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NASCAR | Truck Series: Heim vince ancora in Kansas dopo una incredibile rimonta

di Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 29 Settembre 2024 - 19:15
Tempo di lettura: 13 minuti
NASCAR | Truck Series: Heim vince ancora in Kansas dopo una incredibile rimonta

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Finito a muro a causa di una foratura nelle libere, Heim scatta 33° ma dopo i 30 giri della prima stage è già terzo. Al comando per la seconda fase, approfitta di Majeski che rimane a secco all’ultimo giro per il sesto successo stagionale


“Andrà tutto bene.” Queste le parole di Corey Heim dopo essere andato contro le barriere a causa di una foratura dopo pochi minuti delle prove libere. Una manciata di giri percorsi dunque, nessuna prova di long run, qualifiche saltate e partenza dal fondo, ma cosa volete che sia tutto questo per un talento come quello di Heim che in appena 30 giri ha recuperato dal 33° al terzo posto, al 45° è già al comando, trascorre 64 tornate in testa (più di tutti) e poi si prende anche la vittoria beffando un Ty Majeski che, sicuro della qualificazione al Round of 8 mancata invece da Dye e Rhodes, aveva azzardato con la strategia e invece è rimasto a secco a meno di due miglia dal traguardo.

La gara

La NASCAR Truck Series arriva in Kansas per la sua prima elimination race dei playoff, quella che seleziona il gruppo da dieci a otto piloti. Heim, Eckes e Sanchez tuttavia sono già al turno successivo mentre a Majeski mancano pochissimi punti per esserlo. Ben messi anche Caruth, Ankrum e Taylor Gray con vantaggi sul taglio di oltre 20 lunghezze e quindi la lotta diventa a tre per due posti: Enfinger (+7), Dye (-7) e il campione in carica Rhodes (-12). Questa però è anche la gara che può entrare nella storia in quanto Layne Riggs può diventare il secondo dopo Joey Logano nove anni fa a fare cappotto in un round.

Appena 34 le auto presenti in pista, dunque non ci sono pericoli per eventuali DNQ, tuttavia le prove libere (miglior tempo di Sanchez su Majeski) riservano un colpo di scena: Corey Heim nei primi giri fora, si appoggia al muro e torna nel garage costringendo il pilota Toyota ad una partenza dalla 33esima posizione davanti alla sola Cobb che salta le prove ufficiali.

La pole position va a Ty Majeski che precede la sorpresa Mosack sulla #7 di Spire Motorsports ancora in corsa per l’owners’ championship, Eckes, un ritrovato Rhodes, Dawson Sutton (appena salito sulla #25 dopo che in settimana il team di suo papà ha scaricato Ty Dillon), Honeycutt (idem come per la #7), Sanchez, Friesen, Garcia e Dye decimo alla pari al millesimo con Thompson e Mills; Ankrum è 14°, Caruth 16°, Taylor Gray 17°, Enfinger solo 19°.

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Alla bandiera verde Eckes spinge subito Majeski davanti ed i due riescono a mettersi in fila seguiti da Mosack e Rhodes, poi però in curva3 la #19 attacca all’esterno e sul traguardo Eckes ha il muso al comando. La lotta alla pari fra i due prosegue anche per i due giri successivi, poi Eckes si prende la prima posizione.

La lotta per i playoff si anima subito: al secondo giro Caruth finisce loose nel gruppo e bacia il muro in curva2 venendo sfiorato dal compagno di livrea Corey Day, al terzo in curva4 è Dye a toccare le barriere e il suo contatto è ben più pesante. Heim intanto è già entrato in top20 e avanza velocemente. Al sesto giro anche Taylor Gray rischia grosso sempre in curva4 seguito pochi metri più tardi, ancora più di traverso, da Sutton e Riggs che si era qualificato 13°. In coda, infine, Conor Daly deve scontare una penalità per partenza irregolare.

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Dopo un attimo di rimbalzo al punto che sembrava attaccabile da Mosack, poi invece superato da Sanchez, Majeski si rilancia e all’ottavo passaggio ripassa in prima posizione all’interno di curva3. Eckes non riesce a seguire la #98 e così Ty allunga mettendo oltre 1″ di margine su Christian e su Sanchez; Mosack perde terreno e, dopo essere stato passato da Friesen ed Honeycutt, deve vedersela anche con un gruppo ben nutrito composto da Taylor Gray, Rhodes, Sutton, Riggs e sì, all’11° posto dopo 13 giri a soli 4.75″ dalla vetta c’è già Corey Heim, il più veloce in pista.

A favorire Heim ci pensa il fatto che davanti a lui siano in sei in fila per tre, Corey va esterno, quasi rischia un 4-wide (con la doppiata Cobb che partiva al suo fianco) in curva2 ma al passaggio successivo ha passato anche Sutton e Rhodes e la #11 entra in top10. Dye nel frattempo deve andare ai box per le riparazioni dopo un nuovo contatto col muro e in pratica il primo eliminato dai playoff si è già deciso. Daniel chiuderà 27° staccato di tre giri.

Mentre Heim prosegue nella rimonta, la sensazione è che si stia già decidendo anche il secondo eliminato: Rhodes infatti sul long run crolla per il sovrasterzo e dopo il sorpasso di Corey precipita ben fuori dalla top10 e solo il fatto che Enfinger sia solo 20° gli regala qualche speranza. Ai -6 Heim è risalito in sesta posizione e si è messo alle spalle il gruppone seguendo ancora un ottimo Riggs. Poi salta Layne faticando, riprende e passa Honeycutt e fa lo stesso con Sanchez ai -3 dal traguardo intermedio del 30° giro per un +30 leggendario.

Majeski vince la prima stage (e si qualifica matematicamente al Round of 8) precedendo Eckes (+1.6″, Heim (+1.9″), Honeycutt (+2.7″), Riggs (+3.8″), Sanchez (+4.0″), Taylor Gray (+6.0″), Tanner Gray (+6.4″), Friesen (+7.4″) e Mosack (+8.8); Rhodes 16°, Caruth 17°, Ankrum 18°, Enfinger 21°, Dye 34° e ultimo. Byrd è il lucky dog.

Il primo giro di soste rimanda Eckes in prima posizione davanti ad Heim, Majeski (sosta non eccezionale), Sanchez, Riggs, Taylor Gray (vincitore poche ore prima della gara della ARCA Series tagliando il traguardo con una ruota appena forata), Honeycutt, Tanner Gray, Mosack e Caruth; Enfinger 17°, Ankrum 19°, Rhodes in coda dopo lunghi aggiustamenti di assetto.

Si riparte con 23 giri netti da disputare nella seconda stage ed Eckes dall’interno copre subito l’esterno e la corsia di Heim, poi però in curva1 sulla spinta di Corey sbanda leggermente. Eckes rimane primo ma alle sue spalle si apre un 3-wide con Riggs. Majeski spinto da Sanchez ed Heim. Mosack intanto ha già toccato il muro e perso terreno.

Dalla lotta alle spalle della #19 emerge Heim che supera Majeski mentre Riggs deve vedersela con Sanchez. Una volta passata la #98 Corey si lancia subito alla rincorsa del leader, stessa cosa fa Riggs con Majeski, Taylor Gray invece attacca Sanchez. Il ricongiungimento e sorpasso al comando arrivano esattamente a metà stage con Heim che si fa vedere prima all’esterno e poi incrocia sul traguardo. In 45 giri, dunque, Corey è passato dal 33° al primo posto.

Eckes subisce un po’ il colpo, Heim allunga mentre uno scatenato Riggs lo aggira cinque giri più tardi in curva2. Andretti intanto si ritira con problemi ai freni. Il finale di stage è tranquillo è c’è solo il sorpasso subito da Sanchez da parte della #17. Taylor si lancia anche su Ty negli ultimi due giri ma non completa la manovra.

Heim vince la seconda stage davanti a Riggs (+3.1″), Eckes (+3.7″), Majeski (+6.2″), Taylor Gray (+6.5″), Sanchez (+7.5″), Tanner Gray (+7.6″), Honeycutt (+9.0″), Currey (+9.3″) e Caruth (+11.8″); Enfinger 15° (uno dei pochi con troppo sottosterzo), Ankrum 16°, Rhodes 21° e ancora in crisi col sovrasterzo, Timmy Hill il lucky dog.

Secondo giro di soste e in questa occasione Heim rimane al comando precedendo Riggs, Eckes, Sanchez, Tanner Gray, Majeski, Taylor Gray (che però si fermerà una seconda volta per problemi all’anteriore destra), Mosack, Thompson e Caruth. Ruota vagante con conseguente penalità per Brenden Queen, che nel finale di stage aveva tenuto a bada Rhodes, sulla #1.

Ripartenza a 66 giri dal traguardo ed Heim non ha grossi problemi nel tenere alle spalle tutti dalla corsia interna dato che dietro di lui il gruppo è 2-wide a partire dalle coppie Eckes-Riggs e Sanchez-Tanner Gray. All’inizio del terzo giro di green Eckes passa di forza, rischiando fin troppo l’incidente, Riggs in curva1 e torna al secondo posto, tuttavia il leader è già in fuga mentre Layne perde posizioni. Nel gruppo lo scompiglio prosegue anche con Currey e Purdy che si erano ritrovati in top10.

Nemmeno il tempo di capire come possa assestarsi la classifica e arriva la prima e unica vera caution della corsa: ai -58 c’è uno strano e violento incidente fra Mills e Day, che stavano lottando per la 15esima posizione, in curva3 in cui Matt cerca un 3-wide all’interno di Taylor Gray e di Day ma poi perde il controllo all’improvviso (pare sospensione ko), tocca la #17 e centra l’incolpevole Corey. Conor Daly è il lucky dog.

Siamo giusto a poca distanza dall’apertura della finestra per l’ultimo pieno e chi vuole o deve tentare un azzardo è obbligato a pittare ora per provare ad andare fino in fondo. Heim gioca di prudenza e quindi tira dritto con altre 14 auto mentre ai box ci vanno Majeski, un ammaccato Taylor Gray, Rhodes, Crafton e altri in coda.

Bandiera verde ai -51 (con una voragine di 21 punti in proiezione fra Enfinger qualificato e Rhodes eliminato) e ancora una volta Heim rimane al comando, anche se deve lottare con Eckes. Sanchez dietro di loro rischia di fare strike ma incredibilmente tutti non si toccano né perdono velocità. Heim in curva3 si allarga sulla #19 per chiudere la contesa. Al giro successivo Riggs ripassa Sanchez per il terzo posto.

Mentre Enfinger è entrato per la prima volta in top10, la situazione in casa ThorSport non è rosea: Crafton prima accusa un problema, poi rallenta perché gli hanno detto che ha ricevuto una penalità per ripartenza irregolare e scontandola se ne prende un’altra per speeding e così Matt perde due giri, Majeski è a corto col carburante di tre giri ma è 11°, Rhodes che ha rabboccato, invece, pare essere a posto. Spoiler alert: non sarà proprio così.

Nel frattempo Eckes è stato passato da Riggs e Layne è secondo e in scia ad Heim, quindi il sogno di una clamorosa terza vittoria consecutiva non sembra lontano, tuttavia Corey sembra sempre avere qualcosa di più di tutti, anche solo per il controllo della situazione.

Ai -35, l’ultima istantanea prima delle soste, vede Heim al comando con appena 0.2″ su Riggs, Eckes è staccato a 3.2″ e vede vicino un rimontante Currey (+3.9″) così come Purdy (+5.1″), Sanchez (+6.7″) si è perso lottando con Caruth (+6.8″), Majeski è risalito all’ottavo posto (+7.6″) davanti a Tanner Gray (+8.1″) e Mosack (+9.3″), Enfinger è 12°, Ankrum 13°, Rhodes 18° in fuel saving, Taylor Gray 19°.

Sanchez è il primo ad andare ai box come da programma, ma sul momento nessuno lo segue immediatamente; Nick opta anche per un cambio gomme che probabilmente gli fa perdere un po’ di terreno. Il secondo è Tanner Gray quando ormai si è ai -30, poi ai -29 di Riggs (che aveva perso 1″ dal leader) e al giro successivo quella di Heim che lascia il comando ad Eckes che tira dritto per altri due passaggi. Nel frattempo si sono fermati anche gli altri piloti obbligati a farlo e quindi ai -25 passa al comando Majeski con l’obiettivo di andare fino alla bandiera a scacchi.

La classifica in questo momento vede Ty in testa con 7.8″ su Honeycutt, 8.6″ su Sutton, 10.6″ su Rhodes, 17.2″ su Friesen, 20.3″ su Taylor Gray, 22.9″ su Daly, 24.5″ su Byrd, 29.7″ su Timmy Hill e 30.6″ su Heim mentre Riggs poco più dietro, ma 11°, è il primo dei doppiati e precede Sanchez, Tanner Gray, Eckes e Currey. La classifica live vedrebbe in questo momento Rhodes qualificato per un solo punto su Enfinger, tuttavia Ben deve alzare il piede e quindi in fretta la situazione si ribalterà.

Majeski deve ovviamente procedere di conserva dai -20 in poi mentre Heim può spingere e in fretta Hill, Byrd e Daly sono superati, Riggs prova a seguirlo ma ha comunque poco più di 3″ di ritardo da Corey. Si rimane in situazione di attesa per come si evolverà il finale, con o senza caution.

Con lui ed Enfinger alla pari ma la #99 che ha il tie breaker a suo vantaggio, ai -13 Rhodes raggiunge Sutton per la terza posizione, ma non riesce a superarlo. Nello stesso momento invece Enfinger approfitta di un problema per Sanchez, va 4-wide all’interno con Currey e Byrd e ribalta la situazione in classifica. A completare il verdetto, è arrivato come una furia Heim su Rhodes. E così, nel giro di pochi secondi, Rhodes passa da +0 a -4.

Ai -10 Majeski ha ancora 10.4″ su Honeycutt, 10.6″ su Heim (sorpasso inevitabile pochi istanti più tardi), 11.1″ su Sutton, 11.3″ su Rhodes, 17.3″ su Riggs (e quindi Corey ha raddoppiato il margine su Layne in 10 giri), 23.8″ su Friesen ed Eckes, 24.2″ su Tanner Gray, 29.6″ su Caruth, 30.3″ su Taylor Gray e 30.9″ su Currey.

A questo punto Heim per vincere dovrebbe guadagnare poco più di 1″ al giro su Majeski. Per i primi passaggi il piano sembra funzionare. La #33 di Alan in fumo dopo un contatto ai -5 non innesca la caution, tuttavia da questo momento in poi Corey non sembra più recuperare abbastanza, infatti ha 5.6″ di ritardo.

Come era la previsione? Majeski a corto di tre giri e invece Rhodes al sicuro col rabbocco. E invece è proprio Ben che rimane a secco ai -1.5 dal quarto posto dopo aver appena passato Sutton ed Honeycutt e questo segna la fine definitiva (era già a -6 da Enfinger) del sogno di difesa del titolo. Heim intanto ha ancora 3.5″ di ritardo da Majeski e quindi l’impresa sembra possibile.

E invece no: in uscita di curva4 in vista della bandiera bianca anche Majeski rimane senza benzina e riuscirà a proseguire solo d’inerzia. Heim lo sorpassa in ingresso di curva1 e da qui in poi deve solo controllare fino al traguardo.

Corey Heim vince al termine di una strabiliante rimonta iniziale la sesta gara stagionale. Sul traguardo Riggs è secondo dopo un clamoroso Round of 10 (+7.6″), a seguire Eckes (+15.0″), Honeycutt (+16.3″), un Sutton da applausi (+17.9″), Tanner Gray (+18.3″), Caruth (+20.8″), Currey (+21.2″), Enfinger (+23.1″) e Mosack (+26.4″); a pieni giri anche Purdy, Sanchez, Thompson, Ankrum e, seppur staccato di 1’04.122″, Majeski, Taylor Gray 18° a -1 come Rhodes 22°.

Sono rimasti in otto per il titolo e la coincidenza ha voluto anche che la #7 e la #45 siano state eliminate dall’owners’ championship, dunque ora (punto più, punto meno) i due percorsi fino a Phoenix potrebbero coincidere. La certezza è che Heim ha rilanciato la sua candidatura verso il gran finale in Arizona con una prestazione maiuscola.

I risultati odierni

La classifica della “Kubota Tractor 200”

La classifica generale

Così in campionato al termine del Round of 10 della NASCAR Truck Series 2024

La classifica all’inizio del Round of 8

La classifica completa

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:00 (diretta su Mola con il commento di Matteo Senatore e Gualtiero Lasala) ci sarà in Kansas la gara di apertura del Round of 12 della NASCAR Cup Series; a partire dalla pole position sarà nuovamente Christopher Bell. La Truck Series tornerà venerdì alle 22:30 a Talladega per l’inizio del suo Round of 8.


Immagine: Media NASCAR

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