NASCAR | Duel #1 2022: Brad Keselowski vince d’esperienza al debutto da team owner

NASCAR
Tempo di lettura: 9 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
18 Febbraio 2022 - 11:55
Home  »  NASCARTop

Le Ford scelgono la strategia giusta e dominano il finale del primo Duel beffando le Chevrolet. Keselowski bilancia bene aggressività ed esperienza e sul traguardo precede Cindric, Blaney e Briscoe. Larson arriva indenne al traguardo e – a meno di ulteriori problemi nelle libere – domenica partirà in pole nella Daytona 500. Yeley beffato nel finale, Grala si qualifica


La Next Gen a Daytona è ancora una vettura che i piloti devono capire bene e qualche errorino da parte dei piloti lo dimostra. Sono praticamente tutti dei rookie, però Brad Keselowski dimostra a tutti che per prima cosa è uno dei veterani più saggi e poi sugli superspeedway è uno dei migliori di sempre. Gli ultimi quattro giri del primo Duel sono la dimostrazione di questo e la vittoria è costruita su un attacco e sugli errori altrui, soprattutto quelli di Blaney e Cindric che tra l’altro sono suoi ex compagni di squadra.

Ora invece Brad ha un suo team con Jack Roush e la dedica commossa di Keselowski va a suo papà, che per anni è stato pilota e team owner, mancato poco prima di Natale senza poter vedere questo successo.

La cronaca del Duel #1

C’è tanta curiosità riguardo alla Next Gen in pista nella prima “vera” gara che conta. Il Clash è stata sì una anteprima interessante, ma non c’erano punti in palio (anche se nei Duel sono solo 10), non c’erano pit stop, non c’erano velocità sostenute e pack racing come quello di Daytona. Quindi i 21 piloti al via nella prima gara di qualifica sono praticamente delle cavie con 21 paia di occhi ad osservarli intensamente dai box.

Larson parte dalla pole ma in teoria, esattamente come Gragson già qualificato per la Daytona 500 dopo le qualifiche, non dovrebbe lottare più di tanto dato che la paura di distruggere una delle poche vetture a disposizione è tanta. A lottare per uno degli altri posti in griglia sono dunque Kaz Grala (che parte dal fondo per modifiche in parco chiuso, nel dettaglio il cruscotto fallato) e JJ Yeley; chi chiude meglio è qualificato anche se Kaz può sperare in una botta d’orgoglio di Gragson.

E invece al via, mentre al comando il classico gioco di squadra in casa Hendrick funziona e Byron lascia andare avanti Larson, Gragson si lascia sfilare ma sbaglia i tempi (tutti devono imparare le dinamiche della Next Gen) e praticamente fin dal primo metro perde la scia. Non sarà l’unico nella serata, tuttavia l’assenza di caution gli impedirà di rientrare perdendo addirittura tre giri. E quindi il duello fra Grala e Yeley entra subito nel vivo.

Il gruppo resta 2-wide per pochi giri, Chastain al comando della fila esterna cerca per qualche minuto di lottare con Byron e Larson, ma pian piano la corsia interna avanza e quindi Ross con quelli che lo seguono è costretto ad accodarsi. Bastano pochi secondi, invece, per creare la prima frattura nel gruppo. Davanti rimangono in 13, poi seguono Grala, Cassill e Gilliland, ancora più indietro Haley, Hemric, Yeley e McLeod ed infine Gragson che dopo cinque giri è già a 11″.

Davanti la situazione si placa subito e al settimo giro la fila indiana delle 13 vetture lungo la linea gialla è diventata un treno che distanzia gli avversari. Al giro 10 questi piloti hanno 3″ su Grala, Cassill, Gilliland, Haley ed Hemric mentre Yeley si è staccato e viaggia con McLeod, Gragson è a mezzo giro. Ma è già chiaro che la Next Gen è una macchina non semplice da gestire, infatti basta perdere tre metri dalla macchina che ti precede e, specialmente se sei in coda ad un folto gruppo, scivolare indietro è inevitabile.

Lo dimostrano prima Gragson alla bandiera verde, poi Yeley che si stacca con McLeod, pure Grala che rimane con il duo di Kaulig, infine Jones e Briscoe che sono praticamente al gancio nel gruppo di testa. Si rischia anche a metà del plotone: al giro 15 Kurt Busch (unica Toyota nel Duel #1 delle sei iscritte per una delle coincidenze della divisione dopo i risultati delle qualifiche) per poco non crea il buco mentre è ottavo. Poco dopo la stessa cosa succede a Custer che è poco dietro di lui, solo che la reazione di quelli che lo seguono è immediata, Cole viene attaccato, superato e la #41 perde la scia.

Mentre davanti Larson è tranquillo dato che nessuno vuole attaccare, in coda Yeley comincia a diventare insofferente, vorrebbe uno scambio di posizione con McLeod per attaccare di più, ma ormai il distacco sembra insormontabile. A salvarlo ci pensa però lo stesso Grala: Haley nel secondo gruppo attacca e risale con Hemric, Kaz viene fatto saltare e anche lui perde la scia. Ed essendo da solo i 18″ di vantaggio che aveva accumulato su Yeley rischiano in fretta di azzerarsi dato che mancano ancora 40 giri.

In vetta alla fine il buco si crea a causa di Custer, ma Chastain è rapido nel ricucire il gap e sullo slancio tenta pure l’attacco riaprendo la seconda corsia seguito da Reddick e Jones, tuttavia Kurt Busch blocca la rimonta ed il tentativo della #1 e dei suoi alleati non va a buon fine. A metà gara, dunque, Larson precede Byron, Elliott, Suárez, Blaney, Keselowski, Kurt Busch, Cindric e Jones. Chastain guida poco più dietro un tandem con Reddick, poi a 3″ si trovano Briscoe e Gilliland, a 5″ il trio Haley, Hemric e Cassill, a 18″ Custer, a 33″ Grala, a 41″ Yeley e McLeod, doppiato Gragson.

Le soste si stanno avvicinando, tuttavia contro ogni previsione si scatenano altri attacchi: Blaney e Keselowski, come se fossero ancora compagni di squadra, escono dalla scia, Elliott copre ed a pagare dazio è Byron che scivola indietro, poi anche Brad non riesce a mantenere il posto e dunque dietro a Ryan si piazza Cindric; la situazione si fa critica invece anche per Yeley e McLeod che vengono doppiati, sorride invece Grala che subisce lo stesso destino proprio mentre inizia il giro di soste e quindi si aggrega a loro per ritrovare una scia.

Le prime ad andare ai box sono le Chevrolet (incluso Kaz) e a loro si aggrega anche Kurt Busch con l’unica Toyota. Quasi tutti questi fanno un pit completo e il debutto del monodado è di successo dato che non ci sono guai, tranne una sosta leggermente lenta per Hemric. In uscita dallo stallo Larson fa pattinare le gomme ed Elliott lo sorpassa. L’unico problema è proprio per Grala: il cruscotto lo tradisce ancora e viene penalizzato per eccesso di velocità rimettendo in gioco Yeley.

Al giro seguente in pit lane è il turno delle Ford e tutte cambiano solo due gomme: è la mossa vincente. In uscita dai box si crea una fuga a sei con Blaney davanti a Keselowski, Briscoe, Cindric, Reddick e Kurt Busch, staccati a 3″ Elliott, Jones e Larson, a 6″ Byron, Chastain, Suárez e Gilliland, Haley e Cassill a 14″, tutti gli altri praticamente doppiati con Yeley virtualmente qualificato.

Il sestetto al comando non regge però: ai -20 Kurt Busch si stacca, anche perché le Ford hanno un ritmo incredibile ed il vantaggio sulle Chevy guidato da Elliott aumenta diventando di 4.5″. In coda Yeley ha mezzo giro su Grala, però non ha la scia buona e presto si scoprirà il motivo.

Ai -10 il quintetto di testa, dopo una serie ulteriore di doppiaggi, ha 5″ su Elliott, Jones, Larson e Kurt Busch (e con loro i doppiati Custer e Grala), a 13″ ci sono Byron, Chastain e Suárez, a 31″ Haley, Cassill e Gilliland, a 35″ Hemric coi doppiati Yeley e McLeod. In vetta è chiaro che Keselowski, sempre incollato a Blaney, ci proverà a vincere e dunque inizia la vera battaglia dopo una tregua durata 20 giri.

Ai -9 si stacca pure Reddick e dunque a contendersi la vittoria del primo Duel sono le quattro Ford. Briscoe e Cindric sembrano più che altro spettatori interessati al duello fra Blaney e Keselowski. Brad a sorpresa attacca sul traguardo ai -4 e Briscoe lo segue. Blaney scivola così in terza posizione però si può alleare meglio con il compagno di squadra Cindric.

In vista del gruppo di testa ai -3 ci sono i doppiati Hemric, Yeley e McLeod e di questo ne approfittano Blaney e Cindric che passano in blocco Briscoe. Il problema però riguarda gli altri tre: i doppiati non riescono a rimettersi in scia e dunque Yeley rischia di essere ripreso dal gruppo Elliott in cui c’è Grala.

Blaney non si muove fino all’ultimo giro in curva2, ma l’attacco coordinato con Cindric non va, anzi quasi si ostacolano, dimostrando quanto i piloti si devono ancora adattare alla Next Gen. Alla fine va a finire che Austin si mette a fianco di Blaney, Briscoe si rifà sotto e il 2-wide sul rettilineo opposto diventa addirittura 3-wide. E così Keselowski ha vita facile per andare a vincere la sua prima gara da team owner in Cup Series.

Dietro si consuma infine il dramma di JJ Yeley: all’ultimo giro lui e il suo gruppetto vengono ripresi dal plotone e Grala lo svernicia prendendosi il posto in griglia nella Daytona 500. Dopo il traguardo Yeley, che guida una Ford del MBM Motorsports, accuserà pubblicamente Hemric (che era con lui dopo una sosta lenta) di aver rallentato apposta per tutti i giri finali per permettere alla Chevrolet di Grala (che è nel gruppo Elliott, dunque con altre Chevy) di rientrare dopo la penalità che ha ricevuto. Ma i Duel sono anche questo.

Keselowski vince dunque il primo Duel (ed è il primo leader della classifica generale) davanti a Cindric, Blaney e Briscoe, questi ultimi tre racchiusi in appena 0.033″, Elliott è quinto a 2.5″ precedendo Jones, Larson (che salvando la vettura mantiene la pole nella Daytona 500), Reddick e Kurt Busch, Chastain è decimo (ultimo punto) a 27″ nel gruppo con Suárez e Byron; Haley, Cassill e Gilliland chiudono a 41″, Custer ed Hemric ad un giro, Grala, Yeley e McLeod, Gragson addirittura a tre.

E gli altri 21 piloti hanno guardato attentamente quanto successo, infatti il secondo Duel – come da previsione – sarà decisamente meno tranquillo.

I risultati

La classifica del “Bluegreen Vacations Duel #1”


Immagine: media.nascar.com

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA

I Commenti sono chiusi.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO