NASCAR | Truck Series, Homestead-Miami 2025: Heim beffato dal motore, spin&win per Larson!

Autore: Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 22 Marzo 2025 - 17:30
Tempo di lettura: 16 minuti
NASCAR | Truck Series, Homestead-Miami 2025: Heim beffato dal motore, spin&win per Larson!
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Gara spettacolare a Miami con Heim, Riggs, Larson e Chastain a contendersi la vittoria. Kyle rimonta dopo un errore prendendosi il successo che Corey avrebbe meritato


Probabilmente è stata una gara di quelle one for the ages per la NASCAR Truck Series ad Homestead. La lotta a Miami per la vittoria ha coinvolto Corey Heim, dominatore dell’inizio di stagione, Layne Riggs, Ross Chastain, un Kyle Larson non al meglio con l’assetto e anche altri piloti che si sono affacciati alla top5. Heim sembrava avere la corsa in mano fino ad un problema al motore ad una dozzina di giri dalla fine che lo ha costretto a cedere la prima posizione a fasi alterne ai principali avversari. Riggs pareva avercela fatta, ma contro una clamorosa rimonta di Larson dopo un testacoda ha potuto fare poco.

La gara

La NASCAR Truck Series prosegue la sua parte di calendario sugli ovali da 1.5 miglia, dopo Las Vegas, ad Homestead-Miami per la quarta tappa stagionale. Tappa che rischia di saltare per via dei vasti incendi dei prati fra Miami e Key West e che arrivano fino a circa 1-1.5 miglia dall’ovale della Florida. L’intervento pronto del servizio forestale riesce a contenere a sufficienza l’espansione dell’area colpita e le autorità confermano in toto il weekend.

Per fortuna il gruppo è leggermente più nutrito (non troppo) di quello visto in Nevada e fra i 34 iscritti c’è ampia varietà: oltre ai regular, incluso un Corey Heim in forma straordinaria, ci sono i big della NASCAR Cup Series come Kyle Larson (iscritto a tutte e tre le gare del weekend) per Spire e Ross Chastain per Niece, Brandon Jones dalla Xfinity (sempre Spire che presenta tre Truck in livrea Hendrick) e ben quattro piloti stranieri, i full timer Friesen (Canada) e Perez (Messico) a cui si uniscono le presenze di Ogata (Giappone) e il rientrante – dopo sei anni – Disdier (Francia).

Le prove libere sorridono a Jack Wood che precede Jones e Chastain, ma più di qualche pilota (Larson ed Enfinger su tutti) è preoccupato perché la anteriore destra denota segni di consumo dopo una ventini di giri e dopo 30 si è arrivati sulle corde. Per fortuna per i 134 giri della gara (200 miglia) a disposizione ci sono cinque set, ma la gestione degli pneumatici diventa ancor di più parte integrante della strategia.

Nelle qualifiche Larson sembra avere la pole in tasca, ma nel finale della sessione viene battuto in sequenza prima da Tanner Gray e poi da Corey Heim che, dunque, conferma il suo ottimo stato di forma; a seguire Riggs, Ruggiero, Ankrum, Chastain, Enfinger, Friesen e Majeski.

Pronti via e subito caution: un rallentamento della corsia interna ispira subito Chastain che va 3-wide e in curva1 si arriva 4-wide, dall’interno Ross, Ruggiero, Enfinger ed Ankrum. Tyler forse non sa di questa situazione e quindi sta a centro pista restringendo il campo di azione per gli altri tre. Gio finisce nel panino, tocca più Enfinger che Chastain e finisce in testacoda e poi verso il muro, Honeycutt evita l’incidente per un pelo, non Rhodes (partito indietro in una fase un po’ confusionaria a livello di assetti in casa ThorSport) che viene stretto fra la #17 e le barriere. Per il pilota Tricon lievi ammaccature che condizioneranno la corsa, per il bicampione, invece, danni all’anteriore che porteranno dopo metà gara al ritiro.

Dopo un paio di soste in coda, si riparte con Heim sempre al comando su Larson, Gray, Riggs (che per una volta si è qualificato bene e quindi è papabile per la vittoria) e Chastain. Bandiera verde con 24 giri rimanenti nella prima stage e la corsia esterna non scatta al meglio permettendo a Taylor di riaffiancare Kyle; Larson riesce a difendersi in curva2, poi sempre lungo le barriere si lancia e sul traguardo ha il muso davanti a tutti. Corey non molla e con uno slide job chiude la porta in curva2. Dietro di loro si è portato invece Chastain che ha superato Riggs e Gray; Taylor uscirà presto dalle prime posizioni.

La battaglia è molto viva fin dai primi giri con una serie di attacchi, incroci, slide job e grandi lanci dall’esterno. Spesso sono le manovre non concluse positivamente a generare ancora più movimento, come nel caso di Chastain che scivola largo e che permette a Riggs di tornargli sotto. Davanti a loro, nel frattempo, Larson ha cambiato tattica e punta Heim dall’interno, prova uno slide job che non va buon fine e così Chastain ci prova sulla #07. Il fallito attacco di slancio ricrea la doppia coppia al comando. In top10, nel frattempo, Majeski sale al quinto posto mentre Caruth inizia una veloce discesa con i sorpassi subiti da Friesen ed Hemric.

Al giro 12 doppio attacco, Riggs su Chastain ha successo dopo una tornata, Larson su Heim invece subito. Kyle prova ad andare via subito, ma non riuscirà mai ad accumulare un vantaggio significativo. Ross, invece, rimbalza dopo il sorpasso subito ed il contrattacco sulla #34 e così Majeski si avvicina a lui a metà stage. Mallozzi, torna ai box pare con del fumo che esce dalla vettura ma la sensazione è che per la seconda gara di fila ci sia puzza di start&park

Il pilota più in forma in questa fase di gara è Layne Riggs che attacca Heim in curva4 e completa il sorpasso tuffandosi in curva1. Ai -10, dopo il sorpasso subito da Friesen da parte di Hemric, arriva anche quello di Majeski su Chastain che va tutto interno in curva3.

Le dinamiche e i pronostici cambiano ad ogni giro: Heim ha resistito bene e contrattacca all’interno, ma non va. La speranza per entrambi è quella di riprendere un Larson leggermente rallentato da un detrito sulla griglia del radiatore e dai primi doppiaggi. Proprio così Layne dimezza di colpo il ritardo in vista dello sprint finale. Kyle si difende lungo il muro, poi copre ogni traiettoria possibile. Così facendo riporta sotto anche Heim che di slancio attacca ai -4 al punto che per un attimo sono 3-wide e cromaticamente (una vettura blu, una rossa ed una gialla) il colpo d’occhio è ancora più bello.

Heim ci prova tuffandosi all’interno ma è dal muro che supera la Ford in curva2 ai -3. Davanti a Corey c’è solo un Larson che scivola con il retrotreno. Il set si chiude con un controsorpasso deciso in curva2 completato alla piega successiva. Heim vince la prima stage su Larson (+0.25″), Riggs (+0.27″), Majeski (+4.3″), Chastain (+4.7″), Ankrum (+6.3″), Hemric (+8.7″), Friesen (+9.3″), Honeycutt (+10.1″) e Chandler Smith (+10.6″); seguono Enfinger, Jones, Gray, Day, Crafton, Caruth, Garcia, Mills, Mosack e Parsons, lucky dog per Boyd dal 29° posto.

Il primo giro di soste, malgrado uno stallo non ottimale, premia Heim che rimane al comando su Larson, Majeski, Ankrum, Hemric, Smith, Gray, Friesen, Honeycutt e Chastain mentre Riggs precipita al 13° posto dopo essere finito lungo nello stallo; doppia sosta per Ruggiero per riparazione danni e così Gio torna in fondo.

Dopo una caution inutilmente lunga, si riprende con 23 giri netti da disputare nella seconda stage. Heim scatta ancora bene, tuttavia alle sue spalle prova a farsi vedere all’interno Majeski il quale a sua volta – quasi sull’apron – viene puntato da Chandler Smith. Per fortuna non ci sono incidenti, tuttavia Ty finisce largo e quasi stringe Ankrum a muro. Di questo ne approfittano Friesen ed Honeycutt per entrare in top5. Larson continua la sua fase incerta quando in curva4 un suo lieve rallentamento quasi provoca un tamponamento da Majeski (molto loose) che, frenando, si vede attaccato da Friesen.

Il rimescolamento prosegue in questa parte del gruppo: Stewart chiude il sorpasso e viene seguito da Honeycutt, il canadese si lascia ingolosire e punta Larson, ma finisce troppo largo e così Majeski lo riaggancia mentre lo stesso Honeycutt si deve guardare da Chandler Smith. Larson approfitta di questa incertezza alle sue spalle per riprendere e attaccare nuovamente Heim dall’esterno di curva2, rimbalza e sotto l’attacco di Friesen non riesce a incrociare perché altrimenti si girerebbe sul muso di Majeski. Kyle cerca il contrattacco ma anche questo non va a buon fine e così Larson da potenziale primo si ritrova quarto.

Honeycutt è tranquillo quinto ma a lui si avvicina sempre di più il rimontante Chastain che supera in sequenza Hemric e Chandler Smith; Riggs invece rientra in top10 e avanza sempre più superando Ankrum e pure lui Smith.

La tregua di metà stage in vetta dura giusto un paio di giri, poi Majeski riattacca Friesen e Larson prova, ancora inutilmente (sovrasterzo), a superarlo; al secondo tentativo ce la fa. Ty però è scatenato, approfitta di questo per riagganciare Heim al comando staccando il terzetto alle sue spalle. Majeski attacca di slancio in curva1, tuttavia Corey incrocia in uscita di curva2 ed il campione in carica non avrà un’altra chance per il primo posto. Ai -5 Larson lo riprende, la #98 scivola larga in curva2 e la #07 si infila alla piega successiva.

I doppiati (McGee ed Ogata nel dettaglio) non favoriscono i leader e così il quintetto si spezza un po’; per loro fortuna hanno margine su uno scatenato Riggs che supera anche Hemric e Chastain facendo lo slalom fra gli avversari nelle prime due curve della pista.

Heim vince anche la seconda stage davanti a Larson (+1.4″), Majeski (+3.5″), Friesen (+5.8″), Honeycutt (+6.6″), Riggs (+7.5″), Chastain (+8.1″), Hemric (+8.4″), Ankrum (+8.5″) ed Enfinger (+9.1″); a seguire Smith, Mosack, Jones, Day, Garcia, Crafton, Fenhaus, Caruth, Gray e Parsons, Boyd ancora 29° ancora lucky dog.

Il secondo giro di soste toglie di scena un potenziale protagonista: Heim rimane al comando su Larson, Friesen ed Hemric, tuttavia l’uscita dallo stallo di Honeycutt e Riggs avviene davanti proprio a Majeski che tocca la #45 e danneggia il muso dal lato sinistro al punto che Ty è costretto ad una tripla sosta complessiva, l’ultima in vista della bandiera verde al punto che alla ripartenza è già staccato di mezzo giro. Ovviamente Majeski non è contento, non solo con i due davanti, ma anche col compagno di squadra Rhodes che, da pluridoppiato, ha pittato in questo giro pur non avendo speranze di recupero.

La ripartenza arriva a 67 giri dalla fine, dunque esattamente a metà corsa, Heim scatta ancora bene ed Hemric prova ad affiancare Larson, a seguire poi la coppia Riggs-Friesen. Layne riesce ad allargarsi in curva4 e rimanere quarto, poi si tuffa subito alla piega successiva e va 3-wide con la coppia davanti a sé. Poi però arriva l’uragano chiamato Chastain che, ripartito ottavo, arriva come una furia non visto da nessuno al punto che – sul momento – si pensa sia invece il compagno di squadra Honeycutt. Ross supera Larson, balza Riggs, infila Heim e vola al comando.

Tutti sembrano rimanere come stupiti, Larson perde e scende al quarto posto e deve difendersi anche da Friesen, Heim guarda la #44 andare in fuga. È chiara la strategia di Ross: con ancora due set di gomme ai box, prova l’azzardo non badando troppo all’usura degli pneumatici e forzando la mano anche agli avversari. Dietro di lui Riggs tenta l’attacco ad Heim, ma rimbalza e Larson gli torna davanti ai -60. Layne accusa il colpo e Friesen prova il sorpasso, ma sbanda e allora il canadese deve guardarsi da Hemric che a sua volta ha Honeycutt incollato. Stewart viene superato e nel contrattacco perde un’altra posizione.

Chastain intanto mantiene circa 1″ di margine, poi inevitabilmente le sue gomme iniziano a cedere. Heim ha staccato Larson ed inizia il recupero. Kyle non ne ha in questa fase e si vede sverniciato all’esterno da Riggs. Più dietro piccolo capolavoro di Crafton che supera in un sol colpo Dye e Mosack, ma lo spunto ha breve durata. Sosta imprevista per Sutton ai -47 che lo toglie dalla top20.

Chastain alza bandiera bianca immediatamente: Heim arriva sotto ai -46, va esterno in curva1-2 e poi si tuffa in 3 andando subito al comando. Poi però Corey non può sfruttare il momento favorevole perché arriva la caution. Ed è un colpo di scena: Riggs si fa sotto a Chastain, forse troppo e deve alzare il piede e allora arriva di slancio Larson che si tuffa all’interno di Layne in curva1 ma perde il controllo finendo in testacoda. Per la #34 solo il segno di una ruotata sulla fiancata (muro evitato per un pelo), per la #07 una ruota forata e la sensazione che sia arrivata un’altra Larsonata. Lucky dog per Sutton.

Arriva così l’ultimo potenziale giro di soste ed Heim rimane al comando su Hemric, Chastain, Enfinger e Riggs visto che Honeycutt salta pure lui per una penalità (tocca la ruota portata da un meccanico di Hemric); completano la top10 Riggs, Ankrum, Caruth, Smith, Friesen e Gray. Alla ripartenza, Majeski è 16°, Larson 23°, Honeycutt 27°.

Si va verso una fase di gara lunga 39 giri fino alla bandiera a scacchi, la più lunga della gara in cui la gestione delle gomme sarà ancor più fondamentale. Heim parte ancora al meglio e lo seguono Chastain ed Ankrum, Ross poi scivola largo e Tyler lo affianca. Questo non ferma Chastain che vuole ripetere la strategia precedente, accende i razzi e dall’esterno torna al comando; Hemric e Riggs completano la top5.

Ankrum trova fiducia e si fa vedere su Heim, poi preferisce riaccodarsi perché Riggs gli è incollato. Friesen si stacca leggermente, tuttavia la presenza di Tyler alla guida di questo gruppetto regala fiducia agli inseguitori. Inseguitori che sono un mix giallo-blu dato che sono affiancati Hemric e Riggs e poi Smith ed Enfinger. A sorpresa Daniel supera Layne, ma sarà solo momentaneo.

Intanto più indietro Majeski non recupera e viene raggiunto da Larson che però poi stalla e ai -35 è 16°. Ty decide di muoversi e supera con una sola mossa Mosack e Day. Al comando, intanto, Riggs si rilancia, approfitta del mancato sorpasso di Hemric su Ankrum per aggirare entrambi in sequenza.

La fuga di Chastain anche adesso ha breve durata, ai -30 Heim lo riprende e lo supera all’interno di curva1 tornando al comando. Ross non molla, prova un timido contrattacco ma l’inerzia è per la #11. Ai -25 Heim ha 0.3″ su Chastain, 1.1″ su Riggs, 2.1″ su Hemric che ha superato Ankrum (+2.5″) con la complicità dei doppiati Disdier e McGee, 2.7″ su Smith, 3.8″ su Enfinger rimbalzato dopo il sorpasso subito, 4.2″ su Garcia, 4.6″ su Friesen e 5.5″ su Majeski entrato in top10. Larson ha iniziato finalmente la rimonta ed è 12° a 6.8″, dietro a Jones e davanti ad Honeycutt.

Riggs rimonta velocemente e all’inizio dei -21 riprende e supera Chastain andando all’esterno; Layne ora ha 1″ di ritardo da Heim, dunque non ha perso troppo terreno. 1.5 miglia più tardi il nuovo colpo di scena: il truck di Corey si spegne improvvisamente, il pilota Toyota è abile nel farlo ripartire subito ma in un solo giro ha perso 2.4″ e prima posizione. Riggs passa al comando ai -20 su Chastain (+0.2″), Heim (+1.3″), Hemric (+1.8″), Ankrum (+2.3″), Smith (+3.72″), Garcia (+3.76″), Enfinger (+4.3″), Majeski (+5.5″) e Larson (+5.7″).

Probabilmente anche Riggs viene sorpreso da quanto successo davanti a lui e due giri più tardi viene ripassato da Chastain e così i tre si ricompattano visto che ai -17 sono racchiusi in soli 0.8″. Layne torna all’esterno, Ross prova a coprire le varie corsie e fa quel che può, ma ai -15 arriva l’attacco che li vede quasi affiancati 3-wide. Seguono Ankrum (+2.0″), Hemric (+2.2″), Garcia (+4.0″), Larson (+4.9″), Smith (+5.3″), Enfinger (+5.9″) e Majeski (+7.1″).

Il problema per Heim è che in questo momento arriva il secondo spegnimento del motore, anche questo recuperato al volo senza perdere troppo tempo al punto che ai -13 è di nuovo con Chastain e Riggs. Larson supera anche Garcia ed a questo punto è sesto a 3.7″ dalla vetta. La lotta a tre a questo punto rischia di diventare a quattro perché Ankrum non è lontano, ma il problema più grande per tutti ai -12 è che Larson recupera su tutti mezzo secondo. Heim riattacca all’interno, supera Riggs e affianca sul traguardo Chastain completando il sorpasso in curva2. Layne riesce a seguirlo al giro dopo andando esterno in curva4 e incrociando in 1.

A 10 giri dalla fine Heim può solo attaccare di slancio e sperare che il suo motore regga. Prende subito 0.9″ a Riggs e 1.1″ a Chastain, seguono Ankrum a 2.6″ e Larson a 3.2″ dopo il sorpasso su Hemric. Nei giri seguenti Corey mantiene questo vantaggio sui principali inseguitori e Larson sembra un pericolo meno immediato dato che Ankrum copre le sue linee e favorisce il rientro di Hemric che tenta lo slide job su Kyle non riuscendoci.

Il terzetto si sfalda e Ross si stacca: ai -5 Heim ha 1.5″ di vantaggio su Riggs, 2.9″ su Chastain, 3.1″ su Larson che ha raggiunto la #45 dopo aver superato Ankrum in quello stesso giro (+3.3″) con Tyler che non è riuscito nell’incrocio. La #07 sembra ancora in forma, ma il distacco è invariato rispetto a prima e il tempo a disposizione è dimezzato.

Ai -4 Heim ha ancora 1.17″ su Riggs, poi c’è Larson che ha superato di slancio in curva1-2 Chastain con Ankrum che ha provato a seguirlo. Ai -3, tuttavia, la beffa: il motore della #11 cade per la terza volta facendogli perdere 3″ netti da Larson. Riggs ringrazia e passa al comando, ma il problema per Layne è che nell’ultimo passaggio ha perso altri due decimi da Larson (ed è poco nello storico degli ultimi passaggi) e gli è rimasto solo 1″ di margine, seguono Heim (+1.6″) ed Ankrum (+1.7″) con Chastain a 2.5″ che ha Hemric in procinto di superarlo.

Riggs, o meglio le sue gomme, sono ormai alla frutta ed è chiaro dal fatto che nel corso del terzultimo giro perda otto dei dieci decimi che gli erano rimasti. 0.209″ sono troppo pochi da difendere, Larson si tuffa all’interno, passa e si invola verso una clamorosa ed incredibile vittoria pensando al testacoda di 40 giri prima.

Kyle Larson vince una gara spettacolare ad Homestead battendo Riggs (+1.3″), Heim (+1.4″), Ankrum (+2.1″), Hemric (+3.0″), Chastain (+5.1″), Garcia (+6.0″), Smith (+7.4″), Enfinger (+9.7″) ed Honeycutt (+10.3″); a seguire Majeski, Jones, Crafton, Mills, Day, Friesen, Gray, Parsons, Mosack e Fenhaus con Wood 21° e Caruth 22°.

Il pilota Hendrick mette così, in maniera quasi insperata, il primo mattoncino di un weekend potenzialmente storico. Intanto entra lo stesso nel libro delle statistiche: diventa l’11° pilota a vincere almeno una corsa di Cup, Xfinity e Truck Series sulla stessa pista raggiungendo Kyle Busch (che lo ha fatto addirittura in 17 tracciati diversi), Harvick (7), Mark Martin (4), Bell, Blaney, Edwards, Elliott, Kahne, Keselowski e Bobby Labonte (tutti a quota uno).

I risultati odierni

La classifica della “Baptist Health 200”

La classifica generale

Così in campionato dopo 4 delle 25 gare della NASCAR Truck Series 2025

I prossimi appuntamenti

Oggi alle 21:00 a Miami ci sarà la gara della Xfinity Series in cui, come detto, sarà presente anche Kyle Larson. Domani, infine, la gara della NASCAR Cup Series con bandiera verde alle 20:00.


Immagine: Media NASCAR

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