NASCAR | Truck Series: Creed domina l’apertura dei playoff a Gateway

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di Gabriele Dri @NascarLiveITA
23 Agosto 2021 - 19:25
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Creed facendo cappotto con le prime due stage si rilancia in campionato in vista del secondo round. Gara problematica per ben sei dei dieci piloti qualificati per i playoff


Esattamente come un anno fa, ma allora per gli sconvolgimenti del calendario causa pandemia era ancora regular season, Sheldon Creed sbanca Gateway e lo fa in grande stile, dominando dall’inizio alla fine, tranne qualche breve fase nella prima stage, e avanza al secondo round dei playoff dove si troverà con una posizione di classifica ben migliore di quella della settimana scorsa. Sorride anche il ThorSport e Friesen, dato che queste sono state le uniche quattro vetture ad uscire indenni dall’avventura al confine fra Illinois e Missouri.

La gara

Nella notte di Madison-St.Louis i playoff della Truck Series iniziano con il tradizionale weekend disputato in coabitazione con la IndyCar. L’algoritmo viene modificato secondo le regole introdotte l’anno scorso, dunque davanti a tutti ci sono i 10 piloti ancora in corsa per il titolo insieme alle vetture in più (la #51 e la #98) in lizza per l’owners championship e a seguire tutte le altre. In pole dopo la doppietta fra Knoxville e Watkins Glen c’è Austin Hill seguito da Nemechek, Gilliland e Creed, ultimo vincitore qui l’anno scorso.

Ci sono 41 vetture iscritte per la gara e dunque in base agli owner points Clay Greenfield è l’escluso dai 40 in griglia. Poi però al giorno della gara Spencer Davis non si presenta e Norm Benning si ritira dopo i controlli tecnici per colpa di un fraintendimento (così dice lui, in realtà non ha letto bene il regolamento chiaritogli già al Watkins Glen) in quanto ha portato in pista una vettura con un muso del 2018 quando dal 30/6 sugli ovali (dunque non al Glen dove lo steso muso era regolare) si devono portare carrozzerie prodotte solo dopo il 2019 e quindi anch’egli fa marcia indietro verso casa per la gioia – eufemismo – di Greenfield che si sfoga via Twitter.

Alla bandiera verde Hill sceglie l’esterno e così offre il fianco a Nemechek, il quale però frena troppo tardi in curva1 e finendo lungo permette ad Hill e Creed di passare; poco dietro a loro Crafton, Chandler Smith e Rhodes sono a lungo 3-wide. Creed è il più veloce di tutti ed in curva3 al terzo giro è già al comando passando Hill all’interno. Gilliland intanto perde qualche posizione a vantaggio di uno Zane Smith in rimonta ed ora al terzo posto.

La sorpresa della prima fase di gara è il momento di difficoltà di Nemechek per un Truck molto loose, il quale perde posizioni su posizioni a vantaggio degli avversari diretti per il titolo (e non solo, visto il contatto con la #98 di Eckes), al punto che al quinto giro è scivolato già in decima posizione. Creed nel frattempo va i fuga, favorito dal tappo di Hill sul gruppo che dura fino all’ottavo giro quando Zane Smith si prende la seconda posizione.

Dietro di loro è molto avvincente il triello fra Rhodes, Friesen e Crafton, spesso 3-wide. Inizia male la gara anche Hocevar, il quale scende dalla sesta posizione in griglia addirittura fuori dalla top20 perché la vettura tocca troppo l’asfalto.

Dura a lungo anche il duello fra Hill e Gilliland per il terzo posto, ma ad interromperlo arriva la prima caution di serata per la vettura di Chandler Smith che fuma, malgrado tutto sembri ok sul cruscotto, per il primo colpo di scena dei playoff; manca una trentina di giri alla fine della stage e Creed era in testa con 2″ su Zane Smith, 4.6″ su Gilliland, 5″ su Hill, Rhodes, Crafton, Friesen, Ankrum, Majeski e Nemechek.

Mentre Chandler va nel garage per quello che alla fine risulta essere un problema al mozzo della posteriore destra, il gruppo riparte ai -26 nella prima stage e Zane dall’interno si porta al comando davanti al compagno di squadra Creed; dietro di loro Gilliland scalda e pulisce male le gomme e così Rhodes lo passa per il terzo posto. La green dura però poco, infatti Roper finisce in testacoda in curva3 in coda al gruppo e ciò salva ancora Nemechek che rischiava di perdere ancora posizioni dopo un duello duro con Kraus sul rettilineo principale.

La nuova bandiera verde viene sventolata ai -17, Zane Smith sceglie l’interno ma Creed ritorna al comando attaccando in curva3 e completando la manovra in curva1. Zane riattacca al momento esatto, infatti la contesa viene interrotta di nuovo, stavolta per un incidente fra la #51 del KBM del debuttante Griffith e Taylor Gray. Si riparte per uno sprint di 9 giri e stavolta Zane sceglie l’esterno e la sostanza non cambia, Creed viene quasi scavalcato da Friesen, poi reagisce all’esterno.

Ai -6 Sheldon attacca il compagno di squadra Smith all’interno di curva3 tornando al primo posto; da questo momento in poi non verrà più scavalcato fino alla bandiera a scacchi. Zane, invece, deve subire anche il sorpasso di Friesen ai -2 e da Rhodes poco dopo che ne approfitta. Creed vince dunque la prima stage davanti a Friesen, Rhodes, Zane Smith, l’incredibile Majeski (partito 25°), Gilliland, Crafton, Hill, Nemechek e Kraus.

Le posizioni rimangono invariate poiché i pit stop sono congelati dato che le pit crew principali sono destinate a Xfinity e Cup Series in Michigan, dunque Creed è al comando anche all’inizio della seconda stage con Friesen che non riesce ad completare il sorpasso all’interno di curva1 e al giro successivo viene sorpassato da uno Zane Smith che si riprende la seconda posizione sfruttando lo short run e approfittando della fase in cui freni gli funzionano al meglio.

Poi arriva la caution più inaspettata: c’è un black out clamoroso (non totale però, i generatori funzionano) in pista causato da un incendio alla sottostazione elettrica nella vicina Fairmont City. Per fortuna nel cambio di luce improvviso non ci sono incidenti, tuttavia la gara deve essere sospesa.

Dopo una bandiera rossa durata quasi 50′, la gara può riprendere con 33 giri da disputare nella seconda stage con Creed al comando su Zane Smith, Friesen, Rhodes, Majeski, Crafton, Nemechek, Gilliland, Kraus, Eckes, Hill, Ankrum, Enfinger, Sauter, Deegan, Purdy, Hocevar, Tanner Gray, Ryan Truex e Berry nella top20; Chandler Smith riesce a tornare in gara ma è ormai staccato di una quarantina di giri. Zane Smith scatta male (forse è il sintomo di quello che avverrà poco dopo) e così viene passato da Rhodes, Crafton e Friesen.

Nel gruppo intanto si lotta con vigore: Kraus e Majeski si sfiorano, Eckes tocca leggermente con Gilliland e nasce così un 4-wide che vede attivi anche Enfinger e Hill mentre Hocevar, Deegan e Sauter sono pochi centimetri più indietro. Davanti intanto Creed è tranquillo è scappa dalla coppia Thorsport formata da Rhodes e Crafton.

Esclusi i problemi al cronometraggio, gli ultimi 25 giri della stage scorrono via tranquilli; da notare ci sono solo lo spiegarsi delle difficoltà di Zane Smith (un problema al retrotreno e alla trasmissione che lo porterà al ritiro prima del giro 100) ed il recupero di Nemechek dopo le difficoltà iniziali, quasi sicuramente sistemate con una modifica d’assetto alla sosta. Creed vince dunque anche la seconda stage con netto margine davanti a Rhodes, Crafton, il rimontante Nemechek (che con un giro in più avrebbe passato anche la #88), Friesen, Majeski, il combattivo Kraus, Ankrum, Eckes e Hill.

Dopo un altro giro di pit stop congelati, si riparte con 48 giri alla fine, ma la green dura l’arco di una tornata: dietro a Creed e Crafton, Nemechek cerca di passare, anche con una toccatina, Rhodes, poi però sul traguardo il suo Truck accusa un problema meccanico, rallenta di colpo e si scatena il big one che coinvolge Ankrum il quale taglia la strada a Majeski, Eckes ed Hill, poi nel mucchio finiscono anche Gilliland, Hocevar, Enfinger e in coda – in un incidente forse separato – Griffin.

La griglia playoff viene così distrutta come i Truck: dopo il guaio a Chandler Smith (a muro pure lui toccato da dietro), il ritiro di Zane Smith, è costretto ad alzare bandiera bianca anche Gilliland, mentre Hill e Nemechek (quest’ultimo dopo che aveva provato a ripartire nella top5 visto che il Truck era esteticamente intatto) sono costretti a lunghe riparazioni, per motivi diversi, ai box; Hocevar è solo leggermente ammaccato e riesce a proseguire senza giri persi. Dei 10 gli unici intatti sono dunque Creed, Crafton, Rhodes (che erano davanti all’incidente) e Friesen perché è stato il primo ad evitare la #4 che aveva rallentato.

Dopo la lunga caution viene sventolata la bandiera verde a 40 giri dalla fine ed il brutto scatto di Crafton all’interno permette a Creed di involarsi e Rhodes mettersi secondo; Enfinger invece chiude una bella gara di testa quando il cofano gli si apre di colpo e deve tornare alla cieca ai box. Gli ultimi giri scorrono senza problemi apparenti, Creed aumenta il suo vantaggio sul trio Rhodes – Crafton – Friesen, mentre dietro di loro Kraus completa la top5 ed è inseguito da tanti piloti a caccia di un risultato importante, poi però pure Derek ha un problema attorno ai -15 (foratura) e così quinto passa Sauter, ma addirittura a 11″ dalla vetta.

Creed è pronto per festeggiare, ha mantenuto 2.5″ di vantaggio sui rivali senza forzare, poi però arriva una caution ad appena cinque giri dalla fine, con Hocevar che attacca Tanner Gray all’esterno di curva3 per l’11esima posizione, Tanner arriva lungo, perde il controllo, tocca leggermente Hocevar e si appoggia al muro. Si va dunque all’overtime.

Al choose cone Rhodes sceglie l’esterno dietro a Creed, Crafton va all’interno e ringrazia prendendosi la seconda posizione dal compagno di squadra; Sheldon mantiene sempre quella lunghezza di vantaggio che gli permette di non avere problemi. Creed vince per il secondo anno consecutivo a Gateway davanti a Crafton, Rhodes, Friesen, Sauter, Purdy, Deegan (prima top10 per una donna nella Truck Series su una pista che non sia Daytona), Hocevar, Self e Wood; Taylor Gray elimina Ryan Truex quando il fratello d’arte è settimo all’ultimo giro nella sua miglior gara del 2021.

La griglia playoff è rivoluzionata: Creed col cappotto (sette playoff point che torneranno utili al secondo round) avanza automaticamente, Nemechek (22° a cinque giri) ringrazia il big one che ha involontariamente creato e rimane ampiamente davanti alla zona rossa, pure Austin Hill (23° a sei giri) mantiene un margine di sicurezza, Hocevar invece lo crea e pure Gilliland (29°) si salva. Giornata nera invece per gli Smith, Zane col 35° posto ora è a -10, Chandler col 28° a -18. Darlington sarà un altro campo di battaglia.

I risultati odierni

La classifica della “Toyota 200 presented by CK Power”

La classifica generale

Così la griglia playoff dopo la prima gara del “Round of 10”

Nascar Truck classifica playoff 01 Creed Gateway

La classifica completa

I prossimi appuntamenti

La Truck Series, come detto, tornerà a Darlington il 5 settembre saltando il weekend di Daytona dedicato a Xfinity (venerdì notte) e Cup Series (sabato notte).


Immagine: media.nascar.com

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