NASCAR | Truck Series: a Talladega prima vittoria per Raphaël Lessard!

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
4 Ottobre 2020 - 16:30
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Big one all’inizio e alla fine della gara, il canadese del KBM beffa alla moviola Bayne


Nell’ovale probabilmente più sudista della Nascar si leva alla fine un “O Canada” storico. Raphaël Lessard diventa infatti il quinto pilota canadese dopo Earl Ross (l’unico in Cup Series), Ron Fellows, Larry Pollard e Stewart Friesen a vincere in Nascar, inoltre il 19enne del Quebec è il primo francofono a riuscire in tale impresa. Il pilota del KBM è stato uno dei sopravvissuti ai due big one di giornata, con l’ultimo arrivato a mezzo giro dalla fine e che ha fatto terminare la gara sotto caution. Le vittime della giornata sono stati Todd Gilliland e Christian Eckes, eliminati dopo il “Round of 10”.

La gara

Sotto il sole di Talladega ad attendere i 38 piloti c’è la prima elimination race dei playoff della Truck Series. Dei 10 piloti ancora i corsa per il titolo solo uno, Austin Hill, è già qualificato al successivo turno mentre due degli altri nove dovranno salutare il trofeo finale. L’algoritmo restituisce ancora una pole a Sheldon Creed, il più vicino alla qualificazione, affiancato proprio da Hill ed i due – con le rispettive corsie – rimangono alla pari per i primissimi giri, finché Sheldon si mette al comando del gruppo.

Al giro 6 arriva il primo vero rimescolamento del plotone, con la fila esterna che perdendo Hill, il quale si mette davanti a Creed, si scompone, ma soprattutto che vede Gilliland accusare il primo problema, pare più di assetto, e finisce in coda. La confusione dovuta a questo rimescolamento vede anche un tire rub per Enfinger a seguito di un contatto proprio con Hill e anche piccoli problemi per Moffitt e Zane Smith.

Il primo colpo di scena riguarda proprio Enfinger che fora dopo il tire rub citato e quando arriva ai box è vittima della situazione più problematica, ovvero la carcassa si attorcigliata attorno al mozzo e quindi per disincastrarla i meccanici ci mettono ben due giri. A salvarlo ci pensa Creed che commette un errore decisamente da matita rossa: sul rettilineo opposto lotta ancora con Hill per la prima posizione, in ben due occasioni sembra in grado di metterglisi davanti senza ostacoli ma non completa la manovra, alla terza quando è ormai in curva3 invece chiude la porta ma lo spazio non c’è più. Sheldon si salva incredibilmente, tuttavia la reazione a catena dietro di lui provoca il primo big one che chiude la gara fra gli altri di Zane Smith il quale dunque vede a serio rischio la qualificazione al “Round of 8”.

Dopo una breve bandiera rossa si riprende con Eckes che nella confusione ha preso il comando, ma nei due giri che chiudono la prima stage Creed e Hill riprendono le redini del gruppo e si contendono il traguardo intermedio. A vincerlo è Hill davanti a Gilliland, risalito all’ultimo, Eckes, allo stesso Creed (che si qualifica matematicamente al turno successivo) e Rhodes.

Dopo le soste si riparte con Kraus e Lessard in testa dato che si erano fermati in occasione della bandiera rossa, tuttavia la fila del canadese non avanza e quindi a guidare il plotone è proprio Kraus. La fila indiana si forma abbastanza in fretta e in coda si trovano big come Ankrum, Crafton (non felice della poca audacia dei suoi colleghi), Creed e Friesen.

Il loro tentativo non va a buon fine e quindi ci si aspetta una tranquilla fine di stage, tuttavia ai -3 Gray stringe per ben due volte Dean in curva4 e l’ultima è fatale a Gus il quale finisce violentemente a muro. Kraus vince dunque la seconda stage sotto caution davanti a Sauter, Chandler Smith, Hill e Moffitt il quale a sua volta si qualifica al turno successivo.

La stage finale comincia dunque con ancora cinque posti in palio da dividersi fra sette piloti, di cui uno (Z.Smith) già in borghese ed Enfinger che col lucky dog recupera uno dei due giri persi. Stupisce in questa fase la scelta del KBM che decide con tutti i suoi tre piloti (Eckes, Lessard e C.Smith) di andare prudenti stando in coda al gruppo visto che il primo non è in una situazione tranquilla di classifica.

Si riparte ai -50 con Moffitt passato al comando dopo aver fatto solo il pieno, come molti altri. Al suo fianco c’è il compagno di squadra Creed che, come spesso succede sugli superspeedway, fa buon gioco di squadra per non spezzare la coppia concedendo agilmente a Brett la prima posizione. Anche in questa occasione si forma velocemente la fila indiana e a rimanere al vento è Ankrum, costretto ad accordarsi a tutti.

Dopo pochi giri nuovo colpo di scena: i problemi di Gilliland non erano solo di assetto ma anche meccanici e quando è nel mezzo della fila il suo motore esplode. Nella confusione solo Gray ne paga le conseguenze, ma ovviamente a dover alzare bandiera bianca è anche Todd che – essendo già sotto la linea rossa – è automaticamente il primo degli eliminati lasciando così da decidere solo un altro escluso.

Nessuno va ai box e così la bandiera verde che viene sventolata ai -41 vede ancora Moffitt e Creed non ostacolarsi rimanendo al comando mentre sorride anche Enfinger tornato a pieni giri. La tregua tuttavia dura poco e Brett finisce nel mezzo del gruppo permettendo a Rhodes prima e Sauter poi di insidiare la vetta e alla fine conquistarla. Questo rimescolamento crea un gruppo da 12 in fila indiana dal quale mancano appunto i Truck del KBM, tuttavia Self si stacca dai leader e il #22, stando nel limbo, permette agli inseguitori di prendere la scia e riagganciarsi.

Ai -30 inizia il giro di soste finale e colui che lo sfrutta al meglio è proprio Eckes che si mette al termine dei pit stop in scia a Sauter mentre Hill si prende una penalità e la coppia Cobb-Dauzat va alla cerca di una caution proprio nella scia di Austin che ha scontato la penalità. Dopo una breve fase di riorganizzazione parte l’attacco all’esterno guidato da Creed e compagni di squadra che va a buon fine.

La gara si decide praticamente ai -13: il gruppo raggiunge Cobb e Dauzat che si devono ancora fermare ai box ed il sorpasso a questi è relativamente facile vista la differenza di prestazioni, tuttavia il doppiaggio di Hill è ben più complesso e scompone il gruppo, Friesen ne approfitta per infilarsi nelle prime posizioni mentre Eckes si salva ma deve alzare il piede dopo essere stato toccato da Sauter.

Ai -7 altro colpo di scena: Creed fora mentre è al comando, i detriti della sua gomma cominciano a spargersi per il rettilineo opposto e nella confusione generata Friesen passa in testa mentre Hill si sdoppia e quindi non ha nemmeno bisogno del lucky dog per tornare a pieni giri.

La ripartenza è fissata per i -2 e praticamente è come un overtime #0 per il gruppo, con 19 a pieni giri e una miccia accesa. Alla bandiera verde si forma l’alleanza canadese, con Lessard che spinge Friesen al comando a difendersi dagli attacchi di Ankrum – che viene spedito all’esterno – e Bayne. Se il primo giro passa tranquillamente, il secondo e ultimo ovviamente no.

Capire dove nasce l’incidente finale è difficile, l’unica certezza è che dietro ai leader sono 4-wide, con Sauter che è già a cavallo della insormontabile linea gialla e dunque tornando nel gruppo, non bruscamente, va verso Moffitt il quale a sua volta tocca Kraus, che tocca Friesen (nel frattempo passato sia da Lessard che Bayne) che si scontra con Eckes e parte il big one che fra gli altri coinvolge anche Hill e Ankrum.

Davanti intanto Lessard e Bayne sono fianco a fianco quando in curva3 arriva la caution che congela le posizioni a 1 miglio dal traguardo. Entrambi sono convinti di avere vinto ma alla fine a trionfare alla moviola, pare di 0.006″, per la prima volta in carriera è Raphaël Lessard.

Per la quinta volta di fila a Talladega vince un pilota non più in corsa per il titolo e per trovare il primo di questi bisogna passare anche Bayne secondo e Chandler Smith (terzo e che mantiene il #51 del KBM in lotta per il titolo a squadre) fino a trovare Rhodes 4°; completano la top10 Rohrbaugh (top5 anche qui dopo Daytona), Anderson, Moffitt, Crafton, Grala e Kraus.

Bisogna andare ancora oltre per scoprire gli eliminati: il quarto posto di Rhodes ed il contemporaneo ko al giro finale di Ankrum ed Eckes fa sì che sia quest’ultimo il secondo degli esclusi dal “Round of 8” insieme a Gilliland per 8 punti. Da Talladega solo Hill è uscito con un playoff point in più, però questo è fondamentale dato che così, dopo il reset del punteggio, è alla pari con Creed in vetta alla griglia playoff.

I risultati odierni

La classifica della “Chevrolet Silverado 250”

La classifica generale

Questa la classifica al termine del “Round of 10”

Così la griglia playoff dopo il reset all’inizio del “Round of 8”

La classifica completa

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 20:00 ci sarà la bandiera verde della gara della Cup Series che segna il giro di boa del “Round of 12”. La Truck Series il prossimo weekend si prenderà l’ultimo turno di riposo e tornerà il 17 ottobre in Kansas.

Immagine: nascarmedia.com

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