NASCAR | Harvick firma la cinquina in Kansas

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
13 Maggio 2018 - 19:30
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Era dato come favorito anche per la gara in Kansas e molti credevano di vedere un monologo. Kevin Harvick, invece, ha dovuto sudarsi la quinta vittoria stagionale, prima dovendo lottare con Ryan Blaney e Kyle Larson e infine, quando un incidente ha eliminato dalla lotta per la vittoria proprio i suoi due rivali, sorpassare al penultimo giro Martin Truex Jr., passato in testa grazie ad una strategia diversa creatasi nelle numerose caution che hanno caratterizzato il finale.

La gara

Dalla pole parte il favorito Harvick e mantiene il comando nella prima fase di gara. Qui si fa notare Kyle Larson che, dopo un testacoda in qualifica, è stato costretto a partire dal fondo per aver spiattellato le gomme e che – quindi – con pneumatici freschi rimonta in fretta ed entra nella top10, diventando anche la migliore Chevy in pista. Alla competition caution del giro 30 (prevista per la pioggia caduta nella notte precedente) Blaney sorpassa Harvick e si porta in testa alla gara. Tutte le vetture del Team Penske vanno molto bene, dato che sono prima, terza (Keselowski) e quarta (Logano), mentre affonda il team Hendrick, con nessuno nella top10 e Johnson che compie un errore alla sosta ed è costretto ad un pit stop aggiuntivo; terminerà solo 19°. Blaney allunga, ma nel finale di stage Harvick gli si rifà sotto nel traffico dei doppiati. Il duello fra i due è bellissimo, ma Ryan resiste e chiude in testa il primo traguardo intermedio davanti a Harvick, Keselowski, Logano e Larson.

Alla sosta Harvick ritorna in prima posizione, ma le vere protagoniste della seconda stage sono le ruote malfissate: Suarez e Keselowski sono costretti ad una sosta aggiuntiva, e – al momento di iniziare il giro di soste sotto green – Hamlin e di nuovo Keselowski si devono fermare ai box leggermente fuori sequenza. Al pit stop Harvick è davanti alla coppia Blaney-Larson di circa 1.5″, ma fra ingresso e fine della pit lane il pilota della Chevy sorpassa quello della Ford e si mette in caccia di Harvick. Ne segue un altro duello bellissimo che vede prevalere Larson, il quale conquista così la seconda stage davanti a Harvick, Blaney, Ky.Busch e Logano.

Si riparte a 100 giri dalla fine sempre con Larson in testa e che allunga su Harvick e Blaney; decisamente più staccati Logano e Ky.Busch. La gara scorre via tranquilla, ma non ci si annoia mai, dati i duelli che si sviluppano in tutta la top10. A 56 giri dalla fine inizia l’ultimo (teorico) giro di soste, in cui la situazione non si modifica: Larson in prima posizione con 2.5″ su Blaney, 4″ su Harvick, tutti gli altri a oltre 10″. Blaney inizia la rimonta quando arriva la prima vera caution di serata. Sarà la miccia che accenderà il finale di gara.

Suarez finisce in sovrasterzo in curva 2 e bacia il muro, Bowman, che lo segue da vicino, finisce in sottosterzo e non può evitarlo. Per fortuna le due vetture non si scontrano, ma si fanno solo a vicenda le fiancate. Scintille, forature, ma niente di troppo grave. Alla ripartenza Larson è in testa, dietro di lui Blaney finisce loose e perde posizioni; ne approfittano Harvick e Logano che sorpassano la #42, vittima di un po’ di sottosterzo. Passano un paio di giri e Blaney attacca Larson. Il side-draft reciproco li porta al contatto sul traguardo, poi verso curva 1 Blaney ci riprova, ma sbaglia modi e tempi: tocca il posteriore della Chevy di Larson, fora e finisce a muro; la #42 riporta solo qualche danno ma può proseguire la gara.

Due dei tre protagonisti sono fuori lotta per la vittoria a 20 giri dalla fine, quindi Harvick può vincere in tranquillità? Tutt’altro! La #4 decide di fermarsi ai box per montare gomme fresche, Logano, Truex e altri invece no. Alla ripartenza ai -15 Logano scatta malissimo e Truex ne approfitta passando in testa. Dopo nemmeno due giri Byron (che per l’ennesima volta aveva cambiato solo 2 gomme, segno della pressione eccessiva del team Hendrick, tra l’altro – a mio avviso – sul pilota sbagliato, ovvero il rookie della #24) perde il controllo in curva 4. La Chevy scarta a destra e finisce contro il muretto quasi perpendicolarmente, venendo travolta da Newman, McMurray, Buescher e il rientrante Kenseth (in quel momento staccato di 2 giri). Macchina distrutta, ma per fortuna Byron sta bene.

Dopo la bandiera rossa, la gara riprende a 9 giri dalla fine con Truex davanti a Logano mentre Harvick è ancora sesto, ma con gomme fresche ed una vettura superiore. E infatti, seguendo la traiettoria esterna, si porta subito in terza posizione, ai -8 sorpassa anche Logano ed è secondo. Il gap da Truex è di circa 8 decimi e in un primo momento non sembra in grado di colmarlo. Poi ai -3 il cambio di passo e l’aggancio. Truex resiste un giro, due no. E così in curva 3 al penultimo giro Harvick attacca la Toyota #78 completando il sorpasso in curva 4.

Harvick vince così la quinta gara stagionale (su 12 disputate) davanti a Truex, in crisi a inizio gara e molto più veloce al calar della sera, un delusissimo Logano, che senza le due ultime brutte ripartenze avrebbe potuto vincere, il rimontante Larson e Hamlin. Chiudono la top10 Menard, Jones, Kurt Busch, Almirola e Kyle Busch, che beneficia delle scaramucce all’ultimo giro fra Stenhouse ed Elliott. Dopo una breve tregua Harvick è tornato a vincere. Ed ora è Truex a sorridere amaro dicendo che le Ford hanno un unfair advantage, un po’ come diceva Keselowski l’anno scorso delle Toyota.

Le altre categorie

Noah Gragson ha dominato la gara della Truck Series portando a casa pole, entrambe le stage e vittoria, battendo anche il suo titolare Kyle Busch, qui al primo tentativo di eguagliare il record di 51 vittorie nella categoria di Ron Hornaday Jr. Crafton parte meglio, ma dopo cinque giri Gragson è di nuovo in testa. Kyle Busch, che sembra destinato a dominare in gara, invece non è a posto con la sua Toyota e galleggia sempre fra terza e sesta posizione. Gli unici a impensierire Gragson sono Rhodes, Moffitt e Friesen. I primi due finiscono ko per problemi meccanici, il terzo rompe il pomello della leva del cambio e durante una caution scivola da primo a settimo. Per il pilota canadese non ci sono però problemi e in due giri torna secondo regalando spettacolo.

A giocarsi la vittoria sono dunque Gragson, Friesen e Busch. All’ultimo pit stop in regime di green Noah cambia 4 gomme, gli altri due e la loro sosta è dunque più veloce. Busch sembra così avviato verso un successo fortunoso, ma prima Friesen lo sorpassa in pista a sportellate, poi Gragson rimonta con gomme più fresche e ritorna al comando andando a vincere. Completano la top5 Busch, Friesen, John Hunter Nemechek e Sauter. In campionato sono adesso in tre ad avere un biglietto per i playoff sugli otto posti disponibili.

I risultati odierni

La classifica della “KC Masterpiece 400”

La classifica generale 

Così il campionato dopo 12 gare

I prossimi appuntamenti

La Nascar torna a casa: saranno due i weekend al Charlotte Motor Speedway. Nel primo saranno in pista i Truck (venerdì) e la Cup Series con la classica All-Star Race (sabato, preceduta dalla gara di qualificazione). Nel secondo tornerà la Xfinity Series (sabato 26 maggio) e infine domenica 27 maggio la Cup Series con la CocaCola 600, la gara più lunga della stagione. 

Immagine: GettyImages per nascar.com

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