NASCAR | Truck Series: Moffitt domina a Mosport

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
26 Agosto 2019 - 15:00
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Appena due settimane fa il gruppo dei qualificati ai playoff della Truck Series sembrava equilibrato e cercare un favorito netto per il titolo era impossibile. E invece in 10 giorni Brett Moffitt ha piazzato un uno-due terribile per gli avversari. Entrambe le vittorie sono state dominanti e solo a tratti gli altri sette lo hanno visto davanti a loro, dato che spesso la #24 era in testa con ampio margine. A pesare inoltre sono i 12 playoff point conquistati fra Bristol e Mosport e che nel “Round of 6” saranno fondamentali per lui per affrontare una tappa impegnativa come Talladega più serenamente.

La gara

Dopo le due sessioni di libere in cui il pilota di casa Friesen, Creed e Anderson finiscono a muro (per i primi due c’è la partenza dal fondo col muletto), nelle qualifiche a conquistare la pole position è Brett Moffitt, già vincitore a Bristol nella gara di apertura dei playoff e dunque già automaticamente qualificato al round successivo. Al via Brett rimane in testa alla gara davanti a Gilliland, sempre veloce qui, Alex Tagliani (ancora a caccia della vittoria in patria e per l’occasione alla guida di un Truck del KBM) e Chastain. Il canadese sembra in grado di reggere il ritmo dei primi due, ma ha una vettura che va molto veloce sullo short run, al punto che già dal secondo giro Moffitt e Gilliland allungano e poi dopo poche tornate viene sorpassato sia da Ross che da Austin Hill.

Al settimo giro Moffitt prosegue sul ritmo dell’ 1’21” alto e Gilliland perde contatto staccandosi definitivamente e pian piano Chastain si avvicina nei suoi specchietti. A metà della prima stage tutti gli otto piloti dei playoff sono rientrati nella top12 grazie alla rimonta di Friesen dal fondo della griglia (solo 29 i Truck al via). Poco più tardi il primo colpo di scena: al 13° giro Gilliland finisce largo alla curva Moss e termina la sua corsa contro le barriere; riuscirà a riprendere senza troppe conseguenze ma la sua gara è segnata.

Dietro di lui Chastain è costretto ad alzare il piede e Hill parla di tracce d’olio al punto che perdono in un singolo giro ben 3″ da Moffitt il quale così si ritrova con ben 12″ su Ross e 17″ su Hill. Cominciano anche le strategie e il primo dei big (oltre a Todd) ad andare ai box è Tagliani ormai staccatissimo dai leader e pressato da Rhodes. Nei giri successivi anche lo stesso Rhodes con Burton, Creed e Lessard vanno in pit lane.

Poco fuori dalla top5 intanto si sviluppa una bella lotta in casa Thorsport: Crafton sorpassa per primo Enfinger e poco dopo (per la sesta posizione) ci prova anche Sauter all’ultima curva ma il tentativo è assolutamente dimenticare, sicuramente non da campione e veterano della categoria visto che siamo solo al giro 17 di 64, e Johnny manda in testacoda Grant, il quale è fortunato a non subire danni e perdere solo due posizioni. Intanto là davanti non ci sono problemi per Moffitt che vince la prima stage con ben 16.8″ (accumulati in 20 giri) su Chastain, 21″ su Hill, 28″ su Ankrum (che all’ultimo giro manda in testacoda White in fase di doppiaggio) e Crafton, 30″ su Sauter, 38″ su Friesen e 41″ su Enfinger, dunque nella top8 ci sono esattamente gli otto piloti dei playoff.

L’inizio della seconda stage inizia con il completamento del giro di soste (penalità per Crafton) e alla bandiera verde in testa c’è Rhodes davanti a Tagliani, Burton, Creed, Gilliland e Moffitt. Come a inizio gara Tagliani è molto combattivo ma in fretta si spegne e Rhodes può allungare mentre Brett guida con molto cervello e sapendo di avere una vettura nettamente superiore a quella degli altri e non rischia manovre sconsiderate. A metà stage, con Rhodes davanti a Creed e Moffitt, Corcoran finisce a muro per la prima (e unica) vera caution di giornata che apre le porte per l’ultima sosta dato che da questo punto in poi si può arrivare – al limite – con il carburante fino alla bandiera a scacchi. Ad approfittarne sono però in pratica solo Rhodes, Creed, Moffitt e Friesen mentre gli altri contendenti proseguono.

La ripartenza ai -7 vede Chastain in testa davanti a Hill e Ankrum con Moffitt solo ottavo, ma per lui la pazienza mostrata in precedenza aumenta ancora di più dato che, oltre ai motivi precedenti, nel proseguimento della gara dovrà vedersela con avversari con gomme di 10 giri più fresche. Nel finale di stage non ci sono ulteriori grossi movimenti e così Chastain conquista il traguardo intermedio davanti a Hill, Ankrum, Enfinger e Sauter.

Con le ultime soste di Ross e degli altri, Moffitt ritorna dunque in pista ed oltre alla benzina (basta ricordare che in Kentucky rimase a secco a due giri dalla fine) e le gomme deve gestire anche Tagliani che riparte al suo fianco, ma Alex scatta male, viene affiancato da Rhodes per buona parte del primo giro e così Brett allunga subito e in poco tempo mette fra sé e gli avversari oltre 2″.

Più indietro il gruppo rimane abbastanza compatto, ma a smuoverlo ci pensa in pratica il solo Chastain che, ripartito 12° dopo il pit stop, cerca di recuperare le posizioni perse. Moffitt una volta acquisito un margine di sicurezza non strapazza il suo veicolo e si limita a girare un decimo o poco più al giro più velocemente di Tagliani e così negli ultimi 20 giri il vantaggio si dilata pian piano fino a superare i 4″. I problemi in casa KBM non sono finiti: ai -12 Gilliland rientra ai box con un motore spompato (non è chiaro se sia una conseguenza dell’incidente), mentre ai -3 la cinghia del propulsore di Burton si rompe e dalla sua vettura nell’ultima parte del circuito esce un denso fumo bianco. Moffitt, che in precedenza avrebbe gradito una caution per risparmiare benzina, ora invece non la vorrebbe visto il vantaggio ed il rischio di andare all’overtime (che probabilmente lo lascerebbe a secco), ma per sua fortuna non viene trovato olio in pista e così la gara prosegue senza interruzioni per gli ultimi kilometri.

Brett Moffitt domina dunque a Mosport (44 giri in testa su 64), conquista il secondo successo consecutivo, quarto stagionale, ma soprattutto diventa sicuramente il favorito per il titolo visti anche gli ulteriori sei playoff point conquistati in Canada e che torneranno utili per il secondo round. Dietro al pilota della #24 concludono Tagliani, ancora una volta sconfitto, Rhodes, Creed e Hill; completano la top10 Sauter, Friesen (rimasto a secco negli ultimi metri malgrado fosse sulla stessa strategia di Moffitt), Chastain, Ankrum e Lessard.

In campionato Moffitt rimane dunque l’unico pilota già qualificato per il “Round of 6” mentre Chastain accumula un vantaggio tale da farlo stare tranquillo in vista di Las Vegas. La lotta per gli ultimi quattro posti sarà dunque fra Friesen, Crafton, Hill (ottima gara per lui), Enfinger e Sauter (uscito dalla top6), mentre Ankrum dovrà sperare in qualche problema altrui visto il -14 dal taglio.

I risultati odierni

La classifica della “Chevrolet Silverado 250”

La classifica generale

Questa la griglia playoff dopo la seconda gara del “Round of 8”

Questa invece la classifica completa

I prossimi appuntamenti

La Truck Series completerà il primo round dei playoff venerdì 13 settembre in notturna a Las Vegas. Dopo quella gara rimarranno in corsa per il titolo soltanto sei piloti. Il secondo round inizierà invece il 12 ottobre a Talladega.

Immagine: GettyImages per @NASCAR_Trucks (twitter.com/NASCAR_Trucks)

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