Malgrado una ruota mal fissata Nemechek domina il weekend aggiudicandosi libere, qualifiche e gara chiudendo definitivamente un periodo abbastanza grigio. Hocevar ancora da applausi e secondo così come Kligerman. Crafton squalificato per irregolarità tecnica perde una top5 ed esce virtualmente dai playoff
John Hunter Nemechek lo aveva detto: “Meritavo di vincere entrambe le gare del 2021 (fece doppietta invece Creed) e invece ero uscito a bocca asciutta”. Ora invece il pilota del Kyle Busch Motorsports può finalmente festeggiare a Darlington in un weekend sensazionale per lui come dimostra il fantascientifico giro in qualifica. Sull’ovale storico della Carolina del Sud è andata la solita attrition race con molti big costretti a pagare dazio come Crafton, Rhodes ed Eckes (Thorsports ne esce con le ossa rotte praticamente).
La gara
Il venerdì a Darlington è caldo ed umido e il timore dei temporali è forte. Ad essere fortemente indiziata per eventuali modifiche del programma è proprio la gara dei Truck, ma alla fine il fronte arriva in anticipo e così a saltare sono le qualifiche della Xfinity Series mentre i pick up partono con soli 30′ di ritardo. Il grande favorito della gara è John Hunter Nemechek, in ripresa dopo un inizio di stagione molto complicato figlio forse ancora del finale del 2021, il quale prima si prende la veloce sessione di libere e poi conquista anche la pole position battendo un Majeski più di traverso che altro di oltre quattro decimi.
Alla bandiera verde, dopo aver spinto la #46 di Poole del sempre più disgraziato G2G Racing nel garage per un problema meccanico, la gara può iniziare sotto la luce naturale del tramonto e Nemechek mantiene il comando dall’esterno su Majeski che finisce loose in curva2 (proprio come in qualifica) e Ty deve alzare il piede facendo passare Zane Smith, Hocevar e pure Enfinger.
Nella prima fase di gara si fanno notare anche Rhodes, Heim, Tanner Gray e Kligerman che cercano di recuperare posizioni ma le loro battaglie con un Chastain che al via ha perso qualche metro si fanno sentire sull’efficienza e così in vetta Nemechek ne approfitta per allungare fin da subito.
La resistenza dei piloti sul difficile banking di Darlington dura appena sette giri, poi in curva3 c’è l’incidente in coda al gruppo fra i compagni di squadra Reaume ed il giapponese Ogata che sta proseguendo il suo sogno americano malgrado gli anni siano più di 40.
Nessuno va ai box dei big tranne un Chandler Smith che già era in coda dopo una bruttissima qualifica, quindi alla ripartenza Nemechek precede Zane Smith, un Hocevar che già si fa vedere, Enfinger, Majeski, DiBenedetto, Eckes, Preece, Kligerman, Heim, Rhodes, Chastain e Crafton. La green sventola ai -33 e Zane dopo lo scatto si porta al comando dall’interno in curva2, John Hunter prova subito l’incrocio ma non va a buon fine.
Nasce così una fuga a due con Hocevar che cerca di rimanere con loro ma deve guardarsi anche da Enfinger e Majeski che sono poco più dietro, poi il resto del gruppo è già staccato. Ai -28 un piccolo effetto domino: Nemechek tenta l’attacco in curva1, ma finisce largo in curva2, Hocevar prova ad approfittarne tuttavia lo spazio non c’è, deve alzare il piede e così deve cedere la posizione ad Enfinger. E il quintetto di testa si è ricompattato. Enfinger al giro successivo ci prova pure lui su JHN, ma deve restare terzo.
Ad interrompere questa bella fase di gara ci pensa il solito Alan che finisce in testacoda mentre tenta un attacco all’interno di un 3-wide in curva3 con Purdy che ovviamente non si aspetta una manovra del primo in quel punto e chiude la porta. Il degrado delle gomme è già notevole ed il leader Zane Smith (molto loose) va ai box seguito dalla maggior parte del gruppo fra cui Enfinger, Majeski, Rhodes, Kligerman e Chastain.
Nemechek dunque eredita di nuovo la prima posizione ed alla bandiera verde dei -21 mantiene il comando approfittando di un DiBenedetto che scatta al rallentatore; a passare così in seconda posizione è Heim su Chandler Smith. Nel gruppo chi ha gomme fresche può attaccare e solo per un miracolo il 4-wide fra Zane Smith, Eckes, Crafton e Bohn non risulta in un incidente.
C’è curiosità nel vedere se i piloti con gomme fresche riusciranno a rimontare le posizioni perse, infatti Enfinger è già nella top5 dietro a Rhodes e davanti a Kligerman mentre Zane Smith ha pagato dazio al pit stop e deve inseguire ancora di più. Grant scavalca Ben ai -15 e sembra lui il candidato principale alla vittoria nella stage una volta che avrà recuperato il distacco dai primi tre, ma ci sarà una sorpresa. Dietro la battaglia prosegue e a pagare dazio con qualche ammaccatura sono (ancora una volta in questo 2022) Wood, Howard e Deegan.
Chi prede il comando delle operazioni con gomme fresche è Kligerman, il quale scavalca Enfinger in curva4 ai -10 quando la coppia ha raggiunto il trio di testa. Da qui in poi Parker approfitta della battaglia interna in casa KBM ed ai -8 passa nella stessa curva sia Heim che Chandler Smith (che reagisce e incrocia la traiettoria per un giro), infine ai -6 pure il leader Nemechek e così la #75 si porta al comando. Enfinger non è in grado di imitarlo, invece lo farà Chastain seguito anche da Hocevar.
Dunque è a sorpresa, relativa viste le buonissime prestazioni part time, Parker Kligerman a vincere la prima stage davanti a Chastain, Hocevar, Enfinger, Chandler Smith, Nemechek (scavalcato dal compagno di squadra all’ultimo giro), Gray, Rhodes, Crafton e Friesen mentre Heim è crollato dopo il sorpasso subito da Chandler.
Al break tutti tornano ai box e dalla pit lane ad uscire al comando è il Truck del Niece Motorsports guidato da Chastain che precede Hocevar, Kligerman, Enfinger, Crafton e Nemechek; Zane Smith è ancora molto loose, deve modificare l’ammortizzatore posteriore sinistro e scende in 29esima posizione. Alla ripartenza, dopo una caution eterna, mancano 36 giri nella seconda stage e Chastain mantiene il comando dall’esterno di curva2 malgrado lo spunto del compagno di squadra Hocevar sia migliore.
A stupire ancora è però Kligerman che riesce a seguire Chastain, che prova la fuga, e mettersi dietro Hocevar e Crafton, il gruppo invece è in battaglia e perde qualche metro. La green tuttavia dura poco: Purdy lotta duramente con Tanner Gray, entrambi si tirano la volata lungo il muro e la #15 manda in testacoda l’incolpevole Todd Bodine protagonista praticamente di un 360° senza danni meccanici se non alle gomme.
A sorpresa durante la caution Nemechek va ai box per una ruota mal fissata quindi perde tutta la track position, un errore che potrebbe costare caro dato che riparte 26°; la bandiera verde sventola ai -28 dopo un’altra caution eterna e Kligerman dall’interno ci prova, tuttavia Chastain rimane al comando seguito da Hocevar. Crafton è sempre quarto, stavolta con Rhodes a completare la top5 davanti ad Enfinger.
Grant ci prova a ripassare Ben, tuttavia non ce la fa e quindi è Preece ad attaccarlo; anche questa manovra in curva2 non va a buon fine, dunque Chadnler Smith scavalca Ryan. In coda i soliti noti hanno problemi: Wood bacia il muro in curva4, Alan lo imita in curva2, in contemporanea pure Majeski torna ai box all’improvviso anch’egli per una gomma mal fissata, infine lo stesso Alan va in pit lane. Davanti nel frattempo Chandler Smith scavalca Preece ed è settimo; Friesen ed Ankrum completano la top10.
L’accenno di long run viene fermato da Fogleman, che era già partito dal fondo per modifiche in parco chiuso, che va in testacoda in curva4 mentre nella top5 Crafton stava attaccando Kligerman. La maggioranza del gruppo va ai box per un nuovo set di gomme e Chastain esce ancora davanti dalla pit lane (sosta lenta per Crafton), ma Todd Bodine non si ferma avendolo fatto poco prima per il testacoda e quindi il veterano bicampione della Truck Series passa al comando su Thompson e Little. Tuttavia tutti e tre al choose cone scelgono l’esterno e dunque Chastain si presenta in prima fila e alla green dei -12 in un attimo è di nuovo primo.
A seguire Chastain sono sempre Hocevar e Kligerman con i due che lottano di nuovo, Eckes ed Enfinger chiudono la top5 mentre DiBenedetto va ai box con una foratura. Stavolta però Ross non rimane al comando a lungo, infatti Hocevar riesce a scrollarsi di dosso Kligerman e poi ai -5 attaccare e scavalcare il compagno di squadra approfittando del sovrasterzo di Chastain. Nel gruppo, intanto, Tanner Gray rischia grosso e bacia il muro con la anteriore destra dopo essersi girato sul muso di Little.
Hocevar dunque vince la seconda stage davanti a Chastain, Kligerman, Enfinger, Nemechek in rimonta, Eckes, Crafton, Preece, Rhodes e Chandler Smith. Carson, tuttavia, non è destinato ad avere una gara liscia dall’inizio alla fine e una sosta lenta al break lo relega all’ottavo posto con Chastain che torna di nuovo al comando su Nemechek che stringe al muretto involontariamente Eckes (non felice) costretto ad una doppia sosta per il passaruota ammaccato. Si riparte ai -51 e Chastain mantiene la prima posizione malgrado uno scatto non eccezionale, ma viene favorito anche dall’attacco (fallito) di Enfinger su JHN.
Il pilota della #4 ci riprova al giro successivo, ma ancora una volta Ross resiste. In coda un incidente nel frattempo coinvolge diversi piloti: in curva2 Gray perde la linea e scende leggermente forse per una foratura alla posteriore sinistra nata in un 3-wide con Self e Purdy al giro precedente; mentre al suo esterno lo sfila Bodine, all’interno ci sono sempre Self e Purdy, Austin finisce a sandwich fra di loro e in curva3 Purdy si gira sul suo muso coinvolgendo anche la Deegan che non può evitarlo. Anche Wright e Bohn riportano qualche ammaccatura.
Nessuno dei leader va ai box e dunque Chastain scatta ancora al comando alla green dei -42, tuttavia stavolta dopo la lotta alla pari per un giro ha la meglio Nemechek che torna primo con il brivido perché in curva1 Ross finisce loose al suo interno. Il solo Enfinger riesce a stare con loro mentre Crafton, Hocevar, Kligerman (che stringe a muro per un attimo un Heim in ripresa) possono lottare reciprocamente. La tregua dura però solo una decina di giri, poi è proprio Heim a finire a muro in curva1 dopo una foratura probabilmente iniziata nel contatto precedente con Kligerman che nel frattempo aveva da poco scavalcato Hocevar.
A questo punto è il momento giusto per montare l’ultimo set di gomme fresche che i big hanno ai box ed Eckes (due pneumatici nuovi dopo i problemi precedenti) esce davanti ad Enfinger, Nemechek, Kligerman, Hocevar, Ankrum, Chastain e Crafton che perdono parecchio terreno. Nuova ripartenza ai -26 ed Enfinger scatta bene dall’interno ma non riesce a mettersi dietro Eckes, quindi la corsia esterna avanza e ad approfittare del vantaggio delle gomme è Nemechek che seguiva Christian, il tutto non senza il brivido perché Grant finisce di traverso in curva2 sul suo passaruota.
Nemechek, quindi, torna al comando ai -24 e due giri più tardi arriva un’altra caution, stavolta con protagonista Perkins che perde il controllo in curva4 e travolge Fogleman. Ovviamente nessuno si ferma ai box e dunque JHN riparte ai -14 davanti a Hocevar, Eckes, Enfinger, Chastain, Kligerman, Chandler Smith, Crafton, e Majeski che però passa sul choose cone e quindi in teoria si dovrebbe prendere una penalità ma i commissari clamorosamente non se ne accorgono.
Allo scatto Nemechek non ha problemi e mantiene il comando su Hocevar che fatica un po’ troppo per passare Eckes al suo esterno. Troppo è mezzo giro e tanto basta per il pilota del KBM per andare in fuga. Eckes ovviamente col passare dei giri perde terreno e posizioni, ma comunque resiste finché può. La gara sembra poter andare in porto e invece Rhodes ai -5 finisce in testacoda per una foratura (probabile tire rub) alla posteriore destra in curva4 mentre lotta per un posto poco fuori dalla top10 in una gara tutt’altro che esaltante per lui.
Dopo la sosta dei soli Chandler Smith ed Eckes si va quindi all’overtime e Nemechek deve ancora dare qualcosa per assicurarsi la vittoria. Ma John Hunter ne ha di più: al suo interno Hocevar viene spinto da Enfinger, lui invece può fare a meno di Chastain che rompe la trasmissione ad un cambio di marcia (evitato per fortuna da tutti) e quindi non può aiutarlo. Il pilota della #4 può dunque gestire senza troppi patemi il recupero di Carson per portare a casa la prima vittoria stagionale.
Nemechek vince davanti ad Hocevar (ancora una volta secondo), Enfinger, Majeski, Crafton (poi squalificato per irregolarità tecnica, vettura troppo bassa all’anteriore), Kligerman, Preece, Zane Smith, Ankrum, un incredibile Todd Bodine (prima top10 i quasi 10 anni) e DiBenedetto, seguono Friesen, Howard, Little, Thompson, Hill, Eckes, Alan e Chandler Smith (quindi la strategia dei due non ha pagato), Chastain paga caro ed è 25° dietro a Rhodes.
La prima delle otto gare di fila in un insensato calendario della Truck Series va dunque ad uno dei favoriti del campionato, ma la lotta per i playoff è ancora apertissima e la forma che i piloti avranno nei prossimi due mesi sarà decisiva per la qualificazione.
I risultati odierni
La classifica della “Dead On Tools 200”
La classifica generale
Così in campionato dopo 7 delle 23 gare della NASCAR Truck Series 2022
I prossimi appuntamenti
Stasera alle 21:30 (diretta su Mola TV e NASCAR Trackpass) il NASCAR Throwback Weekend si chiuderà con la gara della Cup Series. A partire in pole position sarà Joey Logano. La prossima settimana la Truck Series sarà in pista in Kansas con una gara in notturna sabato.
Immagine: media.nascar.com
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