pizzica l’apron, manda la pilota del ThorSport Racing contro Alan che perde il controllo e nella carambola viene coinvolto anche Wood. Il tutto per la 17esima posizione o giù di lì, al quarto giro di una gara da 150.

Alan, già protagonista di una discussione con Hailie a Martinsville l’anno scorso, non la prende bene e alle interviste dice testualmente: “Lei non ha talento. Semplicemente ha perso il controllo e mi ha centrato. Non è la prima volta che lo fa con me. Anzi, lo fa decisamente (eufemismo, nda) con tutti.” La beffa è doppia perché se Alan e Wood hanno molti danni, la Deegan è quella che ne esce quasi indenne seppur doppiata.

Si riparte dopo la sosta solo di Roper e degli incidentati (solo quattro treni di gomme a disposizione, dunque nessuno vuole rischiare così presto) con ancora 36 giri da disputare nella prima stage, ma la caution è praticamente immediata: Alan ha forato la anteriore sinistra e finisce duramente a muro portandolo al ritiro e all’intervista citata in precedenza.

Nella breve fase di bandiera verde Zane Smith aveva rischiato grosso in curva1 all’interno di Heim (quinto dietro ad Hocevar ed al trio già al comando dalla partenza) e così perde due posizioni a favore dei fratelli Gray con Taylor davanti a Tanner; Enfinger ed un buon Dye chiudono la top10. Wood è il lucky dog ma è qualcosa di effimero visti i danni alla #51.

Il clou della caution non sono le soste bensì il ritrovamento sul rettilineo opposto giusto sulla linea gialla di un cellulare. Dopo un veloce recupero ed una rapida ricerca si ritrova il proprietario: è Tim Silva, il crew chief della #46 del G2G Racing (team non nuovo a episodi poco professionali del genere) guidata da Memphis Villarreal, poi costretto al ritiro per problemi elettrici, il quale lo aveva dimenticato sul cassone del truck prima della partenza.

Finalmente dopo la ripartenza dei -29 la gara può scorrere via senza troppi intoppi. Sanchez mantiene la prima posizione davanti a Caruth mentre Currey perde un’altra posizione, stavolta a vantaggio di Hocevar che lo ha attaccato all’esterno. Zane Smith invece prima riguadagna le due posizioni perse dai fratelli Gray, poi sorpassa anche Heim entrando in top5.

Interessanti anche le battaglie alle loro spalle, soprattutto perché ogni punto rischia di diventare prezioso: Tanner Gray si difende da DiBenedetto per la decima posizione mentre il fratello Taylor viene scavalcato da Ankrum per la settima. Enfinger è invece in mezzo a loro al nono posto.

In vetta c’è una fuga a due con Caruth che riprende lo scatto di Sanchez, Hocevar è nel limbo favorito dal fatto che un ottimo Zane Smith, in cerca di riscatto dopo un mese altalenante, superi anche lui Currey con Bayley che non ostacola il sorpasso del campione in carica. Più dietro Eckes sì supera Friesen, ma è solo per il 12° posto con la #19 che non riesce ad esprimere il proprio potenziale.

Zane è in grande forma ed ai -16 riprende e supera anche Hocevar, tuttavia l’inseguimento alla coppia al comando è più complicato del previsto. A facilitarlo però ci pensano i primi doppiaggi e soprattutto l’attacco di Caruth e Sanchez. Il duello per la prima posizione è molto bello e intenso, tuttavia Nick sembra in grado di difendersi.

Siamo allo sprint finale e ci sono gioie e dolori per Caruth. Dopo un’altra fase di attacchi in mezzo ai doppiati, al giro 36 Rajah riesce finalmente a mettersi davanti a Sanchez passando al comando, al giro 37 il suo truck accusa problemi di pressione della benzina e così Rajah scende subito dal primo al terzo posto, poi è costretto ad andare ai box al rallentatore; concluderà 32° staccato di 31 giri.

Chi ne approfitta di questo? Zane Smith che prima si incolla a Sanchez e poi dopo due giri di battaglia lo passa definitivamente involandosi. Chi invece è andato leggermente in crisi è Hocevar che è stato ripreso e ripassato da Currey.

Zane Smith vince dunque la prima stage davanti a Sanchez (+2.4″), Currey (+3.0), Hocevar (+3.8″), Heim (+3.9″), Ankrum (+5.4″), Tanner Gray (decisamente più staccato a 10.7″), Enfinger (+12.1″), DiBenedetto (+12.5″) e Taylor Gray (+13.2″); a seguire Eckes, Rhodes, Friese, Garcia, Majeski, Purdy, Howard, Dye, un Crafton che mal digerisce ancora Nashville e Thompson entrato in top20. Lucky dog per la Breidinger.

Il primo giro di soste premia a sorpresa Heim che balza al comando davanti a Sanchez, Currey, Zane Smith, Ankrum, Taylor Gray, Rhodes, Tanner Gray, Hocevar ed Eckes. Si riparte così con 42 giri da disputare nella seconda stage e le prime posizioni non cambiano malgrado lo scatto non eccezionale di Currey, da notare c’è solo l’attacco di Taylor Gray su Zane Smith che non va a buon fine e così la #17 rimbalza in fondo alla top10.

Davanti si forma così una doppia coppia con Heim-Currey (che girano su tempi identici), poi Z.Smith-Sanchez ed Hocevar in recupero a completare la top5 dopo i sorpassi su Ankrum prima e Rhodes poi. Bene anche DiBenedetto ottavo davanti a Taylor Gray ed Eckes.

La sorpresa arriva al giro 62 con Currey che attacca Heim e riesce a mettere il muso davanti sul traguardo, tuttavia non riesce a completare il sorpasso e così Corey rimane al primo posto. Ad approfittarne ancora una volta è Zane Smith che si riavvicina al duo. Si forma così un terzetto al comando che ai -25 ha circa 1.5″ sulla coppia Sanchez-Hocevar, Rhodes sesto ma ormai a 6″. Delude invece Eckes, escluso dalla top10 dopo il controsorpasso di Tanner Gray che poco dopo si mette dietro anche il fratello.

Intanto non si può non notare la brutta gara di Majeski, inizialmente in fondo alla top20 ed ora addirittura 23°. Troppo brutta per essere vera, e infatti pochi secondi più tardi la #98 di Ty si spegne in pista. Per fortuna Majeski riesce a tornare ai box a passo d’uomo; tornerà in gara dopo un reset elettronico chiudendo 31° con 17 giri di ritardo.

Ai -20, dopo giri di tentativi, Hocevar supera Sanchez per il quarto posto con Nick che si stacca mentre Carson rimane nel mezzo non riuscendo a recuperare terreno sui leader. Male in questa fase anche Friesen, passato in sequenza da Purdy e pure dal debuttante Jake Drew (campione in carica della ARCA West Series ma rimasto senza sedile per il 2023) sulla #66 del ThorSport Racing e così scende al 15° posto.

La sorpresa in questa fase probabilmente è che Zane Smith si stacchi da Heim e Currey venendo quasi raggiunto da Hocevar. A salvarlo, al giro 84, proprio allo scoccare dell’ora di gara, ci pensa proprio Friesen che finisce in testacoda in curva4.

Stewart fa tutto da solo fermandosi all’ingresso della pit lane, ma Friesen appena arriva la caution riparte subito. In casi analoghi in passato era arrivata una penalità di due giri per manipolazione della corsa e invece in questo caso i commissari non penalizzano il pilota, forse perché avevano già chiamato la bandiera gialla nel testacoda, ma comunque questo diventa un precedente ingombrante, anche in ottica campionato.

Ed ora interviene la strategia in maniera preponderante. Manca una decina di giri alla fine della stage e bisogna capire chi vuole giocarsi il penultimo set di gomme fresche e chi no. La risposta è immediata: dei 22 piloti a pieni giri (più il lucky dog Maggio) lo fanno tutti tranne Matt DiBenedetto.

In pit lane dunque c’è il pieno e, mentre Heim rimane davanti a Zane Smith, Hocevar, Rhodes e Currey, quindi la confusione regna. A pagare dazio sono soprattutto Enfinger e Taylor Gray con il primo che deve inchiodare per non tamponare Thompson ma rimedia lo stesso qualche danno e deve pittare di nuovo ed il secondo che per evitarli deve andare sull’erba scendendo al 13° posto.

E qui la direzione in gara, probabilmente, ha la vista un po’ annebbiata un’altra volta. Vengono comunicate due penalità, una per Crafton per ruota fuori controllo ed un’altra per speeding per Layne Riggs (figlio di Scott, vincitore qui tre volte fra Truck e Xfinity in tre anni consecutivi). Ma se Crafton va regolarmente in coda a scontare la penalità, Layne non lo fa. E questo avrà delle conseguenze.

Si riparte con uno sprint di cinque giri ed Heim salta subito DiBenedetto, ma al giro successivo arriva la caution a salvare la gara di Matt: in curva2 Dye finisce largo e perde il controllo toccando leggermente Holmes che finisce in testacoda e viene centrato proprio da Riggs che è evidente non sarebbe dovuto essere in quella posizione di classifica fosse ripartito in fondo.

La seconda stage si chiude così sotto caution ed Heim la vince davanti ad Hocevar, DiBenedetto (otto punti fortunati e chissà quanto decisivi), Zane Smith, Rhodes, Ankrum, Currey, Currey, Tanner Gray, Drew ed Eckes. Sanchez ha perso ulteriormente terreno dopo la sosta ed è 11° davanti a Thompson, Purdy, Enfinger, Garcia, Taylor Gray, Timmy Hill e Crafton. Il lucky dog è Friesen il quale dunque invece di essere a -3 (un giro perso nell’incidente e due di penalità) è così di nuovo a pieni giri.

Al break si completa il turno di soste con il pit stop di DiBenedetto ma anche quello di Enfinger, Breidinger e degli incidentati, poi si riparte con 48 giri alla bandiera a scacchi.

Heim sullo scatto rimane al comando davanti ad Hocevar che si difende da Zane Smith, seguono Rhodes e Currey con Bayley che poco più tardi ripassa Ben. Arriva però praticamente subito un’altra caution ai -45 con Thompson che, appena entrato in top10, mentre cerca di prendersi il nono posto da Eckes commette lo stesso errore della Deegan e finisce a muro. La frustrazione di Dean gli costa caro, infatti rifiutandosi sul momento di andare nel centro medico viene poi convocato in direzione gara.

Questa caution è un altro colpo di fortuna per DiBenedetto che, con gomme leggermente più fresche, era riuscito a recuperare quasi 10 posizioni passando all’11° posto ed ora può sfruttare un’altra ripartenza. Friesen invece è solo 17°; il lucky dog è Roper ma passa solo da -2 a -1. Ai box ci vanno solo gli ammaccati, ovvero Eckes, Friesen, Enfinger e Riggs.

Green ai -40 con Heim ancora al comando davanti ad Hocevar, Zane Smith, Currey, Rhodes, Ankrum, Sanchez, Tanner Gray, Purdy e Garcia in top10. E la gara passa di mano dato che Hocevar attacca Heim all’esterno e riesce superarlo passando al comando.

Dietro di loro Currey sorpassa di nuovo Zane ed è terzo, Rhodes torna in top5 davanti ad Ankrum, DiBenedetto perde invece una grossa chance e rimbalza leggermente venendo raggiunto e poi passato da Friesen, ma sono comunque 13° e 14° dietro anche a un Jake Drew scatenato e nono dopo il sorpasso su Tanner Gray,

Hocevar è scatenato ed allunga subito, forse si teme che allunghi fin troppo, ai -35 ha già 1″ di vantaggio su Heim, ai -30 1.8″ che un giro dopo diventano 2″ perché, altrettanto a sorpresa, Zane Smith ha scavalcato Corey ed è lui ad inseguire ora il leader. Mentre Currey è sempre quarto seppur con una vibrazione, altri movimenti in top10 vedono Sanchez superare Ankrum e quasi di slancio provarci su Rhodes per la quinta posizione.

Zane nei primi giri a pista libera non recupera terreno, anzi perde ancora qualche centesimo ed ai -25 è a 2.2″ da Carson. Poi Smith inizia recuperare qualcosa, scende prima a 2″, poi si mantiene a 1.8″, ai -15 arriva il traffico dei doppiati e così il margine scende a 1.4″ e poi ai -10 1.2″.

L’inseguimento sembra dunque possibile, ma comunque non semplice. Ma come di consueto arriva la potenziale beffa per Hocevar: proprio ai -10 Friesen 12°, sbaglia ancora curva4, stavolta però non ne esce indenne dato che prima pizzica Enfinger e poi centra l’incolpevole Eckes che è costretto al ritiro. Lucky dog ancora per la Breidinger.

Gomme o track position? Ormai manca poco alla fine, forse troppo poco, e infatti Hocevar, Smith ed Heim insieme a Purdy, Tanner Gray e Garcia decidono di non pittare. Gli altri optano per mille strategie, Currey cambia solo due gomme ed esce davanti ad Enfinger (solo aggiustamenti), DiBenedetto (due gomme ricondizionate), Rhodes (quattro gomme), Crafton, Sanchez (sosta lenta), Ankrum e Taylor Gray.

Si riparte per uno sprint di soli tre giri che scorreranno via senza problemi. Mentre Hocevar rimane davanti a Zane Smith con un margine di sicurezza, a regalare spettacolo sono Sanchez che dal 12° posto balza subito al quarto posto che poi diventa terzo e poi anche DiBenedetto che sull’apron si infila all’interno di Heim dopo aver cambiato corsia.

Carson Hocevar vince quindi a Nashville la sua seconda gara in carriera dopo quella in Texas e il pilota del Niece Motorsports se ne ricorda subito dicendo che questo successo legittima il finale caotico di Fort Worth e le malelingue di qualcuno che insistevano (anche giustamente) su qualche comportamento non corretto in pista nelle gare precedenti da parte di Carson. Hocevar così corona anche un super mese di giugno che lo ha visto protagonista anche in Cup ed Xfinity Series.

A seguire Zane Smith, che è soddisfatto a metà dato che a suo dire non aveva una vettura per le ripartenze, Sanchez (che per poco non beffa la #38 sul traguardo), Heim, Currey (da applausi), Purdy, DiBenedetto (fortunato ma anche incisivo), Ankrum, Rhodes e Garcia, a seguire, Tanner Gray, Drew (ottimo debutto), Enfinger, Taylor Gray, Crafton, Timmy HIll, Breidinger e Friesen, ultimo a pieni giri dopo la grazia e gli errori.

Mentre in campionato ora ci sono ben quattro piloti a quota due successi ed Heim rimane in vetta alla generale, Majeski – malgrado il problema tecnico – ora è praticamente certo dei playoff dato il suo +86 sul taglio. L’attenzione rimane dunque sul quintetto in lotta per gli ultimi tre posti: DiBenedetto balza a +14, Crafton scende a +10, Sanchez torna sopra la linea rossa a +6 sulla coppia Tanner Gray – Stewart Friesen. Sarà una battaglia incredibile sul filo del rasoio.

I risultati odierni

La classifica della “Rackley Roofing 200”

La classifica generale

Così in campionato a 3 gare dalla fine della regular season della NASCAR Truck Series 2023

I prossimi appuntamenti

Il weekend di Nashville prosegue stasera alle 21:30 con la gara della NASCAR Xfinity Series. Domani notte all’1:00 (diretta su Mola) invece la Cup Series. La Truck Series proseguirà la sua corsa verso i playoff fra due settimane, sabato 8 luglio, sullo stradale di Mid-Ohio.


Immagine: Media NASCAR

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO
RICEVI LA NEWSLETTER
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato
(puoi sempre iscriverti in seguito)