C’è una gara prima del giro 150 e una dopo il giro 150. Nella prima fase si è visto il solito Martin Truex Jr. dominare, poi – come un fulmine a ciel sereno – è arrivato il “big one” che ha tolto dalla corsa Kevin Harvick e Kurt Busch ma soprattutto ha rallentato la #78, permettendo a Kyle Busch di ereditare il comando e di tenerlo fino in fondo senza che nessuno riuscisse a impensierirlo seriamente. A nulla è valsa la rimonta finale della #78, né i tentativi di Kyle Larson alle ripartenze dopo le numerose caution degli ultimi 35 giri di gara.
La gara
Kyle Busch parte dalla pole ma dura poco la sua permanenza al comando: partito quinto, Truex passa nell’ordine Larson, Hamlin e Blaney e al giro 20 è già a caccia della #18; 10 giri per raggiungerla, 10 di duello ravvicinato e al giro 40 Truex è al comando. Non impensierito da nessuno, la #78 vince la prima stage dopo 35 giri in testa.
La seconda stage offre ben poco: qualche lotta alla ripartenza a centro gruppo e un altro monologo di Truex, fino a quando i doppiaggi si fanno più impegnativi. A 25 giri da metà gara Kyle Busch raggiunge Truex e ricomincia il duello fra le Toyota, ma Martin gestisce al meglio una fase complicata di gara e sembra poter vincere la seconda stage, quando all’ultimo giro succede il “big one”.
Austin Dillon tocca leggermente Harvick, ma la sostanza è che la #4 finisce in testacoda in uscita da curva 2 e rimane in mezzo alla pista nascosta da una nuvola di fumo, come in “Giorni di Tuono”. Il primo a farne le conseguenze è il compagno di squadra Kurt Busch, ma anche il leader della gara Truex non riesce a passare indenne il blocco stradale che gli si frappone davanti; finito in testacoda e con danni alla carrozzeria chiuderà sesto la stage mentre “Rowdy” Busch (il suo soprannome trae origine proprio da uno dei protagonisti del film), che era dietro di lui, non trova ostacoli e si aggiudica a sorpresa il traguardo intermedio.
Dopo la bandiera rossa per liberare la pista dalle vetture di Harvick e Kurt Busch, Kyle inizia la stage finale mantenendo il comando su Kenseth e Larson. Solo una caution a 80 giri dalla fine per detriti in curva 3 in seguito alla foratura di Dale Earnhardt Jr. ricompatta il gruppo, ma allo stesso permette a tutti di effettuare l’ultimo rifornimento. Kyle Busch prosegue a guidare il gruppo e solo tre caution in 10 giri (Kahne fermo in pista con l’ammortizzatore rotto e due testacoda di Ragan e Bayne) e la strategia audace di Truex – due gomme fresche al posto di quattro – possono disturbare il pilota di Las Vegas che nel finale allunga e va a vincere.
Dietro a Busch si piazzano Larson, che ha corso tutta la gara nella top5, un Kenseth incapace di piazzare la zampata decisiva e di passare a lungo Truex con gomme meno usurate, Keselowski e lo stesso Truex, in grado di rimontare dal 18° al 5° posto dopo il “big one” grazie alla buona vettura di partenza e alla strategia. Chiudono la top10 Jones, Bowyer, Suarez, Blaney e Logano.
Con questi risultati, Truex e Kyle Busch sono al secondo round grazie alle vittorie ottenute ma lo sono anche Larson e Keselowski, perché ormai irraggiungibili in classifica, mentre Kurt Busch e Kahne saranno obbligati a vincere a Dover. Per molti altri piloti sarà una sfida punto a punto per proseguire nel sogno di arrivare a Homestead.
Le altre categorie
Nella gara dei Truck in New Hampshire, vittoria del favorito al titolo Christopher Bell che, grazie al successo, avanza direttamente al secondo round dei playoff. Per il pupillo di Kyle Busch è stata una vittoria ottenuta grazie alla vettura più veloce in pista, con cui ha saputo battere sui long-run tutti i piloti che nelle stage erano davanti a lui. Nella prima stage in testa si era portato Gragson, partito dalla pole, nella seconda Crafton e in quella finale Ryan Truex, ma Bell ha mantenuto la pazienza passando tutti e tre i rivali chiudendo il secondo cappotto stagionale dopo quello di Atlanta. Sei degli altri otto piloti ammessi ai playoff hanno chiuso in fila dal 6° all’11° posto mentre Nemechek, vittima di problemi meccanici, ha terminato solo 20°. Griglia playoff ancora molto aperta a due gare dal taglio da otto a sei piloti.
Nella gara Xfinity in Kentucky, primo successo in carriera per Tyler Reddick, alfiere del team di Chip Ganassi, il quale però non è tra gli ammessi ai playoff non essendo pilota a tempo pieno. Per il team Ganassi è stato un trionfo dato che dietro a Reddick, il quale ha festeggiato al meglio la promozione nel 2018 al JR Motorsports al posto di Byron, è giunto al traguardo Brennan Poole. Dunque nessun pilota è stato ammesso di diritto al secondo round, anzi la griglia playoff è stata rivoluzionata dal brutto risultato di Byron (solo 18esimo a causa di una sosta aggiuntiva a metà gara) e dalle ottime gare di Allgaier, nuovo leader nonostante una foratura dopo 25 giri, e Custer, vincitore delle prime due stage.
I risultati odierni
La classifica della “ISM Connect 300”
La classifica generale
Questa la classifica generale dopo la seconda gara del primo round.
I prossimi appuntamenti
Il prossimo weekend la Cup Series sarà di scena a Dover per la gara decisiva del primo round. Con lei scenderà in pista anche la Xfinity Series mentre i Truck correranno a Las Vegas nella notte tra sabato e domenica.
Immagine: Nascar.com/Getty Images
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