NASCAR | Truck Series: Heim vince a Gateway all’overtime

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di Gabriele Dri @NascarLiveITA
5 Giugno 2022 - 16:50
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KBM e ThorSport dominano una gara in cui anche i big commettono errori. Eckes perde un’altra chance sbagliando la ripartenza all’overtime e così Heim corona la pole position con la seconda vittoria in carriera. Brutto incidente per Hocevar in ospedale per accertamenti alla gamba destra


Dopo una prima stage tranquilla le caution hanno regnato a Gateway dove Corey Heim con la vittoria paradossalmente ha reso felici molti piloti che con il suo successo si sono matematicamente qualificati per i playoff. Dietro di lui Eckes è stato ancora beffato nel finale, ma stavolta all’overtime l’errore è stato il suo ed ha aperto la porta a Corey e a Chandler Smith che ha rimontato dopo essere stato travolto da Enfinger quando era al comando.

La gara

Per la Truck Series quella di Gateway è una tappa tradizionale in calendario, tuttavia lo scenario è differente, infatti dal correre il venerdì sera “insieme” alla IndyCar si passa al sabato pomeriggio in un weekend che prevede il debutto della Cup Series sulla pista di Madison.

Dato che la categoria ci ha già corso per i Truck il format è quello breve. Nei 20′ di libere Hocevar (che ha dimenticato a casa il casco e se l’è dovuto far prestare da Chastain) rischia di finire a muro così come Wright; anche Lothien quasi bacia le barriere, ma in pit lane e serve addirittura la bandiera rossa per spostarlo. Ty Majeski è il più veloce.

Nelle qualifiche però il pilota della #66 non riesce a ripetersi ed il pallino passa ancora nelle mani del Kyle Busch Motorsports e di Corey Heim che conquista la prima pole position in carriera. I tre DNQ della giornata sono Mills, Carroll ed il citato Lothien.

La gara di Gateway è cruciale nello svolgimento della stagione: mancano infatti sole sei gare ai playoff ed i posti disponibili virtualmente per i playoff sono ancora cinque, dunque in caso di vittoria di uno che ha già ottenuto un successo oppure di uno che non può qualificarsi (come Heim) allora oltre a Zane Smith (già a quota tre vittorie) anche Nemechek, Rhodes, Chandler Smith e Friesen (a quota uno) sarebbero matematicamente ammessi.

Dal fondo partono Kraus (modifiche non autorizzate prima delle libere che gli hanno precluso di disputare le qualifiche), Boyd, il debuttante Maggio e ancora una volta la Deegan per problemi d’assetto, poi può partire la corsa che mette in palio anche 50’000$ di bonus extra nella prima tappa di “The Trip” (le altre saranno Nashville e Mid-Ohio).

La prima stage scorre via tranquilla, Heim mantiene il comando per metà stage, poi tutto il KBM mette in mostra i muscoli e rimontano anche Chandler Smith (partito quarto) e Nemechek (sesto). A sorpassare Corey è il pilota della #18 che guida l’altra metà di stage senza venire impensierito.

Nel gruppo invece ci sono più contatti, fin dal via che ha visto un gruppo compatto, e vari ammaccamenti (soprattutto al muso di Alan), rischi (Majeski che per poco non perde il controllo in curva3) e rimonte come quella di Friesen. La prima stage, come detto, viene vinta da Chandler Smith davanti ad Heim, Nemechek, Zane Smith, Friesen, Majeski, Enfinger, Eckes, Crafton ed Howard che conferma i progressi delle ultime settimane.

Una gara che sembra poter esser dominata dal KBM cambia rapidamente volto. Al primo giro di soste Enfinger cambia solo due gomme e precede Chandler Smith, Heim, Nemechek ed Eckes. La scelta di Grant sembra audace, ma per molti giri pagherà. Si riparte ed Eckes è subito aggressivo, ma non riesce a trovare il varco all’interno di Enfinger che rimane al comando fino a curva2 quando viene aggirato da Smith.

La green dura però poco e la gara avrà da qui in poi poche fasi senza incidenti: in curva3 Zane Smith sorpassa Taylor Gray, Majeski si ingolosisce vedendo il varco, ci si tuffa pure lui e manda a muro la #17, costretta al ritiro; anche un buon Caruth – al debutto con nella Truck Series – finisce in testacoda per evitarli.

Solo chi ha danni (fra cui un Hocevar ammaccato nel mucchio alla ripartenza) va ai box, ma a meno di averle spiattellate (come Majeski) non si possono cambiare gomme dato che i set a disposizione per la gara sono solo quattro. Si riparte ai -18 ed Heim spinge bene Chandler Smith, poi Corey cerca anche lui di mettersi davanti ad Enfinger, ma rimangono affiancati a lungo e così la #18 va in fuga.

La voglia di passare Enfinger con le sue due gomme usurate è tanta e l’effetto valanga porta alla caution successiva: Heim attacca deciso in curva1, scivola e porta largo Grant passandolo, in curva3 succede la stessa scena, solo che ad attaccare Enfinger è Friesen, pure lui finisce largo, ma apre la porta a Nemechek che si tuffa nel varco, perde il controllo sul cordolo e finisce in testacoda.

Nella nuvola di fumo finiscono ko anche Majeski, Howard e Little, ma l’unico a ritirarsi è proprio Nemechek, che ricade negli errori di inizio stagione quando non è più in testa, come se avesse una smania eccessiva di rimontare, che uscendo dai box dopo le prime riparazioni finisce ancora a muro sotto la caution

I giri che passano tornano a vantaggio di Enfinger visto che così è tornato secondo alla green dei -11. Mentre Majeski inizia a prendersi una serie di bandiere nere, la prima per riparazione irregolare con delle cinghie, poi perché il team dimentica un attrezzo sul pianale, dunque per eccesso di velocità e troppi meccanici al lavoro, il tutto condito – pare – da una accesa discussione fra pit crew ed un commissario NASCAR, la gara può riprendere.

Stavolta Chandler Smith non riparte bene, così Enfinger lo affianca e lo riattacca mentre Rhodes è spettatore interessato. Grant deve dare tutto quello che ha per resistere all’interno di Chandler, poi commette un errore strategico e a notarlo in anticipo dalla cabina di commento è Kurt Busch, il quale dice “Side draft, not slide job!”, ovvero in sintesi, “lavora di testa, non di forza”. Ovviamente Enfinger non può ascoltarlo, in curva1 esagera, travolge Smith ed entrambi finiscono a muro. Chandler riprende ammaccato, Enfinger chiederà subito scusa per l’errore.

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La pit lane si riapre e stavolta per un discorso strategico (fra prendere i punti o ripartire davanti dopo il break) in moltissimi si fermano, praticamente tutti tranne Rhodes, Crafton, Purdy, Kraus, Self, Hocevar, i fratelli Hill e Thompson. Dai box esce davanti a tutti Heim mentre Ankrum commette un’infrazione. Drive Through da scontate invece per Maggio perché (involontariamente) ostacola le altre vetture al choose cone.

Nuova ripartenza per uno sprint di due giri e non succede nulla di clamoroso all’apparenza: Rhodes vince la seconda stage davanti a Crafton (non contento però della condotta del compagno di squadra, non si capisce il motivo), Kraus, Purdy, Self, Hocevar, Deegan, Heim, Friesen e Zane Smith.

Al break si completa il giro di soste e così Hocevar passa al comando su Hailie Deegan che però è al centro di una mezza discussione con Friesen dato che – e lo si scopre solo ora – nello sprint i due si erano toccati ed Hailie aveva provocato una foratura a Stewart che deve così pittare in anticipo. La bandiera verde sventola a 83 giri dal traguardo ed Hocevar dall’esterno rimane al comando mentre Deegan viene scavalcata subito da Heim e Zane Smith che sono in battaglia fra di loro.

Chi prevale è Zane che si mette subito alla rincorsa di Hocevar il quale però resiste. Smith alla fine però passa in testa ai -80; in questo momento il successo della #38 renderebbe felici anche molti altri piloti. A seguire Zane però non è Heim, bensì Eckes che si porta al secondo posto davanti ad Hocevar ed Heim; a completare la top5 è un incredibile Caruth anch’egli con gomme più usurate, stupisce anche la rimonta di Chandler Smith con un Truck ammaccato nella zona posteriore sinistra.

Approfittando di queste battaglie Zane Smith prova l’allungo ed ai -70 ha 2″ di vantaggio, poi però ricominciano le caution con Wright che finisce a muro da solo in curva3 dopo che al giro precedente era stato toccato da Ankrum e quindi aveva smania di recuperare terreno.

La caution arriva poco prima dell’apertura della finestra per l’ultima sosta, ma nonostante questo praticamente tutti vanno ai box per il pieno e l’ultimo set di gomme fresche tranne Friesen (che deve recuperare le posizioni perse), Boyd (che poi però pitta), Hocevar (il quale malgrado gomme più usurate di 16 giri fa solo il pieno), Wood, Tanner Gray, Rhodes e Kraus (due gomme). Caruth invece si prende una penalità che rovina la sua bella gara.

Si riparte ai -61 ed Hocevar non scatta bene, dunque a passare in seconda posizione dietro a Friesen è Rhodes; pure Kraus ci prova a passare Carson, ma finisce lungo così come Zane Smith al giro dopo e a pagare dazio è proprio il leader della griglia playoff che fora uno pneumatico nel contatto, manca l’ingresso dei box al primo tentativo e così perde due giri. Anche Hocevar perde terreno uscendo dalla top10.

Davanti intanto Rhodes sembra non forzare il sorpasso su Friesen ed ha anche ragione perché arriva un’altra caution, stavolta Hocevar viene toccato da Crafton che lo manda in testacoda. Ai box ci vanno dunque Carson (che usa ora l’ultimo set di gomme e se non fosse per le posizioni perse sarebbe un punto a favore), Friesen, Deegan (tire rub) e Chandler Smith che a causa del danno precedente non era riuscito a fare il pieno; Zane Smith recupera uno dei due giri persi.

Rhodes dunque eredita il comando e riparte davanti a tutti ai -47 lasciando Eckes a lottare con Kraus che lo passa; Heim e Sauter completano la top5, dunque ThorSport ha davanti tre vetture su cinque. Interessanti in questa fase le rimonte di Chandler Smith, Friesen ed Hocevar dal fondo della top20 verso la top10.

Nasce così una fuga a cinque con Rhodes che non scappa, Kraus che forza per ottenere una vittoria che ribalterebbe la griglia playoff, Eckes che per attaccarlo rischia di essere passato da Heim. Ma a interrompere tutto ci pensa Howard che finisce in testacoda da solo e così a beneficiarne sono i tre rimontanti ma anche Zane Smith che torna a pieni giri.

Nuova green ai -31 e Rhodes scatta ancora bene con Kraus che viene puntato da Sauter ed Heim mentre DiBenedetto è entrato nella top5. Un’altra caution, stavolta per detriti (esistenti) ferma tutti dopo un duello ruvido fra Caruth e Friesen con Rajah che deve andare ai box per riparazioni.

Ennesima ripartenza ai -24 e al choose cone la coppia Rhodes-Eckes sceglie l’esterno lasciando a Kraus l’interno, ma il piano ThorSport fallisce e Derek si infila in mezzo ai due di nuovo. La fuga a quattro di questi insieme ad Heim sembra quella buona, dunque l’attesa è tutta per la manovra (si vedrà se disperata o no) di Kraus per la vittoria.

E invece la manovra che arriva è perfetta, ma c’è un motivo. Rhodes ed Eckes sembrano andare meglio sul long run, tuttavia Ben ha problemi alla batteria (o meglio, all’alternatore) che si sta scaricando e quindi il pilota della #99 deve disattivare tutti gli aiuti alla guida (soprattutto le prese d’aria dei freni) che portano sottosterzo. E così, mentre Garcia viene messo a muro da Tanner Gray, ai -19 Kraus passa in testa senza trovare praticamente resistenza.

Kraus sembra poter scappare verso la prima vittoria in carriera, tuttavia la gara si riapre ai -13 quando Eckes riesce a superare il compagno di squadra Rhodes e deve recuperare 1″ di ritardo al leader. Il divario fra i due scende rapidamente e ai -6 Eckes attacca e scavalca Kraus.

Stavolta è Christian, dopo due gare di fila in cui è stato in testa alla bandiera bianca ma non a quella a scacchi, ad assaporare la vittoria, ma nulla può contro un’altra beffa: ai -3 Tanner Gray, che era già stato ai box dopo l’incidente con Garcia, finisce ancora a muro e quindi si va all’overtime. Tornano le preoccupazioni per la benzina, ma l’unico beffato è Ankrum che deve andare ai box con Self e pochi altri.

All’overtime, tuttavia, per Eckes non arriva la beffa ma un grave errore: Kraus al choose cone sceglie l’esterno lasciando così la porta spalancata all’interno per la coppia KBM composta da Heim e Chandler Smith. Lo scatto di Christian è talmente disastroso che la NASCAR decide di mettere la ripartenza sotto indagine e così sul momento la vittoria di Heim, dopo essere quasi finito a muro col teammate alla green, che ne ha approfittato è sub judice, ma poi è confermata.

Heim vince dunque la seconda gara in carriera davanti a Eckes, Chandler Smith, Friesen e Sauter, ma il successo arriva sotto caution: all’ultimo giro Kraus si tocca leggermente con Hocevar e lo manda in testacoda, Carson viene evitato da tutti tranne da Tyler Hill che lo centra proprio sulla fiancata dal lato del pilota. Hocevar sembra stare bene, al punto che alza il pollice mentre è messo sulla barella, ma viene portato per precauzione in ospedale.

Al momento non si hanno notizie ulteriori sulle sue condizioni di salute, ma a Carson vengono fatti accertamenti alla gamba e al piede destro ed il team radio che emerge dopo la gara non è consigliato per i deboli di cuore, infatti si capisce bene che nell’impatto Hocevar si è fatto male anche se non si sa se sia solo una forte contusione o peggio.

Alla moviola la top10 viene completata da DiBenedetto (prima vera gara convincente per lui), Kraus, Rhodes, Zane Smith (ottima rimonta) e Purdy che beffa Caruth togliendogli la prima top10. In campionato il successo di Heim fa contenti i piloti citati in apertura, ora rimangono cinque gare e cinque posti disponibili. Enfinger ha un piccolo margine sul taglio, ma gli imprevisti sono tanti prima della fine della regular season.

I risultati odierni

La classifica della “Toyota 200 presented by CK Power”

La classifica generale

Così in campionato dopo 11 delle 23 gare della NASCAR Truck Series 2022

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:30 ci sarà la gara inaugurale della Cup Series a Gateway; Chase Briscoe partirà dalla pole position. La Truck Series tornerà sabato prossimo a Sonoma dove non faceva tappa da oltre 20 anni.


Immagine: media.nascar.com

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