NASCAR | Duel #2: Austin Dillon vince dopo pioggia e caos

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Tempo di lettura: 9 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
12 Febbraio 2021 - 16:45
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L’attesa scalda i nervi, due incidenti decidono le sorti dell’ultimo qualificato. Davanti grande show di Wallace ma a vincere è Dillon


Doveva essere corsa nervosa e lo è stata. Il precario equilibrio è stato rotto due volte in 60 giri e a pagare sono stati Smithley e Gragson favorendo invece Kaz Grala che, malgrado sia arrivato ammaccato, sarà della partita domenica. Davanti tanti protagonisti ad alternarsi in vetta ma alla fine a prendersi la vittoria è stato Austin Dillon grazie ad un ottima gestione della gara e della ripartenza finale contro tre Toyota e sfruttando l’aiuto di Kevin Harvick.

La cronaca

Come citato in chiusura di cronaca del Duel #1, la tensione cresce dato che su Daytona sta arrivando il classico temporale della Florida. La Nascar, dopo la chiusura della gara precedente, fissa l’accensione dei motori per le 2:35 (ora italiana), poi a 10 minuti da questo arriva l’inevitabile e la pioggia – a tratti intensa – cade sulla pista. Il fenomeno dura circa una mezz’oretta ma ovviamente ben di più è il tempo che serve per asciugarla, al punto che l’accensione avviene soltanto alle 5:10, dunque dopo oltre 2h30′ di rain delay, anche per un incredibile inconveniente tecnico.

Dopo i risultati del primo Duel la situazione per le vetture Open è relativamente semplice: Ragan ha già la provisional ed è qualificato, Grala deve vincere il confronto diretto o sperare che Ragan faccia lo stesso, mentre per Smithley e Gragson c’è solo il successo in prima persona. Per tre di questi la strada è in salita però, visto che Ragan, Smithley e Gragson sono senza car chief dopo aver fallito i controlli tecnici rispettivamente due, due e tre volte e che sono costati a Noah anche la non ammissione alle qualifiche.

Al via Byron mantiene la prima posizione e Wallace gli si accoda in curva2, poi sul rettilineo opposto lo scavalca andando al comando. Non è finita qui, infatti al secondo giro William ci riprova ma non va e a lungo sono 2-wide; il rallentamento favorisce l’apertura del 3-wide grazie a Kyle Busch e così Bubba, compagno di marca, cerca subito l’aiuto di un’altra Toyota ma perde terreno. Byron così si trova davanti ad Austin Dillon, Harvick ed Elliott.

Dopo i primi cinque giri il migliore delle Open e virtualmente qualificato per la Daytona500 è Noah Gragson, entrato nella top10 nella corsia interna, ma la situazione dopo un attimo di calma la accende proprio lui, saltando sulla corsia esterna con Wallace davanti a Kyle Busch, Truex e Keselowski. Noah rimane lì ben poco, poi Bubba lo fa deragliare dal trenino e così la #62 finisce in coda e il qualificato diventa Kaz Grala e poi anche Smithley per un breve periodo.

Sulla fila esterna salta così Briscoe che, grazie alle spinte di Wallace, sembra poter recuperare, tuttavia la corsia esterna continua a rompersi rovinando tutti i progressi fatti. Dopo Gragson e Briscoe a tentare di fare da locomotiva ci prova Blaney e finalmente Ryan trova un alleato nella vettura di Harvick che salta fuori dalla scia delle due Chevy e di slancio si porta al comando davanti allo stesso Blaney mentre Wallace va all’interno. Sembra una scelta sbagliata questa e invece la #23 rimane al livello della #4, al punto che al giro 17 Bubba torna primo, seppur solo mezzo giro poi deraglia pure lui e finisce nel mezzo.

La fila interna si svuota sempre più e ad un terzo di gara ci sono solo Byron, Austin Dillon, Elliott e Kurt Busch, poi riprende forza con LaJoie e lo stesso Wallace che riesce a riaccodarsi e così la #24 torna col muso davanti a tutti. Nel gruppo Gragson e Grala continuano a viaggiare in file diverse ma attorno alla stessa posizione, dunque il favore della qualifica cambia di secondo in secondo.

Alla fine è questa corsia a prevalere e così finalmente le due file si riuniscono lungo il muro con Byron davanti ad Austin Dillon, Harvick, Blaney e Keselowski mentre nella fusione sono finiti dietro Elliott, Kurt Busch e Grala. Sono proprio i primi due a rilanciare l’azione all’interno a metà gara, in un momento cruciale perché sta arrivando il giro di soste; l’iniziativa prende forza con Wallace e Chastain, poi arrivano anche Blaney e Keselowski e Byron è costretto a bloccare in prima persona.

Il gruppo è ancora 2-wide e il nervosismo si percepisce perché è impossibile andare ai box dall’esterno. In testa c’è un po’ di rimescolamento, con Austin Dillon che si porta davanti e poi va all’interno a coprire Byron, dall’esterno arriva Harvick che sorpassa e fa lo stesso con la #3; Truex invece non ce la fa e la fila di sinistra allunga.

Ai -25, proprio nel giro in cui si prevede una sosta di massa, arriva la prima caution in uscita di curva2: Briscoe, nel mezzo fra due corsie, perde il controllo e taglia la strada al gruppo. Nel mucchio finiscono Alfredo, il doppiato McLeod ma soprattutto Grala e Smithley. Per Garrett è solo questione di gomme, ma la vettura di Kaz è danneggiata è ciò pregiudica molto la sua qualificazione alla Daytona500 il cui destino passa in mano altrui.

Sotto caution arriva il giro di soste, Blaney passa Harvick (entrambi solo pieno) e le due Ford precedono Byron, Austin Dillon, Truex e tutti gli altri che invece cambiano due o quattro (nel caso di Keselowski e Kyle Busch) gomme. Si riparte ai -20 ed Harvick fa gioco di squadra con Blaney lasciandolo mettere all’interno, tuttavia alla loro destra Wallace continua a spingere come un forsennato e rischia grosso con Dillon. Byron si accorge del potenziale, salta sul loro treno e ai -18 è al comando perché la #12 non riesce a bloccare la rimonta.

Ad approfittarne è anche lo stesso Dillon che riesce a mettersi all’interno ed i due a lungo sono affiancati; dietro intanto Smithley azzecca la ripartenza ed è nella top10, davanti a Gragson e dunque virtualmente qualificato. Byron riesce a mettersi dietro Austin Dillon e il tentativo di Keselowski non è convincente e così le due Chevy seguite da Wallace non hanno grossi problemi mentre nel gruppo c’è grande movimento.

Ai -12 la coppia Kurt Busch-Elliott fa saltare dalla fila Wallace approfittando di un suo sbandamento e così la situazione si fa ancora più incerta. Emerge quasi inaspettatamente Truex che, seguito da un Kyle Busch poco in vista fino a questo momento, tenta il sorpasso, poi però anche la #18 deraglia e l’esterno rallenta. Martin ci riprova, stavolta con la spinta di Harvick, e ai -9 è al comando.

Ai -7 Kevin lancia il suo attacco all’interno di curva #1 a Truex e forse la causa del mancato successo è il fatto di dover doppiare il compagno di squadra Briscoe in curva2. Harvick però non demorde e così, con la spinta di Byron, in curva3 è davanti alla #19. Dietro intanto prosegue la sfida alla pari fra Gragson e Smithley.

Ai -6 la fila interna implode e Byron perde molto terreno lasciando le auto sparpagliate per la pista; Keselowski ci prova su Truex e Blaney lo aiuta, Harvick li blocca e così Martin ringrazia prendendosi la prima posizione seguito da Wallace e Kyle Busch. A quattro giri dalla fine il patatrac: verso curva1 Keselowski cerca di seguire Harvick che si sta spostando verso destra, nello stesso momento Smithley va a sinistra per cercare di passare Gragson e così l’anteriore sinistra della #13 tocca la posteriore destra della #2 che parte verso destra travolgendo lo stesso Noah.

A finire ko sono Keselowski e Chastain ma anche Byron, che danneggia la vettura al punto che il team scarica già nella notte il muletto e quindi la prima fila svanisce, e soprattutto Smithley e Gragson, entrambi in pratica costretti al ritiro. L’unico superstite delle Open è dunque Ragan, l’unico ad avere già il posto sicuro, e a ringraziare tutti è Kaz Grala il quale eredita così – grazie al tempo in qualifica – il 40° e ultimo posto per la Daytona500.

Si va all’overtime e in testa ci sono le tre Toyota di Truex, Wallace e Kyle Busch seguite da Austin Dillon; alla bandiera verde i quasi compagni di squadra fanno il consueto giochetto, la #19 scende all’interno formando il treno giapponese e a loro si accoda Dillon con Harvick creando una fuga a cinque all’ultimo giro.

Dillon e Harvick attaccano subito all’esterno di curva1 e la #3 è in un attimo all’altezza di Wallace; la fuga viene ripresa e il primo ad arrivare su di loro è Blaney all’esterno che spinge Kevin il quale a sua volta dà l’inerzia sufficiente ad Austin per arrivare a metà rettilineo opposto in zona Truex. Martin non si aspetta l’arrivo della fila esterna a velocità doppia e manca il blocco finendo nel mezzo venendo passato all’interno, quasi fuori dalla pista, da Wallace e Kyle Busch.

Sembra un tandem racing e l’errore forse lo fa Busch, dando una spinta di troppo a Wallace in curva4 lasciando così Bubba da solo nel mezzo della pista a difendersi dalla coppia #3-#4 che arriva dall’esterno. Wallace allarga, Dillon si infila all’interno e si prende la vittoria.

Austin Dillon vince il Duel #2 davanti a Wallace, Harvick, Kyle Busch, Elliott, Blaney, LaJoie, Ragan, Kurt Busch e Buscher; Kaz Grala arriva 14° ma tanto basta per proseguire il weekend.

Va in archivio così un lungo giovedì di passione, con grandi battaglie in coda, una prima fila che doveva essere Bowman-Byron e che invece potrebbe essere Almirola-Austin Dillon, e con tanti pronostici da rifare alla luce dei risultati dei Duel. Domenica sera nella Daytona500 la miccia rischia di essere molto corta.

I risultati

La classifica del “Bluegreen Vacations Duel #2”

La griglia di partenza della Daytona500

Questa la starting lineup ai fini statistici della 63esima edizione della Daytona500. Infatti molti piloti saranno costretti a ricorrere al muletto e quindi partire dal fondo della griglia.

La classifica generale

Così il campionato dopo i Duel

I prossimi appuntamenti

Oggi prosegue l’attività in pista con l’esordio di ARCA e Xfinity Series, nonché la gara dei Truck:

19:00 FP ARCA Series

21:10 Qualifiche Truck Series

22:35 FP Xfinity Series

1:30 Gara Truck


Immagine: Getty Images/nascarmedia.com per twitter.com/RCRracing

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