Chandler Smith domina le prime due stage e poi solo Preece è in grado di impensierirlo. Nessuno scossone in classifica generale: Enfinger e Crafton si qualificano ai playoff ai danni di un Derek Kraus che lotta ma non può nulla anche a causa di un problema al servosterzo
Un dominio (relativo) che si trasforma in un duello ancora più bello. Chandler Smith vince con merito a Pocono la seconda gara stagionale e conquista così il secondo posto nella regular season e nella griglia playoff, ma Ryan Preece nell’ultima stage non gli ha lasciato nemmeno un metro seguendolo come un’ombra. Il resto della gara non ha regalato scossoni e dunque Grant Enfinger e Matt Crafton sono rimasti il nono e decimo qualificato ai playoff, stavolta però il biglietto per loro è definitivo mentre tutti gli altri piloti potranno puntare solo a successi parziali nelle ultime sette gare stagionali.
La gara
È la fine di luglio ma la NASCAR Truck Series è già arrivata alla fine della regular season. Pocono è la gara del taglio e bisogna ancora decidere gli ultimi due piloti qualificati. Ad aver staccato già un biglietto sono Zane Smith, Nemechek, Chandler Smith, Friesen, Rhodes (in base alle vittorie ottenute), Eckes ed Hocevar (per i punti conquistati).
Mentre Enfinger parte con un vantaggio notevole (+47 con 60 punti in palio), la sfida più interessante – a meno di un nuovo vincitore in extremis – sembra essere quella fra Crafton e Kraus con i due piloti, un veterano che procede costante senza spunti ed un giovane che sembra aver messo in ordine la sua aggressività, separati da soli 19 punti.
Intrigante anche la lotta al vertice: se a Zane Smith bastano appena due punti per vincere la regular season e conquistare altri 15 playoff point, alle sue spalle Nemehcek, Chandler Smith, Friesen e Rhodes sono separati da appena 12 punti e le possibili variazioni potrebbero ripercuotersi a lungo nelle prossime settimane.
Al venerdì su Pocono arriva il classico temporale e saltano libere e qualifiche. In base all’algoritmo a partire dalla pole è Zane Smith mentre ad andare a casa in anticipo sono Dauzat e Benning. Dopo aver mandato in fondo alla griglia Reaume per modifiche in parco chiuso, può partire sotto un sole insperato una gara decisiva, rapida (appena 60 giri per 150 miglia) che si disputa praticamente alla cieca.
I colpi di scena saranno pochi ma regalano comunque brividi: già prima del via Enfinger accusa problemi alla radio e quindi deve aspettare prima di riunirsi al gruppo per la bandiera verde. Allo scatto fra gli Smith ad avere la meglio è Chandler che scavalca Zane e si porta subito in testa. Sarà l’inizio di un dominio apparente che metterà la #18 al comando per 49 giri. La caution arriva però subito in curva2 per il solito Jack Wood che finisce da solo in testacoda impedendo a Zane di riattaccare Chandler.
Si riparte ai -11 nella prima stage e, a parte la solita confusione che si spalma sul largo rettilineo, gli Smith rimangono al comando seguiti da Hocevar e Rhodes in battaglia e che, restando affiancati, mandano in fuga la #18 e la #38. Dietro di loro c’è un po’ di assestamento con un Kraus subito attivo su Friesen ed entrambi che approfittano di Rhodes che ha perso il duello con Carson e con Crafton che tiene tutto sotto controllo. Poi però un’altra caution con – anche qui – il solito Thompson che perde la vettura all’interno di Wright.
Mentre i soli Majeski, Enfinger (ancora problemi radio), Alan e pochi altri vanno ai box per puntare ad arrivare in fondo alla seconda stage, si riparte con appena cinque giri da disputare e, mentre Chandler mantiene il comando, Zane viene inghiottito dal gruppo (primi sintomi di alcuni problemi meccanici) e passato da Eckes, Hocevar ed un Nemechek in rimonta. La #38 cerca di recuperare con Friesen, ma non ne ha.
La gara però non ha tregua ed ai -4 arriva un’altra caution che regala i primi verdetti. In curva1 Hailie Deegan stringe troppo Todd Bodine che all’interno però ha Perkins e la #9 non può sparire, dunque Todd perde il controllo e finisce a muro senza essere evitato da Tyler Hill e da Wood, stavolta incolpevole.
Per Todd Bodine questa sarebbe dovuta essere una giornata di festa per la 800esima gara in carriera in NASCAR ed invece si chiude con un amaro ultimo posto. L’intervista non vede un cambio di idea del due volte campione della NASCAR Truck Series che appende così il casco al chiodo dopo una onorata carriera. Il ritiro – in gara – di Bodine consegna però matematicamente la regular season nelle mani di Zane Smith.
Il tempo è troppo poco e quindi una prima stage disputata più dietro la pace car che in condizioni di gara viene vinta da Chandler Smith (che balza secondo in classifica generale) davanti ad Eckes, Hocevar, Friesen, Kraus, Zane Smith, Nemechek, Ankrum, Crafton (che perde dunque quattro punti da Derek ed ora è a +15) ed Heim. I pochi punti raccolti dagli avversari aiutano Enfinger al quale ora basta “solo” un 18° posto per qualificarsi.
Il primo giro di soste non è per tutti, anzi i leader, approfittando delle numerose caution, non si fermano ai box dove fra i big ci vanno solo Kraus (che tenta di scombinare le carte in tavola), Nemechek, Austin Hill, Majeski, Purdy ed Howard. Si riparte ai -12 con 12 piloti che non si sono fermati ai box e sono Chandler Smith, Hocevar, Ankrum, Eckes, Heim, Friesen, Tanner Gray, Crafton, Preece, DiBenedetto, Enfinger e Little.
Il più attivo alla ripartenza è Ankrum che prova a farsi vedere dato che i risultati della prima stage gli hanno chiuso la piccola porta di una qualificazione per punti e quindi ora Tyler deve solo vincere. Chandler Smith rimane comunque al comando davanti ad Eckes, Friesen ed Heim mentre Hocevar perde terreno a favore di Ankrum, Preece, Crafton, DiBenedetto e Nemechek.
Chandler Smith è molto in forma e allunga subito su una top5 che rimane relativamente stabile se si esclude il sorpasso di Heim su Friesen. Dietro invece c’è movimento con DiBenedetto che viene passato da Nemechek ed Hocevar ed invece Preece che inizia a farsi vedere scavalcando Ankrum. Nei giri seguenti entrano in gioco anche le strategie con le soste anticipate di Purdy, Alan, Little, Perkins e, ai -3, di molti altri top driver fra cui anche Kraus la cui strategia diventa a questo punto enigmatica. Ai -2 Chandler Smith si sente in forma e decide di pittare puntando al bottino grosso.
La stage, dunque sembra essere nelle mani di Eckes, tuttavia Ankrum al penultimo giro dimezza il ritardo e sembra potersi avvicinare, ma la distanza mancante è troppo poca. Eckes vince dunque il secondo traguardo intermedio per appena 0.4″ su Ankrum, Crafton poi batte in volata (0.075″ il divario) Nemechek, seguono Majeski, Howard, Purdy, Zane Smith (che ha problemi all’acceleratore e poco dopo si fermerà a lungo ai box), Little ed Enfinger.
Per quanto riguarda il campionato la differenza più importante è il vantaggio di Crafton su Kraus che ora è di ben 23 punti e quindi Matt dovrà solo gestire un finale in caso di vincitore non nuovo. Mentre ad Enfinger ora basta un 21° posto, Nemechek torna secondo in classifica generale, tuttavia il giro di soste premia Chandler Smith che torna al comando e quindi il favorito torna il pilota della #18.
Dopo la penalità per Friesen, la doppia sosta ulteriore per Alan e il pit stop lento di Crafton (e Matt non è per nulla felice della caduta dal sollevatore), si può ripartire a 25 giri dalla fine con Chandler Smith al comando davanti ai rimontanti Heim (che al choose cone segue il compagno di squadra) e Preece (che passa in prima fila), Austin Hill, Hocevar, Kraus, DiBenedetto, Tanner Gray (che possono far saltare il banco), Rhodes e Nemechek.
Chandler non scatta al meglio però rimane al comando davanti a Preece ed i due allungano subito perché dietro ricomincia la battaglia con protagonisti in un 3-wide Nemechek, DiBenedetto e Kraus. JHN però va a fasi alterne e, dopo aver perso il triello, si vede scavalcato anche da Fogleman ed un Rhodes non in forma, poi però recupera il terreno perso.
Nasce così una fuga a due con Heim ed Hocevar a tentare l’inseguimento ai -20, Austin Hill subito in forma al ritorno nella Truck Series, Kraus sesto ma già distante, DiBenedetto e Nemechek. Crafton è 13° e controlla la situazione insieme ad Enfinger (17°).
Quella che sembrava una prestazione dominante, ora per Chandler Smith diventa un duello con un coriaceo Ryan Preece che non molla un metro. Il pilota del DGR passa all’attacco all’esterno e ai -19 ha il muso davanti sul traguardo di 0.006″ riuscendo poi a completare il sorpasso proprio mentre Boyd finisce in testacoda per una foratura in curva3.
Tutto si decide dunque negli ultimi 14 giri con le posizioni di testa immutate (solo Rhodes, Grala e Zane Smith si giocano l’ultimo set di gomme nuove). Il momento decisivo è al choose cone quando il trio composto da Chandler Smith, Heim e Nemechek sceglie l’interno ed il trenino alla bandiera verde rimanda la #18 al comando davanti a Preece.
Mentre Smith e Preece vanno, dietro di loro ora ci sono nell’ordine Hocevar, Heim, Nemechek ed Hill con Kraus settimo che inizia ad accusare problemi al servosterzo e dunque il fumo bianco che esce dalla vettura equivale ad una bandiera bianca di resa. Si arrende anche la Deegan che va ai box con una foratura.
La battaglia al comando è intensa: Heim scavalca Hocevar ed è terzo, Hill non molla un Nemechek che è rimbalzato nell’attacco al compagno di squadra. Davanti Chandler Smith cerca di togliersi dalla scia Preece (che in curva si tiene sempre più esterno) ad ogni rettilineo e queste manovre permettendo ad Heim di riagganciare la coppia di testa. Ai -9 Ryan si fa vedere ma non va.
Ai -6 Heim perde qualche metro ed Hocevar manca l’aggancio con un errorino in curva2, poi ai -5 la situazione pare riaprirsi con il gruppo dei sei che sembra ricompattarsi, ma è solo una illusione perché l’attacco di Nemechek su Hocevar crea due terzetti con, alla fine, JHN davanti ad Hocevar ed Hill che aveva provato ad approfittarne.
Nemechek ne ha di più e da un 3+3 si passa ad un 4+2 ai -2 con Heim che addirittura riprende e ci prova su Preece, ma il tentativo non va, ci provano così Nemechek (e il sorpasso riesce) ed Hocevar su di lui e Hill su Carson, tuttavia tutte queste manovre non vanno in porto. L’ultima chance per Preece all’ultimo giro arriva all’ultima curva, ma Chandler Smith non ha paura di vincere e così si tiene dietro il rivale.
Chandler Smith vince dunque dopo un bel duello la seconda gara stagionale precedendo Preece (+0.2″), Nemechek (+1.2″), Heim (+1.7″), Hocevar (+2.1″), Hill (+2.8″), Majeski (+5.4″), Eckes (+5.7″), Kraus (+7.0″) e Tanner Gray (+9.2″); DiBenedetto è 12°, Zane Smith 13° dopo la rimonta con gomme fresche, Friesen 14°, Crafton 15°, Ankrum 16°, Enfinger 17°, Rhodes 19°.
In campionato dunque non c’è alcun ribaltone: Enfinger e Crafton sono gli ultimi due piloti qualificati ai playoff. Kraus è il primo degli eliminati per 17 punti e così Derek non rimpiange la penalità di 10 punti subita a Knoxville per la perdita della zavorra in pista.
Detto di Zane Smith vincitore della regular season, alle sue spalle si piazza Chandler Smith che “guadagna” 17 playoff point in un giorno grazie al secondo posto in generale davanti a Nemechek (staccato dalla #18 di cinque punti), Friesen (-31), Eckes (-37), Majeski (anch’egli -37 ma con il tie breaker a sfavore rispetto alla #98) e Rhodes che perde due posizioni (-44) a causa di un’altra gara in ombra.
Ora per i Truck non ci sarà riposo, venerdì prossimo iniziano i playoff su uno short track su cui in pochissimi hanno corso. Riorganizzarsi e fare uno step in alto sarà difficile, gli Smith sembrano lanciati verso Phoenix.
I risultati odierni
La classifica della “CRC Brakleen 150”
La classifica generale
Così in campionato al termine della regular season della NASCAR Truck Series 2022
Questa invece la griglia dei playoff dopo il reset del punteggio:
I prossimi appuntamenti
Stasera alle 21:00 a Pocono ci sarà la gara della Cup Series e per la categoria mancheranno ancora sei gare ai playoff; Denny Hamlin partirà dalla pole position. I playoff della NASCAR Truck Series partiranno questo venerdì notte a Indianapolis, ma non al Motor Speedway bensì al Raceway Park, l’ovale da 0.686 miglia dove la NASCAR fa ritorno per la prima volta dal 2011.
Immagine: Media NASCAR
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