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NASCAR | Truck Series, Martinsville #2 2025: Heim insaziabile, Riggs eliminato al tie-breaker da Honeycutt

Autore: Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 25 Ottobre 2025 - 16:45
Tempo di lettura: 15 minuti
NASCAR | Truck Series, Martinsville #2 2025: Heim insaziabile, Riggs eliminato al tie-breaker da Honeycutt
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11esima vittoria stagionale per la #11 di Corey Heim. Caruth ed Hemric ko, si qualificano per la Championship 4 Ankrum, Majeski ed Honeycutt che la spunta su Riggs per il miglior piazzamento


La prima notte dei lunghi coltelli non ha deluso. La notte di Martinsville in cui la NASCAR Truck Series mette in palio gli ultimi biglietti per Phoenix raramente delude e, quando alla fine è pure contraddistinta da battaglie pulite, è ancora meglio. L’11esima vittoria stagionale per la #11 di Corey Heim è passata quasi inosservata di fronte alla battaglia nei giri finali che vedeva coinvolti, seppur nemmeno l’uno a pochi centimetri dall’altro, Riggs, Honeycutt, Majeski ed Ankrum, in quattro in lotta per gli ultimi tre posti alla Championship 4. Alla fine, a rimanere col cerino in mano, è stato Layne, battuto da Kaden solo per il miglior piazzamento nel Round of 8.

La gara

In un venerdì non tanto caldo di ottobre, a riscaldare gli animi ci pensa la NASCAR Truck Series che arriva a Martinsville con il solo Heim tranquillo e gli altri presi nella battaglia, con Caruth (+14 e fresco di promozione in Xfinity Series in parte con JR Motorsports e, pare, in pare con Jordan Anderson Racing), Ankrum (+8), Honeycutt (+5) e Riggs (-5) in lotta diretta mentre la coppia Hemric-Enfinger è praticamente obbligata a vincere per ribaltare le sfortunate gare di esordio nel Round of 8.

Pronti via e subito incidente nelle libere con Currey per perde olio e Clayton Green che scivola e finisce a muro. I danni sono talmente rilevanti che la #2 prova a ripararli, ma una volta in griglia si capisce che non ce n’è, dunque per Green ritiro con DNS. Dal fondo partirà anche Casey Mears (trasmissione) che qui festeggia la gara numero 600 in NASCAR ma allo stesso tempo questo è il suo debutto nella Truck Series.

Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare: in qualifica gli otto dei playoff si piazzano tutti in top9 e l’unico intruso è un Gio Ruggiero in grande forma (e già matematicamente rookie dell’anno grazie alla vittoria di Talladega). Riggs conquista la pole position e sembra davvero l’unico favorito per la gara anche dopo quanto dimostrato nelle libere; a seguire Ruggiero, Majeski (non convinto dell’assetto), Heim, Honeycutt, Ankrum, Caruth, Enfinger (che cambierà la pompa della benzina senza penalità) ed Hemric, Perez a completare la top10.

Alla bandiera verde (200 giri in programma, divisi equamente in 50+50+100 e con soli tre set di gomme a disposizione) Riggs scatta bene e le posizioni alle sue spalle rimangono sostanzialmente invariate. Ovviamente chi è nella corsia esterna cerca subito di passare all’interno, ma non è facile ed Ankrum perde così la posizione da Caruth; stessa sorte alle sue spalle per Enfinger con Hemric. Penalità al via per Mears per non essere rimasto in posizione, alzando il piede per avere uno slancio migliore.

Casey non avrà nemmeno il tempo di scontarla, infatti al settimo giro arriva già la prima caution: nella battaglia fra Perez e Crafton si inserisce Mosack, il messicano probabilmente non sa che sono finiti 3-wide e in curva4 stringe la traiettoria, finendo per essere toccato dalla #88 e concludendo l’incidente con un testacoda e l’impatto col muso contro il muro. Per Perez, dopo una lunga sosta nei box, gara conclusa al 28° posto staccato di 14 giri.

Bloccata la minifuga di Layne (1″) e dopo pochissime soste (Benning e Muniz), si riparte ai -38 con Riggs al comando su Ruggiero, Majeski, Heim, Honeycutt, Caruth, Ankrum, Hemric, Enfinger e Rhodes. La #34 non ha problemi mentre Ankrum è ancora al centro della battaglia, stavolta con Honeycutt. Anche Majeski inizia a muoversi ed il suo attacco a Ruggiero lancia l’allungo di Riggs. Hemric perde ancora una posizione, stavolta a favore di Rhodes. Nuovi contatti in zona Crafton, stavolta con Conner Jones e Timmy Hill.

Ai -30 Riggs ha già 1.5″ di margine, ma viene fermato da una nuova bandiera gialla: fluidi in pista (con Perez che era appena tornato in pista, ma la causa è invece Mills che torna ai box a spinta) su cui sia Majeski che Heim hanno rischiato di scivolare. Lucky dog proprio per il messicano che – in questo momento – recupera uno degli 11 giri di ritardo. Ancora poche soste, oltre di nuovo a Benning e Muniz anche LaJoie ed un Garcia non al meglio per tutta la giornata.

Nuova ripartenza con Riggs davanti a Ruggiero, Majeski, Heim, Honeycutt, Caruth, Ankrum, Enfinger, Rhodes ed Enfinger. E la ripartenza dei -22 sarà inconsapevolmente quella che deciderà molti dei destini in vista per Phoenix. Riggs sbaglia la cambiata, o comunque ha problemi alla trasmissione, nel passaggio da seconda a terza marcia e si pianta di colpo nella corsia interna creando parecchio scompiglio e danni. I più colpiti nelle prime posizioni, oltre a Mosack, sono Caruth ed Hemric che si trovano con muso e retrotreno ammaccati, ma proseguono a differenza di Bearden che nella confusione tocca il muro interno e deve pittare.

Chi ne beneficia è comunque Majeski che si porta al comando davanti ad Heim, Ankrum, Enfinger e Gray che, poco più tardi, verrà ripassato dallo stesso Riggs. Caruth deve già guardarsi dietro dagli attacchi di Queen (poi Brenden verrà invece passato da Rhodes mentre ad avanzare sarà Crews), Hemric è uscito dalla top10 e sembra già quello messo peggio.

Gli ultimi 10 giri sono cruciali in casa McAnally: Ankrum è terzo e potrebbe conquistare punti pesantissimi per Phoenix mentre Hemric soffre tanto. Una caution ai -9 però riapre tutto: un Benning a passo d’uomo e già in procinto di essere doppiato viene toccato da Queen e ad avere ancora la peggio è proprio Hemric che subisce altri – seppur non eccessivi – danni. Nessun lucky dog perché sarebbe stato Norm il beneficiario. E subito la #19 diventa una teiera con Daniel costretto ad andare ai box per le riparazioni in cui perderà un giro. Ai box anche una parte consistente del gruppo con Rhodes, C.Jones, Mosack, Garcia, C.Smith, Crafton, T.Hill, Breidinger ed altri.

Sprint di quattro giri per la prima stage con Majeski davanti ad Heim, Ankrum, Enfinger, Riggs, Gray, Honeycutt, Ruggiero, Crews (tire rub alla anteriore sinistra) e Caruth. Ty scatta bene al posto di Tyler che viene attaccato e poi passato da Enfinger, tuttavia la sorpresa arriva al secondo giro lanciato, in cui Heim trova l’incrocio e il varco per passare al comando.

Heim vince la prima stage davanti a Majeski, Enfinger, Ankrum, Gray, Riggs, Honeycutt, Ruggiero, Caruth e Crews con Hemric 30° e lucky dog, ma che per le riparazioni (danni al radiatore) riperderà il giro. Nella classifica aggiornata, dunque, Caruth è sempre sopra la linea rossa a +7, Ankrum a +6, Majeski +0, Honeycutt -0, Riggs -5, Hemric ed Enfinger in must win.

Ancora soste, ma non per i leader, infatti ai box ci vanno Crews, Queen, Wood, Sutton e pochi altri, dunque l’unica modifica in classifica è l’ingresso in top10 di Currey. Bandiera verde ai -39 nella seconda stage ed Heim scatta bene rimanendo senza problemi al comando. Poco più dietro Gray contrattacca senza successo Riggs che si difende all’esterno mentre Caruth va 3-wide con Honeycutt e Ruggiero e passa entrambi salendo al settimo posto; per Gio piccolo contraccolpo e viene infilato anche da LaJoie e C.Jones. Ankrum ancora non al meglio e si stacca dai leader.

A ripartenza assestata c’è tempo di dare un occhio alla classifica generale, così come la NASCAR tiene d’occhio Benning tenendo in mano la bandiera nera, e si nota come Caruth ora sia virtualmente a +7 su Riggs, ma si nota anche come Honeycutt stia premendo sul suo paraurti. E il patatrac arriva proprio qua: Kaden attacca di forza in curva3-4, ma è qualcosa di ordinario a Martinsville. Rajah resiste nella lotta fiancata contro fiancata in accelerazione, forse qui serviva un po’ più di lungimiranza, soprattutto dal muretto, e la #71 paga dazio. Lo scarico di Honeycutt taglia la posteriore sinistra di Caruth che ha anche il tempo di accorgersi di cosa è successo, ma il rettilineo è già finito e in frenata Rajah perde il controllo finendo a muro.

Per Caruth, che nell’intervista non accuserà Honeycutt di quando successo in quanto, giustamente, è stato solo uno sfortunato incidente di gara, i playoff sono praticamente finiti a meno di un miracolo, ovvero un ko di tanti altri piloti che non arriverà. Dunque la lotta, Hemric ed Enfinger a parte, si riduce a quattro piloti per tre posti. Lucky dog per Hemric.

I leader tirano ancora dritto a differenza di LaJoie, Ruggiero, Currey, C.Smith, Mosack e T.Hill, dunque si riparte ai -20 con Heim sempre primo su Majeski, Enfinger, Ankrum, Riggs, Gray, Honeycutt, C.Jones, Crews e Crafton. Corey mantiene la prima posizione, Riggs prosegue nella sua rimonta aggirando Ankrum mentre Gray prova a seguire Layne.

Riggs tuttavia è scatenato e nemmeno un blocco deciso di Enfinger lo ferma nel sorpasso, con la #34 che fa capire chi ha ancora un conto in sospeso dall’incidente al via al Roval. Chi ha subito un contraccolpo, forse più psicologico, è Honeycutt che viene passato da un Conner Jones forse, finora, alla migliore gara in carriera, ma i due sono superati da un Crews che ha gomme fresche. Hemric recupera e vede nonostante tutto la top20.

Mentre Honeycutt ripassa la #41 e Benning si prende la prima bandiera nera, il leader è in controllo e, malgrado il breve stint, inizia pure i doppiaggi con un Muniz (poi lucky dog) che forse lo blocca più del necessario. Heim vince anche la seconda stage (e sono 21 in stagione) davanti a Majeski, Riggs, Enfinger, Gray, Crews, Honeycutt, C.Jones e Rhodes, Hemric 20°. La classifica consolidata vede Ankrum a +8, Majeski a +6, Caruth a +4, Riggs a -4 come Honeycutt con Layne che al momento ha dalla sua il tie-breaker su Kaden (il quinto posto di Talladega contro il decimo del rivale). Riggs, tuttavia, al momento ha dalla sua anche il punto virtuale del giro più veloce.

È finalmente giunto il momento per i leader per fermarsi ai box e si lo fanno tutti i piloti playoff (tranne Hemric) con Jones, Rhodes, Gray, Crafton, Queen, Sutton e via via gli altri. Heim conserva la leadership virtuale mentre Ankrum con una sosta disastrosa (pistola rotta alla anteriore sinistra) perde tutto e finisce nella bolgia della lotta per Phoenix.

La nuova classifica vede nove piloti tirare dritto: Crews, Ruggiero, Wood, C.Smith, Currey, LaJoie, Garcia, Hemric e Mosack. A seguire Heim, Majeski, Gray, Honeycutt, Riggs ed Enfinger con Ankrum solamente 22°. La classifica live aggiornata vedrebbe Majeski a +9, Riggs ed Honeycutt a +1, Ankrum a -1, Caruth a -17 e dunque quasi matematicamente eliminato.

Bandiera verde ai -89 e Ruggiero aggira Crews prendendosi la prima posizione, tuttavia la vera notizia a centro gruppo è che Majeski superi Heim e quindi è Ty il leader virtuale, anche se la rimonta non sarà semplice. Corey riesce a liberarsi delle battaglie che ci sono a centro gruppo (ci sono auto sparse praticamente ovunque) e prende l’interno incollandosi al paraurti della #98. Riggs ci mette un po’ di più in questo e perde probabilmente il treno buono. Dopo il primo assestamento, Hemric è sesto, Majeski nono davanti ad Heim, Honeycutt, Riggs ed Enfinger con Ankrum 19°, dunque nella classifica live, mentre Ty è tranquillo a +8, c’è addirittura un pareggio a tre a quota 3120 fra Riggs, Ankrum ed Honeycutt.

Il primo ad attaccare, approfittando di LaJoie e Mosack davanti a loro, è proprio Heim che si prende l’interno di Majeski, ma la #98 resiste e così Corey si deve riaccodare. Honeycutt vorrebbe approfittarne, tuttavia subisce l’attacco all’esterno di Riggs. Anche questa manovra non va a buon fine mentre ai -80 Heim riesce ad infilare Majeski e di slancio ci prova subito su Mosack. Stavolta Ty deve davvero guardarsi dalla mossa all’esterno di Kaden, ma la #52 rimane bloccata dietro a Mosack e quindi Riggs riesce a superarlo all’interno. Con la coppia Tricon in fuga al comando (oltre 3″ su Wood) ed un Ankrum ancora bloccato dietro a Rhodes, ai -75 Majeski è a +9, Riggs +3, Ankrum +1, Honeycutt -1.

Mentre in un contatto fra Queen e Gray ha – relativamente – la peggio il primo, Heim prosegue nella rimonta e supera in sequenza LaJoie ed Hemric che, nonostante tutto, sta resistendo. A seguirlo sono a distanza di qualche giro Majeski e Riggs che mette ancora margine in classifica generale. Ankrum deve muoversi e attacca Rhodes, Ben incrocia la traiettoria e si riprende, seppur solo momentaneamente la posizione.

La classifica è in continua evoluzione: Heim supera anche Currey, ma anche la coppia Honeycutt-Enfinger si muove mettendosi alle spalle un Mosack che non ha grip. Kaden prosegue superando anche lui LaJoie, ma la vera notizia è che un Majeski ancora non a suo agio con l’assetto (sente la vettura rimbalzare sulla pista) viene scavalcato da Riggs che ora è solo un posto dietro ad Heim, ma staccato di oltre 1″. Ai -65, mentre Crews sta attaccando e passando Ruggiero, Heim è quinto a 4.4″ dalla vetta, Riggs sesto, Majeski ottavo, Honeycutto nono, Hemric decimo, Ankrum 18°. Dunque, Majeski viaggia a +9, Riggs +5, Honeycutt +1, Ankrum -1.

In ottica vittoria, i giri successivi sarebbero quelli cruciali per Heim dato che la #11 raggiunge la coppia Wood-C.Smith ma, mentre Crews sta allungando e Chandler supera Jack, arriva ai -60 una nuova bandiera gialla che innesca il finale con Waller che in coda finisce tutto solo in testacoda; lucky dog per Carroll.

È il momento delle decisioni strategiche importanti: quasi tutti i big hanno ai box un set di gomme fresche e da qui in poi potrebbe essere troppo tardi per sfruttarlo. Ai box vanno Wood, Currey, Hemric, LaJoie, Hill e Garcia. Dunque, chi beneficia di più di questa caution, oltre ad Heim che può riprendere i compagni di squadra, è Ankrum (che ha un problema al motorino di avviamento) che guadagna “gratis” ben quattro posizioni.

Alla ripartenza, dunque, Crews guida su Ruggiero, C.Smith, Heim, Riggs, Majeski, Honeycutt, Enfinger, Gray e Mosack, Ankrum 14° ed Hemric 20°. Nella live, Majeski +7, Riggs +3, Ankrum +1, Honeycutt -1. Bandiera verde ai -52 ed Heim sceglie l’esterno, ma non guadagna, anzi vede Chandler passare Ruggiero favorendo l’allungo di Crews. Dietro di loro ancora lotta fra Riggs e Majeski mentre Ankrum supera Queen e quindi ai -50 il virtualmente eliminato è Honeycutt a -2.

Ancora cambia tutto di lì a poco: Heim attacca Ruggiero ed in contemporanea lo fanno anche Honeycutt con Majeski ed Ankrum con Crafton. Passano tutti e dunque classifica relativamente invariata prima di una nuova caution. Nella confusione della coda del gruppo, istanti dopo il sorpasso di Riggs su Ruggiero, LaJoie travolge Breidinger mandandola a muro coinvolgendo anche Staropoli; lucky dog ancora per Muniz.

Altra occasione per andare ai box e stavolta è il turno di Ruggiero, Enfinger, Hill e soprattutto Hemric che si era preso pure una penalità per ripartenza irregolare. Mentre la sosta di Grant è disastrosa (problemi al sollevatore), per Daniel questo è il canto del cigno. La #19 lascia i box ma, poco dopo la bandiera verde, il motore fiaccato da 100 giri di surriscaldamento esala l’ultimo respiro e quindi Hemric è costretto al ritiro.

Nuova ripartenza ai -38 con Crews davanti a C.Smith, Heim, Riggs, Honeycutt, Majeski (che ha anche qualche problema ai freni) e che sta finendo risucchiato nella lotta, Gray, Mosack, Jones ed Ankrum tornato in top10, Enfinger 22°. Nella live Majeski si trova ora solo a +5, Ankrum risalito a +3, Riggs a +2 su Honeycutt.

Heim prova a seguire il compagno di squadra, ma il sorpasso su Smith non è nei più semplici, Gray si muove su Honeycutt costretto ad andare in difesa, Ankrum perde due posizioni (poi ripassa LaJoie) e quindi torna a rischio. Ai -35, dunque, Crews guida su Heim, C.Smith, Riggs, Honeycutt, Gray, Majeski, Queen, Mosack, Jones ed Ankrum; Majeski a +4, Riggs ed Ankrum a +2 su Honeycutt. Sosta imprevista ai box per Currey.

Mentre Enfinger rientra in top20 e recupera posizioni in fretta, Heim ha preso 1.2″ di ritardo da Crews e non sembra in grado di recuperarli malgrado gomme più fresche. Honeycutt segue come un’ombra Riggs ed è consapevole che con un sorpasso il -2 si trasformerebbe in un pareggio. Il giro più veloce sembra ormai che non passerà di mano, dunque Layne compenserebbe la posizione persa con questo bonus per rimettere in pari la classifica, tuttavia Kaden sarebbe quarto ed il tie-breaker passerebbe nelle sue mani migliorando il citato quinto posto di Layne a Talladega.

Ankrum è in situazione di attesa: Jones sta perdendo decimi su decimi e LaJoie lo sta attaccando, però alle spalle di Tyler sta arrivando il gruppetto che nelle caution precedenti ha cambiato gomme, incluso Enfinger, e questo è un pericolo per la #18. LaJoie passa, ma non Ankrum e questo fa innervosire Tyler che vorrebbe sempre più spedire Conner largo. Crafton pitta anche lui fuori sequenza, per lui arriverà il ritiro con i freni ko.

Ai -25 Crews guida con 1.5″ su Heim, 2.9″ su C.Smith, 3.4″ su Riggs, 4.0″ su Honeycutt, 4.8″ su Gray, 5.1″ su Majeski, 5.8″ su Queen, 7.1″ su LaJoie, 8.6″ su Jones ed Ankrum, Enfinger 15° a 9.6″; nella live tutto invariato con Majeski a +4, Riggs ed Ankrum a +2, Honeycutt -2.

A rivoluzionare tutto ci pensa una nuova caution: nel trenino con gomme fresche fra Ankrum ed Enfinger, in curva3 Ruggiero travolge e manda a muro Mosack con quest’ultimo costretto al ritiro; lucky dog per Currey che recupera però uno dei due giri persi in precedenza con la sosta. Box solo per Garcia e Muniz, dunque classifica invariata in cui solo Enfinger ne ha beneficiato guadagnando senza sforzo due posizioni.

Bandiera verde ai -15 e caution ai -14, ma prima succede un fatto fondamentale. Durante la bandiera gialla il box aveva avvertito di possibili manovre coordinate dei compagni di squadra C.Smith e Riggs per ostacolarlo nella lotta con Layne, tuttavia Kaden decide di piazzare il colpo decisivo con una manovra magistrale. Approfittando di Riggs che fa pattinare le gomme, Honeycutt va 3-wide in curva1 e salta la coppia Front Row Motorsports che occupava la seconda fila dietro a quella Tricon. Honeycutt dunque sale al terzo posto mentre Riggs scivola al quinto sempre dietro a Chandler.

L’incidente nasce a invece in fondo al gruppo dove Currey finisce in testacoda in circostanze non chiarite del tutto mentre Garcia, Carroll, Hill e Muniz rischiano grosso nella circostanza. Nessun lucky dog perché sarebbe dovuto essere proprio Bayley il beneficiario. Dietro la pace car arriva anche la moviola: sul momento Crews era rimasto davanti, ma era sotto attacco e direzione gara decide che al momento della bandiera gialla il muso della #11 era davanti a quello della #1.

La nuova classifica vede Heim primo su Crews, Honeycutt, C.Smith, Riggs, Gray, Majeski, Queen, LaJoie, Ankrum, Jones ed Enfinger con una graduatoria aggiornata che vede Majeski ora solamente a +3, Ankrum +2, Honeycutt +1 e Riggs -1. Al choose cone Heim ed Honeycutt vanno in prima fila seguiti da Crews-Riggs, Smith-Majeski, Gray-LaJoie, Queen-Jones, Ankrum-Enfinger, Ruggiero-Rhodes e via via gli altri.

Bandiera verde ai -9, Heim scatta bene e Honeycutt mette giù un altro mattoncino, riuscendo dall’esterno a tenersi dietro Crews e salire al secondo posto. Riggs ancora dietro al compagno di squadra, Majeski attacca Gray, Ankrum rimane decimo anche se Jones e Queen si scambiano attorno a lui, Enfinger perde le ultime speranze nella lotta con Ruggiero. E si apre qui la crisi totale di Majeski, tocca il muro nella lotta con Gray e, soprattutto, Riggs che si allarga e viene infilato anche da LaJoie scendendo all’ottavo posto.

Il sorpasso di Ankrum su Jones (imitato da Ruggiero) ai -6 è l’ultimo atto prima della caution che manda tutti all’overtime. Quello in curva2 si potrebbe definire il classico fallo di confusione in cui finiscono coinvolti proprio Jones che, affiancato da Majeski e Ruggiero, viene toccato da dietro da Enfinger e nel mucchio, con pochi danni, finiscono anche Rhodes, Wood, Sutton, Perez e Garcia. Currey torna a pieni giri.

Si va dunque all’overtime con Majeski che teme di avere la posteriore sinistra forata (e via radio dice un laconico “we’re fucked”), ma deve proseguire. Heim guida sempre davanti ad Honeycutt, Crews, C.Smith, Riggs, Gray, LaJoie, Ankrum, Majeski, Ruggiero, Queen, Wood ed Enfinger. E si va all’overtime con Ankrum addirittura a +4, Honeycutt +2, Majeski +1, Riggs -1. Al choose cone lo schieramento è Heim-Honeycutt, Crews-C.Smith, Riggs-LaJoie, Gray-Majeski, Ankrum-Queen, Ruggiero-Enfinger.

Bandiera verde ed Heim parte talmente bene che non deve temere nemmeno un possibile bump della #52. Riggs è quello che deve passare all’attacco mentre Majeski riesce ad evitare guai ed approfitta di quelli di Gray. Chandler Smith non si fa vedere, e così Riggs deve solo occuparsi di Crews, ma è comunque troppo tardi, anche l’attacco aprendosi la porta di forza sulla #1, seppur con successo e senza creare disastri attorno in un overtime nel complesso pulito, non basta.

L’11esima vittoria stagionale di Corey Heim passa quasi inosservata dato che tutti guardano allo svilupparsi della classifica alle sue spalle. Seguono sul traguardo Honeycutt, Riggs, Crews, LaJoie, C.Smith, Majeski, Gray, Ankrum, Queen, Ruggiero ed Enfinger e la griglia playoff, se possibile, è ancora più sorprendente. Mentre Corey Heim chiude il Round of 8 addirittura a +97 sul secondo (non sull’ultimo, sul secondo), dietro a lui ci sono Ty Majeski a quota 3130 punti, Tyler Ankrum 3130 (Ty davanti a Tyler per il terzo posto di Talladega), Kaden Honeycutt 3129, Layne Riggs 3129. Quattro piloti in un solo punto e a rimanere amaramente escluso da Phoenix è proprio Riggs perché il tie-breaker è diventato proprio il risultato di Martinsville.

In una battaglia nel complesso corretta, Riggs mastica un po’ amaro pensando all’incidente provocato da Enfinger alla primissima curva del Roval in cui Layne ha perso tantissimi punti, Caruth ha perso l’occasione della vita, Majeski si è salvato quando sembrava ormai perso e così il più sorridente è forse Tyler Ankrum, alla Championship 4 a sorpresa grazie ad un regolarissimo Round of 8. Ma ora inizia la vera settimana delle preoccupazioni per Corey Heim: in questo discusso format, 11 vittorie in una stagione potrebbero contare nulla a Phoenix.

I risultati odierni

La classifica della “Slim Jim 200”

La classifica generale

Così in campionato al termine del Round of 8 della NASCAR Truck Series 2025

I quattro qualificati alla Championship 4 di Phoenix

La classifica completa

I prossimi appuntamenti

Oggi a Martinsville prosegue il weekend NASCAR con la gara della Xfinity Series all’1:30 (diretta su p300.it in collaborazione su Recast). Domani, invece, alle 19:00 la corsa della Cup Series, sempre si p300.it. Entrambe le gare decideranno gli ultimi qualificati per Phoenix. Il gran finale della NASCAR Truck Series sarà in Arizona nella notte fra venerdì e sabato prossimi con partenza alle 0:30.


Immagine: Media NASCAR

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