Kyle Busch vince la Fr8 208 ad Atlanta per l’ottava volta. Friesen conclude secondo per appena 17 millesimi
Kyle Busch è il re di Atlanta, almeno per quanto riguarda la Truck Series. In quest’edizione della corsa, colui che fu “Candyman” è riuscito a restare davanti a tutti grazie a manovre tenaci, aggressive, ma, al contempo, pulitissime, degne del grande campione quale è.
La NASCAR Craftsman Truck Series fa tappa all’Atlanta Motor Speedway per la seconda gara del 2025, la Fr8 208. La terza serie delle stock americane affronta una pista velocissima quanto tecnica, visto che, nonostante venga percorsa in “flat out”, presenta una carreggiata stradale decisamente stretta.
L’Atlanta Motor Speedway nasce come semplice ovale da 1.5 miglia nel 1960 e viene fin da subito utilizzato nelle massime competizioni di stock car. Tralasciando l’aggiunta del road course (nel 1992), si assiste all’unica grande modifica nel 1997. Lo storico ed amato speedway diventa in questa data un quad oval, con un rettilineo di partenza spezzato in 3 fasi (tra l’altro spostato su quello che prima era il backstretch). Questo cambiamento, inoltre, aumenta la lunghezza del tracciato, che diventa di 1.54 miglia. Nel 2022 viene aumentato il banking nelle curve. Il circuito diventa un piccolo superspeedway per via delle velocità di punta che si possono raggiungere.
La Fr8 208, nonostante sia comparsa nel calendario della Truck Series solo nel 2004, rappresenta un pezzo della storia della categoria. Difatti, negli ultimi 20 anni, il campionato ha disertato la trasferta invernale in Georgia solamente nel 2013 e nel 2014. La lunghezza, fissata a 135 giri, è aumentata nel 2022 per via della nuova composizione del circuito.
Sono appena 32 gli iscritti all’evento. Kyle Busch, pilota a tempo pieno in Cup Series, sostituisce Haley sullo Chevrolet #7 di Spire Motorsports. Josh Reaume si sposta sul Ford #22, guidato da White a Daytona. Il patron di Reaume Brothers Racing lascia il #2 a Keith McGee.
Luke Fenhaus svolge la prima gara dell’anno sul Ford #66 di ThorSport Racing, utilizzato da Sauter nella corsa precedente. TC Motorsports cambia marchio, passando da Chevrolet a Toyota. FDNY Racing, GK Racing, Henderson Motorsports, Hettinger Racing, Norm Benning Racing e Hill Motorsports non si presentano ad Atlanta.
La Qualifica si compone di due fasi. Nella prima tutti i piloti affrontano un giro lanciato della pista. Il tempo che otterranno determinerà la loro posizione in griglia. La top 10 verrà definita da un tentativo supplementare da parte dei 10 alfieri più veloci della prima parte della sessione. Gli Chevrolet sono velocissimi. Connor Mosack, pilota dell’#81 di McAnally-Hilgemann Racing, conquista la pole position grazie a un ottimo 31.969″. Grant Enfinger, alfiere del #9 di CR7 Motorsports, secondo, è solo 76 millesimi più lento del rookie.
La gara
Mosack scatta benissimo dalla corsia interna e si impone immediatamente su Enfinger, che verrà addirittura tappato in curva 3 sia dal polesitter, sia da Hemric, situato al via appena alle spalle del compagno di squadra. Wood si ritrova così a capo della corsia esterna.
L’avanzata del pilota del #91 verrà bloccata da un cambio di traiettoria di Mosack, che tornerà esterno al termine della prima tornata. Per diverse miglia il gruppo di testa, composto quasi interamente da Chevrolet, procede in single file.
Con l’inizio dei doppiaggi, inaugurato al giro 23, le cose cominciano a cambiare. Nel corso del ventisettesimo passaggio Enfinger e Riggs, difatti, riformano la corsia esterna e iniziano a salire rapidamente. Mosack si ritrova così costretto a zigzagare fra le due linee per mantenere la leadership.
Al trentesimo e ultimo giro dello stage, però, il dominatore della corsa viene fregato. Riggs e Wood stringono in una morsa Mosack che, non avendo più scia, arretra in mezzo al gruppone. La lotta per la prima posizione viene risolta sul backstretch da Enfinger, il quale, grazie ad una spinta decisa, riesce a permettere all’alfiere dello Chevrolet #91 di scappare in solitaria.
Jack Wood, pilota dello Chevrolet #91 di McAnally-Hilgemann Racing, vince lo stage 1 ad Atlanta. Enfinger, Mosack, Busch, Heim, Friesen, Ankrum, Hemric, Caruth e McDowell completano la top 10. Prima della sosta generale, il truck di Riggs ha problemi e viene spinto in pit lane. Lucky dog per McGee.
L’inizio del secondo stage è nel segno di Heim che non fa sconti a nessuno e si impone subito sul gruppo. La situazione di vantaggio del pilota Toyota, però, non dura molto, visto che già al giro 39 viene superato da Majeski in curva 4 grazie ad un cambio di traiettoria fulmineo.
Il campione in carica, difatti, si sposta verso l’interno in fase di percorrenza prima di tornare largo sul frontstretch. La corsia più vicina alla linea rossa, nel frattempo, riesce a risalire grazie alla sapiente guida di Busch.
Nel corso del quarantesimo giro avvengono due fatti importanti. Crafton è autore di un grave errore e striscia contro le barriere di curva 2. Busch, invece, riesce a recuperare terreno. Il pilota più vincente della serie è in grado addirittura di superare Majeski prima della linea del traguardo.
Busch si sposta poi sulla corsia esterna. Mosack eredita così la leadership della linea interna. Il rookie, però, non si vuole accontentare di questo risultato e, alla terza curva del giro 42, attacca, senza successo, il primo in classifica. La leadership dello Chevy #7 si solidifica ancora di più nel momento in cui il gruppo torna in single file.
Pochi secondi dopo il tentativo di sorpasso di Mosack, McGee si ritira nei box a causa di un problema elettrico. L’ultimo lampo di vita del secondo stage avviene al termine del giro 59, nel quale Heim rientra frettolosamente nei box per uno splash.
Kyle Busch, pilota dello Chevrolet #7 di Spire Motorsports, vince lo stage 2 ad Atlanta. Il pilota con più successi in Truck Series è seguito sul traguardo da Majeski, Enfinger, McDowell, Honeycutt, Wood, Mosack, Friesen, Smith ed Hemric. Al termine della sosta generale, condita dal lucky dog di Boyd, si torna in azione.
L’inizio del terzo stage si apre con un ottimo spunto della corsia interna, guidata da Hemric. Il campione 2021 della Xfinity Series, però, è costretto a soccombere agli attacchi di Caruth, partito esterno, a causa di un errore sul backstretch. Il trentaquattrenne di Kannapolis, difatti, sbaglia il cambio corsia e si ritrova in mezzo alle due linee.
Enfinger prova a sfruttare la situazione e attacca Caruth alla seconda curva del giro 69. La manovra, però, non ha successo. Nello stesso punto (e, tra l’altro, contemporaneamente) Wood urta con la fiancata le barriere esterne.
L’attacco fallito di Enfinger causa una regressione progressiva della corsia interna. O almeno così sembra. Mosack, difatti, riesce a risalire dall’interno e, grazie alla spinta di Hemric, riesce a superare Caruth in uscita dalla seconda piega del settantaduesimo passaggio. Appena un miglio e mezzo più tardi Byrd striscia contro le barriere esterne, riportando danni estetici.
Giro 74. Busch, secondo alle spalle di Mosack, ne ha abbastanza di aspettare e, una volta arrivati in curva 4, decide di alzare la posta in gioco e si butta interno. Il rischio paga, e, una volta entrati nel backstretch, il veterano riesce a imporsi fisicamente sul debuttante. Pochi metri indietro, però, avviene l’incidente più grave di giornata.
Caruth perde il controllo del suo Chevy in uscita da curva 4 e si muove ad alta velocità contro le barriere esterne. La sua corsa viene frenata da Hemric, che viene stretto contro le SAFER dal paraurti posteriori del Silverado del rivale. Il caos provocato dal testacoda causa ulteriori contatti nel gruppo, che coinvolgono Ankrum, Byrd e Sawalich. Lucky dog per Majeski.
Oltretutto è presente una grande quantità di olio in pista che costringe i commissari a fermare la competizione per quasi 13 minuti. Nel momento in cui si torna dietro la pace car, i piloti svolgono la terza sosta di giornata, l’ultima in programma. Nel periodo di caution si ritirano Caruth, Sawalich e Byrd a causa dei danni provocati dall’incidente. Un problema al motore costringe anche Carroll a terminare la corsa in anticipo.
La ripartenza è nel segno di Busch. Il veterano sfrutta un’incertezza al via di Enfinger per guadagnare immediatamente spazio. Anche Mosack e Rhodes riescono a mettersi davanti al pilota del #9 prima della fine del primo passaggio in bandiera verde.
Da qui in poi l’azione si fossilizza. Busch guida una fila indiana di vetture per moltissime miglia, nel corso delle quali non avvengono lotte di rilievo. In questo periodo, più precisamente al giro 97, il cedimento di una sospensione costringe Perez de Lara al ritiro.
Dopo il centesimo passaggio si ricrea una seconda corsia. In uscita dalla seconda curva del giro numero 106 Hemric, interno, allarga, costringendo Mosack a fare altrettanto. Peccato che il debuttante tocchi il Ford di Muniz, causando il contatto di entrambi contro le barriere.
Il F150 del pilota-attore viene danneggiato, anche se non in modo grave, dall’impatto. Muniz, però, non riesce ad abituarsi al “nuovo” feeling e perde il controllo del suo truck alla prima curva del giro 107. La direzione gara decide così di chiamare la caution, ufficialmente per la presenza di detriti sul tracciato. Durante la pausa si assiste alla sosta di Heim, al ritiro di Muniz e al lucky dog di Riggs.
Al restart Ruggiero scatta bene dall’interno, ma Busch, aiutato dalla spinta di Rhodes, riesce a superare il giovanissimo pilota di origini italiane in uscita da curva 2. La pochissima esperienza nel pack racing è la causa di un errore del debuttante. Il protetto di TRD, difatti, si ritrova senza fila a fine giro e, di conseguenza, scende in classifica.
Enfinger diventa così il nuovo leader della corsia interna. Il veterano sfrutta la situazione favorevole per capire come superare Busch. Dopo diversi tentativi falliti, il pilota dello Chevy #9 riesce ad imporsi su “Rowdy” grazie a un allungo importante alla quarta curva del giro 117 che gli permette addirittura di tappare il rivale portandosi sulla linea esterna.
La risposta lapidaria di Busch non si fa aspettare. Colui che fu “Candyman”, difatti, riesce a superare Enfinger replicando perfettamente la mossa compiuta dal rivale appena 2 pieghe più tardi. La lotta per la prima posizione, però, è tutt’altro che terminata.
La spinta di Riggs sul backstretch, difatti, permette a Fenhaus di recuperare e superare fisicamente Busch al giro 120. “Rowdy”, come di consueto, non è disposto a cedere neanche un millimetro e, alla seconda curva del passaggio numero 122, si butta interno prima di tornare fisicamente davanti al Ford del rivale.
Questa manovra favorisce la risalita della corsia interna, guidata da Smith. Il rientrante in Truck Series, aiutato da Friesen, riesce a prendere la testa della corsa (nonostante una spinta decisamente esagerata sul frontstretch) al termine del giro 123.
Busch riuscirà a tornare in testa? Sì, ma a differenza delle altre volte fa molta più fatica. Il veterano e Smith, difatti, si scambiano la prima posizione più volte nel corso delle diverse miglia. Lo spunto finale avviene alla quarta curva del giro 126, in cui il più vincente della categoria riesce a superare il rivale grazie ad uno spostamento momentaneo sulla linea interna, che gli permette quasi di circumnavigare il Ford F150 #38.
Si torna in single file fino al giro 130, nel quale Hemric supera Busch in percorrenza di curva 4. Appena un miglio e mezzo più tardi, però il pilota iscritto a tempo pieno in Cup Series compie la stessa manovra. Oltre il danno, la beffa per il campione Xfinity 2021, che striscia contro le barriere prima di rimettere dritto il volante.
La lotta per la vittoria si riaccende nel momento in cui la corsia interna torna a fare la voce grossa. Giro 134. Friesen, il leader della fila vicina alla linea rossa, sfrutta la spinta di Currey per compiere un balzo davanti a Busch in ingresso di curva 3. Il canadese virerà poi verso l’esterno, andando a coprire fisicamente il dominatore di giornata.
All’ultimo giro, però, c’è un cambio di programma. Busch si butta all’interno in curva 2 e si porta alla stessa altezza di Friesen sul backstretch. I due continuano a restare affiancati fino alla linea del traguardo, che sarà attraversata prima dal #7 e poi dal #52.
Kyle Busch vince la Fr8 208 all’Atlanta Motor Speedway per la seconda volta consecutiva (ottava in carriera). Friesen, Ankrum, Currey, Smith, Honeycutt, Rhodes, Majeski, Garcia ed Enfinger completano la top 10 di fine gara.
Oramai è ufficiale, Kyle Busch si è lasciato alle spalle un 2024 estremamente difficile. La prima delle 5 apparizioni di “Rowdy” nella terza serie è risultata vincente. Ora bisogna solo verificare se questo boost mentale si concretizzerà anche con dei risultati positivi in Cup Series.
I risultati odierni
La classifica generale
Così in campionato dopo 2 delle 25 gare della NASCAR Truck Series 2025
La vittoria di Kyle Busch non ha valore in ottica playoff. Il pilota con più trionfi nella storia del campionato, difatti, è iscritto a tempo pieno alla Cup Series. Heim è quindi l’unico ad aver ottenuto il pass per avanzare alla seconda fase del campionato.
I prossimi appuntamenti
Domenica alle 21.00 sarà la volta della Ambetter Health 400, corsa della NASCAR Cup Series. I piloti della NASCAR Craftsman Truck Series andranno in pausa fino al 14 Marzo, data in cui si terrà la terza gara della stagione, la Ecosave 200 al Las Vegas Motor Speedway. Nel corso dello stesso weekend correranno anche NASCAR Cup Series, NASCAR Xfinity Series e NASCAR Youth Series.
Immagine: Media NASCAR
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