NASCAR | Truck Series: Busch vince in totale controllo in Texas

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Tempo di lettura: 15 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
14 Aprile 2024 - 19:30
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Heim, Eckes e Sanchez ci provano a batterlo, ma Kyle Busch è troppo forte. Per lui sesto successo nei Truck a Fort Worth e 66esimo in carriera


Non c’è stato nulla da fare nemmeno stavolta. Kyle Busch è il re della NASCAR Truck Series e lo si vede soprattutto paradossalmente nelle situazioni in cui non domina. Ci hanno provato in tre per tutta la gara a batterlo, si sono quasi dati la staffetta (più involontariamente per i piccoli errori commessi), ma alla fine Rowdy ha sempre ripreso in mano il controllo della corsa andando a vincere un’altra volta aggiornando il libro dei record.

La gara

Fort Worth dopo il rifacimento è diventata una pista molto insidiosa, o te la fai piacere o la odi. La sua asimmetria è difficile da affrontare, soprattutto in curva1-2 dove basta poco per uscire dalla traiettoria ideale e finire in ancora meno tempo. A complicare l’opera ci pensa quell’abominio chiamato PJ1, applicato proprio in queste curve, che è diventato una cosa sola con l’asfalto poroso del Texas e lo si vede bene in ingresso in curva1 dove la traccia nera è ancora evidente a due anni dall’ultima applicazione di qualsiasi tipo di resina.

E a pagare dazio nei primissimi minuti di libere sono due big, prima Tanner Gray (al primo giro lanciato), poi appena torna la bandiera verde un Tyler Ankrum che sembrava già veloce. Caruth chiude al comando le libere sull’onda lunga della vittoria di Las Vegas precedendo proprio Ankrum (che però deve ricorrere al muletto come la #15), Mills (bene solo in questo momento), Kyle Busch e Taylor Gray. In qualifica però torna ai piani alti Nick Sanchez che alla 30esima gara in carriera nella NASCAR Truck Series conquista la sesta pole precedendo Eckes, Friesen, Kyle Busch ed Enfinger.

Alla bandiera verde, dopo aver mandato in fondo Caruth (foratura lenta), Holmes e Villarreal per modifiche in parco chiuso oltre che – tecnicamente – anche Ankrum e Tanner Gray per l’utilizzo del muletto, Nick Sanchez dall’interno resta primo tenendo a bada Eckes mentre in curva4 Heim esce dalla top5 scivolando largo evitando il muro.

La prima caution arriva subito in curva2 al secondo giro. Ankrum paga carissimo un weekend sfortunato in cui ha fatto praticamente 10 miglia e lo riassume alla perfezione dicendo: “Quando finisci in mezzo agli scoiattoli, è ovvio che ti si rompono le noccioline.” Succede che Thad Moffitt finisce larghissimo in curva2 sullo sporco, poi quando riprende il controllo il volante si blocca tutto a sinistra (pare) e centra sia Ankrum che Villarreal, Wright viene appena toccato mentre Caruth viene sfiorato. E così l’ex leader della generale porta a casa uno zero pesante.

Si riparte, malgrado Mills abbia un detrito sulla griglia, ai -32 nella prima stage e Sanchez, come in precedenza, scatta bene e in curva2 deve difendersi dal ritorno di Eckes che si accoda al leader in curva3. Dietro di loro Busch e Friesen sono affiancati con Dye spettatore interessato. Stewart ha la meglio e Kyle deve alzare il piede, Daniel rimane all’esterno e deve difendersi da Enfinger e Riggs. La tregua dura fino al giro 12, proprio dopo un piccolo errorino di Eckes che ha favorito il sorpasso di Friesen e l’attacco di Busch, poi un’altra caution con Caruth che finisce in testacoda in curva2 nella sua rimonta non semplice dal fondo.

Nessuna sosta nelle prime posizioni (fra chi si ferma da notare un Wright ammaccato all’anteriore destra), dati i soli quattro set di gomme a disposizione, quindi si riparte a classifica invariata. La caution aveva graziato Eckes che, invece, alla ripartenza dei -24 approfitta del fatto che Friesen scelga l’interno alle spalle di Sanchez per completare stavolta l’opera mancata nei due restart precedenti. Il leader della griglia playoff approfitta del fatto che Nick manchi il cambio di marcia fra seconda e terza per allungare fin da subito.

Sanchez, malgrado le difficoltà iniziali, dopo un giro affiancato alla #7 riesce a tenersi dietro sia Busch che Friesen con Zane Smith, che prosegue le sue gare part time sulla #91, che completa la top5, ma riesce a infilarsi ai -20 all’interno del canadese che non aveva chiuso la porta in curva3 e concede la chance a seguire anche ad un ottimo Dye. L’allungo di Eckes viene presto ripreso da Sanchez e sembra formarsi più una doppia coppia che un terzetto al comando. Nel frattempo Caruth, che non aveva pittato, si ferma ai box con una foratura alla anteriore destra sotto green quando stava per intravedere la top20.

Nick, tuttavia, non riesce a trovare il varco per passare uno dei possibili avversari per il titolo fra qualche mese. E così Busch ne approfitta per staccare Zane Smith e raggiungere senza forzare il duo al comando. Al giro 33 Kyle Busch esce meglio da curva2 e alla piega successiva si è già messo alle spalle la #2. Giusto il tempo di recuperare quanto perso nella manovra e ai -3 si ripete la stessa scena con Eckes che non riesce a difendere il playoff point.

Busch vince la prima stage senza apparentemente forzare troppo davanti a Eckes e Sanchez. Ad oltre 6″ il gruppo allungato di Zane Smith, Friesen, Dye (Daniel superato dal canadese all’ultimo giro all’esterno di curva4), Riggs, Enfinger, Heim e Taylor Gray. Massey beffa sia Wright che Caruth per il lucky dog.

Primo giro di soste generale al break e Rowdy mantiene la prima posizione davanti ad Eckes e Sanchez, mentre dietro di loro completa rivoluzione. Taylor Gray avanza con Heim, Matt Mills (due gomme) e Thompson, perdono terreno invece Friesen, Zane Smith e Riggs, Dye ancora di più perché la anteriore destra non voleva proprio smontarsi.

Green ai -34 nella seconda stage e Busch gestisce tutto senza patemi, Heim dietro di lui invece accende la miccia, tocca per la foga nello scarto Sanchez e si infila al suo interno andando 3-wide in curva1. mentre Thompson scivola subito largo, Nick deve alzare il piede e così Corey si trova al secondo posto precedendo la #2 e la #19 affiancate. Più dietro ancora battaglie: Mills è in difficoltà e trascina con sé Friesen in curva1 al giro successivo. Alla fine di una ripartenza movimentata, dunque, Busch precede Heim, Sanchez, Eckes, Taylor Gray, Zane Smith, Dye in recupero, Crafton, Enfinger e Riggs con Friesen 18°, Thompson 20°.

Heim sembra aver trovato quel qualcosa in più ed ai -31 attacca addirittura Busch all’esterno di curva1. Corey sembra avercela fatta, ma sul rettilineo opposto Kyle riceve la spinta aerodinamica di Sanchez e così Rowdy rimane al comando in curva3, là dove c’è un riflettore non funzionante ma i piloti non segnalano nulla che a loro giudizio possa portare ad una caution. Heim ci riprova in curva1, dove Nick scivola leggermente e viene infilato da Eckes, ma non va. Sanchez si riprende un paio di giri più tardi e ripassando Christian torna al terzo posto.

La situazione si tranquillizza, in vetta Busch riprende a veleggiare e così la lotta più intensa sembra essere quella per l’ottavo posto con Riggs che, dopo aver superato il compagno di squadra Crafton (in netta difficoltà con il sovrasterzo dopo una ripartenza fortunata), punta anche Enfinger riuscendo poi a passarlo. Ad approfittare del posto lasciato da Crafton in top10 sembra essere Garcia, e invece emerge uno spento Rhodes seguito da Sauter. Quello di Ben sarà un fuoco di paglia in un weekend disastroso.

Col passare dei giri lo spunto di Heim si spegne e così Sanchez pian piano, da solo senza Eckes che deve più guardarsi negli specchietti da Taylor Gray, lo riprende e supera poco dopo i -10. Corey crolla e ad approfittarne di slancio è proprio Eckes. Negli ultimi giri Sanchez prova il recupero, ma Busch gestisce al meglio i doppiaggi.

Busch vince anche la seconda stage con circa 1″ (erano anche oltre 2″ in precedenza) su Sanchez, Eckes a oltre 3″, Heim a quasi 5″, poi Taylor Gray, un Riggs che finalmente sembra poter ottenere un buon risultato, Zane Smith, Dye, Enfinger e Sauter. Un Tanner Gray 24° in difficoltà pure lui è il lucky dog.

Nuovo break, nuovo giro di soste. Kyle Busch rimane davanti a tutti, anche davanti alla straordinaria pit crew di Taylor Gray che balza al secondo posto; seguono Eckes, Sanchez, Heim, Enfinger, Riggs, Majeski (prima volta in top10 in gara), Zane Smith e Rhodes.

Green a 81 giri dalla fine e Busch gestisce un’altra ripartenza e gli avversari gli semplificano la vita, prima Taylor Gray al suo fianco non scatta al meglio, poi Eckes dietro di lui perde per un attimo la vettura e così lo stesso Gray deve alzare il piede. A beneficiare di tutto questo è così Heim che sembra poter tornare al secondo posto ma, dopo mezzo giro affiancati, Eckes resiste; Heim, Sanchez e Gray completano la top5. Dietro ad Enfinger e Riggs comincia la vera battaglia con Zane Smith e Majeski a lungo affiancati, poi Layne perde un colpo e si ritrova attaccato dai due inseguitori.

Ai -78 doppia sorpresa: Sanchez sbaglia curva2 e Gray lo scavalca, più avanti invece Eckes riprende Busch e sembra voler o poterlo attaccare, ma per il momento non sembra esserci l’occasione buona e infatti dopo essersi avvicinato troppo in curva1 finisce loose e perde metri; al giro successivo la scena si ripete e stavolta Heim ne approfitta per infilare la #19. Stessa cosa per Dye in curva3 con Majeski, poi però Daniel passa ed è nono.

Ed è così che Busch si libera degli avversari potendo respirare con 1″ di margine ai -70 su un quartetto molto in battaglia. Sanchez prova a tornare al quarto posto e ci riesce aggirando Gray in curva3-4. Eckes invece punta Heim all’interno riuscendoci al secondo tentativo in curva1 ai -68, Corey prova l’incrocio e, mancandolo, offre il fianco a Sanchez che passa pure lui all’esterno, stavolta in curva2. Eckes prova ad andare a riprendere il leader, ma riesce a guadagnare solo un paio di decimi (poi tornando a perderli quando iniziano i doppiaggi) staccando Sanchez che invece è a 2″. Il gruppo di testa si è sfilacciato e quindi si viaggia verso l’ultimo giro di soste.

Ai -58 si torna sul solito copione: un ottimo Riggs al settimo posto va ai box, è presto, troppo presto e infatti ha avuto un problema ad una ruota; Layne perde così due giri. La sfortuna non sembra lasciare la #38.

Il traffico dei doppiaggi si fa più intenso ai -55 ed Eckes si fa sorprendere. Un suo errore in curva2 permette a Sanchez di superarlo e così Nick torna al secondo posto a circa 1.2″ da Busch. Nick però al giro successivo restituisce il favore a Christian nella stessa maniera. E così la coppia perde 1″ dal leader non riuscendo ancora a doppiare un gruppetto di tre truck. Sanchez si spegne all’improvviso al punto che ai -47 viene attaccato sul traguardo anche da Heim.

Il vero giro finale di soste proprio in questo momento con il pit stop di Purdy (con speeding) seguito un passaggio più tardi da Dye e dopo un altro ancora anche da Sanchez.; seguono poi Enfinger, Heim, Majeski e Gray. Busch pitta ai con calma ai -40 lasciando in pista Eckes che prova un overcut di un giro.

Alla caccia di una caution va dunque il solo Zane Smith che ai -37 ha un giro su tutti a partire da Busch, Heim, Taylor Gray, Eckes, Sanchez, Alan, Tanner Gray (altri due audaci), Enfinger, Majeski, Friesen, Dye e Sauter e tutti gli a -2. Una caution in questo momento farebbe letteralmente esplodere la corsa e puntualmente la cosa succede: Riggs finisce contro il muro interno dopo aver perso il controllo in curva2. A complicare ulteriormente le cose è il fatto che Zane Smith abbia cercato di approfittare (non si capisce il motivo visto appunto il vantaggio di un giro su tutti) di entrare ai box al volo, ma la bandiera gialla era stata già esposta e questo rimette a pieni giri molti truck. E, quindi, il lucky dog non è Busch bensì Tanner Gray scivolato nel frattempo all’11° posto.

Durante la bandiera gialla ci si mette un po’ a rimettere a posto la classifica visto la situazione inusuale e alla fine la graduatoria è la seguente: Zane Smith precede Busch, Heim, Taylor Gray, Alan, Eckes e Sanchez, Tanner Gray ottavo è confermato come lucky dog, poi ci sono Enfinger, Majeski, Friesen, Dye e Sauter. Si deve completare il giro di soste e sia Zane Smith che Alan devono andare ai box sbloccando una serie di wave around che lascia 16 auto a pieni giri.

Alla ripartenza dei -26, dunque, Kyle Busch è tornato al comando davanti ad Heim, Taylor Gray, Eckes e Sanchez, Zane Smith, Alan, poi una sfilza di doppiati e solo in coda il lucky dog Tanner Gray e tutte le wave around da Enfinger in poi. Green e Busch sbanda un pochino sulla spinta di Christian, ma è davanti. Heim sembra più lento e infatti verso curva3 viene affiancato all’interno da Eckes e all’esterno da Taylor Gray. Finito nel mezzo del panino, Corey deve alzare il piede e pronti ad approfittarne ci sono Sanchez e Zane Smith, ma la #91 sbanda leggermente e così rimane lì solo Nick.

Il gruppo dietro a Rowdy è 2-wide e quella di Busch sembra già la fuga buona, ma in curva1 Eckes si mette alle spalle Gray e si lancia all’inseguimento del leader. Zane più dietro con gomme fresche si riprende e attacca Sanchez per il quinto posto ai -24. Poi però un’altra caution, non a causa di Sauter che bacia il muro in curva4: ai -22 il doppiato Wright in curva1 tocca Massey e poi finisce a muro, Friesen, in quel momento 12°, tocca leggermente Kris non riuscendo ad evitarlo e finisce in testacoda. Currey è il lucky dog.

https://twitter.com/NASCAR_Trucks/status/1778974710107156652

Le gomme finite e quindi le pochissime soste in coda sono solo d’emergenza o di disperazione. Con Busch al comando su Eckes, Taylor Gray, Heim, Zane Smith, Sanchez, Alan, Tanner Gray, Enfinger e Dye in top10, la bandiera verde sventola a 17 giri dalla fine e c’è la sorpresa. Rowdy sbanda ancora sulla spinta da dietro ed Heim mette in pratica la sua consueta mossa aggressiva, tuffarsi all’interno e andare 3-wide verso curva1. La #7 e la #11 si ostacolano un po’ e ciò permette ad un indisturbato Eckes all’esterno di passarli e mettere il muso davanti in curva2. Busch in accelerazione torna di un pelo al comando verso curva3, poi però finisce loose proprio mentre dietro di loro c’è un altro incidente.

Sempre in curva3 Thompson tocca Enfinger ed entrambi finiscono in testacoda coinvolgendo leggermente anche Crafton e Sauter mentre altri evitano per un pelo il botto. Caruth è, finalmente, il lucky dog dopo un lungo inseguimento. Alla moviola Eckes viene dato come leader davanti a Busch, seguono Taylor Gray, Heim, Sanchez, Zane Smith, Dye, Tanner Gray, Alan e Majeski e con questa classifica inizia lo sprint finale da 10 giri.

Eckes ovviamente ha scelto l’interno, ma il suo timore è ovviamente Heim alle spalle in grado di ripetere ancora una volta la manovra aggressiva. Christian però scatta in maniera perfetta e in curva2 è solo a gestire le due corsie. Busch esce meglio e punta sul traguardo la #19, in curva1 Eckes sceglie l’esterno e forse scivola quel tanto che basta a Busch di affiancarlo in curva3 completando l’opera all’inizio dei -8. Heim ha seguito come un’ombra Rowdy e si infila pure lui. Eckes esagera di nuovo nello stesso punto del giro precedente e apre la porta anche a Sanchez. Tre posizioni perse per lui in 1.5 miglia.

Heim avrebbe un truck buono per lo short run e sette giri per recuperare mezzo secondo. Potrebbe esserci anche una caution, ma ai -7 Dye si salva per un pelo in ingresso di curva1 fra Taylor Gray e Zane Smith. Rowdy gestisce però d’esperienza la situazione e cede centesimi, non decimi. Heim forse sogna quando ai -5 è a tre decimi, ai -3 l’aggancio è avvenuto e ci sarebbe con loro anche Sanchez, ma Nick deve guardarsi negli specchietti da Eckes. L’occasione o un attacco vero per Corey, tuttavia, non arriveranno mai.

Kyle Busch vince così per la sesta volta in Texas nella Truck Series (record di Todd Bodine pareggiato) e per la 66esima volta nella categoria. Rowdy sul traguardo precede Heim, Sanchez, Eckes (i top4 per distacco della serata), Zane Smith, un ottimo Dye, Taylor e Tanner Gray, la sorpresa Parsons e Majeski; a pieni giri anche Alan, un clamoroso Caruth nell’ultimo sprint, Friesen, Currey, Crafton, Thompson e Sauter. Fra i big Rhodes alla fine è appena 24° dopo aver perso un giro in più del dovuto nella girandola di soste e per lui ora la situazione in classifica si fa grigia. Siamo appena ad aprile, ma il giro di boa della regular season è vicinissimo.

I risultati odierni

La classifica della “SpeedyCash.com 250”

La classifica generale

Così in campionato dopo 7 gare su 23 della NASCAR Truck Series 2024

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:30 (diretta su Mola con il commento di Daniele La Spina e Nicola Bondavalli con pre-gara dalle 20:40 che vedrà la trasmissione della seconda puntata del NASCAR Mola Show) ci sarà a Fort Worth la gara della Cup Series. La NASCAR Truck Series tornerà in pista dopo un po’ di riposo il 4 maggio in Kansas, giro di boa della regular season.


Immagine: Media NASCAR

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