NASCAR | Kevin Harvick sbanca anche Las Vegas!

NASCAR
Tempo di lettura: 6 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
5 Marzo 2018 - 14:00
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Prestazione dominante, la seconda consecutiva sugli ovali da 1.5 miglia, quella di Kevin Harvick a Las Vegas. Una vittoria all’apparenza talmente facile che qualcuno – scherzosamente – ha scritto “Prendete gli articoli dell’anno scorso e sostituite il nome di Truex con quello di Harvick”. Già perché se nel 2017 Truex fu il primo a fare bottino pieno in una gara di Cup Series, proprio qui a Las Vegas e poi in Kentucky, Harvick è diventato il secondo pilota ad ottenere il massimo dei punti in una gara. E adesso la Ford #4 inizia a far paura agli avversari. 

La gara

Ryan Blaney parte dalla pole, ma al secondo giro Harvick è già in testa seguito dallo stesso pilota della #12, da Kurt Busch e da Truex e Larson, questi ultimi due favoriti con lo stesso Harvick per la vittoria della gara. Inizia male la gara di Jimmie Johnson, costretto a partire dal fondo per problemi nei controlli tecnici nel pre-gara, dato che bacia il muro e la sua rimonta non è rapida, e in poco tempo viene doppiato. A metà stage inizia il primo giro di soste; una manciata di piloti, fra cui McDowell, Ragan e DiBenedetto,  decide di rischiare e ritardare il più possibile il pit stop nella speranza di una caution e così guadagnare posizioni, ma la sospirata bandiera gialla non arriva e così al giro 55 Harvick è di nuovo in testa.

Il passo di Harvick è insostenibile per tutti gli altri tant’è che solo in 15 piloti sono a pieni giri. Kevin alza il piede solo negli ultimi giri della stage quando, forte di un vantaggio di 5″ su Truex, grazia dal doppiaggio i compagni di squadra Bowyer e Almirola e permette anche a Johnson di non finire a due giri. Harvick vince così la prima stage su Truex, Larson e i tre piloti del team Penske.

Harvick esce dai box in testa mentre Truex perde qualche posizione a vantaggio di Blaney e Logano. La seconda stage è tutta qui dato che Kevin la domina dall’inizio alla fine. Le uniche notizie di rilievo sono il ritiro di McDowell per la rottura del motore (un grande peccato, dato l’ottimo weekend disputato), la penalità per Hamlin nel pit stop di metà stage e che lo relegherà fuori dalla top10 per il resto della gara e l’ennesimo problema con le nuove pistole pneumatiche del cambio gomme, e stavolta la vittima è Suarez. Alla fine della seconda stage i primi 10, che dunque prendono punti, sono gli stessi della prima, seppur in ordine diverso.

A movimentare l’inizio dell’ultima stage Harvick perde un paio di posizioni in pit lane e così Logano passa in testa davanti a Kyle Busch, Blaney e lo stesso Harvick. Passa una decina di giri e McMurray finisce a muro in curva 2 per una foratura. Truex prova a cambiare le carte in tavola decidendo di non fermarsi ai box mentre Logano opta solo per due pneumatici freschi e mantiene la seconda posizione. Passa un giro dopo la ripartenza e Kurt Busch perde il controllo della vettura in curva 4; purtroppo all’esterno c’è Chase Elliott e l’incidente è inevitabile. Per entrambi, così come per McMurray in precedenza, la gara finisce qua.

Nel frattempo, in quella frazione di giro percorsa, Truex era stato risucchiato dal gruppo e si ferma ai box lasciando di nuovo la testa della gara a Logano e Harvick. Si riparte a 73 giri dalla fine e Harvick passa subito in testa, ricominciando a imporre il suo ritmo alla gara. Blaney ci prova ma Kevin allunga; più staccato Logano cerca di resistere a Larson e Truex ma alla distanza è costretto a cedere. 

L’ultimo giro di soste vede Keselowski provare l’undercut e Kyle Busch l’overcut, tant’è che fra i loro pit stop ci sono quasi 15 giri. Quello che non cambia è che Harvick è sempre agilmente al comando, prima davanti a Keselowski, ma quando le sue gomme cedono recupera posizioni proprio Busch che sorpassa in pochi giri Truex, Logano, Larson e lo stesso Brad ed è 2° a 20 giri dalla fine, tuttavia non riesce a colmare il gap di 3″ che lo separa dalla Ford #4.

Harvick ottiene così la sua 100esima vittoria in Nascar (39 in Cup, 47 in Xfinity e 14 nella Truck Series) dopo aver completato in testa 214 giri su 267 e aver fatto cappotto – 60 punti su 60. Alle sue spalle concludono – come detto – Kyle Busch, Larson, Truex, che come la scorsa settimana dimostra ottimo potenziale ma non a riesce a fare l’ultimo passo, e il trio del Team Penske con il giovane Blaney davanti a Keselowski e Logano. Chiudono la top10 Erik Jones, e i ritrovati Menard e Almirola. Dopo un inizio difficile Jimmie Johnson conclude al 12° posto, mentre sono da segnalare le ottime prestazioni di Matt DiBenedetto (22°) e Cole Custer, 25° al debutto in Cup Series. 

Si diceva che Las Vegas sarebbe stato un verifica importante per il campionato e Harvick, nuovo leader del campionato, ha fornito la seconda prova di forza consecutiva. Le Ford hanno ritrovato la velocità persa? Può essere, di sicuro hanno approfittato del rodaggio della nuova Chevy, ma certamente hanno battuto Truex sul terreno dove ha dominato l’anno scorso. E – a mettere di pessimo umore gli avversari – c’è il fatto che la prossima gara è a Phoenix, dove Harvick ha vinto 6 delle ultime 11 gare.  

Le altre categorie

Kyle Busch vince la gara della Truck Series, rimediando così alla delusione della settimana precedente. Per il pilota di casa è il 50° successo nella categoria, a solo una lunghezza dal recordman e Hall of Famer Ron Hornaday Jr. Dietro a Busch hanno concluso Johnny Sauter, sempre più leader in campionato, e Brett Moffitt, il quale può recriminare dati i due contatti con piloti doppiati, specialmente col francese Disdier, che non hanno tenuto una condotta irreprensibile durante la gara. Costretti al ritiro invece Matt Crafton e Justin Haley.

Busch puntava alla doppietta in Xfinity Series, ma invece ha messo in scena una delle sue peggiori prestazioni nella categoria degli ultimi anni, concludendo solo 14°. Vittoria per Kyle Larson, che ha dominato la gara, davanti a Christopher Bell e Justin Allgaier. Bene nelle prime fasi ma in ombra nel finale Tyler Reddick, ora in testa al campionato alla pari con Sadler, e Cole Custer, entrambi molto veloci sui long-run ma che sono stati frenati da due caution nel finale di gara. 

I risultati odierni

La classifica della “Pennzoil 400”

La classifica generale

Così il campionato dopo 3 gare

I prossimi appuntamenti

La Nascar prosegue il suo viaggio a Ovest facendo tappa a Phoenix dove sabato correrà la Xfinity Series e domenica la Cup Series. Rientro a casa invece per i Truck, i quali torneranno in pista fra tre settimane a Martinsville.

Immagine: Getty Images per Nascar.com

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