NASCAR | Truck Series: Creed esce indenne dagli incidenti di Darlington

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Tempo di lettura: 10 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
8 Maggio 2021 - 14:10
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Gara sempre più ricca di caution, alla fine ben 12. Sheldon Creed trova il varco giusto in mezzo al big one e batte Rhodes


L’inizio di stagione di Sheldon Creed era stato sicuramente buono, dato che era in lotta per la terza posizione generale con Austin Hill, tuttavia il 2021 del campione in carica finora era stato offuscato da due fattori, il primo il dominio di Rhodes prima e di Nemechek poi, il secondo, invece, la mancanza di sponsor sul suo Truck, spesso lasciato bianco in maniera immeritata. E allora il pilota del GMS Racing ha sfruttato al meglio l’occasione del “Nascar Throwback” per onorare la memoria di Jason Leffler con una sua livrea e conquistare la prima vittoria stagionale mentre attorno a lui imperversava il caos.

La gara

La gara di Darlington rappresenta un momento cruciale nella stagione della Truck Series. Prima di tutto è il giro di boa della regular season, dato che prima dell’ovale asimmetrico della South Carolina ci sono state sette gare e, prima del taglio, poi ce ne saranno altrettante. Inoltre è la prima corsa del “Triple Truck Challenge” e per il vincitore ci sono in palio 50’000$. La pista poi è molto insidiosa e, visti i molti giovani presenti, potrebbe mettere in difficoltà parecchi piloti.

L’assenza – per regolamento – di piloti iscritti ad altre categorie, mette di diritto John Hunter Nemechek non solo in pole position davanti ad Austin Hll, ma anche nel ruolo di favorito vista l’inerzia delle precedenti settimane. Inoltre, il figlio d’arte potrebbe far entrare il Kyle Busch Motorsports nella storia della Truck Series, dato che in caso di successo questo sarebbe il sesto consecutivo del team, risultato mai ottenuto da nessuno dalla nascita della categoria.

Sotto un cielo sereno che sta facendo spazio alla sera, la gara può partire. Malgrado il sole che abbaglia i piloti in uscita di curva2, tutti passano indenni il primo giro, con Nemechek che mantiene la prima posizione su Austin Hill e Rhodes. Nelle prime tornate si assiste alla fuga di questi tre su Zane Smith e Todd Gilliland, in coda invece Rohrbaugh è il primo a baciare il muro e creare scompiglio nel gruppo.

Malgrado sia fissata una competition caution al giro 15, Nemechek allunga anche sui rivali diretti, tuttavia a fargli rischiare una chiusura anticipata della corsa è Norm Benning, che al giro 7 si trova già doppiato e John Hunter rischia davvero di tamponarlo in curva2; la gara di Benning alla fine durerà 61 giri, poi viene fermato dai commissari perché troppo lento. Ad approfittare dello spavento di Nemechek sono Hill e Rhodes che lo scavalcano.

Il secondo a finire a muro per una foratura è Roper e per lui la gara finisce qui, proprio mentre sventola la competition caution alla quale Hill ha 1.4″ su Rhodes, 2.2″ su Nemechek e già oltre 5.5″ su tutti gli altri guidati da Gilliland, Zane e Chandler Smith, Sauter, Crafton e Friesen. Solo Ryan Truex ed il compagno di squadra Currey, in un Niece Motorsports sempre più alla deriva e pronto a ridurre l’impegno da quattro a tre vetture dopo la separazione con Moffitt, non si fermano ai box mentre Enfinger prova a montare solo due gomme.

Dopo una lunga caution (solo la prima della serata) per spostare Roper dalla corsia box al garage, si può ripartire con 24 giri da disputare nella prima stage e Truex inaugura la serie delle partenze di traverso, resistendo però a Rhodes per un giro; dietro di loro invece c’è un contatto fra Enfinger e Creed, con Sheldon che rimedia un tire rub. Poi però arriva un altro incidente, con Rohrbaugh e Wright che vedono la loro corsa terminare prematuramente.

Dopo un’altra lunga caution, la bandiera verde viene sventolata ai -13, ma la tregua dura ben poco, infatti Friesen perde il controllo in un 3-wide in curva1 all’interno di Hocevar e finisce in testacoda. Nei pochi metri percorsi, Gilliland aveva preso il comando da Rhodes e quindi è lui a ripartire primo ai -9.

Todd scatta al meglio, a differenza di Rhodes che finisce nel mezzo del gruppo; poi si scoprirà il motivo di questo cedimento improvviso di Ben: una foratura lenta. Dopo aver perso terreno in precedenza, Nemechek recupera e arriva fino alla seconda posizione, tuttavia il leader è troppo lontano. Gilliland vince dunque la prima stage davanti a Nemechek, Zane Smith, Austin Hill, Creed, Crafton, Chandler Smith, il rookie Heim, Enfinger ed Ankrum.

Il nuovo giro di soste premia ancora Gilliland, mentre Crafton ha una sosta lenta a causa di un problema alla posteriore destra; Friesen ed Hocevar, tuttavia, dopo la sosta seguita alla caution in cui sono stati protagonisti, non si fermano ai box e dunque sono loro al comando alla bandiera verde. Stavolta a far pattinare le gomme è Friesen e dunque Gillland torna subito primo seguito da Nemechek.

John Hunter ci mette poco però a passare l’avversario, al primo tentativo in curva2 non ce la fa, ma in curva3 sì. La stage scorre via tranquillamente, Nemechek allunga subito fino ad avere 1.5″ su Gilliland, 3″ su Zane Smith, 5″ su Creed, Friesen ed Hocevar che, malgrado gomme leggermente più usurate, reggono bene il ritmo dei leader.

Ad andare in crisi a causa del sovrasterzo invece è proprio Creed, il quale in pochi giri viene superato da Friesen, Hocevar, Heim ed Austin Hill, anch’egli in recupero dopo una ripartenza complicata. Accusa problemi anche Zane Smith, loose a causa di una ruota mal fissata e che viene raggiunto da Friesen. Mentre Currey fora e va ai box e Kraus torna in pista staccatissimo dopo aver accusato un problema al motore, a salvare Creed e Zane Smith e il loro compagno di squadra Purdy che si gira sul muso di Ogata.

Manca poco alla fine della stage e dunque la maggior parte dei piloti va ai box per un set di gomme nuove; Rhodes (che ha forato per la seconda volta) per un fraintendimento con crew chief e spotter ci va con la pit lane ancora chiusa e dunque viene penalizzato. Anche in questo caso si perde tempo per spostare la vettura incidentata e dunque si riparte soltanto ai -2.

A non essersi fermati sono solo Gray, già protagonista di un salvataggio in precedenza, Timmy Hill e Bohn, tuttavia Nemechek è troppo forte e si va a prendere la prima posizione in pochi metri e la stage poco dopo davanti ad Heim, Hocevar, C.Smith, Friesen, T.Hill, Gilliland, Creed, A.Hill e Peters. Il completamento del giro di soste non cambia le primissime posizioni, tranne l’uscita di Timmy Hill dalla top10; la green arriva ai -52, tuttavia i giri di bandiera verde saranno ben pochi da qui alla fine, appena 18 in mezzo a sei caution ed una bandiera rossa.

Mentre Nemechek rimane al comando davanti ad Hocevar, Heim e C.Smith per un 1-3-4 del KBM, dunque vicino al sesto successo di fila, il primo a provocare un incidente è Peters, il quale rimedia un muso ammaccato e coinvolge pure Sauter che fora. Il gruppo inizia a dividersi fra pit lane e pista, e in questo caso a fermarsi ai box sono, fra i tanti, Truex, Zane Smith, Rhodes, Reed e Crafton.

Si riparte ai -41 e Nemechek, malgrado la sbandata ed un 3-wide, tiene giù il piede all’esterno e rimane al comando sul rimontante Austin Hill, Heim, Hocevar e Chandler Smith. Ma arriva subito un’altra caution, stavolta con Gray che finisce a muro dopo aver perso il controllo (e Truex non riesce a frenare in tempo) e, per evitarlo, Ogata travolge Timmy Hill.

Il gruppo si spacca ancora, stavolta anche fra i leader: mentre Nemechek non si ferma, lo fanno C.Smith, Gilliland, Enfinger, Hocevar, Creed, Ankrum e Kligerman. I problemi per Hocevar però non sono finiti, dato che esce dalla pit lane con una minigonna penzolante e quindi deve fermarsi di nuovo. La minigonna maledetta che gli toglie una potenziale top5 diventa nel giro di pochi minuti la minigonna benedetta.

Alla bandiera verde dei -30, dopo le scelte del choose cone, i compagni di squadra Nemechek ed Heim avranno a spingerli rispettivamente Austin Hill e Friesen. Le spinte non andranno a buon fine. Ancora una volta il leader pattina e dietro di loro arriva subito la pressione della seconda fila; capire chi perda il controllo per primo è difficile, però la mossa decisiva è quella di Heim che scarta a destra verso Nemechek e il muro.

È un vero e proprio big one a Darlington, il più grosso incidente nella storia dei Truck escluse Daytona e Talladega. Le vetture coinvolte sono addirittura 17: Friesen, Austin Hill, Ankrum, Zane Smith, Davis, McLeod, Nemechek, David Gilliland, Chandler Smith, Enfinger, Crafton, Deegan, Peters, Bohn, Currey, Cram e Fogleman.

Dopo 12′ di bandiera rossa, una ulteriore pulizia della pista, ritiri, la squalifica di Chandler Smith per velocità eccessiva vicino ai mezzi dei commissari ed ulteriori soste ai box, si riparte ai -17 con Rhodes in testa su Friesen, Sauter, Creed, Kligerman, Self e Hocevar. La tregua dura appena due curve, poi la anteriore destra di Kligerman letteralmente esplode in curva2 e la #75 travolge Friesen per un’altra caution.

Dopo questa ulteriore selezione, alla bandiera verde dei -8 Rhodes e Sauter sono in prima fila, ma hanno gomme di 10 giri più usurate dei primi inseguitori Creed, Hocevar e Self e addirittura 20 rispetto ad Anderson e Crafton. Nel mezzo del polverone del filler si riparte, Rhodes sbanda ma tiene la vettura, tuttavia la rimonta di Creed è inesorabile e, al testacoda di Bohn che ferma tutti di nuovo, è al comando.

L’ultima ripartenza arriva a due giri dalla fine, ed è come se fosse un primo overtime: solo otto Truck non sono stati coinvolti in alcuna caution e la prospettiva di altri incidenti non è un miraggio. E infatti alla bandiera verde Creed non parte bene, Rhodes lo affianca, i due si toccano, tuttavia Ben la salva ancora una volta. Sheldon va in fuga e si capisce già che la vittoria sarà sua, tuttavia a renderla ufficiale ci pensa Hailie Deegan che va a muro in curva4 quando Creed ha già iniziato l’ultimo giro.

Creed vince dunque la prima gara stagionale sotto caution davanti a Rhodes, Hocevar (che salva il meritato risultato), Crafton, Enfinger, Sauter, Timmy Hill (dall’essere travolto da Ogata alla top10), Nemechek (idem come sopra, però dal big one), Self e Anderson.

In campionato cambia poco in testa, Creed ufficializza il suo posto ai playoff che era già in tasca visti i punti accumulati; in coda le distanze si fanno sempre più ampie e la terza gara più lunga nella storia della Truck Series lascia forse definitivamente fuori dai playoff Purdy, Gray, Kraus e Lessard, con quest’ultimo che ha interrotto consensualmente il rapporto col GMS per l’esaurimento dei fondi a disposizione del canadese, con la speranza di riprendere il rapporto contrattuale nel 2022.

I risultati odierni

La classifica della “LiftKits4Less.com 200”

La classifica generale

Così il campionato a 7 gare dai playoff

I prossimi appuntamenti

Il weekend a Darlington prosegue oggi con la Xfinity Series alle 19:00 e domani con la Cup Series alle 21:30. I Truck torneranno fra due settimane – il 22 maggio – ad Austin dove inaugureranno per la Nascar il COTA.


Immagine: media.nascar.com

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