NASCAR | Truck Series: Chandler Smith vince la battaglia di Las Vegas

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Tempo di lettura: 16 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
5 Marzo 2022 - 14:50
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La gara della Truck Series fin dalle qualifiche si preannuncia una lotta interna al Kyle Busch Motorsports. Dopo ben 10 caution, e un altro incidente sul traguardo, a prevalere non è né Kyle Busch, né John Hunter Nemechek, bensì Chandler Smith


La stagione “vera” della Truck Series inizia con il botto: gli incidenti inevitabili ci sono stati, per fortuna quasi annullati quelli evitabili. Da rivedere ancora, invece, le dinamiche all’interno delle scuderie con ThorSport e KBM che avranno qualcosa da rivedere. Ma almeno in casa di Kyle Busch, secondo dopo una gara anonima per i suoi standard sulla pista di casa a Las Vegas, è arrivato il primo trofeo dell’anno grazie al successo di Chandler Smith che sul traguardo ha preceduto il rimontante, nonché vincitore di Daytona, nonché squalificato dalla gara per irregolarità tecnica Zane Smith.

La gara

In una giornata ventosa e tranquilla, se si esclude qualche sporadica goccia di pioggia innocua, le libere e le qualifiche della Truck Series si svolgono regolarmente. Ci sono 37 iscritti per 36 posti, dunque solo un pilota andrà a casa subito. Come a Daytona il nuovo G2G Racing ha prestazioni insufficienti e Matt Jaskol è il DNQ, tuttavia siccome quest’ultimo (in teoria, dato che ha già perso Daytona per lo stesso motivo) disputa la stagione full time, allora il team è costretto a chiedere a Brennan Poole di rinunciare al suo posto in griglia.

La pole position va a John Hunter Nemechek che nella tripletta Kyle Busch Motorsports batte i compagni Kyle Busch di 0.099″ e Chandler Smith. Si qualifica dunque anche Todd Bodine, il campione 2006 e 2010 alla prima corsa in nove anni solo per la volontà (forse più dello sponsor del campionato che sua) di raggiungere quota 800 gare in Nascar e questa è la numero 795. Presente ovviamente anche Matt Crafton alla 500esima gara consecutiva nella Truck Series, record scontato perché questa è la 645esima corsa nella storia della categoria.

Dopo aver mandato in fondo alla griglia Anderson e Kraus per modifiche in parco chiuso e la vettura #46 per il citato cambio di pilota fra Poole e Jaskol, in una serata ancora ventosa può partire la corsa che si disputerà sulle 200 miglia. Al via Chandler Smith sceglie la corsia interna, ma scatta male così Nemechek è subito al comando con la #18 che finisce nel mucchio dietro anche a Kyle Busch, Rhodes e Zane Smith.

Al secondo giro la gara sembra già andare secondo il copione: Kyle Busch prende l’esterno in curva4 e passa in prima posizione con Zane Smith che cerca di seguirlo e ce la fa mezzo giro più tardi; pure Rhodes passa e così Nemechek passa da primo a quarto davanti a Chandler mentre la mini fuga che loro cinque avevano creato al via si ricompone.

A guidare quello che era il secondo gruppo è Tanner Gray, almeno fino a quando al quinto giro Hocevar lo scavalca e cerca di recuperare dopo una qualifica fuori dalla top10; seguono poi Eckes e Majeski. Con appena 20′ di libere ed un giro di qualifica ci si aspetta che Kyle Busch sfrutti la sua immensa esperienza e prenda il largo, invece gli avversari gli rimangono incollati e lo insidiano per la prima posizione.

Mentre Hocevar prosegue la sua rimonta passando Chandler Smith e quasi Nemechek (finisce leggermente loose e deve alzare il piede), al giro 10 Zane Smith attacca e supera Kyle Busch all’interno di curva1 prendendo la leadership della gara con Rhodes terzo che non riesce ad approfittarne. Rowdy cerca il controsorpasso, ma non lo trova, anzi finisce loose (via radio dice che l’anteriore non gira ed il retrotreno scivola, in sintesi manca downforce) in curva4 al giro successivo e allora Ben passa secondo con Chandler Smith terzo e che ha reagito dopo un momento di difficoltà in precedenza.

Quest’ultimo è il pilota di questa fase di gara, dato che dopo essere finito momentaneamente sesto appena 10 giri prima, ora attacca pure Rhodes per il secondo posto e riesce nella manovra seguito da Kyle Busch; Rhodes perde velocità dopo il sorpasso e deve farsi passare pure da Hocevar e Gray.

Poco più tardi arriva la prima caution: Blane Perkins, che già a parecchi giri aveva un tire rub nato da un contatto con la coppia Niece Motorsports formata da Alan (poi ai box e lucky dog) e Wright, finisce a muro ai -8 nella prima stage sul rettilineo opposto. La pit lane si apre e si riempie ma non di tutti i piloti, ad esempio sia Chandler Smith che Rhodes non si fermano; nel gruppo doppia penalità (rispettivamente ruota fuori controllo e speeding) per i compagni di squadra Friesen e Bodine.

Alla ripartenza dei -3 i due partono bene e approfittano della protezione di Wood e Howard in seconda fila per staccare Gray e Kyle Busch che invece hanno gomme fresche. Rhodes e Chandler Smith, che hanno avuto via radio per interposta persona delle divergenze sul sorpasso al limite in precedenza della #18 sulla #99 e che aveva fatto perdere velocità a Ben, lottano alla pari per mezzo rettilineo alla pari, poi il 4-wide di Hocevar, Crafton, Zane Smith e Kyle Busch non va a buon fine perché Howard è partito più lentamente e viene risucchiato, Zane non vuole alzare il piede, Colby ondeggia leggermente dopo un bump di Kyle Busch e chiude il buco alla #38.

Nel mucchio ci finiscono lo stesso Howard, Deegan e Purdy mentre sono leggermente ammaccati gli stessi Zane Smith e Crafton. La stage finisce sotto caution e alla moviola viene vinta da Rhodes (che corre su una vettura senza sponsor) su Chandler Smith, Gray, Wood, Hocevar, Crafton, Kyle Busch, Nemechek, Majeski e Preece.

Al break si completa il giro di soste e dunque al comando passa Tanner Gray mentre sia Rhodes che Chandler Smith dovranno rimontare con gomme fresche. Alla bandiera verde mancano solo 23 giri alla fine della stage e Gray pur scivolando all’esterno riesce a bloccare Kyle Busch all’esterno; mentre Hocevar vola in testa, questa manovra genera un po’ di scompiglio nel gruppo e nel 4-wide conseguente Eckes all’interno rischia di eliminare il compagno di squadra Majeski oltre a Nemechek e lo stesso Kyle Busch.

Hocevar e Gray per qualche giro riescono a guadagnare terreno perché Rowdy ha difficoltà ancora di assetto e deve difendersi persino da Nemechek che ha evitato il tire rub. Poi in un attimo Busch si riprende e di slancio si tiene dietro JHN e passa Gray che ha avuto un’esitazione. Hocevar resiste (è protagonista anche di un incrocio che gli permette altri metri sulla #51) davanti per otto giri, poi deve arrendersi a Kyle Busch che torna al comando.

Mentre Kyle Busch guadagna solo centimetri, Nemechek scavalca ai -13 Hocevar e si mette in scia al compagno di squadra; quarto è Gray che precede Majeski, un Rhodes in rimonta e Chandler Smith che segue la sua stessa strategia. Dopo una fase combattuta il gruppo sembra allungarsi, tuttavia ai -5 arriva un’altra caution, stavolta per un testacoda di Todd Bodine in curva4 che si appoggia col retrotreno in curva4.

Le strategie si diversificano ancora: Kyle Busch e Nemechek vanno ai box con Hocevar, Chandler Smith e molti altri pensando al lungo termine, Gray, Rhodes, Eckes, Majeski e Crafton (dunque il ThorSport in blocco) invece no e quindi ripartono davanti nello sprint di un giro. Alla green Majeski spinge bene Rhodes mentre Eckes “ignora” Gray e dunque Ben emerge in testa in curva2. Il suo problema è che Kyle Busch dall’interno della terza fila ha trovato il buco giusto e gli è vicino, ma l’attacco all’esterno non va. Rhodes vince dunque anche la seconda stage su Kyle Busch, Majeski, Nemechek, Gray, Chandler Smith, Crafton, Eckes, Friesen e Kraus.

Dopo il break si riapre la pit lane e dunque si completano le soste, Kyle Busch ovviamente passa in testa e guida le danze all’inizio dell’ultima stage. Sarà una stage complicata con ben sei caution in 68 giri. Alla green Nemechek spinge Rowdy davanti e quindi il terzetto KBM, seppur in ordine diverso rispetto alla partenza dato che ora Busch precede JHN e Chandler Smith, torna in controllo della corsa; seguono Hocevar e Zane Smith che ha rimontato non velocemente dopo il guaio di una quarantina di giri prima.

Zane Smith viaggia veloce e approfitta di un’indecisione di Carson in curva2 per seguire il trio KBM da vicino, tuttavia Friesen ricuce il buco creatosi. Al giro 70 Nemechek si infila in curva4 e, dopo un giro alla pari, completa il sorpasso su un Kyle Busch non al meglio e che per tutto il giorno ha scherzato sul fatto che “questi giovani si prendono sempre il materiale migliore”. Dietro di loro anche gli Smith (nessuna parentela) sono affiancati con Friesen che, dopo essersi difeso da Hocevar, prova ad approfittarne.

La bella fase di gara dura, purtroppo, troppo poco: in coda mentre lottano per il 18° posto Wood e Purdy vengono a contatto con Jack che esagera nel side draft dopo che Chase che aveva allargato forse troppo in uscita di curva; Bodine è il lucky dog e torna a pieni giri. La finestra per l’ultima sosta non si è ancora aperta e infatti quasi nessuno va ai box.

Si riparte ai -57 e Nemechek dall’interno scatta al meglio a differenza di Kyle Busch che scivola quarto dietro anche a Chandler e Zane Smith. Pure Hocevar ci prova, ma in curva4 finisce nel mezzo di un 3-wide e perde terreno. I primi quattro scappano via e Friesen ancora una volta prova a riprenderli insieme ad un buon Kraus; poco più indietro Preece precede il rimontante Rhodes ed Hocevar, ma su Carson arrivano anche Eckes ed Enfinger oltre a Gray.

Il trio KBM è sempre davanti (Kyle Busch passa infatti Zane), ma non sembrano mai in totale controllo della corsa, infatti a giri alterni prevale uno dei tre e quindi la loro lotta non permette di allungare sulla #38; più indietro Rhodes sembra aver perso il ritmo della prima fase di gara e viene scavalcato da Eckes. Con il passare dei giri Nemechek sembra in grado di poter mettere metri di margine sui due teammate, ma ai -44 Todd Bodine finisce di nuovo in testacoda nello stesso punto, con la stessa modalità e aggrava i danni già fatti in precedenza.

Stavolta tutti sono nella finestra per il pieno e quindi vanno ai box per quello che potrebbe essere l’ultimo pit stop di serata; dalla pit lane esce in testa Nemechek davanti a Kyle Busch, Chandler Smith, Eckes e Rhodes; Zane Smith, invece si prende una penalità e torna in coda al gruppo con il muso ancora sbucciato dall’incidente precedente. Al choose cone Nemechek sceglie l’interno con Kyle Busch lasciando Chandler Smith con Eckes e così si riparte ai -40.

Dietro a queste due file il 4-wide va a vantaggio di Rhodes mentre al comando Chandler Smith passa in testa su Eckes, Nemechek e Kyle Busch che ha dovuto alzare il piede per una frazione di secondo. Tuttavia, chi ha più difficoltà in questa fase è proprio JHN, il quale dopo aver perso il duello da Eckes si ritrova anche dietro a Rowdy, Rhodes, Hocevar e persino Preece che è con loro.

Il rallentamento della #4 crea un groviglio, in curva3 Hocevar è nel mezzo fra Kyle Busch e Rhodes e deve alzare il piede, Preece dietro di lui non lo fa abbastanza, gli toglie l’aria dallo spoiler e manda in testacoda Carson. La #42 dopo aver tagliato l’erba con lo spoiler riparte senza ulteriori danni.

Dopo qualche sosta (Hocevar ed Ankrum su tutti) si riparte ai -32 con Chandler Smith davanti ad Eckes, Rhodes, Kyle Busch e Nemechek. Ben non riesce a dare la spinta giusta al compagno di squadra Eckes e quindi Smith rimane primo; per Rhodes la situazione si complica ulteriormente dato che in curva3 finisce nel mezzo fra Enfinger e Kraus. La situazione diventa definitiva alla curva successiva: Majeski che lo seguiva va all’esterno, ma perde il controllo e travolge Rhodes, suo compagno di squadra, mandandolo a muro.

Dopo il ritiro del campiona in carica la pit lane rimane vuota e quindi alla green dei -23 Chandler Smith riparte dalla prima posizione precedendo Kyle Busch, Nemechek, Eckes e Kraus. Allo scatto in casa KBM probabilmente va in scena il solito gioco di squadra perché è molto improbabile che Busch sia scattato così male, dunque all’interno si forma subito il trenino KBM con Eckes che prova ad infilarsi dall’esterno. E Christian ce la fa, dato che Nemechek ha ancora problemi d’assetto (e finisce anche dietro ad Enfinger) e sul rettilineo opposto prende la scia di Rowdy sorpassandolo in curva3.

Al giro successivo Busch torna davanti ad Eckes che blocca la strada anche ad Enfinger permettendo a Nemechek di ritornare quarto per un attimo, ma all’interno la #4 proprio non va; più indietro Preece è quinto davanti a Kraus, tuttavia sta arrivando su di lui Zane Smith che ha scavalcato Gray. Le sorprese di questa fase sono Enfinger (in ombra nella prima parte) e soprattutto Preece che non solo non si stacca, ma lotta con Grant e John Hunter. In coda, invece, Hocevar si prende una penalità per irregolarità alla ripartenza.

La battaglia comincia a farsi ancora più accesa, ma è corretta, infatti a provocare la caution successiva è Wright in coda che finisce in testacoda in curva2 quando è all’interno di Purdy. Manca ormai una dozzina di giri alla fine ma anche in questo caso nessuno va ai box per avere un set nuovo di gomme; Chandler Smith (che ha rischiato il surriscaldamento per una visiera finita sulla presa del radiatore) guida alla ripartenza Kyle Busch, Eckes, Nemechek, Preece, Kraus, Zane Smith, Friesen, Gray ed Enfinger che aveva perso terreno.

La bandiera verde sventola ai -11 ed il KBM decide in blocco di scegliere al choose cone la corsia esterna lasciando Eckes e Preece all’interno. La tattica, però non va a buon fine, anzi: il trenino KBM deraglia subito sulla forte spinta di Ryan a Christian, Busch è costretto a mollare Chandler Smith che finisce nel mezzo e organizza la rimonta all’esterno. Eckes va così in fuga su un gruppone guidato da Kyle Busch e Preece, mentre Zane Smith emerge in quarta posizione; Nemechek invece deve difendersi da Kraus ed Enfinger.

Ai -9 Kyle Busch si fa vedere all’interno di Eckes in curva1, Christian tiene l’esterno ma poi, in uscita di curva2, cerca il blocco sulla #51. Lo spazio, purtroppo per lui (e lo spotter si prenderà la colpa dopo la gara) non c’è e quindi Eckes si gira sul muso di Busch finendo a muro. Ad approfittarne così è Preece che alla caution è dato al comando, ma la moviola rimette la #51 davanti a tutti. Poi un altro colpo di scena: Preece viene penalizzato per non aver mantenuto la velocità e quindi viene retrocesso dietro a JHN.

L’ultima ripartenza ai -3 vede quindi Busch al comando su Zane Smith, Chandler Smith, Nemechek, Preece, Kraus, Gray, Enfinger, Friesen e Crafton con il trio KBM che, malgrado l’errore precedente, sceglie ancora in blocco l’esterno. Alla green Nemechek praticamente non accelera e quindi a spingere Kyle Busch c’è solo Chandler Smith, ma stavolta il risultato è positivo visto che il treno Z.Smith-Preece-Kraus è più lento.

Il sogno però dura poco, infatti in curva1 Chandler molla subito Kyle e lo affianca all’esterno permettendo a Zane Smith di andare al comando. Il 3-wide fra la #18, la #51 e la #17 di Preece rischia di esplodere subito perché da dietro Kraus arriva a velocità doppia e quasi tampona Busch, ma il controllo di Derek è tale da evitare un devastate big one. Ai -2 dunque Zane è al comando sulla coppia KBM dato che Preece ha perso il muso in curva4 e deve evitare il rientro di Nemechek.

La fuga della #38 verso la doppietta sembra quella buona, ma Chandler Smith non solo emerge “vincitore” dalla battaglia interna, ma anche riesce a prendergli la scia; intanto sul rettilineo opposto Kraus rischia un altro incidente ma ancora una volta si salva in maniera incredibile. In curva3 Chandler affianca all’esterno Zane e i due Smith viaggiano appaiati fino all’inizio dell’ultimo giro con Kyle Busch spettatore interessato.

A prevalere in curva1 sembra Zane dato che Chandler è finito leggermente loose, ma il pilota del FRM forza la chiusura sulla #18 all’esterno di curva2, si scompone e permette l’incrocio di traiettoria vincente di Chandler verso curva3. Dietro di loro, infine, in un incidente finiscono ko Nemechek, Enfinger e Boyd il quale rimedia una spalla lussata.

Chandler Smith vince dunque a Las Vegas davanti a Zane Smith (poi squalificato per bulloni irregolari, non mancanti), Kyle Busch, Friesen, Preece, Gray (prima ottima gara per lui in carriera), DiBenedetto, Crafton, la sorpresa Holmes, Self e Majeski; fuori dalla top10 Hocevar (13°), Purdy (14°), Ankrum (16°). Buon 20° al debutto nella categoria l’olandese Hezemans che precede Bodine e tutti i big incidentati.

Per Chandler non c’è solo la felicità della vittoria e un quasi certo posto ai playoff, bensì anche la soddisfazione di aver battuto con merito i due grandi favoriti della vigilia, ovvero Kyle Busch e Nemechek. Molte conferme ad alto livello come quelle di Rhodes ed Hocevar (fino al testacoda); in crescita i giovani terribili del 2021 come Kraus e Gray anche se manca ancora la gara completa. Tanti rinviati “ad Atlanta” in attesa di capire il loro stato di forma. Nel complesso la prima “vera” gara della Truck Series è stata positiva, incidenti considerabili inutili o stupidi non ce ne sono stati e lo spettacolo è stato dei migliori come sempre nella categoria.

I risultati odierni

La classifica della “Victoria’s Voice Foundation 200”

La classifica generale

Così in campionato dopo 2 delle 23 gare della Nascar Truck Series 2022

I prossimi appuntamenti

Stasera, dopo le libere e le qualifiche della Cup Series (19:30), alle 22:30 ci sarà la gara della Xfinity Series (22:30, diretta Nascar Trackpass) dove AJ Allmendinger parte dalla pole position. La Truck Series, invece, torna fra due settimane il 19 marzo ad Atlanta.


Immagine: media.nascar.com

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