Denny Hamlin vince la prima gara stagionale valida per il campionato (aveva già conquistato una delle due gare di qualificazione per la Daytona 500) in New Hampshire e si assicura così un posto nei playoff che fino a qualche settimana fa non sembrava così certo per il pilota della Toyota #11. Per lui è la 30a vittoria in Cup Series, la 3a su questo ovale. Alle sue spalle si sono piazzati Kyle Larson, ancora una volta in rimonta dal fondo, e Martin Truex Jr. dominatore della prima parte di gara.
La gara
Il weekend per Hamlin inizia nel peggiore dei modi: un incidente nelle prime prove libere lo costringe a far ricorso al muletto. Nonostante Hamlin abbia riferito per tutto il weekend che questo fosse più lento della vettura incidentata, fin dalle qualifiche la #11 è nelle prime posizioni.
Dalla pole parte Martin Truex Jr. dopo che i tempi di Kyle Larson sono stati cancellati per vettura irregolare nelle verifiche tecniche post-qualifica, ma non in quelle precedenti. In un comunicato la Nascar riferisce che la pinna posteriore, avente funzioni aerodinamiche e di sicurezza, era progettata in modo tale da modificare la sua posizione con il passare del tempo. Dunque per il team #42 è la seconda penalità in una settimana e anche la seconda gara consecutiva in cui Larson è costretto a partire dal fondo.
I timori di vedere un’altra gara dominata da Truex sono risultati veritieri, ma solo nella 1a stage, dove fin dalla bandiera verde prende il comando nonostante la falsa partenza di Jimmie Johnson, subito penalizzato con un drive through e costretto a rincorrere per metà gara. A resistere al pilota della #78 è solo Kenseth mentre Larson recupera in fretta le posizioni perse il venerdì, ma alla competition caution del giro 35 (fissata a causa della pioggia del giorno prima), Truex ha già 6″ sulla #20.
La prima fase di pit stop vede un contatto fra Erik Jones, lo stesso Hamlin e Kasey Kahne. A pagarne le conseguenze è il rookie del Furniture Row che alla ripartenza finisce a muro a causa di una foratura. Gli ultimi 30 giri della prima stage vedono ancora il dominio di Truex, stavolta davanti a Kyle Busch e al rimontante Larson.
A cambiare le carte in tavola è la rottura del motore di Cole Whitt a 8 giri dalla fine della prima stage: durante questa caution Truex opta per rimanere in pista per prendersi i punti del traguardo intermedio mentre la #18 si ferma ai box puntando alla 2a stage. Le previsioni dei rispettivi crew chief vengono rispettate: Truex conquista la 1a stage, ma poi deve fermarsi ai box, lasciando la testa a Kyle Busch che conquista i 10 punti della 2a stage decisamente meno movimentata della prima.
L’unico momento saliente è tra una stage e l’altra, quando si crea un buco nell’asfalto in curva 3 che costringe alla bandiera rossa e ad un rattoppo veloce. Ed è sempre l’asfalto a condizionare la seconda parte di gara: l’additivo resinoso (PJ1 in codice), spruzzato sulla 1a e 3a corsia per creare più traiettorie possibili per i piloti, viene velocemente portato via dal continuo passaggio delle vetture. Svanita la possibilità di tentare linee diverse, i sorpassi si fanno molto più difficili, ma la gara rimane lo stesso vivace.
Nella sosta al termine della 2a stage prende la testa Denny Hamlin ma dietro a lui alla ripartenza ci sono Harvick, Truex e Kyle Busch. Per qualche giro i 4 lottano fianco a fianco, ma in poco tempo la Truex torna in testa e allunga.
Il colpo di scena arriva a 80 giri dalla fine: a metà della stage finale Truex fora il pneumatico anteriore destro; per sua fortuna non va a muro ed effettua la sua sosta appena iniziata la finestra per l’ultimo pit stop. La #78 apre così il valzer delle soste, ma i piloti che lo seguono aspettano almeno 10 giri prima di rientrare. La sosta di Hamlin è lenta, Kyle Busch si prende una penalità per eccesso di velocità e così al termine del giro di soste Truex ha aumentato il suo vantaggio su Kenseth a 5.5″.
Tuttavia Matt Kenseth ha gomme più fresche di circa 20 giri rispetto a quelle di Truex e in pochi giri raggiunge e sorpassa la #78, ma il suo sogno dura poco: 2 giri dopo Newman va in testacoda, fa uscire la caution e alla sosta successiva il suo crew chief opta per 2 gomme fresche mentre tutti gli altri puntano a 4 pneumatici nuovi. Terminerà 4°.
Alla ripartenza a 35 giri dalla fine Dale Earnhardt Jr. è in testa ma solo formalmente per una strategia sfalsata (unici giri non in testa per una Toyota in tutta la gara), Kenseth al suo fianco parte male, Truex rimane nel traffico e si deve accodare anche a Larson, mentre Hamlin – ripartito 4° – vola in testa. Per 10 giri Larson rimane dietro a Kenseth prima di riuscire a sorpassarlo. A quel punto la #11 ha un margine di 2″. La rimonta finale di Larson non si completa e Denny Hamlin vince la gara con un vantaggio esiguo ma di relativa sicurezza. Chiudono la top5 Truex, Kenseth e Harvick.
Le altre categorie
Kyle Busch vince la 89a gara Xfinity in carriera ma a fare notizia non è questo ma l’annuncio del “ritiro” dalla categoria (si dedicherà solo a Cup e Truck) al 100° successo. Non è chiaro se sia la verità o solo una sparata, ma gli avversari ci sperano. Per il recordman di tutte le statistiche nella categoria, la vittoria è stata servita su un piatto d’argento dal team di Brad Keselowski – dominatore della gara – che ha commesso una irregolarità all’ultima sosta. In campionato Sadler allunga su Allgaier (problemi meccanici per lui), ma in testa alla griglia playoff con 2 vittorie c’è sempre William Byron.
I risultati odierni
La classifica della ‘Overton’s 301’
La classifica generale
Questa la nuova griglia playoff della Cup Series a 7 gare dal taglio
I prossimi appuntamenti
Mercoledì notte i Truck tornano in pista sul dirt track di Eldora, mentre sabato e domenica la Xfinity e la Cup Series saranno di scena a Indianapolis.
Immagine: Nascar.com – Getty Images
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