Corey Heim vince la Ecosave 200 a Las Vegas. La seconda vittoria stagionale regala i playoff al giovane di TRD
Abbiamo ricevuto l’ennesima conferma del talento cristallino di Corey Heim. Il giovane pilota Toyota è riuscito a vincere la gara nonostante una qualifica deludente e uno speeding, il primo della sua carriera, che lo ha costretto a risalire dal fondo all’inizio del secondo stage. Nessuno sa dire con certezza se sia questa la miglior affermazione del nativo della Georgia. Tutti, però, sono concordi su un fatto in particolare: Corey merita una promozione, e la merita il prima possibile.
Il terzo appuntamento della NASCAR Craftsman Truck Series 2025 si tiene a quasi un mese di distanza da quello precedente. La prima gara del campionato svolta nella parte occidentale degli Stati Uniti, la Ecosave 200 al Las Vegas Motor Speedway, rappresenta un vero e proprio “reality check” per i piloti, che dovranno confrontarsi con un ovale da un miglio e mezzo per la prima volta dopo molti mesi.
La storia del Las Vegas Motor Speedway (che non ha nulla a che fare con lo Strip Street Circuit) è molto particolare. Nonostante sia l’ovale il punto cardine delle competizioni di stock car nel Nevada, esso fa parte di un complesso di tracciati nato nel 1972, anno in cui è stato creato un piccolo road course di appena 3km. Una storia intrigante, visto che al circuito (modificato nel tempo e ora molto tecnico, dalla lunghezza di quasi 4km) è stato affiancato, nel 1985, uno speedrome da 3/8 di miglia e poi, nel 1996, l’ovale su cui si correrà la prova odierna, uno speedway da 1.5 miglia in configurazione trioval dal banking progressivo (20° di inclinazione massima), che non ha subito grosse modifiche dall’anno di apertura in poi.
La Victoria’s Voice Foundation 200 è un appuntamento tutt’altro che storico per la Truck Series. Il campionato minore ha corso per la prima volta a Las Vegas solo nel 2018, oltre vent’anni dopo la sopracitata creazione dell’ovale. Il motivo di questo ritardo, però, è tutt’altro che scontato, visto che il debutto di questa serie nel Nevada coincide con l’introduzione di una seconda prova nelle due classi maggiori. Le stock car, in configurazione pick up, avranno il compito di percorrere il circuito 134 volte, per un totale di 201 miglia (o 323 km).
Sono solo 32 gli iscritti all’evento odierno, ma solo in 31 riescono a mettere le ruote in pista. Un problema tecnico al camion, difatti, costringe TC Motorsports a dare forfait ancor prima dell’inizio del weekend. Stephen Mallozzi subentra a McGee sul Ford #2 di Reaume Brothers Racing.
Si assiste a un cambio nella lineup di entrambi gli Chevrolet di Spire Motorsports non guidati da piloti full time. Justin Haley prende lo #07 lasciato libero da McDowell, mentre Corey Day, quest’anno impegnato in diverse categorie, tra cui ARCA Menards Series e Trans Am, sostituirà Busch sul #7.
La qualifica è composta da un giro secco, che viene svolto a pista libera da tutti i piloti. La prima apparizione dell’anno corrisponde alla prima pole position per Corey Day. Il pilota dello Chevrolet #7 di Spire Motorsports, autore di un 30.388″, riesce ad anticipare sul traguardo di soli 17 millesimi il compagno di marca alla guida del #18, ossia Tyler Ankrum, in forza a McAnally-Hilgemann Racing.
La gara
Ankrum sfrutta a suo vantaggio la linea interna e mette il muso davanti a quello del poleman in curva 1. Day, però, viene spinto dal compagno Haley alla 2 e prende così la testa della corsa. Il pilota Cup non si accontenta di aiutare il pilota del #7 e lo supera sul rettilineo principale dopo essersi portato sulla linea interna.
Ankrum, che ha concluso il primo giro in terza posizione, decide di puntare verso il montepremi più alto fin da subito. Il pilota Chevrolet, difatti, si butta interno in curva 2 e supera sia Haley che Day in una singola manovra. Il pilota Cup, passato anche da Garcia prima del termine del secondo passaggio, inizia a scendere abbastanza rapidamente in classifica.
Paura per Wood al giro 4. Il pilota in forza a McAnally-Hilgemann Racing perde il controllo del suo truck in curva 2 e sfiora le barriere. Lo Chevrolet #91, fortunatamente, non riporterà alcun danno. Quasi in contemporanea si assiste all’ingresso nei box di Mallozzi, preludio al ritiro.
Day resta incollato al retro di Ankrum fino al giro 9, nel quale il giovanissimo di Spire prova a superare il rivale in curva 4. L’insuccesso non abbatte il californiano, che, appena un miglio e mezzo più tardi, riesce a prendere la leadership della corsa.
Ankrum, però, non ha voglia di giocare agli inseguimenti. Il ragazzo di McAnally si butta all’interno e supera Day già alla seconda curva dell’undicesimo passaggio. Poco più tardi una foratura alla gomma anteriore destra dopo aver toccato il muro costringe Sawalich a compiere una sosta non prevista.
Al giro 17 Majeski beffa tutti i principali contendenti alla vittoria. Il campione in carica sfrutta l’attacco di Day su Ankrum, avvenuto nel corso del sedicesimo passaggio, per avvicinarsi e superare entrambi senza grande sforzo. Il pilota di ThorSport conquista la prima posizione dopo aver costretto il poleman ad allargare in curva 4.
L’arrivo di una perturbazione al giro 26 costringe i giudici di gara a neutralizzare la sessione fino all’esposizione della bandiera a scacchi biancoverdi. Ty Majeski, pilota del Ford #98 di ThorSport Racing, vince il primo stage a Las Vegas. Ankrum, Day, Heim, Friesen, Garcia, Haley, Smith, Ruggiero e Caruth completano la top 10.
La conclusione della fase inaugurale di gara permette a tutti i piloti di svolgere la prima sosta di giornata. Durante questo periodo si assiste al rientro in pista di Mallozzi e al lucky dog di Reaume, che torna così in coda al gruppo.
Quello che sembrava uno scroscio momentaneo si trasforma rapidamente in un acquazzone. Il peggioramento drastico delle condizioni meteorologiche obbliga i commissari ad interrompere la corsa al termine del giro 34.
Dopo circa un’ora di pausa, i piloti tornano in pista per affrontare il “secondo tempo”. Al via, Rhodes sfrutta la traiettoria interna per imporsi immediatamente su Ankrum, che verrà tappato fisicamente all’ingresso del backstretch. Il pilota del #18, però, non ci sta e in curva 4 si butta all’interno, superando con forza il due volte campione della serie.
Da qui in avanti la corsa è abbastanza statica. Gli unici eventi degni di nota sono la rimonta di Heim dal fondo griglia, causata dal suo primo speeding in carriera, e il ritiro di Mallozzi nei box per un guasto alla trasmissione.
Tyler Ankrum, pilota dello Chevrolet #18 di McAnally-Hilgemann Racing, mette in saccoccia il secondo stage a Las Vegas. Smith, Friesen, Heim, Rhodes, Haley, Garcia, Caruth, Honeycutt e Day seguono il californiano sotto la bandiera a scacchi biancoverdi.
Al termine della sosta generale, condita dal lucky dog di Reaume, la corsa può ripartire. O almeno, questa sarebbe la prassi. La pioggia, difatti, è tornata a scombinare i piani della corsa odierna e i piloti sono costretti a fermarsi ancora una volta nel mezzo della pit lane. Bandiera rossa al giro 69.
Le vetture tornano in pista dopo 20 minuti di sosta obbligata. Il terzo stage si apre nel segno di Friesen che si invola in solitaria dopo un ottimo scatto dalla linea interna. Heim, esterno, viene invece affiancato in curva 2 da Smith, reo di aver regalato al canadese la possibilità di fuggire. Il vincitore di Daytona, però, non si arrende e termina il primo giro in seconda posizione. Da qui in poi, il giovane di TRD proverà a mettere le ruote davanti al compagno di marca.
L’inseguimento di Heim su Friesen viene messo in pausa al giro 84, ossia quello in cui i direttori di gara decidono di proclamare la prima caution “artificiale”. A causare la neutralizzazione è una vera e propria derapata di Honeycutt in curva 4. Il ragazzo di Niece esce indenne dall’accaduto, ma lo stesso non si può dire di Ankrum che, per evitare la vettura più lenta, sfiora le barriere. Sfortuna anche per Mosack che subisce una foratura durante la neutralizzazione.
Tutti i piloti sfruttano la caution per svolgere la terza e ultima sosta di giornata. Al termine del pit stop una delle gomme di Currey taglia la pit lane e raggiunge il manto erboso. Lucky dog per Sawalich.
La ripartenza permette a Heim di restare davanti al gruppo. Il giovane di TRD, partito interno, sfrutta l’aiuto di Friesen, situato alle sue spalle, per incastrare il duo Front Row, a capo della corsia esterna. In Ford si assiste a una rapida riorganizzazione.
Smith, incapace di tenere testa ai ragazzi di Toyota, lascia spazio al compagno Riggs. Il rookie dell’anno 2024 inizia una rimonta rapida e coriacea, che gli permettere di raggiungere Heim in men che non si dica. Il #34 mette le ruote davanti all’#11 grazie a un taglio netto verso l’interno avvenuto alla quarta curva del novantaduesimo passaggio.
Subito dopo, però, la corsa viene neutralizzata per l’ultima volta. Al giro 94, Wood perde il controllo del proprio Chevy e urta con violenza contro le barriere di curva 4, danneggiando gravemente il posteriore. Il californiano sarà costretto al ritiro. Lucky dog per Muniz.
L’ultima ripartenza rimescola completamente i valori in campo. Riggs scatta bene dall’interno, ma Heim grazie alla spinta di Friesen, riesce a imporsi sul rivale e inizia la sua fuga. Alle spalle si avvia una battaglia senza esclusione di colpi per la P2.
Enfinger e Gray sono gli unici in grado di tallonare Heim, anche se solo per poche miglia. I due, difatti, vedono il retrotreno del Tundra #11 allontanarsi piano piano e gradualmente fino all’esposizione della bandiera a scacchi.
Corey Heim, pilota del Toyota #11 di Tricon Garage, vince la Ecosave 200 al Las Vegas Motor Speedway. Enfinger, Gray, Majeski, Riggs, Friesen, Caruth, Smith, Crafton e Ankrum seguono il ragazzo di TRD a debita distanza.
Corey Heim, nato 22 anni fa a Marietta, Georgia, ha vinto per la seconda volta in tre gare. Il ragazzo di Tricon Garage ha già dimostrato a oltranza il suo talento smisurato, che gli ha permesso di trionfare ben 13 volte in Truck Series. L’unica cosa che gli manca da ottenere in Truck Series è il titolo. Ma la vera domanda, giunti a questo momento della stagione, è la seguente: arriverà mai la sua meritata promozione?
I risultati odierni
La classifica della “Ecosave 200”
La classifica generale
Così in campionato dopo 3 delle 25 gare della NASCAR Truck Series 2025
La seconda vittoria stagionale permette a Corey Heim di conquistare la qualificazione matematica ai playoff.
I prossimi appuntamenti
La NASCAR Craftsman Truck Series tornerà in pista venerdì 21 marzo (sarà già sabato notte in Italia) per la Baptist Health 200, quarto appuntamento stagionale, che si terrà all’Homestead-Miami Speedway. La classe minore sarà di supporto a NASCAR Cup Series e NASCAR Xfinity Series. Stasera alle 20:30 al Las Vegas ci sarà invece la gara della Cup Series con Michael McDowell a partire dalla pole.
Immagine: Media NASCAR
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