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NASCAR | Truck Series: Creed si impone a Gateway

di Andrea Gardenal
Pubblicato il 30 Agosto 2020 - 21:34
Tempo di lettura: 10 minuti
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NASCAR | Truck Series: Creed si impone a Gateway

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Decisiva l’ultima ripartenza in cui Creed ha sfilato Mayer

Terzo successo stagionale per Sheldon Creed nel campionato 2020 della Nascar Gander RV & Outdoors Truck Series: dopo le vittorie in Kentucky e sul Road Course di Daytona, il pilota californiano si è imposto anche sullo short track di Gateway diventando così il primo pilota “regular” della categoria a vincere tre gare.

Decisiva per l’assegnazione della vittoria è stata la ripartenza dopo l’ultima neutralizzazione, arrivata a 13 giri dalla fine: Sam Mayer, che in quel momento si trovava al comando, è partito malissimo dalla corsia esterna lasciando campo libero non solo a Creed, ma anche a Brett Moffitt e ad Austin Hill che hanno conquistato la seconda e la terza posizione.

Nelle tornate conclusive Creed ha gestito con relativa tranquillità la propria prima posizione, accumulando qualche decimo di vantaggio nei confronti dei suoi due diretti inseguitori che invece, dal canto loro, si sono contesi la piazza d’onore fino all’ultimo giro. Alla fine l’ha spuntata Moffitt, che ha così completato la doppietta del team GMS Racing dopo aver resistito all’assalto finale che Hill ha portato nei suoi confronti nelle ultime due tornate.

Sam Mayer, che aveva percorso in testa gran parte dell’ultima stage, si è invece dovuto accontentare della quarta posizione dopo la brutta ripartenza finale; quinto posto per Stewart Friesen davanti a Raphael Lessard, miglior rookie sotto la bandiera a scacchi.

Settimo Zane Smith, che ha guidato i primi 45 giri di gara ma che sulla lunga distanza ha via via perso terreno; completano la Top-10 Grant Enfinger, Ty Majeski e Tanner Gray.

Dall’elenco delle prime posizioni mancano due dei grandi protagonisti delle prime due stage: Todd Gilliland ha vinto le altre due stage di questa gara, ma ha chiuso in 22esima posizione a 2 giri dopo essere stato spedito a muro proprio da Sheldon Creed al Giro 122 nel corso di un tentativo di sorpasso. L’impatto, piuttosto violento, ha obbligato Gilliland a rientrare ai box per delle riparazioni di emergenza che gli hanno fatto perdere complessivamente due giri.

Peggio ancora è andata al rookie Christian Eckes, anche lui costantemente tra i primi nelle prime due stage di questa gara e vittima di una foratura nel corso dei primi giri dell’ultima frazione di gara. Eckes ha alzato bandiera bianca dopo 121 giri, risultando classificato in 32esima posizione.

Gara negativa anche per il campione in carica della Serie, Matt Crafton, che nella prima stage ha viaggiato tra la quarta e la quinta posizione prima di perdere rapidamente terreno finendo a centro gruppo. Crafton ha tagliato il traguardo al 14° posto.

Peggio ancora è andata a Johnny Sauter, vincitore del campionato nel 2016 e protagonista di un inizio di stagione da incubo: Sauter è stato il primo pilota a ritirarsi a causa di un problema alla trasmissione dopo soli 22 giri di gara.

Questi sono i risultati della Carshield 200, 14esima gara stagionale della Nascar Truck Series.

Il prossimo appuntamento con la Nascar Truck Series è per il 6 settembre a Darlington.

La cronaca

Al via Zane Smith mantiene la prima posizione davanti a Moffitt, Hill e Gilliland mentre Crafton, partito terzo, scivola in quinta posizione. Già al secondo giro Gilliland sale in terza posizione scavalcando Hill.

Crafton attacca Hill in Curva 3-4 nel corso del sesto giro, ma la manovra non va a buon fine e Crafton deve difendersi anche dall’attacco di Rhodes. Crafton completa il sorpasso su Hill solamente all’inizio dell’ottavo giro all’ingresso di Curva 1, ma nel frattempo il suo svantaggio dal leader Smith è arrivato a 2 secondi; i primi tre procedono compatti racchiusi in mezzo secondo.

Al 24° giro Gilliland si porta in seconda posizione scavalcando Moffitt nel corso di una fase di doppiaggio; davanti a loro, Smith mantiene qualche decimo di vantaggio sugli inseguitori mentre Crafton scivola a 3.5 secondi; più indietro Hill e Rhodes, quinto e sesto ad oltre 5 secondi dal leader.

Verso il 30° giro Smith allunga nei confronti di Gilliland portando ad oltre un secondo il suo vantaggio; Moffitt, a sua volta, si riporta sotto al Truck #38.

Se nelle prime posizioni la situazione è abbastanza stazionaria, dal quinto posto in giù è battaglia aperta con otto piloti, capitanati da Austin Hill, racchiusi in un paio di secondi. Al 36° giro la Christian Eckes riesce finalmente a passare Hill, che per colpa di questo sorpasso perde il proprio ritmo e nei giri successivi viene scavalcato anche da Sam Mayer e Ben Rhodes.

In testa alla gara prosegue l’effetto elastico tra i primi: dopo essersi allontanato da Smith nei giri precedenti, Gilliland si riporta sotto verso la 40esima tornata. Al termine del 45° giro Gilliland esce meglio di Smith dalle Curve 3-4, i due percorrono affiancati l’intero giro successivo ma al termine del 46° passaggio è Gilliland a passare per primo sul traguardo.

I problemi di Smith sono certificati anche dal riavvicinamento di Eckes, il cui distacco dalla prima posizione scende a 6 secondi rispetto agli 8 che aveva nei giri precedenti.

L’ultimo sussulto della prima stage per quanto riguarda le prime posizioni proviene dalla lotta tra Crafton ed Eckes per la quarta posizione. Eckes ne ha di più, attacca in Curva 1-2 al 54° giro ma Crafton tiene la posizione usando la linea esterna; Eckes però esce meglio di Crafton dalle successive Curve 3-4 e lo supera sul rettilineo di fronte ai box.

Sul traguardo parziale del 55° giro passa per primo Todd Gilliland, che vince la prima stage davanti a Smith, Moffitt, Eckes, Craton, Mayer, Rhodes, Creed, Majeski e Ankrum a chiudere la Top-10. Hill, a lungo quinto nel corso del primo segmento di gara, taglia il traguardo solamente al 14° posto.

Al giro 58 tutti entrano ai box per la prima sosta di giornata. Stando alle regole in vigore per questa gara, le gomme possono essere cambiate solo in occasione delle caution di fine stage, mentre il carburante può essere imbarcato in qualunque momento; le squadre hanno 3 minuti per completare tutte le operazioni di routine e, al momento di ripartire, i Truck verranno riallineati secondo l’ordine acquisito al termine della stage precedente.

Si riparte al Giro 62 con Gilliland che si prende la linea esterna e Smith quella interna. Alla bandiera verde le posizioni di testa non cambiano, ma già in Curva 3 Moffitt attacca Smith; la manovra sembra avere successo, ma in uscita Smith si riprende la seconda posizione mentre un paio di giri dopo Moffitt perde la terza posizione a vantaggio di Eckes. Scivola indietro Crafton che nei primi giri della seconda stage scivola al di fuori della Top-10.

Al Giro 70 Sam Mayer scavalca Moffitt e sale al quarto posto, mentre i primi tre proseguono racchiusi in mezzo secondo. Anche in questo caso nei giri iniziali della stage i piloti di testa non riescono a fare la differenza, quindi il gruppo procede compatto con i piloti uno in scia all’altro.

Al Giro 78 arriva la seconda caution, la prima provocata da un incidente: Chandler Smith attacca Ben Rhodes per la sesta posizione, ma il suo Truck si scompone e finisce prima in testacoda e poi contro le barriere esterne. Chandler Smith riesce a tornare ai box, ma i danni sono ingenti e la sua gara nelle prime posizioni termina qui.

Si riparte al Giro 83 con Gilliland all’esterno della prima fila e Zane Smith all’interno: Smith prova un attacco in Curva 1, ma Gilliland tiene agevolmente la posizione e Smith viene sfilato da Eckes all’esterno di Curva 1-2. Mayer è quarto davanti a Moffitt, Creed e Rhodes. Nei primi giri dopo la ripartenza, Sheldon Creed risale al quarto posto scavalcando Mayer e Moffitt.

Col passare dei giri i distacchi tra i primi aumentano leggermente, ma rimangono comunque abbastanza contenuti. A 10 giri dalla fine della seconda stage si accende la lotta per la quarta posizione tra Creed e Mayer, con Moffitt subito dietro. Creed non ha il ritmo dei primi tre e scivola ad oltre quattro secondi dalla prima posizione; al Giro 106 Mayer completa il sorpasso e si riprende la quarta posizione.

Dopo 110 giri Gilliland vince anche la seconda stage con oltre un secondo di vantaggio su Eckes e Smith; Meyer, Creed e Moffitt chiudono tra la quarta e la sesta posizione davanti ad Ankrum, mentre Rhodes precede Lessard e Friesen nella volata per l’ottavo posto.

Il secondo e ultimo giro di soste arriva al Giro 113. Ancora una volta, da regolamento, la classifica all’uscita dei box rispecchia quella di fine stage.

Si riparte al Giro 117 con Gilliland all’esterno della prima fila e Eckes all’interno. Eckes affronta meglio la prima curva, ma Gilliland esce meglio da Curva 2 e si riporta davanti; i due procedono appaiati per un giro intero, ma alla fine Gilliland tiene la prima posizione; Sheldon Creed approfitta della lotta tra i due per scavalcare Eckes e salire al secondo posto.

Al Giro 119 Mayer attacca Eckes in Curva 3, ma entrambi finiscono larghi e Zane Smith ne approfitta per tornare al terzo posto. Passano un paio di giri ed Eckes alza il piede a causa di una foratura; il suo Truck va a strisciare contro le barriere esterne prima di rientrare ai box. La Direzione Gara non chiama la caution, ma la gara di Eckes, di fatto, termina qui.

Al Giro 122 Creed porta un deciso attacco su Gilliland in Curva 1: i due si toccano e il leader della gara finisce con una certa violenza contro il muro, pur riuscendo a proseguire. I danni al suo Truck sono però ingenti e Gilliland scivola in coda al gruppo

L’attacco aggressivo di Creed permette a Sam Mayer di portarsi in prima posizione davanti allo stesso Creed e a Zane Smith; seguono Moffitt, Rhodes, Ankrum, Lessard e Hill.

Al Giro 127 arriva un’altra caution a causa del lungo di Jennifer Jo Cobb in Curva 1; l’anteriore destra è pesantemente danneggiata e la Cobb è costretta a fermarsi.

Si riparte al Giro 133: Mayer e Creed sono rispettivamente all’esterno e all’interno della prima fila e Mayer tiene la prima posizione sull’avversario; Smith mantiene la terza posizione mentre Raphael Lessard sale dal sesto al quarto posto nel corso Giro 134; Moffitt, Hill e Ankrum animano la lotta per la quinta posizione.

Nei primi giri dopo la ripartenza Mayer mette tra sé e Creed qualche decimo di margine, mentre Smith scivola presto ad oltre due secondi dalla vetta seguito da Lessard; Moffitt, quinto, è ancora più staccato.

Al Giro 143 arriva un’altra caution, provocata dalla collisione tra Hocevar e Self in Curva 2; è proprio quest’ultimo ad avere la peggio, dopo essere stato spedito a muro dall’avversario.

Si riparte all’inizio del Giro 148: Mayer parte malissimo dalla corsia interna, ostacolando peraltro anche Smith e Lessard, e permette a Creed di prendere agevolmente la prima posizione davanti a Moffitt e Hill; Mayer scivola al quarto posto. Moffitt prova un primo attacco su Creed al Giro 150, ma deve ben presto rinunciare ai suoi piani.

Creed allunga su Moffitt e a cinque giri dalla fine può contare su una manciata di decimi di vantaggio, sufficiente per affrontare con relativa tranquillità le tornate conclusive; Moffitt, al contrario, deve difendersi dal ritorno di Austin Hill, che nelle tornate conclusive lo pressa da vicino. Al Giro 159 Hill esce molto bene da Curva 2 e si porta all’interno, ma Moffitt tiene duro sulla corsia esterna di Curva 3-4; Hill prova un ulteriore attacco all’inizio dell’ultimo giro, ma Moffitt non molla la posizione.

Dopo 160 giri Sheldon Creed vince l’appuntamento di Gateway della Nascar Truck Series davanti a Brett Moffitt, che completa la doppietta del team GMS Racing; terzo posto per Austin Hill davanti a Sam Mayer e a Stewart Friesen.

Immagine di copertina da nascarmedia.com

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