NASCAR | Cup Series: Truex fa il settimo sweep della carriera in New Hampshire

NASCAR
Tempo di lettura: 11 minuti
di Simone Longo @_Long_hito
18 Luglio 2023 - 14:00
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Terzo successo stagionale di Truex ottenuto a modo suo. Il pilota del New Jersey ha dominato la gara in New Hampshire, vincendo tutte le stage e arrivando in solitaria nonostante diverse caution tardive.

Che Truex sarebbe stato l’uomo da battere in New Hampshire lo si era capito fin dall’inizio, quando da una comunicazione radio si era intuito che fosse l’unico della griglia a far girare la sua vettura sempre e solo in quarta marcia senza bisogno di scalare per combattere il sottosterzo.

Un passo gara devastante e una precisione chirurgica hanno allontanato tutti i guai: prima Bell (unico in grado di tenergli testa per 1/3 di gara) e poi varie caution nel finale, unite ad una varietà di strategie. Vittoria con 60 punti, il massimo ottenibile, e sorpasso su Byron in classifica generale effettuato.

La gara

Chi se non lui in qualifica? Il grande favorito della vigilia visti i precedenti di successo a Loudon, Christopher Bell, si prende la pole position. Lui e il compagno di squadra Martin Truex Jr. hanno conquistato la prima fila per Joe Gibbs Racing nelle qualifiche di sabato.

Entrambi non sono estranei all’ovale di Loudon, con Bell che è il vincitore dell’ultima gara qui e Truex che è in vetta nella classifica di piloti con maggior numero di giri in testa (916) tra i piloti che devono ancora vincere sul tracciato di 1.058 miglia. È la prima pole della stagione per Bell, e la quinta della sua carriera. Bisogna ricordare però che qui nel New Hampshire il polesitter ha vinto solo una volta nelle ultime 18 gare.

“È stata dura”, ha ammesso Bell. “Abbiamo effettuato il test delle gomme ad aprile ed è stato molto più fresco e le vetture avevano molto grip. Quella è stata la mia prima volta qui con il pacchetto di carico aerodinamico inferiore e sono rimasto sorpreso da quanta aderenza avevamo. Rispetto a luglio dello scorso anno oggi le vetture stavano scivolando come pazze ed erano piuttosto cattive da guidare. È stato davvero divertente là fuori e sono davvero orgoglioso del team della #20”.

Le immagini della diretta si aprono con pochi secondi di anticipo rispetto alla green flag. Il temporale di domenica ha posticipato tutto al lunedì, in cui si corre ad ora di pranzo americana. Ennesimi ringraziamenti stagionali a Kevin Harvick durante i giri di formazione: Kevin, con la gara di oggi, diventa l’ottavo pilota di sempre con più gare corse (810 in Cup Series, 4 vittorie in 39 partecipazioni qui). In questa stagione è ancora a caccia di un successo ma ha tanto margine sulla “bubble”, l’impressionante lotta per il 15/16° posto in classifica e quindi per i playoff.

301 giri totali, con una competition caution al giro 30 dopo che la pioggia non ha più permesso a nessuno di mettere gomma su pista a seguito delle qualifiche. Ultimi aggiustamenti, retrocessi a fondo gruppo Kyle Busch (a muro nel secondo round delle qualifiche) e Noah Gragson (controlli non superati per due volte, scelta della pit stall persa e capo ingegnere espulso).

Bandiera verde. Comincia la Crayon 301. Spunto simmetrico per entrambe le corsie, Truex procede meglio e tenta l’attacco, ma Bell in due curve riesce nella prima difesa. Truex ci riprova già al secondo giro ed effettua il sorpasso, di risposta Bell incrocia in curva 1 tuttavia Truex rimane lì e resiste. Leadership conquistata e solidificata.

Presenti insolitamente poche Chevy in top 10, oggi in difficoltà. Bene Ford, benissimo Toyota con Bell e Truex con un passo in più rispetto a tutto lo schieramento. Kyle Busch inizia la sua rimonta ma fa fatica sia in frenata che nelle curve: la macchina non gli piace e sente di star facendo troppa fatica a guidarla.

Nei 30 giri di sviluppo iniziale le lotte sono poche e domina l’essere cauti. Va segnalato, però, uno stralcio di classifica interessante: Cole Custer (pilota Xfinity Series qui sulla #51 del RWR) si trova davanti davanti a Chase Briscoe (pilota Cup Series del SHR) a sottolineare anche questa settimana la tremenda fatica del team di Tony Stewart e Gene Haas.

Con in testa già la competition caution, un improvviso testacoda di Allmendinger per foratura della posteriore sinistra al giro 28 anticipa tutto di due tornate: free pass per Noah Gragson. Praticamente tutti dentro per la prima sosta. Hamlin cambia due gomme, McDowell pure. Rimane fuori il solo Stenhouse. A. Dillon e LaJoie si beccano le prime penalità per speeding. Per il secondo classificato Bell la sosta è lenta e, all’uscita e alla ripartenza, rimarrà bloccato in centro gruppo e farà fatica a salire.

Si riparte al giro 33. Con Stenhouse davanti a tutti la scelta non ripaga fin da subito e Ricky si ritroverà addirittura 25° al giro 42. Scaltro invece William Byron che trova il varco per la prima posizione e anche oggi riesce a passare dei giri da leader. L’illusione dura poco: al giro 43 Truex è già all’attacco, passa Byron all’interno e torna al comando. Le posizioni in top 10 si congelano. Arriva notizia che Truex sia l’unico pilota che non cambia mai e fa tutto in 4^ marcia… in sintesi sta guidando un vero e proprio razzo.

Il regime di bandiera verde prosegue quasi fino a fine stage: in top 10 Byron, malgrado le sole due gomme cambiate, rimane il primo inseguitore seguito da Reddick e Almirola, Blaney passa Hamlin per la 5^, Hamlin poco dopo viene superato anche da Bell in risalita. Byron, Hamlin e McDowell tengono bene con le sole due gomme cambiate, mentre è disastroso il bilancio di Stenhouse, addirittura doppiato.

Caution sugli ultimi metri della prima stage: Kyle Busch si gira esattamente come Allmendinger ma anche proprio come successo nelle qualifiche. Top 10 finale che recita: Truex, Byron, Reddick, Almirola, Blaney, Bell, Hamlin, Suarez, Logano e McDowell.

Mentre Busch va nel garage e ufficializza il DNF, nel valzer generale di pitstop, questa volta a cambiare due gomme è Daniel Suarez. Mentre le penalità vanno a Reddick e Mcleod (speeding per entrambi). Anche LaJoie è nel garage per una botta presa poco subito dopo Busch, lui però riesce a sistemare la vettura e ripartire.

Si ricomincia. Truex sempre primo. Almirola, già vincitore a sorpresa qui nel 2021 quando era 27^ in classifica generale proprio come oggi, supera Byron in pochi metri ed è secondo. Lo stesso Byron si dichiara insoddisfatto del ribilanciamento d’assetto e inizia a perdere tante posizioni scivolando in fondo alla top 10.

Comincia IL long run di serata: una fase di pura transizione in cui c’è poco da segnalare se non Truex che fa 1000 giri da leader in carriera a Loudon e Bell che riesce a risalire bene dopo un’altra sosta disastrosa a causa di una ruota mal fissata. Chase Elliott, alla caccia ancora di un posto ai playoff, si ritrova misteriosamente a 25″ e pure a rischio doppiaggio se si andasse avanti così in green fino a fine stage.

La monotonia viene spezzata al giro 128, dove i primi ad entrare ai box sono Reddick e Ty Dillon. Al giro 129 dentro Bell e Byron (che tocca la #31 di Haley e cambia solo due gomme), poi Gilliland, Harvick e Logano. Problemi per Custer che rovina un’ottima gara toccando il muro ed è costretto al ritiro senza provocare bandiere gialle. L’unico che continuerà imperterrito a rimanere fuori tentando l’overcut è Austin Dillon, costretto ad arrendersi 30 giri dopo e rientrando ai box alla tornata 157. Truex viaggia così forte che doppia tantissimi, a rischio persino la 15^ piazza. Il suo navigare trova uno scoglio, un’improvvisa caution.

https://twitter.com/NASCAR/status/1680997635182718977

Si gira Erik Jones. La caution arriva in un momento strategico fondamentale, che permette a quasi tutto il gruppo di doppiati di salvarsi. Intanto Briscoe è il lucky dog, dopodiché la wave around è generale: infatti tutti i piloti a pieni giri pittano, tutti quelli che sono a -1 si ritrovano a pieni giri a poca distanza da fine stage ed il loro nuovo doppiaggio su gomme usurate è poco probabile. Almirola decide di cambiarne solo 2 ed è primo e in molti seguono il suo trend. Non il leader Truex che ne prudentemente cambia 4 e perde 4 posizioni. Doppia sosta per Byron (gara rovinata da qui in poi) e Buescher (ruota mal fissata).

Un’altra gomma mal fissata si scopre esserci in ripartenza, con Almirola che si ritrova la posteriore destra improvvisamente traballante e si schianta in curva 2 post restart. Gialla e ritiro proprio oggi in cui si stava rendendo protagonista di una buonissima gara. Qualcuno torna subito ai box, mentre le vetture “wave” ufficialmente sono tutte a pieni giri e hanno rimesso in piedi la propria gara. A.Dillon penalità speeding (è la seconda di serata) mentre Gilliland ne prende una per removing equipments.

Sprint di fine stage dai -12 in cui si riparte. Truex torna sotto in men che non si dica, dimostra la superiorità e lotta con Larson per 2 giri prima di tornare leader. Tante lotte dietro ma nulla davanti, Martin Truex Jr. è sicuro fino a fine stage e va a trionfare anche in questa. Top 10 in ordine: Truex, Larson, Logano, Blaney, Hamlin, Harvick, Bowman, Keselowski, Reddick e Bell.

La terza stage inizia esattamente come la seconda. Tanti giri sotto bandiera verde che si trasformano in un long run di cui c’è poco da parlare. New Hampshire offre poche possibilità di sorpasso e le uniche differenze a poter sparigliare le carte in tavola sono quelle strategiche.

Intorno a metà stage, precisamente ai -66, è Blaney (in questa fase secondo e relativamente vicino al leader essendo sempre a meno di 1″) che apre il giro dei pit stop, potenzialmente l’ultimo della gara. Truex marca correttamente subito dopo ai -65, seguito da Larson e Hamlin. Bell inizialmente rimane fuori ma solo fino al giro 239. Nel giro di quattro tornate rientrano ai box praticamente tutti i leader tranne qualcuno che azzarda ad andare lungo.

Il rischio che poteva correre Truex nella sosta si rivela inesistente, anzi la Toyota del JGR triplica il vantaggio su Blaney da 0.8″ a 2.4″. Austin Dillon ritenta la fortuna ma rientra ai -45. Sono fuori ancora Suarez e Jones, il primo scivolato in fondo dopo la sosta di fine seconda stage, l’altro in recupero dopo il testacoda, che vengono lentamente ma inesorabilmente superati.

La top 5 che pare poter essere quella definitiva è Truex, Blaney, Larson, Logano, Bell. Ma, all’improvviso, arriva una caution a -31: a Noah Gragson sul momento sembra salti il freno esattamente come a Gateway, ma poi il pilota dirà che è stata una foratura e la #42 finisce ko continuando la sua tremenda stagione fino ad ora. Per Suarez e Jones la scommessa ripaga. Ad Haley va il lucky dog.

Quasi tutti cambiano ai box 2 gomme data la sosta avvenuta da poco tempo, Bell questa volta 4, Blaney rischia di investire un meccanico, passa sopra al tubo della pistola pneumatica e si becca la penalità a causa di una incomprensione col box: il muretto voleva cambiare 4 gomme ma Ryan ne ha chieste solo 2 in corso d’opera sapendo che le posizioni perse sarebbero state irrecuperabili.

Si può ripartire. Kevin Harvick e Austin Dillon sono rimasti fuori ma perdono in fretta le loro prime posizioni avendo pittato praticamente per ultimi. Truex passa subito e questa volta a seguirlo è Joey Logano. 7^ caution di giornata ad interrompere la ripartenza, è una caution preventiva con Bowman che è stato girato ma poi si è rimesso dritto da altre vetture finendo praticamente senza danni. Solo Byron stavolta va ai box. Ripartenza in breve tempo ai -17, ma altra caution immediata: questa volta è Bell che è andato a sbattere, rovinandosi definitivamente la gara in cui era il favorito principale.

Green decisiva ai -9. Tutti tentano anche alla disperata ma Truex è totalmente inattaccabile prima e irraggiungibile poi, scappa e si avvicina in solitaria al traguardo. La grande lotta che fa da sfondo alla cavalcata di Truex è quella per i playoff: McDowell, Bowman e Suarez sono incollati, Wallace è poco più avanti. Al termine della gara la classifica aggiornata sarà impressionante. Con la #34, la #23 e la #99 ordinate così con soli 2 punti di differenza in scala a cavallo della linea rossa.

Truex trionfa quindi davanti a Logano, Larson, Harvick, Keselowski, Reddick, Hamlin, Wallace, A.Dillon e Briscoe, vincendo la Crayon 301 e conquistando il 7° sweep in carriera, unico leader e nettamente in questa particolare classifica dei piloti in attività. Martin con questo risultato, unito al mezzo passo falso di Byron, torna anche leader della classifica generale ma soprattutto in victory lane pensa al fatto di aver conquistato finalmente la pista di casa, una delle tante nel New England visto che in New Jersey non ce ne sono. Ed ora si va a Pocono e quindi si rimane in zona.

I risultati odierni

La classifica della “Crayon 301”

La classifica generale

Così in campionato a 6 gare dalla fine della regular season della NASCAR Cup Series 2023

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I prossimi appuntamenti

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Immagine: Media NASCAR

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