NASCAR | Cup Series: Tyler Reddick e Christopher Bell si fanno valere vincendo i Bluegreen Vacations Duels 2024

NASCAR
Tempo di lettura: 11 minuti
di Francesco Gritti @franz_house_vg
16 Febbraio 2024 - 17:45
Home  »  NASCARTop

Tyler Reddick e Christopher Bell sono i vincitori dei Duel di Daytona. Johnson e Grala strappano la qualificazione per la gara di domenica.

Toyota ha cominciato il 2024 con il botto. La casa giapponese, nonostante sia a livello numerico la meno presente della griglia, si è portata a casa tutti gli appuntamenti pre-campionato, Clash incluso. La doppia “batteria”, quindi, ha sorriso al marchio nipponico, che dovrà comunque aspettare domenica per concretizzare il momento di forma.

La Daytona 500, la gara più importante della stagione di NASCAR Cup Series, viene, come è consuetudine, anticipata dai Bluegreen Vacation Duels, due batterie di qualificazione con il compito di delineare lo schieramento della “Great American Race”.

Il primo dei 36 appuntamenti stagionali si tiene al Daytona International Speedway, uno dei due superspeedway presenti nel calendario. Il circuito, costruito nel 1959, non è mai cambiato radicalmente, rimanendo sempre un ovale a 4 curve dalla lunghezza di 2,5 miglia (o 4 km), da percorrere sempre a pedale destro abbassato. L’ampio banking e le folli velocità che vengono raggiunte rendono la pista più veloce della Florida famosa per la presenza di grossi incidenti, soprattutto nel finale di gara.

Il Bluegreen Vacation Duel ha una storia davvero lunga, a dispetto di quanto si possa pensare. La presenza in calendario di una gara molto breve a Daytona è continua fin dal 1959, anno di costruzione. I cambiamenti di format sono stati moltissimi, ultimo dei quali l’allungamento della prova alla sua lunghezza attuale di 150 miglia o 60 giri, avvenuto nel 2005.

L’entry list odierna è davvero corposa: sono ben 42 le vetture iscritte. A. J. Allmendinger torna sulla Chevy #16 di Kaulig Racing che ha guidato a tempo pieno la scorsa stagione proprio in occasione della gara più importante del mondo stock car, prendendo momentaneamente il posto di Josh Williams, impiegato dal team al Clash. Kaz Grala si sposta dalla Ford #15 di Rick Ware Racing, oggi occupata da Riley Herbst, alla #36 di Front Row Motorsports, schierata come da tradizione in occasione della Daytona 500.

David Ragan torna a tentare la qualificazione sulla Stage60, la nuova auto-progetto di RFK Racing con il compito di riportare a bordo vecchie fiamme della squadra. Il nativo di Unadilla, Georgia, non è comunque l’unica vecchia gloria a voler dire la sua nel corso del weekend. Jimmie Johnson inizierà il suo part time schedule sulla Toyota #84 di Legacy Motor Club proprio sull’ovale della Florida.

B. J. McLeod segue lo stesso esempio del campione citato nel paragrafo precedente. Nonostante abbia venduto il charter, il quarantenne nato in Florida continua a voler sfidare i propri limiti a bordo della #78 di Live Fast Motorsports. Da segnalare anche la presenza di due outsider che potrebbero cambiare le sorti dell’evento. Essi sono Anthony Alfredo, schierato sulla #62 di Beard Motorsports, e J. J. Yeley, al volante della #44 del NY Racing Team.

Duel 1

Larson, sulla linea esterna, sfrutta la spinta di Dillon per portarsi avanti su Logano, partito all’interno dalla prima posizione dopo la pole position conquistata 24 ore prima in qualifica. La leadership del campione 2021 è destinata a durare molto poco: già nel corso del quinto passaggio si assiste a una scalata furiosa di Suarez e Jones. Il messicano perde il duello, molto breve, con il neo-pilota Toyota, che lo sorpassa nel tri-oval, pochi metri prima del traguardo.

La #43 cerca quindi di rilassarsi, coprendo la fila interna. Lo spunto migliore, però, è di chi può sfruttare a suo vantaggio il banking. Stenhouse Jr., complice una strategia corretta, riesce quindi senza fatica a mettere le quattro ruote davanti a Jones e, in seguito, a mettersi davanti a lui.

Il vincitore della scorsa Daytona 500, però, non ha vita facile. Al giro 13 si assiste a una potente avanzata della corsia esterna, guidata da LaJoie. Il trentaseienne del Tennessee, complice anche una spinta molto lunga di Jones, ancora alle sue spalle, si disfa della Chevy #7, che scivola indietro di diverse vetture.

Il figlio d’arte non si dà per vinto. Nel corso del diciannovesimo passaggio il caposquadra Spire si affianca al leader in uscita da curva 2. Stenhouse Jr. cerca una difesa strenua sull’avversario, decisamente più giovane di lui. Complice una spinta, l’ennesima, da parte della #43, la #47 riesce a terminare un altro giro in testa al termine del quale comincia a zigzagare per infastidire la sempre più invadente #7. LaJoie si ritrova così spinto fuori dalle due file presenti sul circuito e deve ricostruire la sua rimonta daccapo.

Bisogna aspettare il giro 25 per rivedere la corsia esterna pericolosa. Questa volta è Truex Jr. a mettere le ruote davanti a Stenhouse Jr. in curva 3. Il due volte campione Nationwide Series (l’attuale Xfinity) sfrutta di nuovo un bump di Jones per tornare in P1 tappando proprio il veterano della #19 all’esterno. La situazione sarà solo un tampone: la Chevy di JTG non può coprire la Toyota nella posizione appena arretrata e, appena la prima delle due si sposta verso l’interno, l’altra la supera a tutta velocità.

La situazione appare quasi invariata fino al giro 40 nel corso del quale iniziano i pit. Truex Jr., Johnson, Reddick, Gibbs e Jones inaugurano il giro di soste. Grande rischio tra l’altro per la #45, che si tocca con la #3 guidata da Dillon all’inizio della frenata necessaria all’ingresso nella corsia di sosta. Larson torna così davanti al gruppo.

Dillon e Stenhouse Jr. pittano al giro dopo. Pochi passaggi più tardi i due campioni delle serie minori vengono imitati dell’intero corpo Chevrolet (che lascia in testa Logano) e Ford. Al termine del giro di soste il leader della gara è, ancora una volta, Kyle Larson.

Un Duel finora molto cauto viene stravolto da un incidente al giro 50. Bowman si accentra in curva 4, probabilmente per un passaggio di corsia erroneo. Il pilota Hendrick blocca fisicamente LaJoie, leggermente più accentrato dei rivali in corsia esterna, rallentandolo. La #7 viene così colpita con forza dalla #31 di Hemric.

Stenhouse Jr. non può evitare di bumpare il rivale senza pieno controllo del mezzo del rientrante che urta ad ampia velocità contro le barriere. Rientrando in pista, la Chevy di Kaulig Racing, colleziona nella sua traiettoria anche Dillon e Johnson, che, fortunatamente, non subiscono danni. Per Hemric non c’è niente da fare: è ritiro immediato. Alfredo, doppiato poco prima dei pit, sfrutta il lucky dog.

Si riparte al termine della sosta generale. Suarez ha uno spunto migliore rispetto a Larson. Il campione 2021, complice anche l’utilizzo della corsia esterna, riesce entro metà giro a mettere le quattro ruote davanti al messicano.

SI arriva all’ultimo giro, come sempre quello decisivo nei superspeedway. Elliott, draft partner del compagno di squadra, si sposta verso l’interno per provare a rubargli la vittoria. Larson, però, non si fa cogliere impreparato: Reddick lo spinge con forza, rendendo quindi il tentativo del figlio d’arte nullo. Il ragazzo di 23XI, però, non ha ancora detto l’ultima parola. Nel tratto finale la #45 porta larga la #5, in modo che quest’ultima non possa avere la scia. La Toyota guadagna a pochissimi metri dal traguardo la prima posizione.

Tyler Reddick, a bordo della Toyota #45 di 23XI Racing, vince il Bluegreen Vacations Duel 1. A seguirlo, in ordine, si trovano Elliott, Bowman, Hocevar, Jones, Suarez, Logano, Gibbs, Larson e Buescher. Johnson riesce a superare nel corso del tratto finale Yeley. Il 7 volte campione ottiene quindi il pass per la Daytona 500.

Tyler Reddick, 28 anni, non è solo il classico ragazzo bassino dall’aria spensierata. Il californiano è anche uno dei più grandi talenti che si stanno concretizzando nell’ultimo periodo. 2 titoli in Xfinity e 5 vittorie in Cup Series (2 nel 2023, anno di ambientamento con Toyota) non sono risultati da tutti. Nel 2024 sarà sicuramente da tenere d’occhio.

NASCAR Cup Series Daytona Duel 2024 Reddick

Duel 2

McDowell è autore di uno scatto fulmineo. Il classe 1984, esterno al via, brucia Cindric, interno, e gli si porta subito alle spalle. Il veterano pare non ricevere nessuna seria minaccia fino al settimo giro, quello in cui Byron, grazie alla fila di vetture che lo segue, si porta davanti alla #34.

Herbst, principale draft partner del talento Hendrick, si sposta nell’inner lane. I due si affiancano, con la Ford avanti nei rettilinei e la Chevrolet che, invece, riprende la testa della corsa in uscita dalle curve. Questo tandem continua fino alla presa di coscienza di Gragson, che, sul backstretch, spinge il ragazzo sulla #15.

Herbst va quindi all’esterno, lasciando campo aperto a Allmendinger, che, spinto da Byron, vuole provare a insidiare il rivale. Il calo della corsia nella quale la #15 si trova in testa favorisce il ritorno in P1 della #16. Il pilota SHR in Xfinity non si dà per vinto. Nel momento in cui anche l’outer lane riprende forza, la vettura di RWR torna a incidere spinta proprio da quella di Gragson. La difesa su quest’ultimo da parte del leader lascia lo spiraglio necessario a Wallace per scappare davanti a tutti in solitaria.

Questa situazione rimane immutata fino al giro 42, quello in cui avviene la sosta, la situazione resta piuttosto bilanciata. Le Toyota, Byron, Busch, McLeod e Haley inaugurano il valzer dei pit stop. McDowell in testa per le successive 2.5 miglia: il veterano di Front Row decide di fermarsi assieme a quasi tutti gli altri piloti in pista. Solo Burton, Blaney, Keselowski, Ragan e Grala restano in pista per un ulteriore passaggio.

Al termine delle soste è Blaney il leader della corsa. La necessità da parte della #12 di prendere velocità in uscita dalla pit lane permette, però, a McDowell di raggiungerlo rapidamente e di superarlo in curva 4. Anche se questo scenario sembra poter durare fino al termine della prova odierna, in realtà la situazione è destinata a cambiare.

Giro 49. Byron, assieme alla linea interna, riesce ad avanzare così tanto da sopravanzare Blaney. Il pupillo di Rick Hendrick si difende dal precedente leader in uscita da curva 4, toccandolo leggermente mentre quest’ultimo cerca di rientrare al suo seguito. I due perdono qualche miglio all’ora di velocità. Due file più indietro si trova Keselowski che, completamente ignaro della situazione, tocca il retro della Chevy di Busch.

Il due volte campione della massima serie viene così spinto contro Byron, che non ha controllo completo della vettura. La #24 vira così verso l’interno, colpendo con forza Blaney, che viene sbalzato contro le barriere esterne con grande forza. La carambola nelle prima posizioni genera caos anche nel resto del (piccolo) schieramento. Briscoe, Berry, Burton, Wallace e McLeod, seppur coinvolti nel misfatto, non subiscono danni sostanziali. Fortunati anche McLeod e Haley: i due subiscono solo una foratura. Gragson, Blaney, Herbst e Gragson, invece, si devono ritirare.

I danni alle barriere, la grande quantità di detriti sparsi in tutto il frontstretch e l’incendio divampato dalla vettura di Blaney obbligano la direzione gara ad esporre la bandiera rossa. Le vetture restano così collocate lungo la pista inamovibili per 8 minuti prima di poter svolgere le riparazioni di rito.

Il restart premia McDowell. Il veterano, nonostante le insidie marchiate Toyota di Bell ed Hamlin, riesce terminare la prima tornata in testa. La #11, però, ne ha di più e si fa vedere già nell’arco di pochi metri, tanto da imporsi sulla #34 in uscita dall’ultima curva del giro successivo.

McDowell è impaziente di tornare in testa, ma questa sua foga gli costa cara. La guida della corsia esterna non riesce a imporsi su Hamlin nonostante sia più veloce. Il pilota JGR opta non demorde, tanto da arrivare al body blocking sul rivale. La #34 si ritrova così senza scia e deve ricominciare la scalata.

L’ultimo giro, da tradizione, è caotico. Bell, che ha seguito Hamlin fino ad ora, si allea con Cindric per superare il compagno di squadra all’esterno. La manovra riesce e i due sopravanzano la #11. La #2 cerca ovviamente di imporsi sulla #20, ma il campione Truck 2017 zigzaga, non lasciando lo spazio necessario al rivale per tentare un attacco.

Christopher Bell, pilota della Toyota #20 di Joe Gibbs Racing, vince il Bluegreen Vacations Duel 2 a Daytona. Cindric, Hamlin, Nemechek, Burton, Smith, Keselowski, Byron, Briscoe e Haley terminano la prova in top 10. Grala riesce negli ultimi metri a superare McLeod, guadagnandosi la partecipazione alla gara principale di domenica.

Christopher Bell sa il fatto suo. Dopo aver passato una gara intera a fare da supporto ai suoi compagni di marca, il ventinovenne dell’Oklahoma si è smarcato nel finale per lanciarsi in volata fino al traguardo. Oramai il campione Truck 2017 è un big a tutti gli effetti e lo sta dimostrando con prove mature come quella appena descritta.

NASCAR Cup Series Daytona Duel 2024 Bell

I risultati di oggi

I risultati del Bluegreen Vacations Duel 1

I risultati del Bluegreen Vacations Duel 2

La griglia di partenza della Daytona 500 2024

La classifica generale

La classifica della NASCAR Cup Series 2024 dopo i Duel

I prossimi appuntamenti

Il weekend di NASCAR a Daytona sta per entrare nel vivo. La Cup Series scenderà in pista di nuovo domenica alle 20.30 per la Daytona 500, la gara più importante dell’anno. Al termine della “Great American Race”, il circus si sposterà ad Atlanta per la Ambetter Health 400, da tenersi domenica 25 febbraio. Oggi, intanto ci sarà il clou per la Truck Series con la Fresh from Florida 250 che prenderà il via stanotte all’1.30.

Immagini: Media NASCAR

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO