NASCAR | Kurt Busch salta anche Darlington e rinuncia alla lotta per il titolo

NASCAR
Tempo di lettura: 5 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
25 Agosto 2022 - 22:00
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Il 23XI Racing ha annunciato che Kurt Busch salterà anche la gara di apertura dei playoff a Darlington, ma allo stesso tempo anche la rinuncia al waiver concesso dalla NASCAR dopo il trauma cranico accusato nell’incidente di Pocono. Il campione del 2004, dunque, è automaticamente fuori dai playoff


Il temuto annuncio è arrivato nella giornata di oggi: Kurt Busch non ha ancora recuperato dal trauma cranico subito nell’incidente nelle qualifiche in curva3 a Pocono e fin da oggi team e pilota hanno annunciato che Kurt Busch salterà il debutto nei playoff della NASCAR Cup Series a Darlington domenica 4 settembre.

La vera notizia, tuttavia, non è questa. Infatti, il pilota della Toyota #45 pur saltando la classicissima Southern 500 da qualificato avrebbe potuto lo stesso lottare per il titolo saltando persino la successiva gara in Kansas per poi presentarsi a Bristol in chiusura del “Round of 16” obbligato però a vincere per proseguire nel sogno.

Team e pilota, invece, hanno deciso di gettare la spugna fin da ora sia per la mancanza di certezze sul programma di ritorno in vettura di Kurt Busch, sia per non condizionare la lotta per il titolo 2022 ad altri piloti. Dunque il 23XI Racing formalmente ha comunicato alla NASCAR la rinuncia al cosiddetto medical waiver, ovvero l’esenzione che in caso di infortunio (e ovviamente Covid) permette ai piloti di restare in corsa per i playoff e per il titolo pur saltando delle gare.

Questo il comunicato del team:

“Il 23XI Racing annuncia oggi che Kurt Busch, pilota della Toyota Camry TRD #45, salterà l’inizio dei playoff della NASCAR Cup Series 2022 mentre continua il percorso di recupero dall’infortunio subito a Pocono. La salute di Kurt e il suo benessere continuano ad essere uno degli elementi più importanti per il 23XI Racing ed il team sostiene pienamente la sua decisione di prendersi tutto il tempo necessario per recuperare.

La decisione comporta allo stesso tempo la rinuncia al medical waiver che era stato richiesto per Busch per rimanere ammissibile ai playoff della NASCAR Cup Series qualora gli fosse stato dato in tempo l’ok per tornare a gareggiare. Busch ha effettivamente conquistato un posto nei playoff con una vittoria dominante in Kansas in maggio. Con questa vittoria Kurt ha ottenuto almeno un successo per la nona stagione consecutiva insieme ad una qualificazione per i playoff per il decimo campionato consecutivo. Mentre Busch non è più ammesso ai playoff per il titolo piloti, la vettura #45 rimane in corsa per il titolo per team.”

“Kurt ha alzato l’asticella del nostro team quest’anno.” ha detto il presidente del 23XI Racing Steve Lauletta. “Anche se Kurt non lotterà per il titolo quest’anno, continuerà a svolgere un ruolo vitale nella squadra mentre continua a lavorare con il nostro competition group per continuare a migliorare e rafforzare il team.”

“Anche se ho voluto e sperato con tutte le mie forze di essere in grado di tornare al volante della #45 in tempo per i playoff, purtroppo questo non è ancora il momento giusto per me.” ha aggiunto Kurt Busch. “Sapendo che non avrei potuto ricevere l’ok dei medici in tempo e che non sarei stato in grado di tornare in macchina, allo stesso modo rispetto la NASCAR, gli altri piloti ed i tifosi. Dunque sapevo che prendermi un posto nei playoff in cui però non avrei potuto competere per il titolo non sarebbe stato corretto.

La decisione non è stata facile, ma so che è quella giusta. Continuerò a prendere il tempo necessario per guarire e mettermi di nuovo in forma per preparare il mio ritorno in gara e continuerò ad aiutare il 23XI Racing ad avere i successi che ha già ottenuto questa stagione.”

Il team ha anche annunciato che Ty Gibbs continuerà a sostituire Kurt Busch ad iniziare da questo weekend a Daytona, ma non è chiaro fino a quando sarà lui a doverlo fare, anche perché il giovane talento di casa Toyota nelle prossime settimane dovrà concentrarsi soprattutto per i playoff della Xfinity Series. La speranza ovviamente è che per allora Kurt Busch sia tornato al volante.

Come cambiano gli scenari in vista di Daytona?

Appena poche ore fa in questo articolo di anteprima riguardo alla gara della Cup Series di sabato notte a Daytona erano stati illustrati tutti i possibili eventi legati all’ultimo pilota che si sarebbe dovuto qualificare per i playoff. Ora ovviamente la situazione è cambiata dato che Kurt Busch, sceso così al 22° posto in classifica generale, ha liberato un posto.

Ora quindi virtualmente sia Ryan Blaney che Martin Truex Jr., separati comunque da 25 punti, tornano virtualmente dentro i playoff. L’unica altra certezza, tuttavia, è che almeno uno dei due si qualificherà. La strategia di Blaney molto probabilmente rimarrà sempre la stessa, ovvero quella di gestire le prime due stage cercando di non perdere troppi punti e poi eventualmente passare all’attacco nel finale per tenersi dietro Martin. La certezza del posto, come in precedenza, la avrà soltanto portando a casa almeno 31 punti dato che per Ryan lo scenario peggiore è un Truex che conquista entrambe le stage e il secondo posto al traguardo (810 punti totali) con un nuovo vincitore.

Truex, invece, dovrà attaccare e rimontare il deficit che ha in classifica al momento. Se scavalcherà la #12 in classifica generale, allora il posto ai playoff sarà suo con o senza la compagnia del pilota Ford, altrimenti dovrà incrociare le dita e sperare che non ci sia un nuovo vincitore, a meno che questo pilota non si chiami ovviamente Ryan Blaney o Martin Truex Jr.

La situazione alle spalle della #12 e della #19 è invariata: Erik Jones, al momento primo degli esclusi, infatti è distante ben 187 punti dal taglio e l’unica opzione per qualificarsi ai playoff insieme ad uno fra Blaney e Truex è quella di vincere Daytona. Stessa identica situazione per gli altri 12 piloti in corsa, ovvero in ordine Aric Almirola, Austin Dillon, Bubba Wallace, Chris Buescher, Justin Haley, Michael McDowell, Ricky Stenhouse Jr., Cole Custer, Brad Keselowski, Harrison Burton, Ty Dillon e Todd Gilliland.


Immagine: Media NASCAR

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