Da quando la scorsa settimana la Nascar ha annunciato il calendario della ripresa delle attività per il mese di maggio, con l’aggiunta di due gare a Darlington ed una a Charlotte, era consequenziale che altre piste avrebbero perso complessivamente tre date in quanto al momento impossibilitate ad ospitare gare perché o troppo lontane da Charlotte oppure perché in stati ancora al centro dell’emergenza o del lockdown. Già in quella occasione la Nascar aveva detto di sapere già quali piste avrebbero dovuto rinunciare ad una corsa nel 2020 ma prima avrebbe dovuto fare le debite comunicazioni agli azionisti e tutte le persone coinvolte.
Oggi invece è arrivato l’annuncio ufficiale: quest’anno la Cup Series non andrà né a Chicago né a Sonoma mentre a Richmond si correrà soltanto una volta a settembre nei playoff, con la gara posticipata ad aprile che non verrà recuperata in Virginia.
Formalmente questo è il dettaglio degli spostamenti:
- La gara di Chicago del 21/6 viene spostata a Darlington e sarà la corsa con cui riprenderà la stagione il 17/5. Contestualmente la gara della Xfinity Series del 20/6 in Illinois diventa quella del 19/5 sempre a Darlington mentre per la gara della Truck Series si deciderà in futuro;
- La gara posticipata di Richmond del 19/4 diventa la 500 km di Darlington del 20/5. Come per Chicago, anche in questo caso per la gara dei Truck che si doveva correre in Virginia si deciderà in seguito;
- La gara di Sonoma del 14/6 è stata spostata a Charlotte e si correrà sulla distanza di 500 km il 27/5, tre giorni dopo la tradizionale CocaCola600.
Il difficile equilibrio tra le varie componenti della Nascar è stato dunque mantenuto: la ISC (International Speedway Corporation, l’azienda della famiglia France ovvero i proprietari della Nascar) perde le due tappe di Chicago e Richmond che vengono però recuperate sulla sua pista di Darlington mentre la SMI (Speedway Motorsports – non più Inc. dopo l’uscita dai listini della Borsa di New York) perde Sonoma ma recupera sulla sua Charlotte; intoccate infine le uniche piste “indipendenti” del calendario, ovvero Dover (che vedrà dunque la sua gara recuperata malgrado la distanza da Charlotte), Pocono e Indianapolis.
Per quanto riguarda le tipologie dei circuiti, il calendario perde invece una gara su short track ed una su stradale a favore di un ovale “anomalo” come Darlington mentre gli ovali da 1.5 miglia sono invariati; purtroppo la gara di Sonoma “virtualmente” non potrà essere recuperata sul Roval di Charlotte in quanto i team non avevano ancora realizzato le vetture adatte ad uno stradale visto che prima del lockdown a Sonoma mancavano ancora circa quattro mesi mentre ora non c’è tempo a sufficienza.
Rimane in calendario dunque la prima tappa del Kansas (la seconda è certa dato che è nei playoff e la Nascar ha sempre detto di non volerli modificare), ma pare quasi certo che non si disputerà come previsto domenica 31 maggio visto che la pista è a quasi 1000 miglia dalla base di Charlotte, una distanza troppo grande al momento. Si credeva che tale annuncio sarebbe arrivato contestualmente a quello odierno visto che mancano a tale evento poco più di tre settimane, ma per questo si dovrà attendere così come non si sa ancora il calendario di giugno. Da notare infine che la Nascar-ISC è proprietaria della pista ma soprattutto comproprietaria del casinò annesso e quindi una sua cancellazione avrebbe contribuito ai mancati incassi delle due società, che hanno appena annunciato un secondo round di licenziamenti, di queste settimane.
La Nascar oltre al comunicato odierno ha rilasciato anche questa dichiarazione:
“A causa della pandemia in corso la Nascar ha dovuto prendere molte decisioni difficili, incluso lo spostamento di alcune gare da qualche circuito. Queste decisioni sono state prese alla fine di una collaborazione approfondita con le autorità locali e statali di tutta la nazione, incluse quelle nelle vicinanze delle piste penalizzate. Ringraziamo tutti i nostri tifosi per il loro sostegno mentre guardiamo con fiducia al nostro ritorno alle competizioni.”
E mentre Richmond dà appuntamento a settembre, quando la Nascar ci tornerà per i playoff, e Sonoma invece al 2021, è da notare l’assenza di questo “arrivederci” nel comunicato pubblicato dal Chicagoland Speedway, un ulteriore segnale sulle voci degli ultimi giorni che vedono l’ovale dell’Illinois assente dal calendario 2021 (rinviato a data da destinarsi già prima dell’esplosione del coronavirus) frutto del nuovo accordo fra Nascar e circuiti.
Immagine: twitter.com/chicagolndspdwy
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