Tutti gli occhi erano puntati su Kyle Busch e Kyle non ha deluso. Era il pilota ancora senza vittorie in stagione con più punti in classifica e tante volte da inizio anno aveva sfiorato il successo (All-Star Race esclusa). Alla fine la striscia negativa per il pilota di Las Vegas è stata interrotta dopo 36 gare, ovvero esattamente una stagione. Inoltre Busch ha vinto per la prima volta in Cup Series sul triangolo della Pennsylvania regalando alla Toyota la 100a vittoria nella top class a 10 anni dal debutto e 9 dalla prima vittoria, ottenuta sempre da Kyle Busch ad Atlanta.
La gara
In prima fila dopo le qualifiche della domenica mattina (per la prima volta in Cup Series dopo 45 anni per la sperimentazione decisa dalla Nascar riguardo ad un programma più compatto) partono Kyle Busch e Martin Truex Jr. Ma mentre tutti si aspettano un proseguimento di Indianapolis – quando la #18 e la #78 si eliminarono – in testa, l‘incidente arriva al 1° giro in coda al gruppo: Kenseth perde il controllo della sua Toyota in curva 3 e coinvolge metà del plotone. Ad avere la peggio sono Almirola e DiBenedetto, costretti subito al ritiro.
Alla ripartenza riprende il monologo di Kyle Busch e Truex, ma fin dal giro 15 iniziano i pit stop con l’obiettivo di avere la posizione migliore alla fine della prima stage. La varietà delle strategie per i primi 25-30 piloti fa sì che il giro di soste duri una trentina di giri. L’ultimo ad arrendersi è proprio Matt Kenseth che, essendosi fermato ai box a cambiare gomme dopo il testacoda del 1° giro, viene sorpassato dai rimontanti Busch e Truex a 10 giri dal primo traguardo intermedio che finisce così senza ulteriori scossoni, mentre 3° è Harvick ma staccatissimo a 15″.
La seconda stage inizia con Kenseth di nuovo in testa, avendo appena effettuato la sua sosta, ma alla ripartenza Kyle Busch lo sorpassa all’esterno di curva 3. Al giro successivo arriva un’altra caution: Jimmie Johnson finisce a muro in curva 3 dopo un contatto con il compagno di squadra Kasey Kahne. Busch mantiene la prima posizione alla ripartenza mentre emerge dietro di lui Kevin Harvick; Truex invece resta dietro a Kenseth in quarta posizione. Il pilota della #78 viene sorpassato da Larson, ma pochi giri dopo l’albero motore della #42 si stacca dalla vettura in curva 1. Per Larson un mesto rientro ai box (terminerà 33° a 12 giri) e nuova caution.
Alla ripartenza in prima fila ci sono Hamlin e Austin Dillon (che non si sono fermati ai box), mentre Kyle Busch è “solo” 4°. Mentre tutti prevedevano la facile rimonta della #18, la Toyota del Joe Gibbs Racing non è così efficace nel traffico e perde posizioni dopo essere finito largo in curva 1. Nel frattempo Truex si riprende la scena e a 10 giri alla fine della seconda stage è di nuovo primo. Ma anziché prendersi i 10 punti intermedi, lui e molti altri puntano alla vittoria finale, effettuando una sosta in modo tale da ripartire davanti nella stage finale. Non è di questo parere Clint Bowyer che così conquista il secondo traguardo intermedio.
Alla ripartenza dell’ultima stage in testa ci sono Truex e Hamlin, mentre Kyle Busch – 3°- sembra aver risolto i problemi di assetto nel traffico. Man mano che i giri passano e la caution non arriva, è sempre più chiaro che anche l’ultimo giro di soste sarà in regime di green; a iniziarlo è Kenseth a 35 giri dalla fine. Poco dopo lo seguono Hamlin e Truex mentre Kyle Busch allunga il suo stint: sarà la mossa vincente. Il pilota della #18 si ferma 10 giri dopo gli altri e al termine delle soste è 4° dietro a Hamlin, Harvick e Truex.
Con gomme fresche inizia lo show di Kyle Busch: prima passa Truex, poi colma il breve gap dalla coppia di testa. Il giro successivo Harvick passa in testa e Kyle Busch ne approfitta per passare anche lui Hamlin, passa un’altra tornata e Kyle Busch sposta con una leggera toccatina Harvick per prendere il comando della gara. A 15 giri dalla fine e con gomme fresche Busch scava un solco che al traguardo sarà di 6″ su Harvick e Truex mentre Hamlin chiude 4° con gomme più usurate dei suoi avversari. Chiude la top5 Keselowski – decisamente più staccato – mentre finiscono nella top10 Bowyer, Suarez, Jones, Kenseth e Elliott, primo delle Chevy.
Le altre categorie
Nella gara Xfinity in Iowa, prima vittoria in carriera per Ryan Preece. Per il pilota specialista del Modified Tour (una delle tante categorie minori della Nascar) è la vincita di una scommessa presa questo inverno: dopo una stagione completa e un contratto per il 2017 con il JD Motorsport – team di media classifica – Ryan ha preferito invece “autoretrocedersi” di nuovo tra le Modified preferendo puntare il suo budget su un paio di gare con un top team. Alla fine la chiamata del Joe Gibbs Racing ha portato un 2° posto in New Hampshire e la vittoria in Iowa. Non essendo un pilota full-time, Preece non si qualifica ai playoff; Byron (9°) e Sadler (12°) rimangono in testa alla classifica.
Nei Truck 4a vittoria stagionale per Christopher Bell che, ancora un volta di più, si dimostra essere il favorito assoluto per il campionato. Per il pilota del team di Kyle Busch è stata una vittoria in rimonta, quella di Pocono: 4° all’ultima ripartenza, ha passato nell’ordine Rhodes, Sauter e a pochi giri alla fine John Hunter Nemechek per prendersi un successo a sorpresa, dato che il favorito della gara Kyle Busch è uscito di scena per un incidente causato da Haley poco dopo metà gara.
I risultati odierni
La classifica della Overton’s 400
La classifica generale
Questa la nuova griglia playoff della Cup Series a 5 gare dal taglio
I prossimi appuntamenti
Domenica prossima la Cup Series sarà a Watkins Glen per la seconda e ultima gara su un circuito stradale. Sabato, sempre sulla storica pista dello stato di New York, ci sarà la gara della Xfinity Series, la prima di 3 tappe “tradizionali” in 4 weekend. I Truck invece torneranno in pista fra 2 settimane in Michigan.
Immagine: Nascar.com|Getty Images
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