NASCAR | Martin Truex Jr. trionfa a Homestead!

di Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 20 Novembre 2017 - 08:29
Tempo di lettura: 7 minuti
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NASCAR | Martin Truex Jr. trionfa a Homestead!

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Così come Bell e Byron, anche Martin Truex Jr. ha rispettato il pronostico, seppur dovendo lottare per ottenere il risultato più ambito, ed alla fine ha conquistato il titolo nella Cup Series, il primo per il pilota 37enne del New Jersey in una carriera iniziata nella top class nel 2004, che sembrava finita nel 2013 ma che invece è rinata al Furniture Row, piccolo team che invece ora è punto di riferimento per tutti. La vittoria di stasera, l’ottava in stagione, è solo la ciliegina sulla torta di una stagione letteralmente dominata.

La gara

Dalla pole parte Hamlin ma alla prima curva Truex è già in testa seguito da Kyle Busch. Dopo 5 giri arriva la prima caution per Joey Gase a muro. Brad Keselowski, visto il degrado elevato delle gomme, decide di montare un set nuovo abbandonando quello usato – per regolamento – anche in qualifica. Alla ripartenza è solo 13° ma in pochi giri si porta davanti ai tre rivali per il campionato. In testa alla gara c’è Larson, sulla stessa strategia di Brad, segue poi la #2, con Truex che resiste bene nonostante le gomme più usurate mentre Harvick e Kyle Busch sono più in difficoltà.

Il pit stop di metà stage rimette tutti sulla stessa strategia: Larson cerca di emulare Custer e domina la prima stage, Keselowski mantiene la seconda posizione sul rimontante Kyle Busch, su Harvick e su Truex, stranamente ultimo dei quattro contendenti. Il ritmo forsennato di Larson lascia a pieni giri solo 13 piloti, fra i quali non ci sono Johnson, due volte a muro, Blaney e Jones.

Il sogno di Keselowski, nato con una strategia diversa e coraggiosa, termina poco dopo l’inizio della seconda stage, quando prima Harvick e poi Kyle Busch e Truex, che ancora non trova l’assetto giusto per la sua Toyota, lo sorpassano. Brad esce così dalla lotta per il titolo dopo 100 dei 267 giri; concluderà la gara al 7° posto.

Larson domina anche la seconda stage, ma dietro la lotta si accende piano piano: Harvick resta leader virtuale per una ventina di giri poi Kyle Busch lo sorpassa. La sosta di metà stage regala un brivido proprio al pilota della #18, che per poco non manca l’ingresso ai box, mentre il pit-stop della #78 al giro 125 è piuttosto lento, ma è da questo momento in poi che Truex ritorna il Truex che abbiamo conosciuto in questo 2017.

A 10 giri dalla fine della seconda stage la situazione vede sempre Larson davanti a Kyle Busch, ripresosi dal piccolo spavento precedente, Harvick e – più staccati ma pur sempre 4° e 5° – il rimontante Truex e Keselowski: una caution per l’incidente fra Danica Patrick e Kasey Kahne ricompatta il gruppo e permette a Truex di superare i suoi rivali e passare in testa al campionato al giro 150.

Il tramonto scende su Homestead e anche sulla gara di Larson che dopo la fine della vittoriosa seconda stage non guiderà più la gara. Diventa così una sfida a tre fra Truex, Kyle Busch e Harvick. Alla ripartenza Kyle Busch rimane incollato a Truex, come ha fatto fin dalle prime libere di venerdì, mentre Harvick si stacca leggermente. A sorpresa, dopo una decina di giri Kyle sorpassa Martin dopo un breve ma intenso duello e allunga mettendo 2.5″ fra sé e il rivale, sorpassato anche da Larson.

L’ultimo colpo di coda di Keselowski però ribalta indirettamente la gara: l’ultima stage si potrebbe fare teoricamente con una sola sosta, ma la crisi di assetto e l’alto degrado impongono al team #2 una strategia a due soste: a 70 giri dalla fine quindi Keselowski si ferma per il suo pit-stop, seguito dopo un paio di tornate da Harvick e Truex. Adam Stevens, crew-chief di Kyle Busch, decide invece di rischiare e rimane sulla strategia a una sosta, obbligato – forse – anche dalla scarsa velocità sullo short-run. Esattamente a metà stage, a 52 giri dalla fine, Kyle Busch effettua la sua sosta, rientrando in sesta posizione, ma in breve con gomme fresche si riporta sui primi.

La strategia audace di Busch può funzionare solo in mancanza di caution nel breve termine, ma purtroppo per loro la bandiera gialla arriva troppo presto a causa del testacoda di suo fratello Kurt a 38 giri dalla fine, quando la rimonta di Kyle si è fermata “solo” al quarto posto. La sosta di gruppo conseguente alla caution rimette tutti i rivali sullo stesso piano e alla ripartenza – a 34 dal termine – Truex è ancora in testa davanti a Harvick, un sorprendente Logano e Kyle Busch.

Truex vola in testa seguito da Logano, Harvick e Busch, ma se Kevin sorpassa Joey nel giro di un paio di curve, Kyle rimane dietro alla #22 per 5 interminabili giri. Quando riesce a liberarsene, Harvick sta sparando le ultime cartucce con Truex 2.7″ più avanti rispetto a lui.

L’inseguimento di Busch è forsennato e in 7 giri raggiunge Harvick sorpassandolo alla prima occasione utile. Kevin ha dato tutto e verrà passato di lì a poco anche da Larson; terminerà la gara al 4° posto. Gli ultimi 18 giri sono mozzafiato, il distacco fra Truex e Busch varia tra i 3 e i 9 decimi, con un continuo elastico a seconda del doppiato da sorpassare o della traiettoria adottata. A complicare le cose c’è la rimonta di Larson, ma Kyle decide di non intromettersi troppo nella lotta per il campionato per evitare eventuali polemiche.

Truex decide di rimanere sulla traiettoria esterna, quella a pochi centimetri dal muro lasciando a Kyle Busch come unica possibilità il sorpasso all’interno: è la strategia vincente dato che Kyle – con una vettura un po’ troppo sottosterzante di quanto desideri – non riesce mai a piazzare un’assalto decisivo. Truex può respirare solo a 2 giri dalla fine quando appare chiaro che non potrà essere più sorpassato.

Si completa così la favola del piccolo team nato a Denver, nella periferia dell’America motoristica, del pilota che a 37 anni si è scoperto dominatore, della squadra che ha dovuto patire negli ultimi due anni qualche gara sfortunata e diversi patemi d’animo riguardo lo stato di salute dei suoi componenti. A festeggiarlo in victory lane arriva anche Dale Jr. (nelle statistiche nell’ultima gara in carriera in Cup Series rimarrà un 25° posto a 3 giri a causa di una foratura nel finale), il quale all’inizio di carriera ha permesso col suo team a Truex prima di vincere due titoli in Xfinity Series e poi di farlo debuttare in Cup Series. Il passaggio di consegne è così concluso ed è a lieto fine.

I risultati della “Ford EcoBoost 400”

La classifica finale della Monster Energy NASCAR Cup Series 2017

Le altre categorie

Nella Xfinity Series il titolo è andato a William Byron, pilota del JR Motorsports che il prossimo sostituirà Kasey Kahne al team Hendrick in Cup Series e guiderà la storica #24. Christopher Bell ha vinto il titolo della Truck Series; per il pilota del Kyle Busch Motorsports è pronto un sedile in Xfinity Series al Joe Gibbs Racing per il prossimo anno. I dettagli sulle due gare li trovate in questo articolo.

I prossimi appuntamenti

La Nascar si prende una settimana di riposo per la Festa del Ringraziamento. Dal 28 al 30 novembre ci sarà la consueta festa di fine campionato a Las Vegas con il banchetto ufficiale. La stagione 2018 riprenderà come sempre a Daytona per la 500 miglia, prevista per il 18 febbraio ma i motori si riaccenderanno già la settimana prima. Fra due mesi e mezzo si ricomincia.

Immagine: Nascar.com/GettyImages

 

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