NASCAR | Harvick vince in Texas, ma festeggia anche Truex!

di Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 6 Novembre 2017 - 08:06
Tempo di lettura: 7 minuti
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NASCAR | Harvick vince in Texas, ma festeggia anche Truex!

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Non ci saranno stati i duelli ravvicinati di Martinsville, ma anche la gara in Texas ha regalato emozioni dal primo all’ultimo giro. Il comando della corsa è passato di mano in mano varie volte grazie alle diverse strategie e alle numerose caution. Verso la fine – nonostante tutto – il pallino era tornato in mano al solito Martin Truex Jr., ma a rovinargli parzialmente la festa ci ha pensato Kevin Harvick, solo al secondo ma decisivo successo in stagione. Truex dal canto suo ha accumulato un vantaggio sufficiente per il viaggio a Miami.

La gara

Dalla pole parte Kurt Busch, il quale ha fatto segnare il record della pista a 200.915 mi/h di media, ma è chiaro fin da prima del via che il pilota della #41 non sarà in lotta per la vittoria e infatti Hamlin lo passa subito in curva 1. Poche file più indietro Kyle Busch finisce loose mentre è all’interno di Keselowski, le due vetture entrano in contatto ed entrambe forano. Tutti e due riescono a proseguire ma se per Kyle Busch i due giri persi sono ininfluenti, data la vittoria di Martinsville, per Brad la gara si complica fin dal primo giro, costringendolo a recuperare un giro di distacco.

Hamlin rimane al comando della gara per i primi 50 giri fino a quando Larson, partito 11°, completa la rimonta e si porta in prima posizione. Il pilota della #42 rimane in testa anche dopo il primo giro di soste, ma Harvick chiude in poco tempo il gap di 2″, raggiunge e sorpassa Larson andando a vincere la prima stage. Nelle prime posizioni ci sono tutti i protagonisti tranne i sopraccitati Kyle Busch e Keselowski e Jimmie Johnson che  – per una gomma malfissata – è costretto ad una sosta supplementare e perde due giri.

I giri successivi decideranno l’esito della gara e probabilmente di questo round dei playoff: i leader si fermano ai box mentre tutti si aspettano che Keselowski, Kyle Busch e Johnson rimangano in pista recuperando uno dei giri persi, nella speranza di una caution pochi giri dopo la ripartenza. Tuttavia questo non accade: Keselowski e Johnson effettuano la loro sosta e rimangono rispettivamente a uno e due giri dalla vetta mentre Kyle Busch torna nello stesso giro di Keselowski.

Pronti via e Suarez va in testacoda rendendo necessaria la caution: per tutti quelli che non si erano fermati ai box è come una manna dal cielo, dato che possono effettuare la sosta e ritornare sulla stessa strategia dei leader. Kyle Busch si conferma così a un giro da Harvick, tornato in testa, Keselowski è il “lucky dog” essendo il primo dei doppiati e ritorna a pieni giri, mentre Johnson rimane intrappolato a due giri dalla vetta, vittima di una strategia di Chad Knaus che fa storcere il naso a molti. Il 27° posto finale lo costringe a vincere a Phoenix se vorrà conquistare l’ottavo titolo in carriera.

La classifica si assesta nella seconda stage, con Larson che sorpassa subito Harvick e domina la seconda stage senza ulteriori patemi se si esclude il fatto che la #48 di Johnson non sta in pista e perde un altro giro e che Logano, ottimo 3° con una strategia su due gomme fresche anziché quattro, viene penalizzato per eccesso di velocità in pit lane. Dal fondo ha completato la sua rimonta Chase Elliott, ora nella top-10, anche se non sarà mai in lotta per la vittoria.

A passare in testa all’inizio della stage finale è Truex, anch’egli grazie a solo due gomme fresche rispetto alle quattro degli avversari; anche qui in pochi giri arriva un’altra caution e Kyle Busch ritorna a pieni giri. Per il pilota della #18 del JGR la tranquillità dura meno di 100 giri, dato che un’altra foratura lo rispedisce fra i doppiati; terminerà 18°.

Truex e Kenseth si scambiano la prima posizione ad un paio di ripartenze, ma alla fine la #78 prevale nonostante due gomme più usurate rispetto agli altri. Sembra dunque ristabilito il copione che vede Truex dominare sugli ovali da 1.5 miglia, ma la gara è ancora lunga. Quattro caution in 40 giri (McDowell, due volte Black Jr., e infine Larson a muro tra fiamme e olio in pista che causa anche una bandiera rossa) non modificano di troppo la situazione: chiunque vada in testa deve arrendersi a Truex e Harvick. Dietro di loro ci sono stabilmente Hamlin, Keselowski (ritornato nella top5), Blaney e Logano, anch’egli ritornato in lizza.

L’ultimo restart è a 46 giri dalla fine e Truex scava un solco che sembra incolmabile; Harvick ci mette quasi 20 giri a sorpassare Hamlin e quando lo fa – a 28 dalla fine – ha 2″ di ritardo dalla #78. E invece in 8 giri, approfittando anche dei doppiati, Harvick raggiunge Truex. Il primo attacco non va a buon fine, il secondo – approfittando di una indecisione del pilota della Toyota – a 9 giri dalla bandiera a scacchi sì. Harvick si invola così verso la vittoria e la chance di poter rivincere il titolo dopo quello conquistato nel 2014. Truex chiude al 2° posto, inizialmente deluso, ma quando gli riferiscono che ha staccato il biglietto per Homestead grazie al vantaggio in classifica su Keselowski, riesce a strappare un mezzo sorriso, seppur conscio di essere stato battuto sul suo terreno di caccia preferito.

Hamlin, Kenseth (che ha annunciato che nel 2018 non correrà in Cup Series) e Keselowski chiudono la top5; buona gara anche per Blaney, Logano, Elliott, Kurt Busch e Jones, tutti vittime di piccoli problemi, poi risolti, durante la gara. In campionato dei quattro posti per Homestead tre sono stati occupati da Kyle Busch, Harvick e Truex; per l’ultimo biglietto sembra favorito Keselowski ma a Phoenix tutto può succedere.

Le altre categorie

Nella gara dei Truck di venerdì vittoria per Johnny Sauter, il quale – grazie a questo successo – potrà difendere a Homestead il titolo conquistato l’anno scorso. Per Sauter vittoria più che meritata dato che nella fase decisiva della gara è riuscito a sorpassare prima Justin Haley (partito dalla pole e alla fine 5°) e poi Austin Cindric, 2° al traguardo. In campionato a Bell, 3° in Texas, basterà un 31° posto (su 32 partenti) a Phoenix per assicurarsi un posto tra i quattro di Miami mentre sarà lotta fra Crafton, Cindric e Rhodes.

Nella gara della Xfinity Series corsa sabato, doppio cappotto per Erik Jones, in virtù sia della vittoria di entrambe le stage intermedie, sia del successo nell’altra gara corsa ad aprile in Texas. Dietro al giovane pilota del Joe Gibbs Racing, che ha dominato la gara lasciando la prima posizione solo in occasione di strategie sfalsate, ha concluso Ryan Blaney. Elliott Sadler, quarto, è stato il primo al traguardo dei piloti ancora nei playoff. In campionato ancora giochi aperti per Homestead anche se i tre piloti del JR Motorsports (Sadler, Byron e Allgaier) sembrano avere già un posto assicurato. In cerca di un miracolo Custer, Hemric e Reed mentre a Phoenix i riflettori saranno puntati sulla lotta per l’ultimo biglietto fra Poole e Tifft.

I risultati odierni

La classifica della “AAA Texas 500”

La classifica generale

Questa la classifica dopo la seconda gara del “Round of 8”:

Qui invece la classifica dal 9° posto in poi.

I prossimi appuntamenti

Il prossimo weekend a Phoenix ci sarà il penultimo appuntamento della stagione Nascar e – ovviamente – per Truck (venerdì), Xfinity (sabato) e Cup Series (domenica) saranno le gare che decideranno i quattro contendenti ai tre titoli assoluti.

Immagine: Nascar.com/Getty Images

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