NASCAR | Kimi Raikkonen correrà al Watkins Glen con il Trackhouse Racing!

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
26 Maggio 2022 - 21:55
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Ritiratosi dalla F1 a fine 2021, Raikkonen è stato convinto da Justin Marks a tornare in pista per una gara one-off sulla terza vettura del team denominata PROJECT91 con l’intenzione di attrarre piloti da tutto il mondo per correre in NASCAR


La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, ma gli indizi nelle ultime ore erano arrivati e quindi l’abbinamento fra pilota e team era atteso: Kimi Raikkonen torna al volante e torna in NASCAR. Il pilota finlandese campione del mondo F1 nel 2007, infatti, sarà di nuovo al volante di una stock car come successo nel 2011 nella famosa pausa sabbatica presa dalle monoposto.

Per arrivare a questo annuncio bisogna fare due passi indietro, entrambi non troppo lontani. Il Trackhouse Racing, il team di Justin Marks e Pitbull che da quest’anno schiera due vetture in Cup Series guidate da Daniel Suárez (il messicano che ha già portato al debutto la scuderia nel 2021) e Ross Chastain, in questo anno e mezzo ha ottenuto già diversi successi parziali che hanno messo le basi per il futuro nonché una discreta notorietà e rispetto da parte degli avversari.

I buoni risultati di Suárez, prima di un calo estivo con anche qualche problema tecnico, anche se non coronati con la qualificazione ai playoff avevano infatti indotto Marks (con Pitbull in secondo piano a sostenere comunque il team) a fare subito i passi avanti che aveva in mente per costruire una scuderia più moderna ed aperta sia ai giovani che al mondo in una NASCAR per molti versi ancora tradizionalista.

Dopo aver acquistato i due charter dal Chip Ganassi Racing nonché il team stesso e la sede, il Trackhouse ha iniziato la stagione di slancio con entrambi i piloti, sfruttando anche il cambio totale derivante dalla vettura Next Gen al debutto in questo 2022.

Probabilmente nemmeno Marks si sarebbe aspettato di arrivare a maggio con ben due vittorie conquistate dal neoacquisto Ross Chastain, una ad Austin e l’altra a Talladega, oltre ai buoni risultati ottenuti anche da Suárez. Evidentemente questa inerzia positiva, anche economica visto che Trackhouse ha annunciato già diverse settimane fa di avere sponsorizzazioni a sufficienza anche per parte del 2023, ha portato Marks a fare un ulteriore passo in avanti nella sua visione di una NASCAR moderna.

Dunque, martedì il Trackhouse Racing ha annunciato la nascita di un progetto parallelo (se lo si può definire così) e chiamato PROJECT91. L’intenzione di questa iniziativa, come dichiarato dallo stesso Marks, è quella di raggiungere mercati internazionali coinvolgendo in NASCAR piloti non americani di livello globale. L’auto schierata, come si può dedurre, sarebbe stata una Chevrolet Camaro con il #91.

L’obiettivo di tale vettura sarebbe stato però duplice, sia infatti a vantaggio del team per farsi conoscere a livello più ampio e non solo negli USA, ma anche per i piloti stessi desiderosi di cimentarsi in NASCAR, in sintesi “il punto di intersezione fra la NASCAR e la cultura globale del motorsport.”

Marks a supporto di questo sogno ha anche detto: “Credo davvero che la vettura Next Gen rappresenti un’opportunità per la NASCAR per entrare nelle conversazioni effettuale a livello professionistico e globale nel motorsport. Adesso abbiamo una vettura di rilevanza tecnologica internazionale dove piloti di livello mondiale provenienti da altre categorie possono competere nella categoria principale della NASCAR evitando il difficile percorso di apprendimento necessario con le auto delle generazioni precedenti.”

“Il progresso di questa vettura con particolari già usati in altre categorie come diffusori, sospensioni posteriori indipendenti, cambio sequenziale e parti standard ha creato una base meno fondata sulla conoscenza prolungata delle stock car, fatto che ha reso storicamente difficile qualunque passaggio alla NASCAR.”

“Con la creazione del PROJECT91 il Trackhouse Racing vuole aprire le porte ai campioni ed allo stesso tempo vuole farsi conoscere a livello mondiale.”

L’ultima frase del comunicato stampa martedì ha lasciato però l’attenzione sul progetto ancora alta, visto che si annunciava che il primo pilota sarebbe stato reso noto nei giorni successivi. La lista dei papabili fin da subito è stata ricca, ma il principale indiziato si è palesato 24 ore dopo su Instagram con una storia pubblicata e raffigurante solamente un punto di domanda bianco su sfondo nero. Quel pilota è Kimi Raikkonen.

E oggi è arrivata l’ufficialità che risolve anche l’enigma posto: Kimi Raikkonen gareggerà al Watkins Glen il 21 agosto sulla #91 del PROJECT91/Trackhouse Racing. Per il finlandese questo sarà il debutto in Cup Series, ma non quello assoluto in NASCAR.

Raikkonen, infatti, aveva già disputato due gare durante il primo allontanamento dalla F1 che vide Kimi poi più attivo soprattutto nel WRC. L’ex pilota della Ferrari debuttò nella Truck Series il 20 maggio 2011 al volante di una vettura del team di Kyle Busch partendo 31° e arrivando 15°, poi una settimana più tardi sulla stessa pista corse in Xfinity Series chiudendo 27°.

Raikkonen avrebbe poi dovuto anche correre in Cup Series a Sonoma in estate, ma poi l’accordo con la squadra di Robby Gordon non andò in porto, si dice perché la vettura finì seriamente danneggiata in un test. 11 anni dopo invece quel debutto avverrà davvero, sempre su uno stradale ma al Watkins Glen.

Il crew chief sarà Darian Grubb, già vincitore al muretto di 23 gare in Cup Series con piloti del calibro di Jimmie Johnson (da sostituto dello squalificato Chad Knaus), Casey Mears, Tony Stewart (incluso il titolo del 2011), Denny Hamlin e Carl Edwards. Grubb ha lasciato tale ruolo nel 2018 quando era tornato all’Hendrick Motorsports alla guida del team del rookie William Byron, poi nel 2021 era passato prima al Chip Ganassi Racing come Director of Performance e poi aveva mantenuto lo stesso ruolo dopo l’acquisizione da parte di Trackhouse.

La sorpresa non è stata solo dei tifosi, ma anche dello stesso Raikkonen che ha dichiarato: “Non stavo cercando opportunità per tornare a correre, ma Justin è venuto nella mia casa in Svizzera e mi ha convinto di quanto seriamente si stava impegnando per creare un programma di alto livello. Sarà sicuramente divertente, ma sarà anche qualcosa che affronterò molto seriamente. So quanto competitiva è la NASCAR Cup Series e sarà una grande sfida.”

Dunque, ancora una volta ed esattamente come successo con Chip Ganassi con la vendita del suo team, Justin Marks è riuscito a convincere qualcuno ad accettare una sua proposta audace ed incredibile quando l’ascoltatore non aveva nemmeno la stessa idea in mente fino a cinque minuti prima dell’incontro fra i due.

Marks, pur avendo ottenuto diversi successi in poco tempo, ha capito però che bisogna fare le cose per bene e quando tutto e pronto, dunque quella del Watkins Glen in agosto sarà l’unica gara stagionale della #91, ma Justin ha detto che l’intenzione è quella di replicare l’iniziativa nel 2023 con più piloti.

I tifosi dunque potranno continuare a fare abbinamenti incredibili riguardo il proprio beniamino al volante di una vettura della Cup Series. Per Raikkonen, invece, un nuovo capitolo della sua carriera ma anche di questo articolo pubblicato su p300.it nel 2018.


Immagine: trackhouse.com

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