NASCAR | Truck Series, IRP 2025: Layne Riggs sfrutta la sua superiorità per vincere la seconda gara dell’anno

Autore: Francesco Gritti
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Pubblicato il 26 Luglio 2025 - 10:40
Tempo di lettura: 7 minuti
NASCAR | Truck Series, IRP 2025: Layne Riggs sfrutta la sua superiorità per vincere la seconda gara dell’anno
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Layne Riggs vince la TSport 200 al Lucas Oil Indianapolis Raceway Park grazie ad una performance dominante

Layne Riggs è pronto per il titolo. O, perlomeno, questa è la frase che andrebbe detta se non ci fosse un talento generazionale chiamato Corey Heim in Truck Series. La vittoria della TSport 200 ha messo in mostra le doti velocistiche del figlio d’arte, autore di una performance semplicemente perfetta in cui ha saputo combinare sapientemente velocità pura, passo gara, strategia e aggressività. Insomma, Layne ha dimostrato di essere cresciuto. Riuscirà a impensierire Heim? Solo il tempo potrà rispondere a questa domanda.

La NASCAR Craftsman Truck Series torna in pista dopo quasi un mese di pausa per la sedicesima gara di campionato, la TSport 200 al Lucas Oil Indianapolis Raceway Park. Lo short track dell’Indiana è caratterizzato da un banking ridotto e da velocità medie molto basse.

Il Lucas Oil Indianapolis Raceway Park (anche detto Lucas Oil Raceway, nome ufficiale fino al 2021) è un autodromo situato a Brownsburg, Indiana. IRP dista appena 15 minuti di auto dalla principale pista della zona, da cui prende parte della denominazione. Aperto nel 1960, l’impianto è composto da uno short track lungo 0.686 miglia (quello su cui si terrà la gara in questione) e da un road course più ampio. L’ovale è caratterizzato da un banking quasi assente e da rettilinei molto corti, che rendono il circuito uno dei più lenti in tutto il calendario. La conformazione del tracciato rende comuni gli incidenti e i conseguenti periodi di caution.

La TSport 200 è una gara storica per la Truck Series. L’evento è apparso ininterrottamente nel calendario della categoria dal 1995 al 2011, salvo poi venire scartato in favore di tappe da svolgersi sugli stessi tracciati delle classi maggiori. Il ritorno nel 2022, però, ha fatto rinascere il trend delle piste riservate alle stock car con il cassone, che stanno tornando ad occupare posti nel programma di gare dopo tanti anni di assenza. Anche la lunghezza di 200 giri è un classico, visto che è immutata dal 1996.

Sono 35 i partecipanti alla gara. Spire Motorsports cambia entrambi i “piloti volanti” sui suoi Silverado. Lo #07 passa dalle mani di Annunziata a quelle di Brenden Queen, attualmente leader dell’ARCA Menards Series sulla Chevrolet di Pinnacle Racing Group, mentre il #7 viene guidato da Corey Day dopo essere stato affidato per un round a Taylor.

Restando in casa Chevrolet, è necessario sottolineare il ritorno di Ross Chastain sullo Chevrolet #44 di Niece Motorsports, affidato a Bilicki durante il weekend di Lime Rock. Young’s Motorsports non solo sostituisce Maier con Jayson Alexander sullo #02, ma decide anche di schierare per questa occasione un secondo Silverado, il #20, per Jordan Anderson, che quest’anno ha corso solo a Daytona in Xfinity Series su una vettura del proprio team. Il nativo della South Carolina torna nella classe minore dopo 3 anni di assenza.

Passando in Ford, è bene citare un piccolo scambio sul #66 di ThorSport Racing, con Waters che lascia l’F150 in questione a Luke Fenhaus. La girandola dei piloti di Reaume Brothers Racing riporta Cody Dennison e A. J. Waller, rispettivamente, sul #2 e sul #22 al posto di Lambros e Labbé.

Norm Benning torna in pista assieme al suo Chevrolet di Norm Benning Racing dopo una gara di assenza. Anche Greg Van Alst Motorsports schiera un Silverado per il suo debutto, che avviene con al volante il proprietario della squadra, Greg Van Alst in persona, quest’anno iscritto part time in Xfinity Series con Joey Gase Motorsports with Scott Osteen prima di prendere questa decisione a stagione in corso.

Mike Harmon Racing, invece, partecipa al round di IRP su un Toyota, che viene guidato da Boston Oliver, giovane attivo nel Pro Late Model. Halmar Friesen Racing torna a schierare un solo truck, mentre 1/4 Racing e Hill Motorsports disertano la sedicesima tappa di campionato.

Le condizioni meteo avverse impediscono lo svolgimento delle qualifiche. La griglia di partenza, scelta dall’algoritmo, vede quindi Corey Heim, pilota del Toyota #11 di Tricon Garage, iniziare la gara al fianco del campione in carica Ty Majeski, a bordo del Ford #98 di ThorSport Racing.

La gara

Heim, autore di un ottimo stacco di frizione, riesce, aiutato anche da Smith, ad imporsi subito su Majeski, partito interno. Anche il pilota di Front Row si impone senza problemi sul campione in carica che termina il primo giro in terza posizione.

II leader del campionato non è, però, il più veloce in pista come da previsioni. Riggs, decimo al via, ha un passo talmente superiore rispetto alla concorrenza da riuscire a raggiungere e superare Heim sfruttando il banking di curva 4 al termine del giro 21. Da lì inizia l’eclissi del protetto di TRD che perderà posizioni fino al passaggio sotto la bandiera a scacchi biancoverdi.

Il resto del primo stage è caratterizzato quasi esclusivamente da lunghe visite ai box (effettuate da Waller al giro 29 e da Benning al 58), in grado di occupare tutto lo stage, e da ritiri. Durante questa fase, difatti, la corsa di Dennison (al passaggio numero 9 per guai elettrici) e Oliver (alla quarantesima tornata) giungono al termine.

Layne Riggs, pilota del Ford #34 di Front Row Motorsports, vince lo stage 1 a IRP. Il figlio d’arte è seguito, seppur a debita distanza, da Majeski, Smith, Enfinger, Heim, Ankrum, Caruth, Day, Rhodes e Gray. Durante la sosta generale, condita dal lucky dog di Crafton, si assiste a diversi fatti di una certa importanza.

I meccanici di Heim hanno difficoltà a togliere dalla sede la gomma posteriore destra del suo Toyota, facendogli perdere secondi preziosi durante il pit stop. Lo pneumatico anteriore sinistro di Chastain, invece, si stacca completamente mentre percorre la corsia box. Il grosso guaio obbliga il pilota Cup a perdere addirittura un giro.

Il secondo stage si apre nel segno di Riggs, in grado di mettersi immediatamente alle spalle Majeski grazie al sapiente utilizzo della corsia esterna. Contemporaneamente si assiste al rientro in pista di Benning e alla sostituzione di Weller con Reaume, che avrà il compito di portare il Ford #22 al traguardo.

L’obiettivo di “Padron Josh” non verrà portato a termine dato che, a seguito di un bloccaggio, urta violentemente le barriere di curva 3 durante il giro 100, causando l’unica caution “artificiale” di giornata. I danni ingenti costringono il Ford al ritiro.

Durante la pausa si assiste anche alla sosta di diversi piloti, tra cui spiccano Friesen, Enfinger, Fenhaus, Mosack, Garcia e Queen, i quali decidono di percorrere tutta la seconda metà di gara sullo stesso treno di gomme. Benning, invece, si ritira. Chastain lucky dog.

La ripartenza non regala grosse sorprese. Riggs, che ha scelto di scattare dalla linea esterna, si impone senza troppe difficoltà sul compagno Smith che, nelle miglia successive, subirà un crollo abbastanza importante in classifica.

Layne Riggs conquista così anche lo stage 2 a IRP. Friesen, Rhodes, Enfinger, Smith, Honeycutt, Majeski, Heim, Fenhaus e Mosack seguono a ruota il ragazzo di FRM. Mills acquisisce il diritto di accodarsi al gruppo. Al termine della sosta generale (che non coinvolge i piloti elencati in precedenza) si riparte.

Sono i piloti su gomma vecchia a guidare il gruppo all’inizio della terza e ultima frazione di gara. Al via Friesen (alla gara numero 200 in carriera nel giorno del suo 42° compleanno), esterno, si impone senza grossi problemi su un altro veterano, Enfinger, che, nonostante un ottimo stacco di frizione, non è riuscito a tenere testa al canadese.

Riggs, però, è su un altro livello e, dopo aver recuperato terreno facilmente, supera Friesen alla prima staccata del giro 146. La manovra spettacolare del dominatore della giornata non spaventa il canadese che, almeno fino a curva 3, prova a tenere testa al rivale.

Qui inizia la fuga in solitaria di Riggs, resa più semplice dalla lotta senza esclusione di colpi fra Heim e Rhodes, nella quale è il bicampione ad avere la peggio. Negli ultimi giri il pubblico assiste ad una grande rimonta da parte di Day, che conclude la corsa in seconda posizione.

Layne Riggs vince in solitaria la TSport 200 al Lucas Oil Indianapolis Raceway Park. Day, Friesen, Heim, Enfinger, Majeski, Smith, Hemric, Ankrum e Chastain, seppur ben distanziati fra loro (e dal primo) completano la top 10. Nel post gara non arriva il regalo di compleanno per Friesen: squalificato per altezza irregolare del suo truck all’avantreno.

https://twitter.com/NASCAR_Trucks/status/1948927856978858091

Layne Riggs ha raggiunto la maturità necessaria per lottare per il titolo. Il ventitreenne nato a Bahama, North Carolina, ha confermato definitivamente con questa seconda vittoria stagionale (quarta in carriera) di poter mettere i bastoni fra le ruote ad Heim in ottica campionato.

I risultati odierni

La classifica della “TSport 200”

La classifica generale

Così in campionato a 2 gare dalla fine della regular season della NASCAR Truck Series 2025

Tutti i piloti che hanno vinto almeno una gara, ossia Heim, Hemric, Smith, Ankrum, Caruth, Friesen e Riggs, parteciperanno ai playoff. Nella seconda fase del campionato ci sarà almeno un contendente al titolo che non ha ottenuto nemmeno un’affermazione nel corso delle prime 18 gare. Il quarto posto di oggi permette a Corey Heim di conquistare il titolo di campione della regular season con ben 2 round di anticipo.

I prossimi appuntamenti

Il programma a IRP si chiude qui. Il diciassettesimo appuntamento stagionale porterà la NASCAR Craftsman Truck Series al Watkins Glen International per la United Rentals 176 at The Glen, che si terrà l’8 agosto. La classe minore supporterà in quel weekend NASCAR Cup Series, NASCAR Xfinity Series e ARCA Menards Series.

Immagine: Media NASCAR

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