Che lo amiate o no, Kyle Busch sa guidare molto bene qualsiasi mezzo gli affidiate. Durante questo weekend lo ha dimostrato di nuovo a tutti vincendo le tre gare in notturna di Bristol, fra le più prestigiose della stagione, ripetendo l’impresa del 2010. In tutte e tre le corse Kyle ci ha messo del suo per perderle, ma alla fine il talento ha prevalso, regalando spettacolo in mezzo al gruppo, davanti a tutti e nel traffico dei doppiati. Per Kyle Busch è la 40ª vittoria in Cup Series, la seconda stagionale dopo quella di Pocono, ottenuta esattamente alla gara n°450 nella categoria regina.
La gara
Per la prima volta in carriera in Cup Series Erik Jones parte dalla pole, anche se i favori del pronostico sono per Matt Kenseth e Kyle Busch, obbligato a rimontare dal 18° posto ottenuto in qualifica per problemi di assetto non ancora ben chiari (nel 1° round aveva fatto il miglior tempo di giornata e 20 minuti dopo nel 2° round la sua Toyota non stava in pista per il sovrasterzo).
La prima stage è uno show incredibile con Jones, Elliott, Larson e Kenseth che si scambiano le prime quattro posizioni quasi ogni giro, ma sulla lunga distanza prevale prima Jones, fino al giro 50, poi Larson per i successivi 65 giri inframmezzati solo dalla caution per l’incidente di Almirola. Al giro 115, a 10 dal primo traguardo intermedio, si completa la rimonta di Kyle Busch. Il duello nel traffico fra i due Kyle è mozzafiato: Larson negli ultimi due giri giudica male un doppiaggio e così Busch vince la prima stage.
Nella successiva sosta ai box arriva il contatto in pit lane tra i compagni di squadra Kyle Busch e Matt Kenseth; il pilota della #20, 16° e ultimo nella griglia playoff, è conscio che deve tirare fuori gli artigli per prendersi la vittoria che metterebbe al sicuro il suo posto fra i 16 e sa che Bristol può essere la gara buona. Jones invece sfrutta al meglio il primo stallo in pit lane per riprendere la testa e gestire al meglio la ripartenza. Attorno al giro 150 arriva un punto di svolta: la linea esterna, quella che negli ultimi anni è stata la più veloce, torna ad essere usata dai piloti al posto di quella interna trattata con l’additivo PJ1, usato proprio con l’intento di creare due opzioni per i piloti e permettere più possibilità di sorpasso. Ma dopo il passaggio di 40 vetture ad ogni giro per 150 giri, anche il più viscoso dei composti resinosi tende a venire asportato dalla pista.
Nella seconda stage la lotta per la prima posizione si restringe ad un duello fra Jones e Kyle Busch. All’inizio il giovane rookie prevale, poi il veterano passa in testa grazie alla migliore abilità nei doppiaggi. Le gomme non durano più di 60-70 giri e a pagarne le conseguenze stavolta è Stenhouse. Durante questa sosta Truex ha problemi con una gomma malfissata; la sosta aggiuntiva gli fa perdere due giri e la possibilità di vincere matematicamente la regular season con tre gare di anticipo. Terminerà 21°.
Pochi giri dopo a finire a muro per una foratura è Austin Dillon che coinvolge nella carambola anche Jeffrey Earnhardt e Kasey Kahne. A 17 giri dalla fine della seconda stage il gruppo si divide in due: Kenseth, Johnson, Harvick e pochi altri rimangono in pista mentre gli altri si fermano ai box. Nei 6 giri che rimangono Kenseth allunga e non c’è spazio per la rimonta di coloro che hanno gomme più fresche. Il pilota della #20 ottiene così punti fondamentali, ma nella sosta successiva si prende una penalità e perde posizioni importanti.
I successivi 100 giri sono un monologo di Erik Jones che gestisce al meglio il ritorno di Kyle Busch e – anzi – riesce mantenere 1 o 2 secondi di vantaggio. Solo la caution per l’incidente fra Bayne e Ty Dillon e una ripartenza magistrale di Busch gli fanno perdere il comando per una ventina di giri, ma a 100 tornate dalla fine Jones torna in testa e inizia a sognare una vittoria che, oltre ad essere la sua prima in carriera, rivoluzionerebbe la griglia playoff, soprattutto in virtù del testacoda che fa perdere molte posizioni a Chase Elliott.
L’ultima caution arriva a 83 giri dalla fine per l’incidente di Landon Cassill; Johnson e Kurt Busch decidono di provarci e montano l’ultimo set di gomme a loro disposizione. Il rischio ripaga soprattutto il pilota della #41 che terminerà 5°. Alla ripartenza Jones e Kenseth sono davanti e la rivalità tra i due si sente, sia perché il giovane Erik prenderà il posto di Matt al JGR nel 2018, sia perché una eventuale vittoria della #77 escluderebbe provvisoriamente la #20 dai playoff. A risolvere la questione ci pensa Kyle Busch: prima passa Kenseth, poi anche Jones che non riesce a sfruttare al meglio la linea esterna, mentre per Busch ogni traiettoria è la più veloce. A 55 giri dalla fine la #18 passa in testa e si invola verso la vittoria. Dietro a Busch giungono sul traguardo Jones, Hamlin, Kenseth e Kurt Busch, alla 600a gara in Cup Series. Nella top10 anche Newman, Bayne, Harvick, Larson e Blaney.
Le altre categorie
Come detto, Kyle Busch vince sia la Xfinity Series, sia la gara dei Truck. In entrambe le gare è stato costretto ad una rimonta spettacolare a causa di una penalità presa in pit lane per eccesso di velocità, curiosamente sempre nello stesso segmento cronometrato.
Nella gara Truck di mercoledì lo show personale di Busch è arrivato nella stage finale, dove ha rimontato circa 15 posizioni in 48 giri; gli ultimi ad arrendersi sono stati Johnny Sauter, alla fine 6°, e Matt Crafton, 2° al traguardo davanti a Nemechek, Enfinger e Rhodes. In testa al campionato c’è sempre Bell, 7° al traguardo.
Nella Xfinity Series di venerdì, invece, l’errore di Busch è arrivato fra prima e seconda stage, ma ciò non gli impedito di vincere il secondo traguardo intermedio con 18 sorpassi in 58 giri. Dietro di lui hanno tentato di resistergli Suarez e i contendenti per il titolo Sadler e Allgaier, con quest’ultimo a livello di Busch soprattutto nelle prime fasi di gara. In difficoltà invece William Byron, solo 22° a causa di una foratura, che abbandona il sogno di vincere la regular season. A Sadler basterà controllare il rivale per ottenere i 15 playoff points fondamentali per giocarsi il titolo, dato che Byron ha tre vittorie in più.
I risultati odierni
La classifica della “Bass Pro Shops NRA Night Race”
La classifica generale
Questa la nuova griglia playoff della Cup Series a 2 gare dal taglio
I prossimi appuntamenti
Il prossimo weekend la Cup Series effettuerà il suo ultimo turno di riposo prima delle ultime due gare della regular season e tornerà in pista fra 15 giorni a Darlington. Stessa sorte per i Truck, che però scenderanno in pista a Mosport per l’unica trasferta internazionale della Nascar. Nessun riposo invece per la Xfinity Series, di scena a Road America (o Elkhart Lake che dir si voglia) domenica prossima per la quartultima gara della stagione regolare.
Immagine: Nascar.com|Getty Images
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