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NASCAR | Il punto sul mercato 2025: incognite sui charter

di Gabriele Dri
NascarLiveITA
Coautore: Francesco Gritti
Pubblicato il 28 Novembre 2024 - 14:00
Tempo di lettura: 12 minuti
NASCAR | Il punto sul mercato 2025: incognite sui charter
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La chiusura di Stewart-Haas Racing apre le danze che potrebbero non essere ancora chiuse. I giovani animano il mercato della Xfinity Series, per i Truck conferme, addii e ritorni


Buona Festa del Ringraziamento a tutti! E come ogni anno in questa giornata, scelta esclusivamente perché è l’unico lasso di tempo in cui non arrivano delle breaking news, è giunto il momento dare un occhio al mercato NASCAR in vista della stagione 2025, un mercato reso nervoso dalla situazione charter in Cup Series mentre nelle altre due categorie si va avanti seguendo le consuete dinamiche, probabilmente un pochino più a rilento del solito.

Cup Series

Chevrolet

Il costruttore che presenta al via più vetture nella NASCAR Cup Series si divide sul mercato fra riconferme in blocco e novità interessanti. Partendo da Hendrick Motorsports nulla da dichiarare con Kyle Larson (contratto fino al 2026), Chase Elliott (2027), William Byron (2025) ed Alex Bowman (2026) che resteranno al loro posto malgrado qualche voce maligna su una possibile sostituzione proprio di Bowman che però ha la fiducia del team e dello sponsor.

Nessun movimento nemmeno in casa Richard Childress Racing, infatti le porte girevoli sono nel settore tecnico. Sia Austin Dillon (che non è passato come si vociferava nel settore dirigenziale del team), sia Kyle Busch (che non è scappato a gambe levate da un team allo sbando) rimarranno ai loro posti. Anzi, ai loro sedili.

Tutto confermato anche in casa Trackhouse Racing: torneranno Ross Chastain e Daniel Suárez (con quest’ultimo nuovamente in scadenza di contratto), ma il team si amplia definitivamente a tre auto riaccogliendo in squadra Shane van Gisbergen che l’anno scorso era finito in prestito in Xfinity Series da Kaulig, ma che ora sembra pronto per la prima stagione a tempo pieno nella top class sulla #88, un numero storico che torna in Cup Series.

Tre auto anche per Spire Motorsports che punta a diventare davvero il secondo team in casa Chevrolet. Insieme al confermato rookie dell’anno Carson Hocevar e al cavallo di ritorno (già in corsa nella scorsa stagione) Justin Haley, approda nel team a sorpresa un Michael McDowell che ha lasciato Front Row Motorsports e che ora è alla caccia di un’ultima fase di carriera ad alti livelli.

Per Kaulig Racing, invece, c’è l’ennesima rivoluzione che pare inconcludente: salutato senza tante cerimonie Daniel Hemric, la #31 cambia e diventa #10 e al volante ci sarà un Ty Dillon (reduce tra l’altro da mezza stagione in Truck Series prima di essere scaricato) messo lì soltanto per rafforzare l’alleanza tecnica con RCR. La #16 torna ad avere un pilota fisso e questo sarà AJ Allmendinger al terzo stint in Cup Series; dopo la prima fase AJ aveva detto che non avrebbe mai più voluto fare una stagione a tempo pieno da 36 gare, da allora siamo già a due ritorni con varie indecisioni ad ogni stagione, in una programmazione tutt’altro che supportata da un team che non sa quale direzione prendere e nel dubbio sceglie quella sbagliata.

Detto dei team Open part time che, al momento, saranno Live Fast Motorsports (ancora con BJ McLeod) e Team AmeriVet (forse con Jeb Burton, sulla carta addirittura per una dozzina di gare ma finché non si vede non si crede alla San Tommaso), rimane all’appello solo una squadra che ha confermato solo numero e pilota (#47 e Ricky Stenhouse Jr.) visto che dirigenza, sponsor e nome sono cambiati. Addio Ted Geschickter, addio Kroger, addio JTG Daugherty e benvenuto Hyak Motorsports. Se il buongiorno si vede dal mattino, allora il mercato dei charter per il 2026 potrebbe avere già una preda pronta…

– Gabriele Dri

Ford

Per la casa dell’ovale blu nessun cambiamento (come ampiamente prevedibile) nella squadra campione in carica per il terzo inverno consecutivo, ovvero il Team Penske con il trio Cindric-Blaney-Logano, in rigoroso ordine numerico, saldamente al suo posto. Austin ha un contratto in scadenza, ma in famiglia i rinnovi vengono meglio, Ryan e Joey hanno entrambi contratti a lungo termine e non dovrebbero esserci problemi per il futuro. Sull’auto satellite del Wood Brothers Racing, invece, cambio della guardia con Harrison Burton che non è stato riconfermato e al suo posto è stato chiamato Josh Berry che ha firmato un contratto pluriennale.

Se si parla di Berry si deve trattare inevitabilmente della diaspora causata causata dalla (quasi totale) chiusura di Stewart-Haas Racing che ha lasciato a piedi quattro piloti da un giorno all’altro. Detto di Josh Berry, anche altri due piloti resteranno in casa Ford. Ryan Preece è passato in casa Roush Fenway Keselowski Racing, grazie ad un charter che il team ha preso in prestito da Rick Ware Racing, per affiancarlo alla confermata coppia Keselowski (che in quanto co-owner discute i contratti con sé stesso) – Buescher (il quale pare abbia la firma garantita almeno fino al 2026).

Come una fenice, dalle ceneri di SHR è rinato il vecchio team Haas (ufficialmente Haas Factory Team) sotto la guida di Gene Haas che ha deciso alla fine di tenersi uno dei quattro charter della vecchia scuderia. Al volante della #41 ci sarà un cavallo di ritorno, quel Cole Custer che già nel 2020-22 aveva tentato il salto in Cup Series con risultati non ottimali ma che nel 2023 ha vinto il titolo della Xfinity Series.

Detto in breve dei capitoli Rick Ware Racing (rimasto dunque con un solo charter e che deve decidere sia quante auto effettivamente schierare e con quale/i pilota/i, sul tavolo ci sono le candidature di Corey LaJoie e Cody Ware) e MBM Motorsports che sarà ancora una volta part time con la #66 e piloti a rotazione, rimane da trattare solo il capitolo FRM.

Front Row Motorsports è stato uno dei due team che sono andati all’attacco della NASCAR portando avanti la causa insieme a 23XI Racing. Chissà fino a che punto la scuderia si è pentita di questo, perché i nuovi piani di espansione del team sembravano ben avviati e invece con questa decisione, e anche le prime sconfitte in tribunale, la situazione è ancora incerta.

Le certezze finora sono queste: l’addio di Michael McDowell in direzione Spire Motorsports, l’acquisto (al momento inutile) di uno dei charter di SHR, l’ingaggio di Noah Gragson dallo stesso team e la promozione di Todd Gilliland sull’auto ammiraglia, la #34. Al momento dunque si sa solo che FRM schiererà nel 2025 tre vetture (almeno Open, eventualmente con charter a seconda delle vicende giudiziarie) con Gilliland, Gragson ed un terzo pilota da annunciare. E chissà se la burrasca rallenterà il ritorno in squadra di Zane Smith, favorendo invece una girandola di piloti dotati di portafoglio per colmare alle lacune della mancanza di un charter.

– Gabriele Dri

Toyota

Toyota, come al solito, non ha rivoluzionato la propria lineup. Le modifiche al parco auto del costruttore nipponico sono poche ma sostanziali. La principale novità è l’arrivo di Chase Briscoe sulla Camry #19 di Joe Gibbs Racing per far fronte al ritiro da pilota a tempo pieno di Martin Truex Jr. Il veterano parteciperà comunque alla Daytona 500, anche se è ancora alla ricerca di un team.

Le altre vetture di Joe Gibbs Racing non cambiano proprietario, visto che Denny Hamlin, Christopher Bell e Ty Gibbs vengono confermati al loro posto. Anche la struttura di Legacy Motor Club non viene alterata: John Hunter Nemechek ed Erik Jones correranno ancora a tempo pieno, mentre il patron Jimmie Johnson parteciperà ad un numero limitato di gare.

La diatriba legale per i charter ha, per il momento, tolto dalle “vetture prioritarie” le tre di 23XI Racing. Il team gestito da Hamlin e Jordan, difatti, si espanderà, accogliendo fra le proprie file, oltre ai riconfermati Bubba Wallace e Tyler Reddick, anche il debuttante Riley Herbst, che guiderà la #35. Il venticinquenne nativo del Nevada ha chiuso in settima posizione la scorsa stagione di NASCAR Xfinity Series, nella quale ha raccolto tr successi negli ultimi due anni.

– Francesco Gritti

Qui il riassunto del mercato 2024/25:


Xfinity Series

Il mercato della categoria cadetta ha visto praticamente i top team sistemarsi già per il 2025 mentre per le piccole squadre è praticamente tutto ancora da decidere e lo sarà fino a poche settimane da Daytona. Occhio soprattutto sui numerosi rookie, ma qui si rischia di anticipare troppo l’anteprima di inizio stagione.

Come da tradizione si parte dal team campione in carica, ovvero JR Motorsports che si rinnova per il 50% e rischia di essere una svolta epocale in ottica futura. Justin Allgaier rimane per difendere il titolo finalmente conquistato quest’anno e sarà ancora una volta il veterano-chioccia per dei giovani talenti che spesso non capiscono il termine “compagno di squadra”. Oltre alla #7 è invariata anche la #8 di Sammy Smith mentre cambiano le altre due vetture.

Da chi partire fra gli osservati speciali del 2025? Di sicuro da Connor Zilisch, il pilota-sensazione del 2024 (vittorie in LMP2 a Daytona e Sebring, cinque vittorie in ARCA Series, vicecampione ARCA West, pole al debutto nei Truck, pole e vittorie al debutto in Xfinity Series, last but not least neo pilota del junior team Red Bull, il tutto a cavallo fra i 17 e i 18 anni) arriva a tempo pieno in Xfinity Series in prestito da Trackhouse e sarà al volante della #88 (che ritorna come numero al posto del #9). Da non sottovalutare nemmeno Carson Kvapil, il figlio d’arte cresciuto sotto l’ala protettrice di Dale Jr. e che sarà anch’egli full time sulla #1.

Rimanendo in casa Chevrolet, mentre Richard Childress Racing conferma Austin Hill ed il ROY 2024 Jesse Little, Kaulig Racing invece è costretto ad altri cambiamenti. Persi i due assi degli stradali Shane van Gisbergen (richiamato da Trackhouse in Cup Series a tempo pieno) ed AJ Allmendinger (ennesimo saliscendi poco comprensibile) e confermato – non si capisce il motivo – Josh Williams, la squadra di Matt Kaulig e Chris Rice sbaglia ancora strategia e, anziché ridursi per ritrovare competitività, insiste sul portare in pista tre auto. A sedersi rispettivamente sulla #10 e sulla #16 saranno due giovani provenienti dalla Truck Series, un Daniel Dye in crescita ma forse non ancora pronto per il salto ed un Christian Eckes che invece pare invece già capace del passaggio in Xfinity Series.

Passando alla Toyota, ancora qualche incertezza su Joe Gibbs Racing che al momento ha annunciato ufficialmente tre auto rispetto alle quattro schierate a tempo pieno (due con piloti full time, due a rotazione) nel 2024. Squadra completamente rinnovata dato che sulla #19 ci sarà il ritorno di Brandon Jones (e soprattutto dello sponsor Menards) che evidentemente ha digerito la faida del 2022 con Ty Gibbs, sulle altre due vetture altrettanti rookie provenienti dalla Truck Series del calibro di William Sawalich (#18) e Taylor Gray (#54). E Corey Heim? Niente da fare, pare che Ty Gibbs abbia messo il veto su Heim memore delle aspre battaglie in pista in ARCA Series nel 2021 ed evidentemente non ancora superate.

Chiuso l’unico team Toyota si passa all’unica squadra Ford. Qui cambia tutto, ma la sostanza rimane quella. Si è chiusa l’era Stewart-Haas Racing, si riapre quella di Gene Haas e dell’Haas Factory Team. Rimangono due vetture, ma entrambi i piloti (Custer ed Herbst) sono passati in Cup Series. A sostituirli, dunque, due in caccia di riscatto. Sheldon Creed cambia nuovamente dopo essere stato amato poco in casa JGR (da un lato per la mancanza di contributo degli sponsor, dall’altro si inizia a pensare che Sheldon non sia facile da avere in squadra) e si prende la #00, Sam Mayer arriva da JR Motorsports forse deluso dal fatto – per moltissimi incomprensibile, ma non nel senso buono del termine – di non aver ricevuto alcuna chiamata dalla Cup Series.

Poco movimento, come detto, nei piccoli team: il nome di rilievo è quello di Harrison Burton che torna nella categoria cadetta con un AM Racing si spera più competitivo. Da notare il nome di Nick Sanchez, altro rookie di peso che salirà di categoria con Big Machine Racing che saluta Parker Kligerman il quale ha deciso di appendere il casco al chiodo almeno per l’attività a tempo pieno. Kris Wright ha preso il posto di Anthony Alfredo sulla #5 di Our Motorsports mentre in casa Alpha Prime Racing una conferma (Brennan Poole) e un addio (Ryan Ellis passato a DGM Racing).

– Gabriele Dri

Truck Series

Come di consueto, le conferme riguardanti la NASCAR Craftsman Truck Series arrivano sempre molto più tardi rispetto agli altri campionati. Nonostante ciò, sono diverse le manovre di mercato che saranno in grado di animare la stagione 2025 della serie.

A sorpresa di nessuno, sia Grant Enfinger che Spencer Boyd continueranno il proprio impiego, rispettivamente, con CR7 Motorsports e Freedom Racing Enterprises. Entrambi i team continueranno ad utilizzare dei truck Chevrolet. Il marchio americano fornirà i mezzi anche a Rackley W.A.R., che mantiene nella propria lineup Dawson Sutton, già schierato a partire dal finale del 2024 al posto di Ty Dillon. Il figlio d’arte abbandona il campionato per tornare, come detto, in Cup Series.

Chevrolet darà supporto tecnico anche a McAnally-Hilgemann Racing, squadra che è cresciuta fino a diventare una delle migliori della categoria. Il team conferma l’impiego del solo Tyler Ankrum a causa del passaggio in Xfinity Series sia di Christian Eckes che di Daniel Dye. I due saranno sostituiti da Daniel Hemric, in uscita da una disastrosa avventura di un anno nella classe regina con Kaulig. Matt Mills e Kaden Honeycutt continueranno la propria avventura con Niece Motorsports.

Le conferme in casa Ford sono poche, ma, nonostante ciò, non manca lo spessore. Layne Riggs, rookie dell’anno 2024, viene confermato da Front Row Motorsports. Reaume Brothers Racing, invece, permetterà a Frankie Muniz di esordire a tempo pieno in una serie NASCAR.

Per quanto riguarda Toyota, invece, ci sono conferme solo in ottica Tricon Garage. La squadra di David Gilliland schiererà anche per il 2025 Corey Heim e Tanner Gray. Il terzo truck sarà guidato a tempo pieno da Toni Breidinger, che l’anno scorso ha terminato l’ARCA Menards Series al quarto posto.

– Francesco Gritti


Immagine: Media NASCAR

Fonte per la durata dei contratti: jayski.com


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