NASCAR | Duel #2 2022: Logano sbaglia, Buescher vince! Notte da sogno per il RFK Racing

NASCAR
Tempo di lettura: 9 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
18 Febbraio 2022 - 15:30
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Esattamente come nel primo Duel c’è il dominio di quattro Ford. Logano sbaglia il blocco in curva2 all’ultimo giro e finisce a muro. Buescher riesce a tenere la vettura dritta e vince completando lo sweep storico del team di Jack Roush e Brad Keselowski. Greg Biffle si qualifica facilmente approfittando di un Timmy Hill mai in gara


Joey Logano lo aveva detto già durante il Media Day rispondendo ad una domanda riguardo ad un possibile atteggiamento diverso di fronte alla paura di danneggiare la vettura Next Gen per la quale c’è ancora una scarsità di ricambi: “Se hai paura di fare un incidente, non hai una chance di vincere. Sarò aggressivo come sempre per imparare i limiti di questa nuova vettura.”

Logano alla fine ha testato il limite, ha valutato male la velocità di Buescher ed è finito a muro a mezzo giro dalla fine. Ha chiesto ovviamente scusa al team e si è assunto la colpa dopo il veloce dialogo con Chris, però ora sarà più a suo agio domenica, anche se col muletto e partendo dal fondo.

La Ford, dopo il dominio nel primo Duel vinto da Keselowski, si conferma anche nel secondo e la vittoria di Chris Buescher conferma non solo la forza della casa dell’ovale blu sugli superspeedway anche con la Next Gen, ma anche la buona forma del rinnovato RFK Racing che, dopo un Clash deludente, completa uno storico cappotto a Daytona.

La cronaca del Duel #2

Circa 30′ dopo la fine del primo Duel si accendono i motori per la seconda gara di qualificazione per la Daytona 500. I due indiziati per una gara tranquilla per non rischiare stavolta sono Bowman (in pole) e Villeneuve, già qualificato e che lascia a lottare per l’ultimo posto in griglia Greg Biffle e Timmy Hill.

Prima di partire, però, sia Hamlin che proprio Villeneuve hanno difficoltà per avviarsi. E per Jacques quello che risulterà essere un problema al cavo dell’acceleratore rischia di essere un guaio grosso perché a norma di regolamento deve partire nel Duel per ufficializzare la qualificazione. Dopo un po’ di lavoro sotto il cofano la #27 del Team Hezeberg riesce a schierarsi, tuttavia il suo destino sarà simile a quello di Gragson nella gara precedente, staccata fin dai primissimi metri per non rischiare.

Alla bandiera verde Almirola non scatta al meglio e così l’interno con Bowman resta al comando, poi però Logano dalla seconda fila inizia a spingere Aric e così la #10 torna alla pari con la #48. Tutto questo dura per circa un giro, poi Almirola (che poi accuserà anche problemi elettrici) viene fatto saltare dalla fila e finisce in coda lasciando a Logano il compito di duellare con Bowman. Poca fortuna avrà anche Harvick, compagno di squadra di Almirola, il cui 3-wide per recuperare fallisce ben presto.

Mentre in coda si staccano Hill prima ed Almirola poi lasciando un gruppo di testa composto da 18 vetture, in vetta la lotta fra Logano e Bowman dura per una decina di giri, poi a prevalere è Joey (malgrado il flap del diffusore che ondeggia) che copre subito la corsia interna seguito dal quasi compagno di squadra Harrison Burton, tuttavia si innesca così il cosiddetto shuffling, ovvero dall’esterno arrivano altri piloti che riescono a mettersi davanti. Dopo Logano-Burton è così la volta della coppia dei fratelli Dillon (Austin davanti a Ty) ed infine Buescher-Stenhouse con Chris dal giro 17 è stabilmente primo.

Il rimescolamento nel gruppo – ancora compatto – porta Biffle nella top10 e quasi certamente qualificato dato che Hill è già doppiato con Villeneuve e Jacques lo sta pure raggiungendo. Dopo ben 20 giri la doppia corsia si scioglie e si forma la fila indiana lungo il muro con Buescher davanti a Stenhouse, Harvick, McDowell, Logano, H.Burton, A.Dillon, T.Dillon, Biffle e Kyle Busch; Bowman decide di sfilarsi, così come Hamlin, per non correre rischi.

In anticipo rispetto alle previsioni, ai -35 le Toyota vanno subito ai box insieme a LaJoie ed alle Ford del Rick Ware Racing; Hamlin è protagonista subito del primo errore in pit lane, arrivando troppo lungo e largo e frenando con due ruote sull’erba finisce in testacoda rischiando di toccare Truex. La caution non arriva e dunque la gara prosegue con Hamlin staccatissimo dopo aver dovuto sostituire quattro e non due gomme (i team hanno imparato la lezione del Duel precedente).

Nel frattempo le Ford proseguono secondo il loro programma e si assiste al secondo momento decisivo: il gruppo si spezza e davanti rimangono Buescher, Stenhouse, Harvick, McDowell, Logano e Burton mentre i fratelli Dillon e Biffle hanno perso 4″ in cinque giri al giro di boa. Le Ford proseguono per ben sette giri anche perché dopo la sosta guadagnano 1″ a tornata sulle Toyota. E la gara è vinta qui.

I pit stop del giro 33 selezionano ulteriormente il gruppetto, infatti Stenhouse perde tempo e si stacca, Harvick esce dalla pit lane con due lunghezze di ritardo di troppo e non riuscirà a rientrare per la felicità (eufemismo) via radio di Kevin. La nuova classifica vede dunque Logano al comando su Buescher, McDowell e Burton, Harvick e Stenhouse sono nel limbo, Austin Dillon addirittura a 10″ con Kyle Busch, Bell, Truex, Wallace e Ty Dillon; LaJoie è solo a 18″, Biffle (sosta lenta per problemi alla seconda tanica del rifornimento) a 29″ con Bowman, gli altri tutti doppiati. Villeneuve invece si ritira, ma la qualificazione è in tasca.

La situazione è relativamente calma: dietro alle quattro Ford si forma un gruppetto guidato da Kyle Busch e formato anche da Bell, Truex, Wallace e Stenhouse in quanto Harvick non riesce a prendere nemmeno questa scia e poi Austin Dillon inizia ad accusare i problemi che lo porteranno ad una sosta supplementare a poco dal traguardo. Le Toyota (più Stenhouse) trovano la scia giusta di qualche doppiato e col passare dei giri il loro ritardo da un massimo di 11″ ai -25 ai -15 è sceso a “soli” 8.5″.

Il momento decisivo arriva poco più tardi: le Toyota stanno raggiungendo il gruppetto di doppiati in cui c’è anche Hamlin. Una riuscita della manovra potrebbe ridare slancio all’inseguimento, e invece la fusione dei due gruppetti (fusione quasi nucleare) si rivela più difficile del previsto. Kyle Busch e gli altri devono andare all’esterno, riescono a far “salire a bordo” Hamlin e a far “saltare giù” Stenhouse e gli altri compagni di marcia della #11, tuttavia perdono troppa velocità, al punto che ai -10 il ritardo dalle Ford è tornato di 10″, ormai irrecuperabile perché i leader sono nella scia di Biffle e Bowman.

Inizia così la lotta per la vittoria e, come in precedenza, sembrano soprattutto i primi due a provarci (prima Blaney e Keselowski, ora Logano e Buescher), mentre il terzo il quarto (Briscoe e Cindric nel Duel #1, McDowell e Burton nel #2) stanno a guardare. Mentre il distacco aumenta (ai -2 12.9″ sulle Toyota) così come i doppiati (pure Harvick), Chris preferisce aspettare a differenza del compagno di squadra Keselowski.

L’occasione buona arriva all’ultimo giro: i quattro trovano in curva1-2 da doppiare David Ragan che è alla corda, Logano si deve allargare (forse troppo) e al momento di completare la manovra è fin troppo prudente, al punto che Buescher riesce a trovare il varco al suo interno. Logano decide di bloccare, ma è troppo in ritardo e il contatto è inevitabile.

Buescher si salva e prosegue mentre la #22 sbanda nella direzione opposta verso il muro dove si tocca con la vettura di Burton; per fortuna il contatto è lieve e la #21 riesce a proseguire. La caution arriva subito e dunque l’arrivo è congelato: Buescher vince alla moviola davanti a McDowell, Burton, Kyle Busch, Bell, Truex, Wallace e Stenhouse, gli unici a pieni giri. Logano viene classificato nono a un giro davanti ad Harvick, LaJoie, T.Dillon, Biffle (ampiamente qualificato malgrado sia rimasto a secco ai -2), Bowman, Hamlin e Ware, Ragan a due giri con A.Dillon e Almirola, T.Hill (doppia DNQ per il MBM) addirittura a -4.

Per il RFK Racing è una serata trionfale dato che nemmeno negli anni d’oro di meta anni 2002 del Roush Racing erano riusciti a vincere entrambi i Duel, dunque Keselowski e Buescher occuperanno domenica nella Daytona 500 la seconda fila. Le Ford, inoltre, escono da una notte incredibile in cui hanno dominato la concorrenza di Chevy e Toyota, ora però dovranno confermare i pronostici al momento giusto.

Logano ha pagato caro l’errore, ha chiesto scusa al team e a Chris, ma ora paradossalmente è uno dei pochi che ha capito il vero limite della Next Gen nei momenti decisivi, quindi se riuscirà ad uscire indenne dalla rimonta dal fondo col muletto, allora sarà in lotta per il successo. Ed occhio alla cabala legata ad Harrison Burton: nel 2011 un giovane di 20 anni alla seconda gara in carriera, Trevor Bayne, chiuse il Duel #2 con una vettura del Wood Brothers ammaccata e poi riparata. Burton ha 21 anni, corre sulla #21, è alla seconda gara in carriera, il contatto nel Duel #2 c’è stato ma verrà aggiustato. E se domenica vincesse Harrison?

I risultati

La classifica del “Bluegreen Vacations Duel #2”

La griglia di partenza della Daytona500

Questa la starting lineup ai fini statistici della 63esima edizione della Daytona500. Al momento l’unico pilota sicuro di dover partire dal fondo per il ricordo al muletto è Joey Logano.

La classifica generale

Così il campionato dopo i Duel

I prossimi appuntamenti

Oggi a Daytona proseguono le Speedweeks e ci sarà il debutto stagionale della Xfinity Series:

19:30 Qualifiche Arca Series

21:00 Qualifiche Truck Series

22:35 Prove libere Xfinity Series

24:00 FP3 Cup Series

1:30 Gara Truck Series


Immagine: media.nascar.com

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