Alle 16:20 all’aeroporto di Statesville, NC si schianta al suolo il Cessna della famiglia Biffle. Sette morti, nessun sopravvissuto
In un mondo della NASCAR ormai lacerato dalla causa in tribunale chiusa la scorsa settimana dopo 15 mesi di discussioni acerrime, di sicuro a riunire tutti sotto lo stesso tetto a ricordare che la vita è quello che conta di più non ci voleva una tragedia immane.
Oggi, 18 dicembre 2025, attorno alle 16:20 un Cessna C550 è precipitato al suolo allo Statesville Regional Airport di Statesville, NC (a circa 70 km a nord di Charlotte). Sette le persone a bordo, nessun sopravvissuto. A bordo dell’aereo tutta la famiglia dell’ex pilota Greg Biffle: la seconda moglie Cristina, i due figli Emma e Ryder, rispettivamente di 14 e cinque anni. Una delle altre persone decedute è, secondo quanto riportato dall’ex pilota Kenny Wallace e poi confermato in un secondo momento, Craig Wadsworth, autista di motorhome e inevitabilmente coinvolto nel mondo della NASCAR.
Le prime notizie sull’incidente sono arrivate circa mezz’ora dopo il fatto, ma il dramma per il mondo della NASCAR inizia attorno alle 17:30 quando l’emittente locale WSOC-TV, dando aggiornamenti su quanto successo, riporta che l’aereo caduto al suolo era “di proprietà di una società riconducibile al pilota Greg Biffle.” La speranza che l’ex campione di Truck e Xfinity Series non fosse a bordo c’è, tuttavia man mano che passano i minuti le notizie si fanno sempre più peggiori. La prima conferenza stampa ufficiale delle 18:30 italiane non aggiunge troppi dettagli, solo che l’autorità federale – la FAA – ha preso in carico le indagini su quanto avvenuto.
Le speranze svaniscono alle 19:30 quando Garrett Mitchell, lo YouTuber diventato anche pilota anche pilota in ARCA Series meglio noto come Cleetus McFarland, sulla sua pagina Facebook pubblica il seguente post: “Sfortunatamente posso confermare che Greg Biffle, sua moglie Cristina, suo figlio Ryder (e sua figlia Emma, nota aggiunta in un aggiornamento del post – nda), erano su quell’aereo… perché mi stavano raggiungendo per passare insieme il pomeriggio. Siamo devastati. Mi dispiace dover condividere questo.”
Alle 20:30 ancora nessun aggiornamento ufficiale a parte la prima nota della Federal Aviation Administration (FAA): “Un Cessna C550 ha avuto un incidente in fase di atterraggio al Statesville Regional Airport in North Carolina attorno alle 10:20 locali di giovedì 18 dicembre. Sei persone erano a bordo. la FAA e la NTSB (National Transportation Safety Board) svolgeranno le indagini con la NTSB a guidarle e fornire ogni aggiornamento.”
Alle 21:55 viene pubblicata invece una nota della North Carolina State Highway Patrol in cui si riporta invece che le vittime sarebbero sette (di cui nessuna ancora identificata), ma che “riteniamo che il Sig. Greg Biffle sia una delle persone decedute.”
Alle 22:20 la temuta conferma ufficiale: Chris Knox, 1° Sergente della North Carolina State Highway Patrol dichiara che Greg Biffle è una delle sette vittime dell’incidente aereo insieme ai familiari stretti. A stretto giro arriva anche il comunicato delle famiglie coinvolte:
“Siamo devastati dalla perdita nei nostri cari. Questa tragedia ha lasciato tutte le nostre famiglie con il cuore spezzato e senza parole.
Greg e Cristina erano genitori dediti alla famiglia e filantropi le cui vite erano basate sul loro figlio Ryder e sulla figlia di Greg, Emma. Emma era una persona dall’animo gentile, amata da molte persone. Ryder era un bambino attivo, curioso e pieno di gioia.
Dennis Dutton e suo figlio Jack erano amati profondamente a loro volta e la loro perdita sarà sentita da tutti quelli che li conoscevano. Craig Wadsworth era amato da molti nella comunità della NASCAR e anche lui mancherà a coloro che lo conoscevano.
Ognuno di loro significava qualcosa per noi e la loro mancanza ci lascia un vuoto incommensurabile nelle nostre vite.
Chiediamo in questo momento privacy, compassione e comprensione mentre viviamo il nostro dolore e cominciamo a processare queste perdite inimmaginabili. Siamo grati per tutta la gentilezza e il sostegno che è stato offerto alle nostre famiglie in questo momento incredibilmente difficile.
Al momento, il nostro obiettivo è quello di onorare le loro vite e supportarci l’un l’altro.”
La NASCAR ha invece pubblicato il seguente comunicato:
“La NASCAR è devastata dalla tragica perdita di Greg Biffle, sua moglie Cristina, la figlia Emma, il figlio Ryder, di Craig Wadsworth e di Dennis e Jack Dutton in un fatale incidente aereo.
Greg era molto più di un campione, era un membro amato della comunità della NASCAR, un temibile avversario, un amico di molti. La sua passione per le corse, la sua integrità, il suo impegno nei confronti dei tifosi e dei colleghi lo hanno reso un modello per lo sport dall’influenza duratura.
In pista, il talento e la tenacità di Greg gli hanno permesso di conquistare campionati in Xfinity e Truck Series, oltre a numerose vittorie e altri risultati di prestigio nella Cup Series. Oltre alla sua carriera, ha dato sé stesso per migliorare la nostra comunità. In particolare, Greg ha passato innumerevoli ore del suo tempo aiutando i cittadini della North Carolina dopo il disastro avvenuto in seguito al passaggio dell’uragano Helene. Il suo lavoro instancabile ha salvato delle vite.
I nostri pensieri e le nostre più sentite condoglianze vanno a tutta la famiglia di Greg, agli amici e a tutti coloro che sono stati in contatto con lui nella sua vita.”
Greg Biffle era nato il 23 dicembre 1969 a Vancouver, WA, uno dei pochi piloti arrivati dal fin troppo dimenticato – da parte della NASCAR – nord-ovest degli USA, diametralmente opposto geograficamente alla culla delle stock car. Salì alla ribalta nazionale dominando la Winter Heat Series dell’inverno 1995/96. Malgrado non più giovanissimo, il telecronista per ESPN (che trasmise quella categoria a livello nazionale) ed ex pilota Benny Parsons lo raccomandò a Jack Roush.
La scalata per Greg fu rapida e dal debutto nella attuale ARCA Series West nel 1996 con anche qualche comparsata in Xfinity Series, la ribalta arrivò nel 1998 quando venne schierato appunto da Roush Racing a tempo pieno in Truck Series. A fine anno Biffle fu, malgrado l’assenza di vittorie, rookie dell’anno e ottavo in graduatoria. L’anno successivo una stagione da “one for the ages”: in 25 gare Greg portò a casa nove vittorie (record battuto solo quest’anno da Corey Heim), 14 top5 e 19 top10, tuttavia venne battuto nel teso finale di Fontana da Jack Sprague per appena otto punti, anche se bisogna ricordare che sul bottino della #50 pesarono 120 punti di penalità per irregolarità tecnica.
La riscossa arrivò nell’anno successivo, quando a Biffle bastarono solo cinque vittorie, ma 18 top5 (di cui 12 consecutive) per vincere agilmente il titolo del 2000 della NASCAR Truck Series. Il passaggio in Busch (ora Xfinity) Series inevitabile ed il percorso simile, una prima annata ad alti livelli (cinque vittorie, 16 top5 e quarto in campionato), al secondo meno vittorie ma il trofeo più importante in bacheca con quattro successi, 20 top5 e 25 top10 in 34 gare. Dunque, Greg Biffle diventò il primo pilota a vincere in carriera Truck e Xfinity Series.
Roush lo promosse in Cup Series per il 2003 e da allora iniziò una carriera longeva malgrado il debutto nella categoria maggiore arrivò a ben 32 anni sulla carta d’identità. Oltre 500 delle 515 gare nella top class sono arrivate sulla #16 di Roush (poi Roush Fenway) Racing, dal 2002 in cui fece qualche apparizione fino al 2016.
La stagione migliore fu il 2005, l’edizione in cui Roush portò ai playoff addirittura tutti e cinque i suoi piloti (Greg Biffle, il campione in carica Kurt Busch, Mark Martin, Carl Edwards e Matt Kenseth) sui dieci posti disponibili. Jack rimase però a secco e al termine della Chase, malgrado sei vittorie, Biffle fu vicecampione, 35 punti dietro a Tony Stewart.
Re di Homestead (tre vittorie consecutive fra 2004 e 2006) che avrebbe apprezzato il format a playoff a eliminazione arrivato una decina di anni dopo, Greg Biffle è ad oggi l’unico pilota nella storia della NASCAR, a parte ovviamente Kyle Busch, ad avere ottenuto almeno 15 vittorie in ciascuna delle tre categorie: 19 in Cup, 20 in Xfinity e 17 nei Truck, fatto che, unito ai citati due titoli, gli ha permesso di entrare nella lista dei 75 migliori piloti in occasione del 75° anniversario della NASCAR nel 2023.
Dopo aver appeso il casco al chiodo, più forzatamente (a 46 anni) che volontariamente, Biffle ha sempre voluto rimanere attivo disputando alcune corse con gli Stadium Super Trucks, prima di venire richiamato da Kyle Busch per disputare una gara one-off con il suo team nella Truck Series. Per Greg è un veni, vidi, vici: a 15 anni dall’ultima presenza nella categoria, Biffle vince con tutti che si tirano giù il cappello.
Le ultime apparizioni in NASCAR sono quelle del 2022 con il piccolo NY Racing Team, ma il vero successo è quello del 2024, quando dopo il passaggio del terribile uragano Helene proprio su North Carolina e Tennessee, Biffle intervenne in prima persona con il suo elicottero a portare aiuti alle popolazione duramente colpite, al punto che il suo servizio volontario venne onorato sia dal mondo sportivo che da quello civile.
È meglio chiudere in questo modo questo triste articolo, pensando appunto alla buona volontà di Biffle di aiutare persone in difficoltà. Le condoglianze di tutta la redazione di P300.it vanno a tutte le famiglie coinvolte in questa immane tragedia.
Immagine: media.nascar.com
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