NASCAR | Truck Series, Indianapolis Raceway Park: Grant Enfinger vince e passa nel Round of 8, ma che disastro per Hocevar e Nemechek!

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Tempo di lettura: 14 minuti
di Francesco Gritti @franz_house_vg
30 Luglio 2022 - 19:20
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Grant Enfinger guadagna la prima vittoria stagionale all’Indianapolis Raceway Park dopo una gara di gestione e attacchi mirati. Deludono Hocevar e Nemechek, autori di incidenti più o meno volontari con piloti fuori dalla lotta titolo


La NASCAR Truck Series è strana per molti motivi: piloti giovanissimi corrono assieme a veterani, specialisti di categoria riescono ad affermarsi nonostante l’età avanzata e personaggi dalla carriera alquanto singolare sono alcune delle caratteristiche più importanti della categoria inferiore del gran circuito delle stock car. Uno dei protagonisti più interessanti di questo campionato è Grant Enfinger, pilota di esperienza limitata nonostante un’età che avanza e in grado di rilanciare periodicamente le sue abilità mai troppo esposte. Grant agguanta un posto nel “Round of 8” dopo un 2021 travagliato, beffando il suo ex team dopo il passaggio a GMS Racing.

La gara

In qualifica i 36 piloti devono percorrere alla massima velocità possibile due giri (con il migliore preso in considerazione) del Lucas Oil Raceway, short track di 0.686 miglia che ritorna in calendario dopo un assenza che perdurava dal 2011. Il migliore del plotone è John Hunter Nemechek, pilota della Toyota #4 di Kyle Busch Motorsports. Il giro del figlio d’arte si conclude in 22.211″, molto vicino al record di 22.081″ fatto segnare nel lontano 2000.

Di fianco, staccato di pochi millesimi, partirà il compagno di squadra #18, Chandler Smith, mentre il terzo truck della squadra, il #51 pilotato da Corey Heim, è fermo al quarto posto, dietro a Christian Eckes. Kyle Busch si può definire contento dei risultati in qualifica, ma la fase che conta di più è la gara.

Da segnalare le altre posizioni di partenza fra i piloti ai playoff. In terza fila sorprendono in positivo Grant Enfinger e Ty Majeski, a meno di 2 decimi dal tempo della pole, davanti a Hocevar e Friesen. Un po’ attardato da una sbavatura è Ben Rhodes, nono, ma comunque vicino ai tempi dei suoi rivali. Le due delusioni sono Crafton, sedicesimo a mezzo secondo dalla pole, e Zane Smith, addirittura ventunesimo a 0.760″ dal tempo di Nemechek. Da accentuare il risultato negativo di Crafton in qualifica: infatti è l’unico dei piloti in lotta per il titolo ad aver già corso su questa pista, ottenendo anche diverse top 5.

In partenza si vede la bravura nello stacco di Nemechek. JHN mette subito le ruote davanti a Chandler Smith, partito di fianco a lui in prima fila, ma non è l’unico a scattare bene. Eckes ha un buono start, ma nei giri successivi perde diverse posizioni, venendo superato da diversi piloti come Enfinger e Hocevar. Chi è costretto a partire bene è Zane Smith. L’unica Ford ai playoff inizia una rimonta forsennata, portandosi in P16 dopo appena 10 giri di gara.

Al giro 8 si infiamma la lotta in testa. Nemechek si deve difendere da un Chandler Smith particolarmente veloce. Chandler attacca JHN in curva 3 e riesce a stare davanti per qualche metro, ma il pilota del truck #4 si difende, chiudendo una veloce traiettoria esterna e restando davanti al termine del giro. Sembra l’inizio di una lotta bellissima quando, però, è chiamata per la prima volta la caution al giro 9.

Boyd colpisce Reaume, oggi a bordo del truck #33 della sua squadra in curva 1, portandolo a muro e danneggiandone il retrotreno. D’altro canto, nonostante sembri quello con meno danni, solo Boyd sarà costretto al ritiro. Una vampata improvvisa incendia infatti il mezzo #12, obbligando i marshall a intervenire e domare le fiamme.

In ripartenza si rivede la stessa gerarchia in prima fila, con Nemechek che sfida il compagno Smith standogli davanti con una traiettoria all’interno. Chi guadagna grazie all’iniziativa è Hocevar che attacca all’interno e stacca in modo molto profondo. Mossa aggressiva e rischiosa, ma che gli permette di terminare il primo giro dopo la ripartenza in terza posizione.

Nonostante la manovra intelligente, però, il pilota Niece non ha il passo e deve accontentarsi di una posizione da difendere dai ben più veloci Friesen ed Enfinger. Nemechek e Chandler Smith si staccano e cominciano una cavalcata solitaria che si interrompe al trentesimo giro. Josh Reaume si gira in curva 4, causando un gran fumo che impedisce la visuale ai piloti. Il suo truck non ha danni evidenti e rientra in pista, staccato di 8 giri, con manovre e spinte degne del primo giorno di scuola guida. Garcia sfrutta l’interruzione e torna nel lead lap.

Non cambia la situazione in prima fila con JHN che batte ancora Chandler Smith allo start. Chi parte male è Eckes: dopo una prima parte di gara abbastanza opaca, il pilota #98 è autore di una pessima ripartenza, facendosi superare anche dai compagni di squadra Rhodes e Majeski.

Bastano pochi giri e Nemechek è leader solitario della corsa. Chandler Smith è solo davanti a Hocevar e Friesen, impegnati a lottare. Da notare la rimonta impressionante di Zane Smith: al giro 47 è già settimo a lottare con Ben Rhodes per la posizione. Eckes e Crafton se la passano male: se il nuovo pilota ThorSport perde posizioni di continuo, la gara del 3 volte campione è ben peggiore. Matt, partito sedicesimo, naviga da quasi tutta la gara oltre la ventesima posizione. Un duro colpo per un pilota molto importante nella storia della Truck Series.

Dopo il giro 50 si allarga la lotta per la terza posizione. Friesen viene raggiunto da Enfinger e Rhodes, ma il trenino si smantella in fretta. Il gioco favorevole dei doppiati aiuta Carson Hocevar a disfarsi dei piloti più anziani dietro di lui, lasciando i tre dietro ad azzannarsi tra di loro.

Non succede più nulla. Dopo 60 giri in testa John Hunter Nemechek vince il primo stage della storia a IRP (nel 2011 non esisteva ancora lo stage racing). Chandler Smith e Hocevar concludono a debita distanza, inseguiti da Friesen ed Enfinger. La top 5 si chiude senza Rhodes, nonostante gli attacchi di quest’ultimo sulla vettura del quinto classificato nei giri conclusivi della prima fase di gara.

Garcia si porta per la seconda volta nel giro di testa dopo la sosta comune ai pit. Hocevar e Chandler Smith riescono a partire in prima fila grazie a una fermata molto veloce. Nemechek, nonostante la vittoria del primo stage, partirà in terza posizione. In partenza Hocevar sa tenere la posizione, stringendo in curva 1 per poi allargarsi e impedire a Chandler Smith di poter attaccare. Chi non scatta benissimo è Nemechek, in difensiva durante i pochi giri in cui i truck sono liberi di correre.

Già al giro 73 la gara viene fermata. Un problema tecnico sul truck #43 impedisce a Blake Lothian, giovane rookie, di continuare la gara. Dopo il parcheggio all’interno di curva 1 e la successiva caution, il ragazzo della North Carolina esce dal mezzo mostrando frustrazione e rabbia; Little torna a pieni giri.

La ripartenza è la fotocopia di quella di prima, ma stavolta la gara in regime di bandiera verde sembra durare di più. Enfinger attacca subito Nemechek, portandosi alle spalle di Chandler Smith. Il declino del pilota #18 viene accentuato nei giri successivi dai sorpassi subiti, prima da parte di Enfinger e poi da parte di Nemechek.

Al giro 88, appena cinque dopo essere passato in seconda posizione, Grant Enfinger è pronto a rubare la leadership della gara, in mano a Carson Hocevar dell’inizio dello stage 2. Passano i giri e gli attacchi del #23 non hanno effetto. Inoltre, grazie anche ai doppiati, i piloti KBM si attaccano ai primi due: ora la leadership della corsa è una questione a quattro. Al giro 105 è definitivo l’attacco di Enfinger in curva 3. Il pilota GMS si porta davanti al ragazzo di Niece Motorsports con una poderosa staccata. Intanto Chandler Smith ruba la terza posizione a John Hunter Nemechek.

Colpo di scena al giro 107: Nemechek sbaglia l’ingresso in curva 1 e colpisce Kris Wright, doppiato. Il pilota #4 si gira e la caution esce allo scoperto. Terzo lucky dog per Garcia dopo un’altra sosta generale prima della fine del secondo stage.

Si riparte con pochissimi giri rimanenti. Chandler Smith tiene la prima posizione su Rhodes, ma i due non si sono fermati e lasciano presto le posizioni di testa a Majeski ed Enfinger, entrambi con gomme fresche. Nemechek, anche lui con coperture appena montate, è furibondo e riesce a superare diverse vetture nei pochissimi giri rimasti.

Lo stage si interrompe durante il giro 120. Una caution viene chiamata quando Thompson si gira in curva 2 senza causare danni estesi al mezzo. Da notare però il contatto fra gli Smith, sempre il curva 2. Zane allarga per attaccare Chandler che invece stringe la traiettoria fino alla collisione. Chandler colpisce le barriere esterne alla pista mentre Zane prosegue quasi come se nulla fosse.

Senza più colpi di scena Ty Majeski, sul Toyota #66 di ThorSport Racing, si aggiudica un secondo stages grazie alle sue doti eccezionali sul giro secco. Enfinger infatti non ha potuto nulla nello sprint finale, concludendo secondo davanti a Rhodes, Hocevar e Zane Smith. Chandler Smith invece termina lo stage in ottava posizione. Riggs ottiene il lucky dog.

Gli 80 giri del terzo stage iniziano con lo start magistrale di Majeski che si tiene dietro Enfinger, Hocevar, Friesen e Nemechek. JHN è ancora furioso nella prima parte di stage, riuscendo a passare Hocevar con una staccata profonda, fatto raro nelle corse su ovale. Nelle retrovie i piloti ThorSport fanno gioco di squadra: interessante il sorpasso su DiBenedetto da parte di Rhodes, Eckes e Crafton con i 3 formano un four wide in curva 4 non lasciando spazio al pilota Chevrolet e costringendolo a indietreggiare.

Al giro 138 un’altra caution per rimuovere dei detriti in curva 4 non meglio specificati. Wood si sdoppia nel frattempo. Majeski non molla e resta davanti a Enfinger, ma chi stupisce è Nemechek, glaciale, che attacca Friesen in curva 1 prendendosi la terza posizione.

Passano un paio di giri e la gara è ancora una volta in stato di fermo. Lawless Alan sbatte contro le barriere interne in curva 2; per lui gara finita. L’impatto è causato da un contatto fra Zane Smith e Chase Purdy con i due truck che collidono con quello di Alan, esterno, portandolo fuori dalla gara ad alte velocità. Thompson si sdoppia e resta solo un giro indietro rispetto al leader.

Majeski si prepara a gestire una lunga fase in green flag. Il pilota Toyota sfrutta la difesa estrema di Enfinger su Nemechek (tanto estrema da quasi portarlo contro il muro esterno) per restare solo e allungare il distacco con gli inseguitori. In questa fase di calma si nota il duello per la quarta posizione fra Friesen e Rhodes.

A 30 giri dalla fine Zane Smith è ancora in fase di rimonta. Il campione della regular season è stato costretto ancora una volta a riparare il mezzo ed ora è riuscito ad arrivare in top 10 dopo aver superato agevolmente Kraus, Grala e Chandler Smith. Quest’ultimo non ci sta: bastano pochi giri e la Toyota #18 si trova già alle spalle della Ford #38.

Mancano 25 giri al termine della gara quando, dopo 30 giri di battaglia, Ben Rhodes si impone in curva 1 su Stewart Friesen. Il canadese non può deprimersi dopo la grande battaglia e la difesa stoica sul compagno di marca e rivale per il titolo.

Problemi invece per Hocevar a 15 giri dalla fine: il pilota Niece ha finito le gomme e sta rallentando molto sul passo di gara, tanto che Heim e Howard cercano di passarlo senza causargli troppi problemi. Nel frattempo i doppiaggi hanno fatto perdere tutto il vantaggio ed ora Enfinger è attaccato a Majeski. La lotta tra Perkins e Deegan ha fatto perdere al vincitore dello stage 2 oltre un secondo in meno di 5 giri. Il sogno si spegne al giro 189, quando l’attacco in curva 1 porta Enfinger in prima posizione.

A 10 giri dalla fine un colpo scena non propriamente inaspettato. Hocevar colpisce volontariamente Howard, intento a superarlo in maniera non pulita sul rettilineo di partenza. Il pilota #91, alla miglior gara stagionale, perde il controllo e sbatte ad alta velocità contro le barriere. Per lui c’è il ritiro. Nelle fasi successive all’incidente il pilota leso nell’onore fa vedere la sua rabbia a Hocevar. La mossa di Carson non è sicuramente vincente se vuole puntare al titolo, o anche solo alla prima vittoria, in NASCAR Truck Series, visto che sicuramente Colby non gliela farà passare liscia.

Molti piloti si fermano al pit per montare gomme fresche. I piloti davanti non si sono fermati, ma devono temere l’assalto di chi ha gomme fresche. A 2 giri dalla fine si riparte con Nemechek in prima fila che viene sopravanzato da Taylor Gray, di fianco a lui. JHN non la prende bene e lo colpisce in curva 3 praticamente senza frenare. I danni sono leggeri, ma il morale di un ragazzo di 17 anni è a pezzi, anche perché la #17 è in lotta ancora per l’owners championship e Taylor era alla migliore gara in carriera. Sarà overtime con secondo lucky dog per Jack Wood.

In prima fila si trovano Zane Smith e John Hunter Nemechek, entrambi su gomme usate. Dietro i falchi Enfinger e Rhodes, entrambi con pneumatici freschi. Allo spunto iniziale è Nemechek a passare davanti, ma viene portato a muro in curva 2 da Zane Smith. La leadership Ford dura poco, infatti già in curva 3 Enfinger ha superato il suo rivale e lo stesso lo farà Rhodes nell’ultimo giro di gara.

La vittoria della TSport 200 è quindi di Grant Enfinger. Un GMS Racing profondamente cambiato dall’approdo in Cup Series esulta per la prima vittoria stagionale, arrivata grazie al trentasettenne dell’Alabama. Sono ora 7 le sue vittorie nella NASCAR Truck Series. Un 2021 travagliato, in cui ha dovuto alternarsi tra ThorSport e CR7 (nulla a che vedere con l’omonimo calciatore) sembrava aver messo fine alle sue speranze di vittoria del titolo.

L’arrivo in GMS dopo 5 stagioni in ThorSport, le uniche complete in NASCAR, sembrava un matrimonio difficile fino a ora, ma la vittoria a IRP ha risolto tutto. Per la quarta volta su 4 playoff Enfinger accede al Round of 8 e per la prima volta da Martinsville 2020 entra in victory lane. La vittoria è anche un ritorno di fiamma, visto che la sua prima volta in Truck Series è arrivata proprio con GMS a Talladega, quando era ancora un part timer nel lontano 2016.

Dietro di lui la top 5 si compone di Majeski, Rhodes, Zane Smith, Friesen, Heim è buon sesto per la lotta della #51 per l’owners championship. Da ricordare il piazzamento finale degli altri piloti ai playoff, con Majeski ottavo, Crafton nono, Nemechek decimo, Eckes sedicesimo e Chandler Smith diciottesimo. Da sottolineare il debutto da sogno di Layne Riggs, figlio dell’ex pilota NASCAR Scott, settimo alla prima gara in carriera sulla seconda Toyota di Halmar Friesen Racing.

La situazione playoff vede accedere alla fase successiva Enfinger grazie alla sua vittoria. I due piloti, al momento, esclusi, dalla fase a 8 sono Christian Eckes e Matt Crafton, entrambi su Toyota di ThorSport Racing. I due ora si trovano 7 punti sotto la soglia di sbarramento, al momento rappresentata da Carson Hocevar, ma in caso di vittoria avranno comunque il diritto di accedere, indipendentemente dal punteggio, al Round of 8.

I risultati odierni

La classifica della “TSport 200”

La classifica generale

Così la griglia playoff dopo la prima gara del “Round of 10” della NASCAR Truck Series 2022

NASCAR Truck Series 2022 playoff Indianapolis Raceway Park

La classifica completa

I prossimi appuntamenti

I Truck torneranno in pista con il round 18, secondo del Round of 10 dei playoff, sabato 13 ottobre a Richmond nella “Worldwide Express 250 for Career Appreciation”, prova di 250 giri in notturna. Il weekend di NASCAR, però, continua a Indianapolis, distante qualche chilometro dal circuito dei truck. Il road course ospiterà sabato 30 luglio alle 21.30 la “Pennzoil 150”, round 20 di NASCAR Xfinity Series e domenica 31 luglio alle 20.30 la “Verizon 200 at the Brickyard”, round 22 di NASCAR Cup Series. La gara principale è importante da seguire anche per noi europei, perché sarà in debutto fra le stock car di Daniil Kvyat, ex pilota di Formula 1.


Immagine: Media NASCAR

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