NASCAR | Il punto sul mercato 2020: passaggio di consegne

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Tempo di lettura: 10 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
28 Novembre 2019 - 10:00
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Buona Festa del Ringraziamento a tutti voi! La data di pubblicazione di questo articolo non è casuale, dato che è l’unica giornata in cui è lecito aspettarsi che non ci siano ulteriori annunci di mercato e dunque è giunto il momento, seppur in ritardo rispetto agli anni scorsi, di fare il punto della situazione su piloti e team in vista del 2020. Sarà un anno di conferme ma anche di una rivoluzione giovanile con grandi protagonisti ovviamente Christopher Bell, Cole Custer e Tyler Reddick. Forse questa è l’unica notizia bella del mercato, visto che a farla da padrone sono ancora i soldi o – per meglio dire – la mancanza di dollari nelle tasche di chi se lo meriterebbe veramente.

Le conferme

Quattro dei team principali vedranno le loro formazioni invariate. Primo fra tutti il Joe Gibbs Racing, campione in carica e dominatore del 2019 con 19 vittorie in 36 gare, il quale vedrà al via ancora il neolaureato Kyle Busch sulla Toyota #18, Martin Truex Jr. sulla #19, il ritrovato Denny Hamlin sulla #11 ed il giovane Erik Jones sulla #20, con quest’ultimo confermato anche per la prossima stagione dopo qualche rumor estivo sul suo futuro.

Confermati i quattro piloti del Joe Gibbs Racing. Sarà difficile ripetere il 2019 in cui hanno portato a casa tre titoli (piloti, team e contribuito quasi integralmente al costruttori) e 19 vittorie fra cui Daytona500, Southern500, le due gare di Bristol, CocaCola600, Martinsville e Homestead

Invariata anche la squadra principale di casa Ford, ovvero il Team Penske che vedrà dietro al volante ancora una volta i veterani Brad Keselowski e Joey Logano ed il giovane Ryan Blaney con la #12. Stessa cosa anche in casa Chevy con i team Hendrick e Ganassi. Nella scuderia forse più delusa dal 2019 ci saranno di nuovo i giovani Chase Elliott, Alex Bowman e William Byron ad ascoltare, seppur per l’ultima volta, i consigli del sette volte campione Jimmie Johnson, il quale la scorsa settimana ha annunciato che il 2020 sarà un grande farewell tour.

Anche il il Chip Ganassi Racing vedrà gli stessi due piloti, con Kurt Busch che ha rinnovato addirittura per due anni e Kyle Larson. Rimarranno al loro posto anche Austin e Ty Dillon (#3 del RCR e #13 del Germain Racing), Bubba Wallace sulla #43 del team che fu di Richard Petty e Ryan Preece sulla #47 del JTG-Daugherty.

I cambiamenti

I tre nuovi giovani piloti inevitabilmente devono aver preso il posto di qualcuno. Il caso più semplice da spiegare, ma difficile di comprendere se si esclude il discorso soldi, è quello della #8 del RCR: dopo nemmeno un anno Daniel Hemric è stato scaricato per fare posto all’ex compagno di squadra nei Truck Tyler Reddick, al momento dell’annuncio solo una volta titolato ma poi bicampione della Xfinity Series. Per il team che sta cercando la ricostruzione ma che soffre ancora la perdita di Paul Menard, i fondi portati da Hemric, alla fine dell’anno rookie of the year ma che – come si vedrà più avanti – è stato costretto a tornare nei cadetti, non erano sufficienti a riformare la terza vettura a tempo pieno (la #31) e dunque Daniel dopo nemmeno 30 gare in Cup Series era già stato bocciato.

Il discorso riguardante Cole Custer è simile, ma forse ancora più amaro. Era ovvio che il giovane talento di casa Ford dovesse salire in Cup Series, ma con quale team? Sulla #32 del Go Fas Racing, su una del Front Row Motorsports oppure addirittura sulla #41 dello SHR. E viste le conferme, scontate di Harvick e più sofferte di Almirola e Bowyer, il pilota finito sulla graticola ancora una volta è stato Daniel Suarez. Dopo settimane di indecisione tra riconferma e separazione, alla fine si è arrivati – a quanto pare – alla resa dei conti personale fra le due anime del team, ovvero Gene Haas e Tony Stewart. Tony voleva confermare Daniel anche se i soldi dello sponsor sarebbero stati meno del 2019 e non immediati, ma alla fine – purtroppo per il messicano – ha vinto Gene, il quale vede la #41 come una sua vettura e quindi ha deciso per la promozione di Custer. E così Suarez ancora una volta dovrà ricominciare da capo, non si sa dove ancora.

Anche in casa Toyota non è stato semplice, anche se si sapeva tutto fin da subito. Ancora una volta è stata lampante la mancanza di vetture del costruttore giapponese che in pratica ha solo il JGR e il Leavine Family Racing dopo l’avidità loro e di coach Gibbs che ha portato alla chiusura del Furniture Row. E così, una volta confermato Erik Jones sulla #20 (era impensabile lasciarlo andare via altrimenti si sarebbe rischiato un Logano bis), era inevitabile che Christopher Bell finisse sulla #95 – con ampio supporto di Toyota così come fu per lo stesso Jones al debutto nel 2017 sulla #77. Il problema è che il pilota da non confermare era l’idolo del web Matt DiBenedetto che proprio in quelle settimane stava iniziando ad ottenere risultati sensazionali culminati nella vittoria sfiorata a Bristol.

E’ stata dura da far digerire ai tifosi una decisione del genere, visti i precedenti citati riguardanti Toyota e JGR, ma alla fine la soluzione inaspettata è arrivata. Inaspettata perché avere informazioni da Paul Menard è quasi impossibile e dunque l’annuncio del suo ritiro dall’attività a tempo pieno è giunta come un fulmine a ciel sereno, malgrado l’erede del colosso dei negozi per la casa Menards (entrate da 10 miliardi di $ all’anno) avesse appena compiuto 39 anni. Ma la cosa più bella è che lo stesso Paul ha indicato al Wood Brothers il nome del suo successore e ovviamente, come in una storia dal lieto fine, il nuovo pilota della #21 non poteva che essere lo stesso DiBenedetto.

I colpi di scena non sono mancati nemmeno all’inizio dell’autunno. Come si dice, i contratti sono fatti per essere strappati. E così Jack Roush ha deciso di rompere con Ricky Stenhouse, che dopo l’exploit del 2017 non ha ottenuto più nulla di rilevante ed è stato pure battuto nettamente da Newman, e riprendersi grazie ad una clausola contrattuale Chris Buescher, il quale aveva vinto con il RFR la Xfinity Series nel 2015 ma che poi era andato al Front Row e infine al JTG-Daugherty prima in prestito e poi a titolo definitivo come un calciatore. Ma Jack aveva tenuto per sé un diritto di riacquisto esercitato – a quanto pare – all’ultima occasione utile. Sorpreso da quanto successo in quanto avvenuto in gran segreto, al JTG non è rimasta che la mossa più scontata è stata quella di chiamare per la #37 proprio Stenhouse per uno scambio di sedili che non si vedeva da molti anni.

Buescher al posto di Stenhouse che sostituirà Buescher. Uno scambio a sorpresa che conferma il momento di difficoltà di Ricky e la crescita di Chris

In chiusura la notizia arrivata appena 24 ore fa: lo StarCom Racing ha deciso, malgrado un contratto firmato per il 2020 e che dovrà onorare in qualche modo, di sostituire il gregario di lusso Landon Cassill con Quin Houff, il quale porterà più soldi ma che non sembra in grado di fornire, almeno per ora, prestazioni sufficienti per la crescita del team.

E così, a fine novembre di situazioni non ancora risolte ce ne sono ancora due. Una riguarda quello che a questo punto è diventato il pezzo pregiato del mercato, ovvero Corey LaJoie, in bilico fra restare sulla #32 o passare al Front Row, e l’altra è il Front Row stesso. L’allargamento di quest’anno da due a tre vetture non ha portato a casa i risultati sperati, anzi sembra ci sia stata una involuzione del team al punto che le voci di corridoio dicono di un possibile ritorno al passato con soltanto la #34 e la #38. In tutto questo David Ragan si è ritirato dall’attività a tempo pieno, McDowell sembra quasi in uscita e il contratto con Matt Tifft è stato risolto consensualmente per permettere al giovane pilota di riprendersi con calma dopo l’attacco epilettico di Martinsville. A contendersi i due (o tre) sedili ci sono dunque LaJoie ma anche John Hunter Nemechek, sostituto di Tifft ed ora a piedi dopo la chiusura del GMS in Xfinity Series, e forse anche lo stesso Suarez che comunque qualche dollaro da parte lo avrebbe, non a sufficienza per la #41 ma per la #38 sì.

Corey LaJoie è da molti mesi indicato come un possibile pilota del Front Row Motorsports per il 2020. Chissà se alla fine salirà proprio sulla gialla #34 che ha visto al volante negli ultimi due anni Michael McDowell

E mentre il mercato 2020 si deve ancora chiudere, la scorsa settimana è già iniziato quello 2021. Il ritiro annunciato da Jimmie Johnson lascia una vettura vincente, prestigiosa e coperta dallo sponsor come la #48 disponibile a chi abbia abbastanza talento per essere chiamato da Rick Hendrick. Ed i contratti in scadenza di 2020 sono tanti: Almirola, Bowyer, Jones, DiBenedetto, Larson, Wallace sono solo quelli di cui si ha una data certa, ma il riassunto di questo mercato è che rompere i contratti è più facile di quanto si creda e dunque prevedere qualcosa che succederà fra almeno sei mesi è quasi impossibile.

Qui il riassunto della silly season 2019/20:

Le altre categorie

Nella Xfinity Series, come detto orfana di Bell, Custer e Reddick, ci sarà la ricerca degli eredi di questi tre piloti. A sostituire Christopher al JGR ci sarà Harrison Burton mentre per gli altri due non si sa ancora chi prenderà il loro sedile. E dunque il ruolo di favorito sembra andare al JR Motorsports, che vedrà confermata la line-up del 2019 con Allgaier, Annett e Gragson e la vettura #8 a rotazione, stavolta specialmente con il retrocesso Hemric alla guida. Anche il JGR avrà uno schieramento parzialmente rivisto: per la prima volta nella sua storia avrà tre piloti a tempo pieno, il già citato Burton, il confermato Brandon Jones ed il giovane Riley Herbst.

In casa Ford mancano ancora gli annunci ufficiali, ma sembrano scontate le conferme di Austin Cindric sulla #22 di Roger Penske e di Chase Briscoe sulla #98 di Tony Stewart. Per quanto riguarda la #00 invece nessuna notizia, dato che il vivaio Ford nei Truck non esiste più e quindi non c’è un pilota giovane da mettere automaticamente al posto di Custer. In attesa di notizie dal RCR, con la #2 vacante dopo la promozione di Reddick, per la Chevy si dovrà tenere d’occhio il Kaulig Racing che raddoppia definitivamente l’impegno affiancando a Justin Haley anche Ross Chastain, alla prima vera caccia al titolo della categoria di mezzo.

Nella Truck Series il mercato si è animato con almeno due mesi di anticipo rispetto al previsto. Grande protagonista è stato il GMS Racing che chiudendo il team in Xfinity ha creato invece due vetture nei Truck raddoppiando così l’impegno. Ai confermati Moffitt e Creed si affiancheranno così i giovani Zane Smith (l’anno scorso in Xfinity con il JRM) e Tyler Ankrum, pilota rivelazione del 2019. Contro la corazzata Chevy ci sarà come sempre Kyle Busch con le sue Toyota: con la promozione di Burton e la liquidazione di Gilliland, il quale quasi sicuramente passerà al team di suo padre al posto di Ankrum, i sedili liberi erano ben due e Rowdy ci ha messo il 19enne Christian Eckes, già visto in parte negli ultimi due anni, ed il 18enne canadese Raphael Lessard. Con loro part-time – in quanto ancora minorenne – ci sarà Chandler Smith, protagonista nelle ultime gare del 2019.

In attesa di notizie dal DGR-Crosley, escluso l’inevitabile riguardo Gilliland, e dal Niece Motorsports, orfano di Chastain e che dovrà confermare quanto visto nel 2019 ma sembra difficile ottenere gli stessi risultati, l’attenzione si sposta sugli altri contendenti dell’ultimo titolo. Su Friesen c’è il mistero più assoluto, ma un suo passaggio – seppur vociferato – in Xfinity Series sembra improbabile. Confermati invece Austin Hill all’Hattori Racing ed il campione Matt Crafton al ThorSport, un team che ha riservato sempre sorprese nel mercato invernale e quindi fino a Daytona il posto di Sauter, Enfinger e Rhodes non è al sicuro.

Immagini: GettyImages per nascar.com e sports.yahoo.com

Fonti: jayski.com; en.wikipedia.org; racing-reference.info

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