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NASCAR | Il Team Stange sceglie come primo pilota di sviluppo Matteo Nannini

di Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 22 Marzo 2022 - 21:40
Tempo di lettura: 4 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
NASCAR | Il Team Stange sceglie come primo pilota di sviluppo Matteo Nannini
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Il rinato team con base a Chicago, dopo aver annunciato il debutto in NASCAR Cup Series a Road America con Tarso Marques, ora crea un programma per giovani piloti. Il primo ad entrarci è l’italiano Matteo Nannini


L’inizio di 2022 ha portato molte sorprese in ambito team in Cup Series, grazie anche alla nuova vettura Next Gen. Dopo il debutto a Daytona, in seguito a molte – a volte nemmeno quelle – parole e promesse durate anni di NY Racing Team (al volante Greg Biffle) e di The Money Racing Team (la squadra del puglie Floyd Mayweather con Kaz Grala alla guida) a inizio mese era arrivato un nuovo annuncio totalmente inaspettato.

Il Team Stange Racing, squadra di Chicago protagonista di appena sei gare nella ARCA Series fra 2014 e 2016 con una top5 e poi di una partecipazione alla Indianapolis 500 nel 2019 in collaborazione con l’allora Arrow Schmidt Peterson Motorsports (Oriol Servià qualificato e 22° al traguardo), ha annunciato che avrebbe debuttato in Cup Series nella seconda metà della stagione con l’intenzione di disputare otto corse.

Al volante di una Ford Mustang #79 nelle tappe di Road America, Indianapolis Road, Watkins Glen, Daytona, Charlotte Roval, Las Vegas, Miami Homestead e Phoenix, ci sarebbe stato inoltre un’altra sorpresa, ovvero il brasiliano Tarso Marques, già pilota in Formula 1 fra 1996 e 2001 con la Minardi, poi attivo negli USA in CART ed infine tornato in Sud America nel TC2000 e nella Stock Car Brazil.

A questa notizia oggi se n’è aggiunta un’altra ancora più sorprendente. Il Team Stange, che nel frattempo ha debuttato con successo due weekend fa nel GT Sprint in Brasile grazie ad un altro nome noto in Europa, Ricardo Sperafico (vicecampione della F3000 nel 2003), ha deciso di aprire un programma di sviluppo per giovani con l’obiettivo di portare dei piloti non americani in NASCAR facendoli partire dalla ARCA Series, la serie semiprofessionistica ultimo gradino non obbligatorio prima dell’approdo nella NASCAR stessa.

Il prima pilota scelto per questo programma è Matteo Nannini, il 18enne pilota italiano di mamma argentina (e dunque si rinsalda il legame sudamericano del Team Stange) reduce da una stagione a cavallo fra Formula 2 e Formula 3, quest’ultima disputata integralmente con anche una vittoria in Ungheria, e che lo scorso autunno aveva disputato un altro test americano però in monoposto in Indy Lights, sessione che poi non ha portato ad un contratto per il 2022.

https://twitter.com/teamstange/status/1506331466879455240

Nannini debutterà in ARCA Series l’8 luglio a Mid-Ohio nel weekend che vedrà protagonista il giorno successivo anche la Truck Series.

John Stange Jr., presidente del team, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è quello di trovare piloti di talento, sviluppare le loro potenzialità attraverso il nostro programma personalizzato ad alta velocità e prepararli per una delle categorie più competitive di tutto il motorsport.”

Nannini ha inoltre aggiunto: “Sono veramente felice di fare il mio debutto in NASCAR (la ARCA Series è stata acquistata dalla NASCAR nel 2018, nda) e gareggiare negli USA. Non vedo l’ora di acquisire esperienza e sviluppare le mie capacità di guida in una macchina nuova che mi renderà un pilota più poliedrico.”

Il programma di sviluppo sarà diretto da Doug Knight, un veterano delle categorie minori della NASCAR, che ha detto: “Troveremo diversi piloti talentuosi e forniremo loro delle possibilità serie di poter raggiungere i livelli più alti del motorsport.”

Nannini guiderà a Mid-Ohio una Ford Mustang #46 del Larry Clement Racing che, dopo questa serie di gare, venderà il team proprio a John Stange Jr.

La presenza di piloti italiani in NASCAR è quasi una rarità, infatti nella storia della Cup Series solo in tre hanno preso il via, ovvero Mario Andretti (vincitore anche della Daytona 500 nel 1967), Lella Lombardi dalla Firecracker 400 a Daytona nel 1977 ed infine Max Papis che ha disputato 36 gare (una top10) fra 2006 e 2013; a queste presenze si può aggiungere la DNQ di Ludovico Scarfiotti a Rockingham nel 1967 nella gara diventata famosa per la partecipazione di Jim Clark.


Immagine: Dutch Photo Agency


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